mercoledì 31 marzo 2010

gioventù bruciata..

Cari Amici,


                       Vola a febbraio il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni), attestandosi a quota 28,2%. La disoccupazione tra i giovani cresce di 0,8 punti percentuali rispetto a gennaio e di 4 punti percentuali rispetto a febbraio 2009. Lo rende noto l'Istat ottolineasndo  che il tasso italiano è superiore di 7,6 punti rispetto a quello della Ue-27 (20,6%). In pratica, se ricordo, bene è pari a quello della Grecia.


 Quale futuro per questi giovani senza lavoro, precari, svillanggiati (bamboccioni li hanno chiamati) che vivono grazie al sostegno ( o alla carità, dipende dallo stato d'animo di chi riceve) della famiglia?Ne conosco alcuni di questi ragazzi, figli di miei amici, e devo dire che il loro non è un bel vivere. D'altra parte lo Stato è talmente indebitato che non assume più in alcun settore, scuola, ricerca, servizi. mentre i privati delocalizzano, l'Italia è soltanto uno dei tanti mercati. Ma che brutto mondo lasciamo ai nostri figli. Però in  TV si parla del grande fratello, del'isola dei famosi, si sprecano le tenzoni canore e quelle di ballo. Stiamo bruciano una generazione


                                         Gianfranco

martedì 30 marzo 2010

Hanno vinto tutti....

Carti Amici.


                  un'ultima considerazione elettorale, e poi chiudiamo questo argomento perchè è meglio stendere un velo pietoso su quanto è successo.


 


   A destra il Pdl  passa  dal 33,3 delle politiche 2008, al 35,3 delle Europee 2009 al 26,7 nel 2010.


    a sinistra il PD va  va dal 34,1 delle politiche 2008 al 26,1 delle Europee al 25,9 nel 2010.


In sostanza i due maggiori partiti perdono, guadagnano  soltanto la Lega  e i grillini  che vanno all'1,7 (anche se si  presentavano in sole 5  regioni). 


  Però HA VINTO L'ASTENSIONE: che ha riguardato un terzo dellì'elettorato.


           Un caro saluto                        Gianfranco


 


p.s. Lo so, Gabriella, i leghisti sono rozzi, arroganti e spacconi. Hanno inquinato la scena politica.ma chi porta la colpa del loro exploit?

ce li meritiamo

Cari Amici,


   ebbene si, la destra ha vinto le elezioni nelle sue due componenti PDL e Lega. Evidentemente ci meritiamo chi ci governa. Chiniamo il capo, accettiamo il responso delle urne e meditiamo. 


  Un caro saluto


                                           Gianfranco

lunedì 29 marzo 2010

riti di iniziazione....

Cari Amici,


  presso tutti i popoli si sono manifestati in passato i riti di iniziazione, che segnavano il passaggio dei giovani dall'infanzia alla pubertà. I giovani venivano isolati, tolti alle faniglie, affidati ad un anziano e sottoposti  a prove di resistenza fisica, astuzia, coraggio e quant'altro che conferivano loro lo status di adulto. Poi rientravano nel contesto sociale per diventare magari con il passare del tempo a loro volta educatori.

  Oggi le cose funzionano un pò diversamente. La scuola ha perso il suo ruolo di formazione, la famiglia non fornisce idee in proposito, così i giovani si iniziano a loro modo, magari attraversando un'autostrada davanti a macchine che sfrecciano a 100 all'ora oppure gettando pietre dai cavalcavia o dando fuoco ai barboni e agli extracomunitari. Così, per vincere la noia, per uscire dalla ottusa quotidianeità, per sentirsi vivi. E noi adulti, responsabili di questa situazione per non aver saputo inculcare nei giovani la ricerca dei veri valori, non facciamo altro che blaterare e invocare punizioni.  Che sciocchi...




      UN BUON AVVIO DI SETTIMANA

                                                                              Gianfranco

domenica 28 marzo 2010

Addio, Robin Hood...

Cari Amici,

la Grecia non viene salvata e la speculazione non si tocca. Questi i risultati dell'ultimo vertice europeo. Se le manovre per aiutare la Grecia fossero efficaci, avremmo visto il cambio euro-dollaro schizzare subito oltre quota 1,40, e così non è stato. Inoltre non si è presa alcuna misura per contenere la speculazione che in situazioni come l'attuale ci marcia alla grande.
All'ultimo vertice Francia e Germania, una volta tanto d'accordo, hanno proposto di introdurre in Europa una tassa sulla speculazione finanziaria degli hedge fund (con la sigla FTT, Financial Transaction Tax) non tanto per frenare gli scambi speculativi quanto per incassare capitali da utilizzare per progetti sociali. Ebbene, l'Inghilterra (appoggiata dagli Stati Uniti) si è opposta e all'ultimo momento la presidenza europea, attualmente gestita dalla Spagna, ha ritirato l'argomento dalla discussione.
La proposta della FTT prevede un prelievo dello 0,01 per cento su tutte le transazioni finanziarie in euro. Secondo le prime stime avrebbe generato almeno 100 miliardi di euro all'anno da destinare al lavoro e alla salute nei paesi più poveri dell'Europa. Un bel progetto: togliere ai ricchi per dare ai poveri, Robin Hood ne sarebbe soddisfatto. Ma in Europa si pensa diversamente. Sarà per un'altra volta.
Buon avvio di settimana
Gianfranco

venerdì 26 marzo 2010

O tempora..

Cari Amici,


 


                             Cesare Geronzi in corsa per la presidenza delle Assicurazioni nGenerali.


Da Wikipedia:


      


  • Parmalat - Eurolat: Nell'ambito del processo per il crac Parmalat è indagato per usura aggravata e concorso in bancarotta fraudolenta. Per l'accusa Geronzi avrebbe costretto Tanzi ad accollarsi la società Ciappazzi, appartenenti al gruppo Ciarrapico. L'investimento sarebbe stato finanziato da Capitalia con tassi da usura.[5] Per il filone Eurolat, Geronzi è stato rinviato a giudizio per estorsione e bancarotta societaria il 5 aprile 2008.[6][7] Secondo l'accusa, Geronzi avrebbe imposto a Tanzi l'acquisto di Eurolat, società del Gruppo Cirio di Sergio Cragnotti ad un prezzo gonfiato, minacciando di chiudere gli affidamenti bancari. Gli atti del processo sono stati trasferiti da Parma a Roma il 20 giugno perché il reato contestato (estorsione in relazione alla vendita di Eurolat dalla Cirio alla Parmalat) sarebbe stato compiuto a Roma.[8][9] Il 23 marzo 2010, il gup di Roma, Tommaso Picazio, lo proscioglie dall'accusa di estorsione, mentre decide di affidare alla Cassazione la sentenza riguardante la competenza a svolgere il processo per bancarotta.[10]

  • Crac Cirio: il banchiere è indagato di frode riguardo l'emissione e collocamento dei 'bond' Cirio tramite Capitalia.[11]

    • Crac Italcase: assoluzione in appello con formula piena "per non aver commesso il fatto"[12] [13]



    • Caso Telecom: frode fiscale operata dalla lussemburghese Bell (controllata da Hopa, la merchant bank di Emilio Gnutti partecipata anche da Geronzi).



  • Ho conosciuto Merzagora, Randone e altri presidenti delle Generali. Si rivoltano nella tomba di fronte all'ipotesi di Geronzi ai vertici della terza compgnia europea e quinta nel mondo in campo assicurativo.


                                                         Un buon fine settimana


     


                                                                                                  Gianfranco

    Don't smoke cannabis here, please

    Cari Amici,


       Oggi frivoleggiamo. Leggo che a Goa hanno vietato il nudismo. Sono stato tanti anni fa nel paradiso degli ex hippies: spiagge dorate a perdita d'occhio orlate di palme, oceano calmo con un'onda lunga non pericolosa, clima perfetto da novembre a marzo (18 - 33 gradi costanti), bande di hippies da tutto il mondo che praticavano yoga, buddismo, tantrismo, cdure ayurvediche,  e il nudismo (sostanzialmente il topless) era tollerato dagli indiani ai quali non non ha mai fatto molto effetto questa forma occidentale di esibizionismo. E pure gli indiani chiudevano un occhio sull'uso di droga che circolava abbondantemente. 'Don't smoke cannabis here' si leggeva nelle hall degli alberghi, nei ristoranti e negli shacks (una sorta di bagni) sulla spiaggia di Anjuna. Non qui, ma altrove fatelo pure. E infatti quando il sole tramontava spuntavano canne e cannoni da ogni angolo di Kalangute, Parador, Anjuna.

       Ora il governo di Goa, il più piccolo stato dell'India, ha cambiato registro. Evidentemente vuole attirare il turismo tradizionale, quello delle famiglie, lasciando ad altri siti quello giovanile e trasgressivo. Un pezzo di paradiso se ne va per sempre.  Un buon fine settimana a tutti

                                                                              Gianfranco 


     

    occhio al cambio..../3

    Cari Amici, 

                     l'Europa aiuta la Grecia a superare le sue difficoltà finanziarie.Lo dicono i comunicati diramati a Bruxelles dai vertici europei. Si prevedono prestiti bilaterali a tassi 'non gevolati' per un importo massimo di 22 miliardi, sia un eventuale coinvolgimento del Fondo Monetario Internazionale.Gli aiuti arriveranno solo nel caso che Atene incorra in gravi problemi e non vi siano soluzioni alternative. L'accordo, che dovrebbe compattare i paesi dell'eurozona e rassicurare i mercati, è stato accolto positivamente dal governo greco che parla di piano accettabile "che avrà un impatto positivo sull'economia greca". Negativo invece il commento della Bce che non apprezza il coivolgimento del Fmi. Sin qui le notizie ufficiali.


        In realtà i mercati hanno accolto i comunicati di Bruxelles come una conferma che nulla è stato deciso: tante parole, pochi fatti. E si so o mossi di conseguenza: l'euro si è ulteriormente indebolito contro il dollaro, arrivando in serata a 1,3269, un punto in meno rispetto alla vigilia. Tutto questo  proprio nel giorno in cui  il presidente della Federal Reserve Ben Bernanke nafferma che l'economia americana necessita ancora di un costo del denaro ai minimi storici, anche se, al momento giusto, “la banca centrale sarà pronta a restringere l'accesso al credito”. Traduzione: ci vogliono ancora dollari a go-go per rilanciare i consumi negli States, e la Fed farà la sua parte.

    Insomma il quadro tecnico è contro il dollaro, ma i fatti della Grecia hanno valenza superiore quindi noi speculatori compriamo dollari.


       Ai greci le decisioni di Bruxelles non sono piaciute: devono rifinanziare entro quest'anno almeno 55 miliardi di euro, e dovranno farlo a tassi di mercato, 6,5 per cento contro il 3 per cento di quanto avviene nel resto d'Europa. Un tasso d'usura, che non lascia ai greci alcun spazio di manovra.

       Conclusione: Bruxelles non si impegna, la Grecia collassa e la speculazione cavalca l'onda. Come sosteniamo da mesi.

                                                          Una buona giornata

                                                                                                                         Gianfranco


     

    giovedì 25 marzo 2010

    KATO' TA NEA METRA,,,,.

    Cari Amici,


            oggi dovrebbe essere il D - Day della Grecia. I vertici europei dovrebbero trovare un accordo per intervenire in soccorso del paese balcanico, alle prese con una difficile situazione finanziaria, E non soilo quella. La disoccupazione giovanile in Grecia rischia di toccare valori record senza interventi di sostegno: alla luce della crisi che ha colpito l'economia ellenica il tasso di giovani senza lavoro rischia di salire dal 25,3 % del settembre 2009 al 28 % entro la fine del 2010.


    L'allarme e' contenuto in un rapporto diffuso  dall'Organizzazione per la Cooperazione e lo Sviluppo Economico (Ocse), in cui si evidenzia come gia' prima della crisi degli ultimi mesi, la disoccupazione giovanile in Grecia fosse a un tasso quasi doppio rispetto alla media degli altri paesi Ocse (13,2 %), mentre quello di occupati fosse di 20 punti minore.


        Adottare misure di rigore economico comporterebbe un ulteriore aumento della disoccupazione giovanile, con tensioni sociali imprevedibili. 'Katò ta nea metra' si leggeva sui cartelli dei manifestanti di Atene, abbasso le nuove misure.  Ma gli europei benestanti nicchiano. La Germania non vuole impegnarsi più di tanto. E se anche la Grecia dichiarasse default e l'euro di indeboilisse, sarebbe una manna per le imprese tedesche che vivono di export e soffrono per l'euro forte.


      Come al solito, l'Europa si presenta divisa di fronte ai grandi appuntamenti con la storia. Incrociamo le dita e attendiamo.


                                                 Gianfranco

    mercoledì 24 marzo 2010

    Forminchioni..

    dal vs.inviato in Piazza del Duomo


    Cari Amici,


       sono appena rientrato dal comizio di Beppe Grillo in Piazza Duomo. 1.000 presenti mi ha detto  un funzionario di polizia, almeno 5.000 stando alle mie valutazioni. Tanti, pochi, non si sa, domenica sera al comizio di Larussa non arrivavano a 100. Gli organizzatori del comizio, il movimento a 5 stelle, sostengono che per loro è stato un successo, vista l'ora e l'assoluta mancanza di appoggi mediatici, e che in ogni caso faranno la conta dei voti lunedì prossimo, a urne chiuse,


         Grillo ha parlato a braccio per un'ora, in parte ripetendo argomenti già noti su energia, acqua, cemento, salute pubblica, in parte attaccando gli avversari politici di entrambi gli schieramenti, destra e sinistra: Forminchioni non potrebbe essere rieletto in Lombardia, sarebbe la quarta volta. Se verrà scelto dal popolo, Grillo farà ricorso al Tar e al consiglio di stato per farlo decadere. A Torino la Bresso ha appena varato un provvedimento che agevola opere pubbliche inutili e costose e quindi non piace ai grillini.


          Tipologia dei presenti: in gran parte giovani, sotto i trenta, qualche anziano, per lo più ex fricchettoni, molte ragazze, alcuni 'geek' (tecnocrati patiti di computer e rete). Alla fine erano tutti allegri e sorridenti,  cosa che non succede spesso ai comizi, ridevano persino gli otto poliziotti otto di servizio intorno al palco. Non posso che fare auguri a questi giovani candidati del Movimento, per lo meno credono in qualcosa.


                       Gianfranco

    chi dice donna....

    Cari Amici


     


     Dai giornali di oggi alcune riflessioni sulla donna, l'altra metà del cielo (diceva il presidente Mao):


    - La guerra santa delle nella regine di Al Queda, ovvero il terrorismo islamico si fa strada nel mondo femminile


    - in Cambogia il governo studia provvedimenti per contenere le aggressioni all'acido nei confronti delle donne e si ispira a quanto hanno fatto India e Pakistan.


    -  nella lista di Formigoni per le prossime elezioni una sola donna, l'igienista dentale di Berlusconi


    - gaffe del premier su Mercedes Bresso, presidente del consiglio regionale Piemonte: quando si guarda allo specchio la mattina si è già rovinata la giornata.




    Ma in quale mondo viviamo noi italiani, nel primo o nel  quarto?  Boh...


                                                        Gianfranco

    occhio al cambio..../2

    Cari Amici,


                               questa mattina è il Portogallo (il primo dei Piigs, i cinque paesi con le finanze dissestate,insieme a Italia, Irlanda, Grecia e Spagna) a tenere banco. Fitch ha abbassato le sue valutazioni sul paese europeo e l'euro ne ha subito risentito, scendendo a 1,33. E' ancora un livello di relativa stabilità, la corsa al ribasso precipitoso avverebbe sotto 1,30. Il caso Grecia, che dovrebbe risolversi in settimana, sarà la chiave di volta di tutta la manovra in corso.


      Penso alle 400.000 persone che lo scorso anno hanno perso lavoro, secondo i dati Istat. 400.000 famiglie che purtroppo devono affrontare situazioni di disagio economico e sociale. Ma di loro non si parla, le cronache sono piene dei disagi della Hunziker molestata o delle paturnie dei vari calciatori. Ci manca l'Alessandro Manzoni di turno che descriva i guai dei tanti sconosciuti che la Storia sfiora e dimentica. 


             grazie a risentirci


                                                              Gianfranco

    martedì 23 marzo 2010

    domenica..

    Cari Amici,


     


      domenica si vota per le regionali , elezioni amministrative alle quali è stato dato un alto valore politico (dicono i commentatori). Io francamente di queste elezioni, che si tengono ormai una voilta all'anno (politiche, regionali, comunali, europee, referendum vari) non ne posso proprio più Non posso scegliere il mio candidato, non posso scegliere un programma, devo soltanto metterfe una croe (e senza commenti altrimenti il voto non è valido) su quanto è stato deciso da burocrati all'interno delle segrete stanze.


          Eppure il voto è il diritto più importante di un sistema democratico,  sembra essere la massima espressione di liberta. Ma ci facci il piacere.. diceva Totò. Non so, mi quardo attorno e vedo candidati modesti, culturalmente e ideologicamente, in ogni schieramento, sento soltanto banalità e messaggi  che puntano a rincitrullirtti. E' la sagra dell'OVVIO. Scusate, ma non provate anche Voi questa sensazione di vuoto, di fittizio, di superficiale?


        Persinol la Chiesa, che in passato ha manifestato chiaramente le proprie convinzioni politiche, non alza il tono. se ne sta basita sotto i colpi della pedofilia dilagante. .


                                                                                           Gianfranco

    occhio al cambio..

    Cari Amici,


    si susseguono, senza sviluppi pratici, le dichiarazioni dei leader europei su come risolvere il caso Grecia. Aiutiamo i greci con  prestiti all'interno del sistema  euro, oppure affidiamo i greci al Fondo Monetario internazionale, o lasciamoli fallire, oppure no, attendiamo gli eventi. Questa cortina di dichiarazioni lascia perplessi tutti, fuorchè gli speculatori. Loro hanno investito miliardi di dollari puntando sul crollo dell'euro. Lo hanno spinto da 1,50 a 1,35 e adesso attendono che l'euro scenda ancora, magari a 1,20-1,10. Poi passeranno all'incasso,. Hanno venduto allo scoperto (senza cioè possederli) euro a 1,50 contro dollaro: se si ricoprono a 1,20 (qualora il sistema euro saltasse per l'effetto Grecia) il cambio scendrebbe ancora e loro potrebbero guadagnare dal 20 al 30 per cento. Sono miliardi di dollari lucrati sulle disgrazie altrui.   Il gioco però non è così facile. gli speculatori non possono manipolare agevolmente il mercato dei cambi che vale almeno 10.000 miliardi di dollari al giorno.

    Allora? Allora i miei amici cambisti mi dicono di guardare con attenzione all'attuale rapporto di cambio euro dollaro: se resta invariato a 1,35 vuol dire che le forze in campo si equivalgono, la speculazione non spinge perchè non ci sono nuovi elementi e preferisce attende. Se il cambio sfora all'ingiù sino a 1,30, allora preparatevi al collasso della Grecia e al peggio. Se al contrario risale a 1,40 ciò significa che la speculazione ha perso al momento ogni possibilità di sfondamento sull'euro. I ribassisti si ricoprono cercando di perdere il meno possibile. 

       Attualmente siamo in una fase di attesa, forse tra una settimana tutto sarà più chiaro. Ma il gioco di equilibrio non può durare a lungo, alla fine qualcuno si stanca, e allora vi sarà la ressa all'uscita.

               Un caro saluto

                                                  Gianfranco

    lunedì 22 marzo 2010

    Vive les États-Unis, et Vive la France

    Cari Amici,


         scusate se oggi mi permetto di esternare la mia soddisfazione, ma le notizie che giungono dagli Stati Uniti e dalla Francia mi fanno rivalutare le capacità di giudizio delle persone. 32 milioni di americani, per lo più neri e latini, godranno di assistenza sanitaria al costo di mille miliardi di dollari per dieci anni. Pensate  c he ai contribuenti americani la guerra in Irak è costata il doppio e che grazie alla riforma il tasso di mortalità infantile negli States, superiore a quello di Cuba, scenderà certamente a breve termine.


                      E ancora sono soddisfatto per quanto succede a Parigi. Non tanto per la sconfitta del signor Sarkozy, quanto per il fatto che elettori possono, se voglioni, cambiare il corso della politica anche con l'astensionismo. Un vento nuovo spira da Occidente, un vento di riforme e di innovazione.Spriamo che arrivi sino a noi.


                Buon inizio di settimana                      


                                                                     Gianfranco

    domenica 21 marzo 2010

    milioni...

    Cari Amici,


          un milione di seguaci di Berlusconi a Roma in Piazza San Giovanni.. dicono le cronache ufficiali. Qualcuno ha fatto i conti (4 persone per metro quadrato) e ha stabilito che per la legge della incompenetrabilità dei corpi a Roma sabato non ce ne stavano più di 100.000. el resto, da Milano sono arrivati 20 autobus, non più di 1.500 persone. Oggi pomeriggio in Pia<zza del Duomo c'era un comizio di Ignazio La Russa: personalmente ho contato più carabinieri del servizio d'ordine che presenti. In breve, lo mal franzese potrebbe ancxhe maqnifestarsi in Italia nel corso delle prossime elezsioni.


                                                        un caro saluto e b uon avvio di settimana


                                                                Gianfranco


     

    venerdì 19 marzo 2010

    ad Horas..

    Cari Amici,


     Legggo dalle agenzie internazionali:


    Per il primo ministro greco George Papandreou il paese è ormai a un passo dall'impossibilità di raccogliere finanziamenti. "In completa onestà nei confronti dei cittadini il governo ha parlato del punto che abbiamo raggiunto - siamo a un passo dall'impossibilità di raccolta" dice il premier in occasione di una conferenza sindacale. "Siamo stati costretti a prendere le decisioni più difficili mai prese da un governo di questo paese. Dobbiamo evitare di pagare per decenni tassi di interesse a livelli di usura, che condannerebbero il paese a una profonda recessione" aggiunge.L'esecutivo, continua, è comunque determinato a vincere la lotta contro gli speculatori. "Ci stiamo sforzando di invertire questo corso... se non facciamo sacrifici oggi il problema aumenterà e non sarà più possibile controllarlo".


    Traduzione: non ce la facciamo più, nessuno ci fa credito. potremmo vederci costretti a dichiare Default e a non onorare i nostri impegni con i creditori stranieri e con il Paese. Ad horas..


     


                         Gianfranco

    la storia si ripete..

    Cari Amici,


    vi ricordate cosa è successo con la crisi della ex Yugoslavia alla fine degli anni '90? incapaci di trovare una soluzione comune per interessi contrapposti gli europei lasciarono che la Nato, cioè gli Stati Uniti, risolvesse  la crisi. E gli americani lo fecero seguendo la logica del cow boy: prima spara, poi tratta. Sappiamo come è andata a finire.


        Ora c'è la crisi finanziaria della Grecia, e gli Europei ancora una volta non si muovono. Deve essere il Fondo Monetario Internazionale, che è una filiale del Dipartimento del Tesoro , a sua volta filiale di Wall Street, a  risolvere il caso. Le cancellerie europee  abdicando a qualsiasi visione interna, volgono la faccia dall'altra parte e chiedono l'intervento del cow boy di turno. Vergogna. Abbiamo creato l'Europa dei banchieri, non quella degli europei. Il conto di questa visione miope lo pagheremo presto, e sono certo che sarà salato.


      Un  buon fine settimana a tutti


                                                  GiaNFRANCO

    giovedì 18 marzo 2010

    Gratta gratta...

    Cari Amici,


      quei due li conoscevo bene... Gioregio Porta e Mauro Mauri, i due manager del comune di Milano rinviati a giudizio dai giudici milanesi per lo scandalo dei derivati (si ipotizza una truffa ai danni del comune oltre a commissioni girate allle banche per 100 milioni di euro). Ebbene, Porta, milanesone, affabile, era uno dei quattro amministratori delegati di Montedison all'epoca di Mario Schimberni, negli anni '80, mentre Mauri era il direttore finanziario del gruppo,  noto per la sua fantasia e la disinvoltura con le quali gestiva i conti sociali. Con l'ingresso di Raul Gardini e dei Ferruzzi in Montedison i due si sono defilati, ma non hanno perso la passione per i numeri e la finanza. D'altra parte, con un sindaco come  Letizia Bricchetto Moratti che nasce come broker di assicurazioni e gestisce il comune come un'azienda, che altro ci si poteva attendere?


                                                                            Gianfranco

    attendibile o no?

    Cari Amici,


        ieri si sono ampliate le indagini per le stragi del 1993 coinvolgendo un ennesimo pezzo da 90 legato alla mafia. Alla base di questi sviluppi le rivelazioni di Gaspare Spatuzza, che i magistrati di Firenze ritengono attendibile, mentre per Marcello Dell'Utri (accusato dallo stesso Spatuzza di aver tessuto i rapporti tra mafia e politicain quegli anni tragici) il pentito spara soltanto 'minchiate'. A  chi dobbiamo credere?


                                     Gianfranco

    mercoledì 17 marzo 2010

    Lo mal franzese..

    Cari Amici,


                ormai sembra chiaro che lo mal franzese, l'improvvisa e fortissima astensione degli elettori del centro destra, turba i sogni del governo con l'approssimarsi delle prossime elezioni. All'interno del PDL, mi dicono fonti del partito, si sta facendo una conta serrata di chi ci sarà e di chi invece sarà tentato dall'astensione.


       Un risvolto interessante riguarda le categorie sociali che sono insoddisfatte per la politica fiscale del governo. Vediamo di seguito le categorie più propense all'evasione:


                                              PARRUCCHIERI 10.000 EURO dichiarazione media all'anno

                                              TASSISTI 13.000 EURO

                                              MECCANICI 15400 EURO

                                              GIOIELLIERI 15800 EURO

                                              RISTORATORI E BAR 16000 EURO 


                                            PSICOLOGI 17100 EURO

                                           CONCESSIONARI auto 19.000 EURO 


    Importi lordi, ovviamente. Molti di questi appartenenti alle categorie sopra citate hanno beneficiato dello scudo fiscale, ma molti sono stati travolti dalla crisi e hanno dovuio chiudere baracca. Sarà questo il tallone d'Achille della destra alle prossime elezioni?


                                                                  Gianfranco

    martedì 16 marzo 2010

    siamo alle solite?

    Cari Amici,


                           se anche questa volta l'inchiesta dei magistrati di Trani si propone, per la tempistica e per le cause, di colpire Berlusconi alla vigilia delle elezioni, ebbene, questo è ossigeno per le esauste forze del Cavaliere. Ne esce rafforzata presso l'elettorato la sua immagine di uomo politico perseguitato dai giudici e dalle sinistre. Se invece l'inchiesta si muove per linee proprie che nulla hanno a c he spartire con le elezioni,, il caso Trani, al di là delle colpe da dimostrare, conferma l'esasperazione con la quale Berlusconi cura la sua immagine di fronte alla TV, la ricerca quasi ossessiva del consenso mediatico. Del resto, lui ha creato la TV commerciale a sua immagine e somiglianza, lui la vuole completamente prona (anche quella pubblica, dove arriva per meriti politici) ai suoi voleri. Ecco perchè si può parlare di dittatura in Italia, una dittatura mediatica fine a se stessa, che  svanirà come neve al sole quando iul suo protagonista si allontanerà dalla scena.  

    Si può fare ancora qualcosa?

    Cari Amici,


          leggo su uno dei tanti blog che consulto regolarmente:


     


    La politica italiana ha dato il peggio in questi anni e la decadenza dell’etica pubblica è una conseguenza di una generale e cattiva etica privata che riguarda tutti noi, dai comitati d’affari alla vita individuale.


    Dovremmo chiederci come mai per un esame di mammografia in Lombardia ci vogliono tre giorni e in Sicilia 555, considerando che l’80% dei fatturati delle regioni, riguarda la spesa della sanità pubblica.


    Dovremmo domandarci come mai l’80% del debito della sanità pubblica nazionale riguarda tre regioni: Lazio, Campania e Sicilia.


    Dovremmo chiederci perché il rapporto tra i dipendenti pubblici e i cittadini è di uno ogni duemila nelle regioni del nord, e di uno ogni duecento nel sud.


    Dovremmo chiederci perché ci sono più pannelli solari a Bolzano che a Ragusa.


    E anche perché il Senato applaude un ex senatore che ha dichiarato di avere avuto rapporti con la ‘ndrangheta, riciclando denaro.


    Credo che l'immagine dello Stato sia uscita completramente dalle popolazioni del Sud, sopratutto dalle sue classi dirigenti. Il problema del nostro meridione non è soltanto gelogico ed economico, ma  anche e sopratutto culturale. E il Nord ha gravi responsabilità in proposito: la sua classe dirigente non può chiamarsi fuori, addebitare ad altri colpe delle quali deve invece farsi pienamente carico.


     


                                Gianfranco

    lunedì 15 marzo 2010

    22 dicembre 2012 ; l'alba del giorno dopo..

    Cari Amici,


    dobbiano proprio rassegnarci: da qui al 21 dicembre del 2012 saremo bersagliati da profezie più o meno catastrofiche. Ci si sono messi insieme i Maya, gli indiani Hopi, il testo cinese 'I King', Il Libro dei morti degli antichi egizi, formule matematiche assire, Nostradamus, Roland Emmerich e poi maghi, ciarlatani, indovini, ex hippy passati alla finanza, tutti uniti nel predire una fine del mondo tra fiamme, terremoti, giudizi universali per il 21 dicembre del 2012.  I sociologi sostengono che più l'uomo si sente insicuro nel suo procedere più aumentano le visioni escatologiche. Su queste paure irrazionali ci marciano in molti, in particolare quelli che non alzano molto gli occhi al cielo e preferiscono tenersi solidamente ancorati alla terra per allungare le mani nelle tasche degli allucinati.


    Stay tuned, dunque, qualcuno vorrà abbindolarvi


                                                                    Gianfranco


      

    Lo mal francese...

    Cari Amici, scusate se trovate lo stesso argomento, ma per un disguido tecnico si era perso il promo pezzo, così l'ho riscritto, Scusate ancora


               forse il premier ha tutte le ragioni per essere preoccupato. In aggiunta ai guai giudiziari da oggi teme che in Italia possa ripetersi un'epidemia di mal francese, quella disaffezione dal voto che in questo fine settimana ha penalizzato negativamente (per Sarkozy) il risultato elettorale d'Oltralpe. Se accadesse qualcosa di simile qui da noi si andrebbe immediatamente alla resa dei conti tra le tre componenti del PDL, con conseguente guerra politica intestina,  poi si avrebbe il crollo del governo, il si salvi chi può e e quindi le elezioni anticipate.  In pratica un vuoto di potere proprio nel momento in cui la situazione finanziaria internazionale richiederebbe la massima coesione.


                                          Gianfranco

    domenica 14 marzo 2010

    Effetto Francia..

    Cari Amici,


                          avete capito perchè il nostro premier è preoccupato? Teme che in Italia possa ripetersi a suo danno il mal  francese, quella disaffezione politica generalizzata che ha provocato la sconfitta di Sarkozy. Ve lo immaginate cosa succederebbe in Italia se si verificasse qualcosa di simile? Una resa dei conti all'interno del PDL con crollo del governo ed elezioni politiche anticipate. E poi il si salvi chi può.


                                     Gianfranco

    Dottor Jekyll e Mister Hyde....- 2

    Cari Amici,


            l'editoriale di oggi di Eugenio Scalfari su Repubblica conferma la duplicità di comportamento del nostro premier, che quando vede messi a rischio i propri interessi politici ed economici cala la maschera del dr. Jekyll e assume la grinta del padrino mafioso.


       Di questi tempi comunque l'uomo deve essere fortemente provato. Lo giudico non tanto dalle dichiarazioni che vengono rifilate dai suoi portavoce ai giornali, bensì dalla sua stazza fisica, che tende ad aumentare. Quando è in difficoltà l'uomo non riesce a dormire e passa le notti a pensare ogni strategia puir di uscire dai guai. Nel frattempo infila la testa nel frigo più vicino e incurante di ogni raccomandazione letteralmente lo svuota, sfogando sul cibo l'aggressività che vorrebbe indirizzare verso l'oggetto delle sue preoccupazioni. Anche i potenti hanno il proprio  tallone di Achille.


                                              Buon avvio di settimana         


                                                                                                Gianfranco

    venerdì 12 marzo 2010

    Uno che la pensa come

    ..cari Amici,


     


      scusate se non ho tradotto il testo dell'articolo che segue, ma sono influenzato e ho forte febbre. Vi auguro un buon fine settimana


                                                                Gianfranco


    It has been evident for some time that the ongoing speculative attack on Greece, along with such other countries as Spain, Ireland, Portugal, and Italy, was not primarily a reflection of their economic fundamentals, nor yet a spontaneous movement of “the market,” but rather an orchestrated action of economic warfare. The dollar had been relentlessly falling through the late summer and autumn of 2009. It obviously occurred to various Anglo-American financiers that a diversionary attack on the euro, starting with some of the weaker Mediterranean or Southern European economies, would be an ideal means of relieving pressure on the battered US greenback. Since these degenerate elites are incapable of directly solving the problem of the dollar through increased production, full employment, and economic recovery, one of the few alternatives remaining to them is to create a situation in which the euro is collapsing faster, leaving the dollar as the beneficiary of some residual flight to quality or safe haven reflex.


    This is what emerged during the first week of December with a speculative assault or bear raid against Greek and Spanish government bonds as well as the euro itself, accompanied by a scurrilous press campaign targeting the “PIIGS,” an acronym for the countries just named, coming from inside the bowels of Goldman Sachs. I have discussed this phenomenon several times over the last two to three weeks on my radio program on GCN.


    Now comes concrete proof of this conspiracy in the form of a Feb. 8 “idea dinner,” held at the Manhattan townhouse of Monness, Crespi, Hardt & Co, a boutique investment bank. Among those present were SAC Capital Advisors, David Einhorn of Greenlight Capital (a veteran of the fatal assault on Lehman Brothers in the late summer of 2008), Donald Morgan of Brigade Capital, and, most tellingly, Soros Fund Management. The consensus that emerged that night over the filet mignon was that Greek government bonds were the weak flank of the euro, and that once a Greek debt crisis had been detonated, all outcomes would be bad for the euro. The assembled predators agreed that Greece was the first domino in Europe. Donald Morgan was adamant that the Greek contagion could soon infect all sovereign debt in the world, including national, state, municipal and all other forms of government debt. This would mean California, the UK, and the US itself, among many others. The details of this at dinner were revealed in the headline story of the Wall Street Journal on Friday, February 26, 2010. (See article)


    Nor was this the only cabal in town intent on attacking the euro through the week Greek flank. The article cited suggests that GlobeOp Financial Services and Paulson & Co. are also piling on. The zombie banks were also heavily engaged. The article reported that Goldman Sachs, Bank of America-Merrill Lynch, and Barclays Bank of London were also assisting speculators in placing highly leveraged bearish bets against the euro. Note that these zombie banks are alive today because of US taxpayer money, in Barclay’s case through AIG.


    It amounted to a deliberate attempt to create a large-scale world monetary crisis which would certainly bring with it the dreaded second wave of the current world economic depression. The creation of monetary chaos in Europe through the convulsive destruction of the euro under speculative attack would cripple commodity production in western Europe, severely undermining one of the dwindling areas of the world economy which are still functioning. The genocidal implications for humanity ought to be obvious, but the assembled hedge fund hyenas were not concerned with these consequences.


    George Soros has been telling every media outlet that will listen that the euro is doomed to fall apart and break up over the short run. Soros even has a theory to deploy as part of his speculative attack. Soros argues that the fatal flaw or original Sin of the euro is that it was based on a common central bank among the participating countries, but lacked a common treasury and tax policy. This means that a country like Greece can no longer defend itself from a speculative attack on its bonds by the simple expedient of currency devaluation, since there is no more drachma, and the euro is controlled from Frankfurt, not Athens. British spokesmen are quick to point out that, even though the financial situation of London is far worse than that of Athens, the British government is already devaluing the pound through a downward dirty float.


    Given Soros’s infamous track record, he must be taken seriously. In 1992, Soros became world famous through his attack on the European Rate Mechanism, which he executed by a highly leveraged speculative assault on the British pound, at the time one of the weaker members of the ERM. Soros’ speculative attack led to a pound devaluation and the ragged breakup of the ERM, and netted Soros £1 billion in profits. It was as if Soros had personally stolen a £20 note from every man, woman, and child in Britain. The speculative gains were no doubt gratifying, but the overriding political purpose of the assault was to sabotage that phase of European monetary policy.


    The London Economist has gone out of its way to mock Spanish Prime Minister Zapatero’s remark that Spain was under international speculative attack. Press organs of the city of London and Wall Street have ridiculed the Greeks as a nation of paranoid conspiracy theorists. And yet, the revelations made so far are strong circumstantial evidence of pre-concert, as Lincoln would say. Even the US Department of Justice has been forced to send letters to the participants in the infamous “idea dinner,” warning them not to destroy any of their records and thus putting them on notice that they are under investigation. While we should not have any illusions about the prosecutorial zeal of Attorney General Eric Holder, who once represented the international financial bandit Marc Rich, this is at least a beginning. Spanish and Italian judges are noted for their independence, and one of or more them may wish to examine the activities of Soros, Goldman Sachs, and their hedge fund allies.


    Greece does not need an austerity program, as the Greek labor movement has eloquently argued in the course of their successful and admirable general strike last week. Greece does not need a bailout from Germany, the sinister International Monetary Fund, or from anyone else. Least of all does Greece need to accept the advice of Austrian school or Chicago schools charlatans who recommend the catharsis of a deflationary crash that would destroy an entire generation through unemployment, poverty, and despair. Greece needs to defend itself with a 1% Tobin tax on all derivatives and other financial transactions. Greece should take the lead in outlawing credit default swaps, which amount to issuing insurance without meeting the capital requirements of being an insurance company. Greece needs to enforce EU and national antitrust laws. If Soros and his gang succeed in breaking up the euro, Greece should make the best of it by immediately imposing heavy-duty exchange controls and capital controls to protect the new drachma, on the model of Malaysia a dozen years ago. Greece should shut down domestic zombie banks and seize its central bank and use it to issue 0% credit for industrial and agricultural hard commodity production. If the Greeks made plain what they intend to do if they are forced to fall back on the drachma, the financiers who fear such an example would have another reason to relent.


    Another obvious expedient is that of a bear squeeze or short squeeze. Soros, Goldman Sachs, and their gang of hedge fund allies have now used derivatives to establish short positions against Greek bonds and the euro, betting that these latter will go down. Political pressure is now being brought to bear on the European Central Bank and the Greek central bank to undertake an unannounced large-scale purchase of Greek bonds and euros in the forward market, causing the Wall Street predators to lose their bets, thus punishing them severely with extravagant losses. This is normal central bank practice, and it will be astounding if the Greeks do not execute such a maneuver very soon.


    The world now faces a stark choice between two alternatives, with Wall Street forcing the issue. The first is that the zombie banks and hedge funds, having been saved and bailed out by national states and their taxpayers, will repay the favor by driving the national states and all forms of state, provincial, and local government into bankruptcy. This will be synonymous with the destruction of modern civilization itself. The second and preferred alternative is that the national states summon the political will to use the inherent powers of government to place the zombie banks, hedge funds, and related purveyors of derivatives into bankruptcy receivership and shut them down once and for all, relying in the future on nationalized central banks for the provision of credit. The second alternative would allow the preservation of modern civilization as we have known it. But in the meantime, the derivatives-based speculative attack on the southern flank of the euro has accelerated the arrival of the second wave of depression, which now appears likely to strike the world before the end of 2010.



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    giovedì 11 marzo 2010

    Ich bin nicht der Einzige...

    Cari Amici,

      ho conosciuto Joschka Fischer negli anni 60 a Berlino. Io, studente di filosofia alla Statale di Milano,  imparavo il tedesco alla Frei Universitaet, frequentando corsi di sociologia, lui era uno degli attivisti della sinistra extraparlamentare insieme a Rudi Dutschke, Cohen Bendit, mentre più defilati erano quelli che poi confluirono nella Raf (Rote Armee Fraktion). Di lui ricordo la simpatia umana, la cordialità, la lucida analisi della situazione, e anche la passione per le belle ragazze. Poi Joschka ha fatto carriera con i Verdi fino a diventare vice cancelliere dal 1998 al 2005 nel governo Schroeder.

              Perchè questi ricordi? Questa mattima ho letto su Repubblica un suo fondo dal titolo 'la crisi greca e il futuro dell'euro'. Mi ha colpito il passaggio: pagare per la salvezza dei paesi dell'Europa meridionale o rassegnarsi alla fine dell'euro? La domanda  di per se rende chiaramente l'idea  di che cosa sta dietro a questa crisi, il futuro stesso del progetto europeo. Non credo che gli avveduti risparmiatori del nord vorranno pagare per le cicale meridionali. Ebbene, se salta l'euro fallisce l'Europa dei banchieri, ma non quella degli ideali di giustizia, libertà ed eguaglianza che il nostro vecchio Continente è ancora in grado di generare. Saremo più poveri, ma forse più felici.

                                    Tanti auguri

                                                                                          Gianfranco

    mercoledì 10 marzo 2010

    FAIT ACCOMPLI....

    Cari amici,


        riepiloghiamo gli ultimi avvenimenti che riguardano il caso Grecia, il prossimo banco di prova per la tenuta degli Stati indebitati. Papandreu ha fatto il giro delle sette parrocchie, ha avuto pacche sulle spalle, tanti appoggi politici ma niente promesse di soldi. Non li possiamo dare, l'UE lo impedisce, hanno detto Francia e Germania, ma hai tutta la nostra comprensione. Vai avanti tu che a me scappa di ridere, gli ha proposto Obama indebitato più di lui. Intanto la speculazione si riunisce a New York, lo smart money fa la conta delle forze e pianifica. Non a caso l'unico che ha toccato l'argomento in proposito è stato Sarkozi, che ha proposte misure antispeculative, quali la riedizione delle Tobin Tax e altre amenità.

       Nel mezzo di questo fermento diplomatico e finanziario ieri se ne è uscito alla grande il responsabile europeo di Fitch, la terza grande agenzia di rating, ripreso soltanto in un trafiletto della Reuters, che ha detto papale papale: A breve possibile default nell'area euro di un debito sovrano. Sic.. una terminologia e una crudezza mai usate in passato. Pensate che Standad and Poor's ha declassato il debito di Parmalat sooltanto due giorni prima che Bondi entrasse in azienda.  Non avete dunque l'impressione che ci si trovi di fronte ad un colossale fatto compiuto? La Grecia è di fatto in default, non è in grado di far fronte alle proprie necessità finanziarie, tra qualche mese potrebbe ristrutturare il debito coinvolgendo centinaia di migliaia di piccoli risparmiatori, le banche, i mercati, l'euro, e intanto i leader europei si muovono come attori protagonisti di una piece teatrale di cui conoscono perfettamente la  fine. Mi auguro di sbagliarmi.


                                           Gianfranco

    Tronchetti, ovvero: mi son de Rovigo, dei fatti degli altri non mi intrigo

    Cari Amici,


                                leggo dai giornali il riassunto della deposizione di Marco Tronchetti Provera sull intercettazioni effettuate da Telecom durante la sua presidenza. Non ne sapeva nulla, nulla di nulla, lui se ne stava nel suo empireo a trattare di telecomunicazioni, cavi, banda larga (magari non sapeva nemmeno del traffico fasullo che serviva per riciclare i soldi della 'ndrangheta? mentre alcuni  dipendenti spiavano a sua insaputa giornalisti che lo criticavano, calciatori che passavano da una squadra all'altra, la figlia di un suo potentissimo amico che faceva le bizze, lo suocero che comprava casa a Parigi,.Di questa attività era informato il suo vice Mario Buora, a ma lui non arrivava nulla. Lui pagava e basta.


    Che differenza di stile rispetto a Berlusconi che, il primo giorno che mise piede nella mensa della Mondadori dopo averla comprata con la frode, chiese ad una delle addette ai tavoli come stava suo figlio e le fece gli auguri. Ovviamente si era informato presso l'ufficio del personale, ma la mossa gli conquistò le simpatie di molti. Delle due l'una: o Tronchetti mente spudoratamente pensando che i suoi interlocutori siano boccaloni incapaci, oppure spera di cavarsela contando sull'omertà generalizzata. Un'unica considerazione: meno male che Tronchetti non si è dato alla politica,


                                                                Gianfranco

    Tronchetti: mi son de Rovigo, dei fatti degli altri non me ne intrigo

    Cari Amici,


                                leggo dai giornali il riassunto della deposizione di Marco Tronchetti Provera sull intercettazioni effettuate da Telecom durante la sua presidenza. Non ne sapeva nulla, nulla di nulla, lui se ne stava nel suo empireo a trattare di telecomunicazioni, cavi, banda larga (magari non sapeva nemmeno del traffico fasullo che serviva per riciclare i soldi della 'ndrangheta? mentre alcuni  dipendenti spiavano a sua insaputa giornalisti che lo criticavano, calciatori che passavano da una squadra all'altra, la figlia di un suo potentissimo amico che faceva le bizze, lo suocero che comprava casa a Parigi,.Di questa attività era informato il suo vice Mario Buora, a ma lui non arrivava nulla. Lui pagava e basta.


    Che differenza di stile rispetto a Berlusconi che, il primo giorno che mise piede nella mensa della Mondadori dopo averla comprata con la frode, chiese ad una delle addette ai tavoli come stava suo figlio e le fece gli auguri. Ovviamente si era informato presso l'ufficio del personale, ma la mossa gli conquistò le simpatie di molti. Delle due l'una: o Tronchetti mente spudoratamente pensando che i suoi interlocutori siano boccaloni incapaci, oppure spera di cavarsela contando sull'omertà generalizzata. Un'unica considerazione: meno male che Tronchetti non si è dato alla politica,


                                                                Gianfranco

    martedì 9 marzo 2010

    Spin off Fiat Auto, ovvero timeo Danaos et dona ferentes..

    cari Amici,


     


    , da qualche mese in Borsa si parla di spin off (alla lettera scorporo) dalla Fiat Holding della Fiat Autoche comprende  tutti gli  impianti di  Fiat Auto sparsi per il mondo più le attività americane di Chrysler. Quello che sto per dirvi potrebbe anche non verificarsi, dipenderà da come si muoveranno i mercati azionari, oppure da crisi dei debitori sovrani. Purtroppo le mie fonti la pensano diversamente. Vediamo di che si tratta.


    Attualmente in Borsa è quotata Fiat Holding, che ha nella pancia Fiat Auto, Iveco, Comau, Ferrari e tutto il resto. Il progetto prevede che dopo accurate valutazioni, fatte dai soliti noti, Fiat Holding distribuisca ai suoi 300.000 azionisti un'azione Fiat Auto per ogni Fiat Hoding posseduta. Se io ho mille Fiat Holding , riceverò 1.000 Fiat Auto.Il mio portafoglio Fiat che prima della manovra valeva 10.000 euro, dopo avrà  sempre lo stesso valore: soltanto che invece di mille azioni ne avrò 2.000, mille della ex holding e mille dell'auto.




      Dove sta l'inghippo? Il fatto è che la Exor, finanziaria della famiglia Agnelli che possiede il 30 per cento di Fiat Holding, non sembra disposta a rilevare quel 30 per cento del Fiat Auto di sua competenza. Da tempo gli Agnelli  hanno manifestato insofferenza per il settore dell'auto, molto ciclico e che richiede forti investimenti. Lo spin off potrebbe offrire l'occasione per questa uscita soffice.  Allora come si muoveranno? Ad esempio, potrebbero dare incarico a quattro - cinque grandi gruppi bancari e finanziari di creare un gigantesco 'rifrullo' sul titoli Fiat Auto, che emessi a sei euro, ipotesi, potrebbero  salire fino a 7-8 euro, pompati  da una campagnai stampa che illustra solo il bello dell'auto e nasconde le magagne. Il tutto accompagnati da vorticosi scambi in Borsa, appunto il rifrullo, che ha la  funzione di attirare l'attenzione dei piccoli e medi i vestitori. Quanto l'azionista di maggioranza si sarà liberato a prezzi alti delle sue Fiat Auto l'attenzione degli sprovveduti e dei golosi. Una volta co0llocati i pacchi importanti la manovra verrà interrotta, gli scambi crolleranno e arriveranno le notizie cattive, il cui effetto si riverbererà soltanto sui portafogli dei piccoli.

    Per concludere, chi ci guadagnerà? Gli azionisti maggiori che usciranno da un investimento poco redditiizio a buon prezzo, le banche e le finanziarie che hanno fatto il rifrullo e porteranno a casa grosse commissioni. E chi resterà a bocca aperta? Lascio al vostro buon cuore.  Scusate per la noia della spiegazione tecnica, ma gli scippi di penna si realizzano proprio in questo modo.


                                 Gianfranco


     


    p.s. Rifrullo = la banca A vende 10 milioni di Fiat alla finanziaria B che vende al fondo C che vende al trader  D che vende alla banca A. DI mano non passa ub titolo, sono scambi nominali che costano soltabo le commmissioni di intermediazione.

    lunedì 8 marzo 2010

    MORITURI TE SALUTANT...

    Cari Amici,


     


                        


    WASHINGTON - Si parlera' soprattutto di temi economici durante l'incontro di domani tra il presidente Usa, Barack Obama, e il premier greco George Papandreou. Lo ha annunciato il portavoce della Casa Bianca ai giornalisti in volo sull'Air Force One. Ovvero .l'ammalato a consulto dal moribondo (in termini finanziari, ovviamente)


                                          Gianfranco




    Vedi Napoli... e poi muori..

    Cari Amici,


                          Il comportamento del nostro Presidente della Repubblica in materia di decreto elettorale ha sollevato non pochi dubbi sulla costituzionalità dell'intera operazione, ma ha anche riproposto il problema di una classe politica ricattabile e ricattata. Mi spiego: non voglio fare dietrologia, ma è noto che il KGB di sovietica memoria finanziava l'intera sinistra europea e in cambio otteneva appoggi politici, e questo è meno noto, informazioni sui rappresentanti del Comunismo nell'Europa occidentale. Per questo motivo non mi stupisco di quanti vedono dietro l'arrendevolezza del Quirinale il riemergere di vecchi fascicicoli del KGB che nel corso dei decenni sono stati alimentati da notizie vere, ma anche da pettegolezzi, malignità e cattiverie al limite della diffamazione. Fascicoli che le nuove amicizie ai vertici italo-russi avrebbero riprfeso a viaggiare tra le frontiere.


                   Ci sono maestri sull'uso di questi fascicoli. Ricordo che dopo lo scontro tra il presidente Scalfaro e Silvio Berlusconi nel 1995, terminato con la nascita di un nuovo governo senza passare per le elezioni, nelle redazioni dei giornali presero a circolafre fotocopie di assegni da 200 milioni l'uno che un imprenditore del nord nel settore dei lavori pubblici (oggi scomparso) aveva versato ad un certo Zolla tra il 1992 e il 1993.  E chi era questo signor Zolla? Nient'altro  che in galoppino di Scalfaro che raccoglieva quattrini per le campagne elettorali del suo boss. Una prassi ben collaudata in quegli anni. All'epoca non se ne fece nulla, e non fu neppure difificle accantonare la cosa, perchè Mani Pulte riservava ogni giorno nuovi ed eclatanti sviluppi.


          Ma la forza dei dossiers e dei ricatti può avere impatti decisivi nel risolvere le questioni più o meno spinose della politica nazionale.


                      Buon avviio di settimana


                                                          Gianfranco

    domenica 7 marzo 2010

    Dottor Jekyll e Mister Hyde....

    Cari Amici,


                       sembra un piacione il nostro presidente del consiglio: ama i bagni di  folla, cerca il consenso del popolo, sorride, quasi sempre,  racconta barzellette, fa gestacci ammiccanti con i grandi della terra, si interessa dei fatti privati di chi gli sta vicino, è generoso (per lo più con i soldi degli altri). Insomma, un perfetto dottor Jekyll. Ma esiste anche l'altra faccia del capo del governo, quella dura,  iraconda, aggressiva. Leggo dal Corriere della Sera di uno scontro  duro, ai limiti della brutalità, tra il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano e il premier quando si è trattato di firmare il decreto elettorale.


    Marzio Breda non si dilunga più di tanto (forse per amor di patria) sull'espressione 'ai limiti della brutalità'. Posso raccontare un episodio sullo scontro tra Berlusconi e l'allora presidente Oscar Luigi Scalfaro nel gennaio del 1995, quando cadde il governo per il venir meno del supporto della Lega e Scalfaro lo comunicò al prfmier nelllo studio del Quirinale.  L'episodio venne raccontato al telefono al mio direttore Eugenio Scalfari (che aprì l'interfono per farlo udire a tutte le redazioni in diretta) dal capo di gabinetto di Scalfaro. Ebbene, si trattò di insulti pesanti, di spintoni, di minacce , di strattonate al bavero della giacca. Insomma, un perfetto mister Hyde, . Scalfarò restò talmente spaventato da questa esplosione di ira che da allora evitò ogni contatto con Berlusconi.


    E anche con Carlo Azeglio Ciampi i rapporti non furono idilliaci, per mesi i due si sono ignorati nelle manifestazioni ufficiali. Adesso lo scontro con Napolitano, con l'aggravante dell'ira senile.


                                  Gianfranco 

    Referendum bulgaro a REYKJAVIK...

    Cari Amici,


                 con una maggioranza 'bulgara' gli islandesi hanno respinto la proposta del governo di restituire ai risparmiatori inglesi e olandesi i 5 miliardi di dollari che questi ultimi avevano depositato presso la banca locale Icesave, poi fallita. L'approvazione del  referendum era la condicio sine qua non dell'Unione Europea per intervenire in soccorso dell'isola del nord.


       Gli islandesi non vogliono pagare, accusano le banche di aver gestito male il danaro depositato in Islanda con speculazioni avventate e con investimenti sbagliati nel settore immobiliare. Gli stranieri accusano gli islandesi di aver vissuto gli ultimi anni al di sopra delle proprie possibilità grazie al denaro esterno: boom immobiliare, esplosione dei consumi di lusso (macchine, week end a New York e Londra, importazioni di prodotti superflui). E poi ci hanno marciato anche i magnati russi, che hanno utilizzato le banche islandesi per riciclare i loro fondi neri e poi li hanno tolti.


      Chi ha ragione? La verità sta nel mezzo,come al solito. Sono stati compiuti errori dall'una e dall'altra parte. Resta il fatto che il risultato del voto dell'Islanda influenzerà il fronte dei no negli altri paesi europei, vedi la Grecia, le cui popolazioni non intendono pagare il prezzo della crisi. Lo vedremo il prossimo 11 marzo, quando è previsto ad Atene lo sciopero generale.


                                                                  Gianfranco

    venerdì 5 marzo 2010

    PROVOCAZIONE...

    Cari Amici,


          leggo dal quotidiano tedesco Bild che due deputati del Bundestag hanno proposto alla Grecia di fare cassa per abbattere il debito interno vendendo Corfù, la perla dello Ionio.


    Scatta la provocazione: e se noi italiani, che abbiano un debito pubblico che vale 6 volte quello greco, mettessimo in vendita la Sicilia? Vendiamola ai magnati russi, che hannoi i soldi che escono dalle orecchie (vedete in proposito il film Concerto), vendiamola a Cosa Nostra, vendiamola ai tedeschi. Ma vendiamola tutta intera,  con la valle dei Templi e le frane del Messinese, con le cassate e gli arancini di riso e con la mafia e le sui affiliazioni, con Pirandello, Sciascia e con la speculazione edilizia che ne ha rovinato le coste, con la sua  classe politica corrotta e con la gente umile  che soffre con dignità.


       Scusate , è solo una provocazione. Tanti saluti e buon fine settimana al freddo


                                                                     Gianfranco

    giovedì 4 marzo 2010

    Se arriva Soros..

    Cari Amici,


     George Soros, il filantropo, il patron della libertà nei paesi dell'URSS, l'uomo di grande cultura (parla almeno 6 lingue in maniera fluente, tra cui l'italiano) è tornato in pista. Questa volta con la casacca dello speculatore. Non c'è stato alcun movimento valutario di questi ultimi decenni che non abbia visto Soros in prima linea. Nel 1992 contro la sterlina, nel 1995 contro la lira (ci guadagnò almeno 1.000 miliardi di lire dell'epoca), contro lo yen (ma gli andò male (probabilmente perchè non parla il giapponese), contro il rublo. Insomma il suo Quantum Fund è la punta di lancia di uno schieramento di fondi speculativi che fiutano la polvere e si preparano alla guerra.


    Lo conobbi a Basilea, nella sede della Bri, la banca centrale delle banche centrali. Affabile, cortese, di buon humour', di una spanna superiore agli altri granndi banchieri,  se la intendeva bene con Dini, allora direttore generale di Bankitalia. E poi lo rividi nei ricevimenti che si tenevano ogni anno a Washington per l'assemblea del Fondo Monetario. Secondo quanto riferisce il New York Times, Soros starebbe puntando al ribasso dell'euro, che rispetto all'ìinizio della crisi greca ha già perso il 10 per cento contro il dollaro e che dovrebbe, secondo le speranze degli hedge funds, cdovrebbe svalutarsi di un altro 25 per cento. Soros non si muove mai a caso, non rischia i suoi capitali,  ha sempre le dritte giuste.


    Vedremo se il grande speculatore, 80 anniu suonati, ha visto bene anche questa volta.


                      Gianfranco

    Grecia e oltre...

    Cari Amici,


                          il programma di lacrime e sangue annunciato dal governo di Atene dopo essersi consultato con i vertici dell'Unione Europea (tagli agli stipendi dei dipendenti pubblici, aumento del carico fiscale) solleva forti reazioni all'interno del paese balcanico, ma non  è questa l'unica notizia a preoccupare. Due giorni fa il presidente della Fed, Ben Bernanke, ha dichiato con insolita franchezza al Congresso che gli Stati Uniti potrebbero dover affrontare tra breve una crisi del debito pari a quella che sta colpendo la Grecia e altri paesi europei. Fatto ancor più serio, la Fed non aiuterà il governo americano in questi frangenti stampando valanghe di dollari. Anzi, si potrebbe andare verso un rialzo dei tassi di interesse,con conseguenze impensabili, in ogni caso drammatiche, per il resto del mondo.


    Fasten seat belts and stay tuned pls.  Auguri


                                                         Gianfranco


     


    P:S: Silvio Berlusconi disse una volta in privato che se Fini, che lui aveva sdoganato dal passato fascista,  avesse rotto più di tanto avrebbe pagato caro per la mancata riconoscenza perchè sarebbe stato rimandato 'in den Mullheimer der Geschichte' nella pattumiera della storia. Sarà vero?


     

    mercoledì 3 marzo 2010

    Il difetto sta nel manico - 3

    Cari Amici,


      leggo dal Corriere della Sera a proposito dell'inchiesta sugli affari del G8:


     


    La «cricca» che gestiva gli appalti per i Grandi Eventi poteva contare su appoggi all’interno della Guardia di Finanza e dei servizi segreti.,,,,,,,


    Anemone dice di non sapere nulla. Ma dalla settimana successiva contatta il generale delle Fiamme Gialle Francesco Pittorru, dal 2002 in servizio al Sisde. I rapporti con lui sono stretti, tanto che «dal febbraio 2010 - evidenziano gli investigatori - sua figlia Claudia è stata assunta presso il Salaria sport village», il circolo sportivo di Anemone frequentato anche da Guido Bertolaso e diventato una delle strutture dei Mondiali di nuoto.


    Questa volta si muove un generale. L'affare s'ingrossa...


     


                                           Gianfranco


     


    P.S. Incontri decisivi nei prossimi giorni per la Grecia a Parigi e Washington. E ad Atene si preparano le prime misufre per l'austerità  per circa 5 miliardi di euro. Chiaramente insufficienti

    martedì 2 marzo 2010

    FAS

     


    Cari Amici.


      questa mattina mi trovavo a Como per motivi personali. Sulla piazza principale sono stato avvicinato da un cronista di Report che mi ha chiesto se consideravo Como un'area sottosviluppata. Gli ho risposto di no, ovviamente, Como è una delle aree più ricche di Europa. E allora, mi ha chiesto, perchè il comune di Como ha speso 12 milioni di euro per costruire il muro della vergogna (toglieva la vista del bellissimo lungolago) e altri milioni ancora per demolirlo utilizzando i fondi Fas, Fondi per le aree sottosviluppate? Che dire? I fondi FAS non  appartengono allo Stato italiano, appartengono all’Unione europea, che li destina al Mezzogiorno d’Italia secondo una distribuzione regionale e per investimenti di sviluppo. Roma non può farne quello che vuole, li deve far transitare accertandosi che vengano spesi secondo le finalità prescritte. L'Italia esercita un ruolo di controllo ma non può entrare nel merito: vigila, suggerisce, si accerta. Invece che cosa è accaduto ?  I Fondi Fas sono stati “sequestrati” a Roma con la scusa che le regioni meridionali non avevano i piani di utilizzo per investimenti. Una parte di queste risorse è stata destinata  a ben altro, per esempio al pagamento delle multe comminate agli imprenditori caseari del nord per le eccedenze. Una nemesi, un paradosso, una mascalzonata nei confronti dell’Unione europea e nei confronti del Mezzogiorno. E una parte è andata per il Muro di Como.In questa manovra ci vediamo la mano della Lega e del sindaco di Como, Stefano Bruni, eletto sotto le insegne di Forza Italia, titolare di uno studio professionale che si occupa, tra le altre cose, di progetti urbanistici.


      Insomma, un ennesimo episodio di 'mala gestio' che uscirà in TV su Report  a metà marzo .


                 Stay tuned                                        Gianfranco

    A ridateci er Puzzone...

    Cari Amici,
    questa classe politica dà spettacolo non solo per l'ignoranza e l'avidità che dimostra in ogni occasione ma persino per le scarse capacità organizzative.
    Dopo il caso delle liste del Lazio, non presentate per motivi ancora sconosciuti, ora sembra emergere qualcosa di simile anche in Lombardia per la Lista di Formigoni, sospettata per firme farlocche. Insomma, non si vede il fondo.

    Come non si vede il fondo dei veleni gettati nei fiumi: qualche sciagurato ha approfittato della patina oleosa creta dalla nafta di Monza alla foce del Po per gettarvi altri composti chimici (dicloroetano) che hanno ulteriormente avvelenato le falde acquifere.
    A ridatece er Puzzone...

     Gianfranco

    lunedì 1 marzo 2010

    Merkel

    Cari Amici, 


                     la Germania viene finalmente allo scoperto sul caso Grecia:


    La valuta unica europea sta affrontando il periodo più difficile da quando è stata creata più di un decennio fa ed è essenziale che la Grecia risolva alla radice i suoi problemi per ristabilire la fiducia".  Parola del cancelliere tedesco Angela Merkel. Proprio nel giorno in cui l'UE invia ad Atene un proprio commissario per verifcare la volontà del governo greco di uscire dalla crisi con lacrime e sangue la Germania prende posizione: la Merkel dice anche che non esiste alcun piano per fornire assistenza finanziaria alla Grecia, che si trova sotto pressione per ridurre il suo debito e il suo grande deficit.


    "Alla radice ci sono gli elevati deficit della Grecia e la perdita di credibilità. Per questo sono molto grata al governo greco perché sta programmando misure di risparmio molto coraggiose e altre misure per migliorare la situazione del deficit" aggiunge il Cancelliere.


          Il mese appena iniziato sarà dunque importante per i destini finanziari d'Europa. Non ci resta che attendere. A parte questo, auguro a tutto un buon inizio di primavera.


                                                Gianfranco