martedì 15 gennaio 2008

INDIA........

Cari Amici,


 


  tra qualche giorno parto per l'India dove mi tratterrò per circa un mese.  Oltre a leggere e meditare sulle spiagge del Kerala mi propongo di visitare due Ashram, o monasteri  che dir si voglia: il primo sarà quello di Amma, nel profondo Kerala, quasi sulla punta delk Deccan, ove risiede la donna  che cura i mali di uomini e donne con l'abbraccio. Ve ne avevo già parlato quando l'ho incontrata a Sesto San Giovanni. Poi andrò nell'ashram di Sai Baba, a Puttaparti. 15o chilometri a nord est di Bangalore. Su questo personaggio  circolano voci contrastanti. C'è chi lo definisce un ciarlatano che incanta il prossimo per spillare quattrini e cìè chi invece lo considera un avatar (incarnazione del divino) che può compiere miracoli risanando i malati e curando gli afflitti. Non posso dare un giudizio su Sai Baba perchè sono stato soltanto tre volte suo ospite. Soldi a me, come a tanti altri, non ne ha spillati: vivevo nel suo Ashram con 50 rupie (un euro) al giorno: 20 rupie per una branda in una camerata comune con  80 letti (mi sembrava di essere tornato ai tempi del servizio militare), 30 rupie per 3 pasti di cibo sano, rigidamente vegetariano, e ben cucinato.. Nell'ashram si deve restare non più di 10-15 giorni, per consentire ad altri devoti di godere della presenza di Sai baba e della logistica a basso prezzo.


 Nell'ashram non circolano alchool, fumo, droghe varie, i sessi sono rigidamente separati, lanche quando vanno a fare la spesa nei negozi (gli uomini la mattina, le donne nel pomeriggio) la vita è scandita dalle fasi del giorno : alle 20 chiudono la luce nelle 24 camerate dell'ashram che ospitano indiani e stranieri e la vita riprende alle 3 del mattino, quando dalle camerate ci si incammina verso il tempio. Da Sai Baba ho incontrato l'umanità più varia: da una principessa del Belgio al presidente di una grande multinazionale tedesca, da poveri indiani che vengono a morire nel Tempio in presenza di Sai Baba per arrivare al Nirvana senza troppe reincarnazioni  ai vari pranoterapisti, maestri di reiki, curanderos e altri  tipi strani che giungono da tutto il mondo per ricaricarsi grazie alle enormi energie che Sai Baba sarebbe in grado di emanare. CHi scrive ha avuto una sola esperienza particolare nel primo dei suoi soggiorni nell''ashram; una mattina, rientrando dal tempio, ho visto chiaramente mia madre in un gruppo di donne indiane che sostava vicino ad un distributore d'acqua. Mia madre è mancata 45 anni fa, perà quella mattina mi ha guardato con uno sguardo penetrante, come quelli che quando ero bambino era solita rivolgermi  quando voleva capire se mentivo o dicevo la verità . Vi assicuro, cari amici che quello sguardo mi ha scombussolato la vita per almeno una settimana.


Ho anche assistito a fenomeni di allucinazione collettiva, (io li definisco in questo modo, per i fedeli di Sai Baba sono miracoli)  come la materializzazione di oggetti d'oro nelle mani dell'Avatar, oppure la comparsa di arance in bacili di argento che contenevano acqua. Infine, Sai Baba non vive nel lusso, e i soldi che riceve da tutto il mondo sono spesi per creare scuole, ospedali, centri di ricerca.


Al ritorno dal viaggio vi racconterò quanto ho visto e le mie esperienze più interessanti. Semprfe che ci interessino. Per ora, un abbraccio e tanta serenità


 


                                                                              Gianfranco