venerdì 30 aprile 2010

Die Waehler whaelen mit den Fuessen..

Cari Amici,


 leggo molto di questi tempi i giornali tedeschi, e nei loro reportage dalla Grecia trovo più o meno le stesse storie che scrive il collega Livini su Repubblica. Leggo delle 40.000 zitelle che percepiscono una pensione di 1.000 euro al mese perchè figlie non maritate di ex dipendenti pubblici, leggo dell'evasione fiscale mostruosa, leggo degli enti inutili e altre amenità.

        Conosco bene i tedeschi, ho trascorso in Germania 4 anni della mia vita tra studiuo e lavoro. Vi posso assicurare che in questo momento sono a dir poco infuriati. Ma pensate che possano accettare di finanziare le zitelle greche, o di aiutare Atene a recuperare le entrate da evasione fiscale dopo che il fisco tedesco arriva al punto di corrompere i funzionari delle banche svizzere pur di avere l'elenco degli    evasori?     Ecco perchè dico che la signora Merkel farà bene a decidere subito di aprire i cordoni della Borsa, di non attendere le consultazioni elettorali di domenica prossima. Poi subirà una batosta elettorale che potrebbe anche  farla dimettere. Perchè gli elettori votano con i piedi, si spostano da una lista all'altra a seconda della convenienza. Ma almeno l'Europa avrà un anno di respiro.


                                            Gianfranco


n.b. Leggo delle pressioni di Barak Obama sulla signora Merkel per accwelerare la decisioni. E' un'altra questione che fa infuriare ancor di più i tedeschi, che nel crack della Lehman sono stati particolarmente bastonati.

Europa, se ci sei batti un colpo..

Cari Amici,


 La Grecia verrà salvata? Si, no, ma, forse. Il salvataggio non funzionerà, dichiara la stella nascente degli analisti, Nouril Roubini, perchè l'Europa sta intervendo tardi e male. I vertici europei dovrebbero riconoscere che la Grecia è insolvente, aiutandola si buttano soldi dalla finestra e si peggiora il guaio, che riemergerà quanto prima. Meglio dunque, sostiene Roubini, una ristrutturazione del debito greco.  Ristrutturare, ricordiamo, significa elaborare un accordo tra Atene e i creditori  per ridurre almeno del 50 per cento l'importo del debito: chi deve ricevere 100 ne avrà 50, forse, e con interessi ridotti. L'Argentina si accordò per il 35 per cento dopo anni di discussione.

Se la Grecia verrà salvata si avrà forse una maggiore integrazione europea, con più forte ingerenza della Commissione nelle faccende fiscali dei paesi indebitati. Li vedete gli inviati di Bruxelles, tedeschi, francesi, spagnoli, fare le pulci ai nostri evasori, controllare le spese pubbliche gonfiate ad arte dalle mazzette, denunciare le connivenze tra evasori e chi li dovrebbe contrastare? Se così fosse, sarei pienamente d'accordo con Bruxelles  Un buon fine settimana, all'insegna del tempo incerto

                                                                    Gianfranco


n.b. Occhio alle Borse. Il rialzo di questi giorni potrebbe essere un 'dead cat bounce' il rimbalzo del gatto morto. Il gatto rimbalza perchè cade dal quinto piano, non perchè è vivo. Dopo il 'bounce' i listini tornano a scendere. Del resto, aprile non è forse il mese più crudele delle Borse?

  

giovedì 29 aprile 2010

Il difetto sta nel manico../4

Cari Amici,


                   leggo dai giornali sul caso Scaiola e sul generale della Guardia di Finanza Pittorru che avrebbe avuto funzioni informative nei confronti del costruttore Anemone. Insomma, gratta gratta e ci trovi le Fiamme Gialle. Quis custodiet custodes?


                       Gianfranco


 


n.b. gli Americani vogliono un mare di petrolio, l'incuria umana li sta accontentando, in Luisiana.

Fotti il tuo vicino..

Cari  Amici,


   Dopo Grecia, Portogallo e Spagna i mercati stanno iniziando a scommettere sul possibile downgrade dell'Italia da parte di Standard's & Poor's. A sostenerlo Michael Hewson, Market Analyst di CMC Markets, nel suo report mattutino sul mercato valutario. Evviva, anche l'Italia nella lista dei reprobi. Ma ci dobbiamo fidare di queste agenzie di rating che fanno il bello e il cattivo tempo sui mercati? I casi Parmalat e Lehman Brothers, i cui giudizi negativi sono arrivati quando ormai i buoi erano scappati e gli investitori bidonati, dovrebbero pur avere insegnato qualcosa


   Ma c'è un elemento in più da considerare: quest'anno vengono a scadere circa 2.500 miliardi di dollari di debito pubblico delle nazioni occidentali. Solo per l'Italia si parla di 450 miliardi. Ecco perchè sui mercati dei bonds si è aperta un'accanita conconcorrenza tra i paesi debitori (gli Stati Uniti in testa) per accaparrarsi quattrini. E le agenzie di rating (guarda caso, tutte e tre americane) sono altrettante pistole alla tempia dei paesi indebitati ma controllate dal più grande debitore. Beggar thy neoghbourgh, dicono gli inglesiu, fotti il tuo vicino. E io USA posso  fotterlo abbassando il rating del suo debito e convogliando il risparmio verso il mio.


  Resta il fatto che si incomincia a parlare dxel debito pubblico italiano, un tabù mai sfiorato che ora però dopo Grecia, Spagne e Pogrtogallo viene posto in evidenza.


  E sui giornali si sprecano pagine per i contrasti tra Berlusconi e Fini. Che miseria..


                                                         Gianfranco


   

mercoledì 28 aprile 2010

A chi credere?

Cari Amici,

 

leggo pareri diversi (ma non troppo) sull'esito della crisi greca.


  'La Grecia non rimborserà mai gli aiuti finanziari che la Germania intende sbloccare con l'attivazione del meccanismo di sostegno europeo'. E' questa la posizione di Hans-Werner Sinn, presidente dell'istituto tedesco di ricerca economica Ifo, in un'intervista. La Grecia non sarà in grado di adottare la necessaria politica di rigore e, alla fine, arriverà a chiedere alla Germania la cancellazione del debito, ha detto Sinn. Se foste nella posizione della signora Merkel dareste soldi ai greci sapendo che sono buttati al vento e che pertanto tra pochi mesi vi verrebbe a mancare il consenso politico?

   Ma anche da parte greca non mancano le contraddizioni. Il premier Papandreu negozia con Unione Europea e Fondo Monetario, mentre il suo ministro del lavoro sostiene pubblicamente  che il proprio paese non può accettare le condizioni del Fondo Monetario che strangolerebbero la Grecia, così come hanno fatto con l'Argentina e con tutti gli altri paesi dove sono state applicate.

  A chi credere? Alla Merkel o a Sinn, a Papandreu o al suo ministro? Nel frattempo la nave affonda


                              Gianfranco


  n.b. Una considerazione sulo sistema bancario europeo e la crisi greca. Le principali banche europee, pur avendo ritirato i loro depositi dalle istituzioni greche, sono le principali detentrici di titoli di quel paese: l’ultimo numero dell’Economist stima l’ammontare degli investimenti fra i 60 e i 120 miliardi di euro. Un eventuale default di Atene porterebbe di nuovo in rosso i loro bilanci, con probabili effetti negativi anche sui conti pubblici dei principali paesi europei, oggi loro importanti azionisti.


 

Killing fields?

Cari Amici,


  a causa delle vicende finanziarie di Grecia, Portogallo e forse anche della Spagna in Europa e negli States si sta creando sui mercati azionari e obbligazionari la classica situazione da panico, che è poi il 'killing field' prediletto dalla grande speculazione. Grazie alle vendite allo scoperto su divise, titoli azionari e obbligazionari i grandi speculatori inducono i piccoli e medi investitori a vendere a loro volta. Si crea l'effetto valanga che alla fine travolge soltanto i piccoli, mentre i grandi investitori comprano a prezzi stracciati quello che gli altri hanno venduto presi dal panico. Si ripete per la Grecia quanto avvenuto con l'Argentina nove anni fa.


   Che fare? Non perdere la calma e attendere. Un segnale di pericolo reale per l'Italia verrà soltanto se in Grecia si verificherà la corsa agli sportelli, vale dire le code dinanzi alle banche da parte dei clienti che vogliono i loro quattrini, proprio come abbiamo  visto a Bueno Ayres.  Spero proprio di sbagliarmi, lo ripeto, ma la situazione si sta avvitando.


                                  Gianfranco

Patrimoniale?

Cari Amici,


  un amico bene informato assai vicino a Giulio Tremonti mi ha detto che dall'Europa, e in particolare dalla Germania, arrivano segnali di tensione per i fatti della Grecia e di impazienza perchè in Italia non vengono adottati provvedimenti efficaci per ridurre le spese, contrastare l'evasione e ridurre il debito pubblico. Tra le manovre straordinarie che il governo potrebbe varare per arrestare la crescita del debito comincia a farsi strada l'idea di una patrimoniale straordinaria, una tassa una tantum sugli immobili degli italiani con un valore catastale superiore ai 500.000 euro. Se non si possono tassare i proprietari degli immobili, che utilizzano mille modi per evadere, si tassino  le case di pregio. A questa manovra si affiancherebbe il rialzo dal 12,50 al 20 per  cento delle ritenute sugli utili da capitale. In tal modo ci allineeremmo al resto dell'Europa e forse potremmo ridurre il debito.

Non sappiamo quale credibilità attribuire a questa notizia. Certo è che i paesi del nord prima di allargare i cordoni della borsa chiederanno sacrifici che, si spera, non cadranno soltanto sulle classi modeste.

                           Gianfranco


 


n.b. cambio euro dollaro a 1,31, un livello che non si vedeva da un anno. E questo nonostante il fatto che il deficit USA è pari a quasi il 10 per cento del Pil. Stay tuned.

martedì 27 aprile 2010

China Town

Cari Amici,


ieri, dopo tanto tempo,  mi trovavo a passare per Via Paolo Sarpi, cuore della China Town milanese. Dovete sapere che pur essendo nato in Piazza Santo Stefano, all'ombra della Madonnina, ho trascorso i primi anni venti ndella mia vita proprio in Paolo Sarpi. C'erano cinesi tra i miei compagni di scuola, ho anche avuto una giovanile relazione affettuosa (più che altro sguardi) con una cinesina di Via Niccolini. Ma allora i cinesi erano pochi, vendevano cravatte (3 clavatte mille lile) e borse di cuoio e plastica che le commesse cucivano nel retrobottega quando non c'erano clienti. La promiscuità tra gli abitanti del Burg di Scigulat (il borgo dei coltivatori di cipolle, come veniva chiamata nel Medio Evo quella zona) e i figli del celeste Impero era discreta e non dava adito a contrasti.

Ieri proprio non mi sono ritrovato: negozi ovunque, con scritte in mandarino, italiano e inglese, che vendono di tutto, elettronica, alimentari, tessili, giochi e  le solite borse, e poi bar e ristoranti, sale da gioco, saloni di bellezza (bordelli mi dicono gli amici sopravvissuti), centro telefonici e di trasferimenti di danaro, parrucchieri. E non ci sono soltanto i cinesi, ma abbondano anche neri, arabi, sud americani, slavi. Per strada non sento più parlare il mio dialetto, soltanto lingue esotiche. Ad un certo momento mi sono fermato, ero letteralmente frastornato,  e ad un signore distinto che passava accanto a me ho detto 'Me sun perdu, me trovi pu'. Mi ha risposto con cortesia, l'era un 'terun': quasi quasi lo abbracciavo.


                              Gianfranco

lunedì 26 aprile 2010

Russian Nuke? No, grazie

Cari Amici,


Ma proprio con i russi  dobbiamo riaprire le porte al nucleare? Proprio con i padrini di Cernobil, uno dei più grandi disastri ambientali nella storia dell'umanità?

Ma questi sono folli, alla lettera. Già il nucleare ha costi di istallazione e produzione che sono di gran lunga superiori all'eolico e al fotovoltaico. E per la ricadutà ambientale?


Qualche considerazione sull'affare strombazzato oggi. I russi realizzeranno il nuovo reattore a Kaliningrad (l'antica Konigsberg, patria di Emanuele Kant) un enclave che dista migliaia di chilometri da Mosca e San Pietroburgo.Già, e  questo la dice lunga sulla sicurezza dei nuovi rerattori. E poi i russi assicurano all'Italia il combustibile nucleare necessario per il funzionamento delle nuove centrali vendendoci l'uranio proveniente dalle bombe atomiche dismesse.

 E  quali sono i costi per il ricondizionamento dell'uranio militare, chi li dovrà sostenere? Insomma, tra il gatto Berlusca e la volpe Putin questa volta si intravede il ghigno volpino del russo, che ci assicura il gas ma si sbarazza anche dell'uranio.  E nessuno dice nulla                       


Un caro saluto


                                             Gianfranco

Acqua e Fuoco..

Cari Amici,


  non voglio tediarvi e angustiarvi più di tanto, soprattutto in avvcio di settimana, ma il caso Grecia si sta avvitando su se stesso e non promette nulla di buono. Vi chiedo perciò di seguirlo con attenzione perchè se va male per la Grecia ora, domani andrà peggio per noi che  nonstiamo meglio di Atene.


Gli ultimi sviluppi: Se la casa del vicino brucia, prestagli l'estintore prima che il fuoco si estenda al tuo palazzo, dice Giulio Tremonti sollecitando i tedeschi ad aprire il portafoglio. La Germania deve rimanere fermissima nel diniego di ogni aiuto ad Atene, poiche' "in situazioni di emergenza bisogna tagliare la corda di salvataggio, se anche i soccorritori finiscono per ritrovarsi in pericolo di vita', ribattono da Berlino.


  Speriano solo che si tratti di tatticismo del governo tedesco che deve affrontare una consultazione elettorale e sa che il proprio elettorato è ostile agli aiuti per le cicale mediterranee. Dopo le lezioni, magari..


Un caro saluto


                                                Gianfranco


 


p.s. Era Castelli il leghista varesino anonimo che su Repubblica di due giorni fa proponeva per la Lega una connotazione politica simile alla CSU tedesca, il braccio bavarese della CDU: separatisti anche quelli della CSU, ma  una secessione è pronta  a fare la Lega in caso di tracollo finanziario dell'Italia. Quando prevalgono gli egoismi non si salva  nessuno.

domenica 25 aprile 2010

Se la casa del vicino brucia...

 


Cari Amici,


      leggo dalla stampa estera: 


   Berlino potrebbe dire no alla richiesta di aiuti, se la Grecia non attuera' una 'decisa politica di rigore'. Cosi' Wolfgang Schaeuble. 'Il fatto che ne' la Ue, ne' il governo tedesco abbiano gia' preso una decisione, significa che questa potra' essere positiva o negativa', ha spiegato il ministro delle finanze tedesco al settimanale Bild am Sonntag. E ha aggiunto che la decisione 'dipende da Atene, dal fatto se proseguira', nei prossimi anni, nella stretta politica di rigore adottata'.


  Ora, Atene ha  adottato una politica di rigore che sta sollevando non poche proteste nel paese. Ora le si chiede di più. Si ritorna al problema della sovranità greca, già sollevato dal primo ministro Papandreu: le richieste dei creditori possono piegare il nazionalismo ellenico? 


Un buon avvio di settimana


                                              Gianfranco

venerdì 23 aprile 2010

Aprile crudele..

Cari Amici,


     Aprile è il mese più  crudele per le Borse, recita un vecchio adagio di Piazza Affari. Il tomentone  di quest'anno è dato dal caso Grecia. Dopo il declassamento di Moody's  Atene ha chiesto l'intervento ufficiale del Fondo Monetrario e dell'Unione Europea per risolvere i propri guai, causati da tre eventi di base: inflazione dei prezzi, incuria politica e massiccia evasione fiscale. Pensate che soltanto poco più di mille greci dichiara oltre 100.000 euro di reddito annuo.


La speculazione lo sa e lo si vede dal cambio euro-dollaro, oggi a 1,33 e con tendenza a scendere perchè si scommette sul default (insolvenza) della Grecia. E poi verranno gli altri Piigs. Che qualcosa non vada bene per l'Italia lo si capisce da quanto  promette Bossi  (istruito da Tremonti che le nostre vicende le conosce bene)  quando parla di Padania e di Federalismo: lo sganciamento del Nord dall'Italia. travolta da una crisi finanziaria. Fantapolitica? Lo vedremo presto.


Un buon fine settimana


                                               Gianfranco 

giovedì 22 aprile 2010

Okkio al cambio.../6

Cari Amici,


    riflettiamo:


     L'Italia si conferma prima in Europa per debito pubblico: nel 2009, secondo i dati Eurostat diffusi oggi, si e' attestato al 115,8% del Pil contro una media dell'Eurozona pari al 78,7% e dell'Ue a 27 del 73,6%. Al secondo peggior posto per rapporto debito/Pil c'e' la Grecia con il 115,1%). Sotto quota 100 i piu' virtuosi tra cui il Belgio (96,7%), l'Ungheria (78,3%), la Francia (77,6%), il Portogallo (76,8%) e la Germania (73,2%). -


   Allora, stiamo peggio della Grecia, ma non lo si dice nel dibattito pubblico, si pensa soltanto alle risse politiche e alle riforme costituzionali che interessano a ben pochi.E i mercati finanziari, vale a dire la  speculazione, sono lempre in attesa e l'euro si indebolisce, oggi siamo a 1,33 contro dollaro. Un banchiere italiano che vice a Londra mi ha detto due giorni fa che nella City si scommette sul cambio a 1,22 entro breve tempo a causa delle difficoltà finanziarie dei Piigs.Torneremo sull'argomento.


                               Gianfranco 

Alle urne, alle urne ../2

Cari Amici,


     ho appena assistito  in TV alla rissa tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini. Credo che le divergenze emerse tra i due siano troppo forti per rendere possibile un accordo .Berlusconi che sbraita dall'alto e Fini che in piedi in platea reagisce con il dito alzarto, le accuse reciproche espresse nel dibattito lasciano pochi dubbi.  Rimango quindi dell'opinione che alla prima imboscata parlamentare (e le occasioni non mancheranno) il governo verrà sconfitto . Spetterà quindi al Presidente della Repubblicas decidere se affidare l'incarico ad un nuovo candidato, rinviare Berlusconi alle Camere oppure andare alle urne.


Un unico rammarico: il PDL entra in crisi per divergenze interne, non perchè incalzato da una Sinistra aggressiva e coerente.


Un caro saluto


                                                   Gianfranco

mercoledì 21 aprile 2010

Azienda Italia

Cari Amici.


       le correnti sono metastasi. il cancro della democrazia, dice Silvio Berlusconi. Ha ragione? Per noi che ricordiamo le 5 correnti della DC, le 4 del PCI e le 3 del PSI (ma forse erro per difetto) questa frase del nostro premier solleva parecchi ricordi, e non tutti positivi. Certo, la DC era divisa sul che fare quando fu rapito Aldo Moro, alla fine prevalsero gli andreottiani e il partito della trattativa venne sconfitto.  E forlaniani e dorotei si scannavano nella spartizione dei posti nel sistema delle partecipazioni statali. Il PSI fu dilaniato nelle faide tra gli autonomisti di Bettino Craxi e la sinistra ferroviaria di Claudio Signorile. E i vecchi comunisti si ricordano delle faide tra i miglioristi di Giorgio Napolitano, favorevoli all'apertura del dialogo con il PSI, e i duri e puri di Addavenì Baffone.


   Però le correnti, oltre a dare  immagini di degrado del sistema politico, erano anche uno strumento di dialogo: si discuteva, si trattava, ci si azzannava, ma alla fine ci si contava e si decideva cercando di non tirare troppo la corda.


  Le cose sono cambiate, ora le correnti non esistono più, ma il dibattito politico all'interno dei partiti di governo si riduce alle cene domenicali tra Berlusconi, Bossi e pochi intimi che decidono per il paese. L'attività parlamentare è ridotta al lumicino, si viaggia con decreti legge e con le votazioni di fiducia. In sostanza, l'Italia è gertita come un'azienda, o viceversa. Adesso  arriva Fini, il sacrilego, l'Anticristo, che propone il ritorno all'odiato sistema del passato. Vuole dialogare, vuole discutere, vuole dissentire, magari anche votare contro il partito di Governo ricorrendo ai franchi tiratori. Torna il cancro della democrazia?


Un caro saluto                              Gianfranco

martedì 20 aprile 2010

La scissione..

Cari Amici,


                            allora è vero,siamo alla scissione politica all'interno del PDL. Gianfranco Fini ha chiamato a raccolta i fedelissimi, una cinquantina, ed è pronto alle manovre primaverili. Andremo alle elezioni? A mio giudizio dipenderà dalla conta dei seguaci di Fini: se il Cavaliere li fagociterà, come ha già fatto con La Russa, Gasparri, e altri, allora tutto potrebbe ridursi ad un fuoco di paglia. In caso c ontrario la prima volta che il governo vasotto  in Parlamento  per la diserzione dei finiani, allora si rischiano le elezioni, oppure il governo tecnico di Mario Draghi.


  Sul fronte finanziario le cose non vanno bene. Alla Grecia necessitano almeno 90 miliardi di euro a tassi agevolati, non i 45 offerti da UE e FMI a tassi di mercato.I il camio euro-doillari, fisso a 1,35, dimostra che i giochi non sono per nulla finiti. E di Draghi potremmo averne bisogno, nonostante il fatto che sia un ex di Goldman Sachs.


Ancora auguri


                                            Gianfranco

lunedì 19 aprile 2010

La nave non va...

Cari Amic i,


                         nell'indifferenza quasi totale decine di piccole e medie aziende scompaiono, chiudono i battenti, delocalizzano (che brutta parola per definire un altrettanto brutto modo di agire, portano i posti di lavoro all'estero). Basta leggere l'articolo di Repubblica per rendersi conto della situazione. E quando le aziende chiudono arrivano gli avvoltoi  di professione per fare soldi sulle disgrazie altrui. Ma non  sono soli, ormai sempre più spesso arrivano uomini d'affari cinesi e indiani che smontano i macchinari pezzo per pezzo, li portano nei loro paesi e li fanno funzionare nuovamente. Un pò come hanno fatto tanti anni i cinesi  che sono arrivati a Napoli e si sono comprati il treno di laminazione dell'Italsider a Pozzuoli, il più moderno d'Europa, pagandoloi al prezzo del rottame.


   Ci stiamo svendendo l'Italia, stiamo distruggendo la base industriale del paese mentre nelle nostre TV nazionali non assistiamo che a gare canore, balli, dibattiti inutili  con insulti e finte schermaglie sul teatrino della politica. Diverremo un popolo di cantanti, camerieri, portieri d'albergo, ballerini e veline. Nell'indifferenza generale.


                                                Gianfranco

Ping Pong strategico..

Cari AMici,


  leggo su alcuni siti internazionali specializzati per l'analisi delle aree di crisi questi commenti, c he riporto sintetizzandoli.


E' in corso un sordo conflitto tra Stati Uniti e Israele, con colpi più o meno bassi scambiati tra le parti. Vediamoli.


1) Israele è giustamente preoccupata per l'escalation nucleare dell'Iran. Chiede di poter effettuare un intervento preventivo, sul tipo di quello che distrusse negli anni '80 il reattore Osirak in Irak. Il neo presidente Obama si oppone, teme che l'Iran come ritorsione bombardi tutti le aree petrolifere dell'area del Golfo, gettando l'Occidente in una crisi imprevedibile. Anzi, Obama offre il ramoscello d'ulivo all'Iran per avviare trattive. Israele abbozza. 1 a 0 e palla alla battuta.


2) Gli Usa propongono un congelamento degli insidiamenti israeliani nei territori occupati per risolvere una volta per tutte la questione palestinese. Alla vigilia dell'arrivo del vice presidente Biden in Israele viene annunciata la costruzione di nuovi 1.400 alloggi a Gerusalemme Est. Per di più il premier Netanyau non partecipa al summit sul controllo delle armi nucleari. Doppio schiaffo morale agli Usa. 1 pari e si riparte.


3) La Sec denuncia Goldman Sachs (punta di lancia della Israel Lobby negli States) per truffa sui derivati nel corso dell'ultima crisi. Gran Bretagna e altri paesi studiano il caso e potrebbero allinearsi alla Sec nel chiedere il risarcimento dei danni. Sarebbe un colpo mortale per Goldman. 2 a 1. E ora?


Un buon avvio di settimana

                                                                                                          Gianfranco


 

sabato 17 aprile 2010

Vendetta?

Cari Amici,


     strani casi del destino. L'Europa punisce l'Islanda per la quasi bancarotta del suo sistema di credito (5 miliardi di dollari che devono ritornare a Gran Bretagna e Olanda, pena l'esclusione dal consesso europeo e l'offerta di aiuti) e l'Islanda si vendica scaricando sull'Europa milioni di tonnellate di ceneri che ne paralizzano il traffico aereo e causano grosse perdite a linee aeree, solcietà di viaggi e turismo.


Un'unica consolazione per un 'Verde' quale io mi vanto di essere: un risparmio di milioni di tonnellate di kerosene che altrimenti si satrebbero bruciate inquinando ancor di più i nostri cieli e surriscaldando il clima.


                                            Gianfranco

venerdì 16 aprile 2010

Goldman Sachs

Cari Amici,


  scoppia in fine di giornata la notizia bomba della finanza mondiale: la SEC, il came da guardia di Wall Street, ha denunciato Goldman Sachs per frodi avvenute nel corso della crisi 2008-2009, quelle avviate con il crollo dei mutui subprime. In pratica, Goldman avrebbe creato strumenti finanziari grazie ai quali gli investitori potevano proteggersi contro un prevedibile croillo dei mutui. Poi, sapendo bene che la sostanza dei mutui era quanto mai debole, aveva scommesso sui ribasso di questi strumenti di copertura. Si è comportata come quel meccanico che ti vende un auto usata,  ti fornisce l'assicurazione contro possibili uasti e poi ti sabota i freni e scommette che tu prima o poi ti spaccherai la testa. .


  Un colpo duro per Wall Street, che ha sempre contato sui stretti rapporti tra Goldman Sachs, Federal Reserve e Dipartimento del Tesoro. Vedremo se ora un pò di verità verrà a galla.


 Ancora un buon fine settimana


                                                    GianfraNCO

I 'puttani' della politica..

Cari Amici,


   scusate il titolo, mi rifaccio ad una frase che avrebbe pronunciato Gianfranco Fini nei confronti di quanti una voilta eletti si vendono: per soldi, per ambizione, per avidità di potere. E' una vecchia tradizione della politica italiana. Già Enrico Mattei, patron dell'Eni, definiva i partiti un 'taxi' da utilizzare per i propri scopi, a pagamento ovviamente. E a Montecitorio ancora si ricordano di quando le votazioni per il presidente della Repubblica venivano condizionate dalle borse che circolavano nelle anticamere. Più recentemente si sputtanò  Umberto Bossi, che  dopo avedrlo definito Berlusconi mafioso e riciclatore cambiò idea e strinse un'allenza di ferro con il Cavaliere. E non per 30 denari, ma, dicono, per almeno 70 miliardi di lire. Puttano fu anche Marco Pannella, che ammise di aver venduto il proprio partito al Cavaliere per 20 miliardi, miliardi che Berlusconi si guardò bene di pagare. Di qui le confessionji del leader radicale. Puttano fu anche Clemente Mastella, che fece cadere il governo di Prodi in cambio di chissà quali promesse ma ottenne soltanto un seggio a Strasburgo. E anche Giulio Tremonti, eletto nelle fila del PSI, cambiò cavallo quasi subito entrando in Forza Italia.


   E chi sono i puttani o transfughi di questa tornata? Gli ex di An che sono entrati nel governo e che non risponderanno all'appello di Fini per formare PDL Italia. Già si stanno defilando La Russa, Matteoli, forse Gasparri, che di favori al Cavaliere ne ha fatti non pochi. Alla fine faremo la conta.


  Ma anche a sinistra non mancano i 'puttani'. Vi ricordate la votazione sullo scudo fiscale, che passò in aula perchè 21 deputati del PD risultarono assenti? Trattandosi di argomento sul quale il governo aveva posto la fiducia, se il PD fosse stato compatto il provvedimento non sarebbe passato e Berlusconi si sarebbe dovuto presentare al Colle per chiarimenti. Un'ìimmagine non proprio esaltante della classe politica nazionale.


      Un caro saluto e un buon fine settimana


                                                               Gianfranco 

giovedì 15 aprile 2010

Alle urne.. Alle urne

Cari Amici,


                       ricordo che qualche tempo fa l'amministratore dei beni dell'ex Mis (che consistono nei locali delle sezioni sparse in tutta Italia) annunciò che non aveva conferito gli immobili  nella struttura del PDL, che di beni  ne possiede proprio pochi. L'amministrativo vedeva lontano: prevedendo una possibile rottura tra le due anime del PDL, ha preferito tenere il gruzzolo sotto controllo.


  Oggi assistiamo allo show down tra ex Forza Italia ed ex MSI: causa dello scontro lo strapotere della Lega, che con Bossi e Tremonti è ormai la spinta propulsiva della politica nazionale. Alle urne, alle urne, strilla il Pdl, ti rimando nella pattumiera della storia, minaccia Berlusconi riferendosi a Fini, mi faccio un gruppo parlamentared autonomo e ti tolgo la maggioranza, ribatte Fini.  Il clima politico si fa incerto. La sinistra potrebbe approfittare di queste divergenze della destra se avesse un programma serio e uomini determinati. Ma Bersani è uomo di D'Alema, che in tutta la sua stagione politica ha sempre trattato Berlusconi con i guanti bianchi.  E poche sono le idee che circolano. Se non si va alle azioni anticipate,  potrebbe emergere un governo istituzionale affidato a Mario Draghi, che verrebbe scelto in previsione delle difficoltà finanziarie dei prossimi mesi.


   stay tuned


                                                                                    Gianfranco

A chi le banche? A noi...Mavvalà

Cari Amici,


        leggo che la Lega vuole entrare nelle grandi banche del Nord, vuol comandare e dirigere il credito. Ma ne sarà capacei? Le esperienze del passato non sono proprio positive. Vediamo:


 


La Lega aveva una banca  con due sportelli, uno a Milano e uno a Treviso e la tesoreria del Comune di Erbusco, in Franciacorta. Dopo tre anni la situazione dei Crediteuronord è disastrosa: il bilancio 2003 si chiude con 8 milioni di perdite e 12 di sofferenze su 47 di impieghi. Anche frutto di una tecnica creditizia discutibile: la metà delle sofferenze fa capo a soli cinque soggetti. Tra cui la società Bingo.net che ha tra gli amministratori l’allora sottosegretario leghista Balocchi e un paio di parlamentari sempre del Carroccio. Per correre ai ripari viene abbattuto il capitale sociale da 13,7 a 5 milioni di euro. Ma non basta,. A guidare il salvataggio arriva il segretario della Lega Nord, Giancarlo Giorgetti, che prima chiede aiuto alla Popolare Milano e poi va in cerca di sponde politico-finanziarie più alte. Arriva così a Gianpiero Fiorani, allora amministratore delegato di una Banca Popolare di Lodi in ascesa. Lui, su sollecitazione – sostengono i maligni – dell’allora governatore Antonio Fazio, rileva tutto, debiti compresi, per 2,8 milioni. E fa calare una pietra tombale sulla vicenda.


   A te, Big Boss della Lega, ricordo un vecchio proverbio milanese : 'Ofelè fa il to mestè.' E va a da via i ciapp...Te capì, bauscia...


 


        Un caro saluto


                               Gianfranco

mercoledì 14 aprile 2010

chiagne e fotte..

Cari Amici,


                           Veronica chiede 43 milioni di euro all'anno come indennità di separazione, Silvio (soprannominato 'il piangina' a Milano, mentre a Napoli usano un termine più crudo, appunto 'chiagne e fotte') ne offre 3,6. Deciderà il giudice. Premetto che le cifre in ballo mi sembrano scandalose se rapportate alla situazione economica di tante famiglie italiane che ormai non arrivano nemmeno più alla terza settimana.


  Detto questo, se il verdetto darà ragione a Veronica, scatterà il 'si salvi chi può' di Silvio, che avrà così un ennesimo motivo per recriminare contro la magistratura. In caso contrario, avremo la riprova che  fare il Piangina, o meglio chiagnere e fottere, paga, eccome.


                                           Gianfranco


 


 

c'è del marcio in Danimarca?

Cari Amici,


   sono sempre stato contrario ai termovalorizzatori (o inceneritori) qugli enormi impianti che bruciano rifiuti eruttando dalle ciminiere tonnellate di diossina e altri composti cangerogeni. Leggo ora però sul New York Times un serivizo nel quale si rtacconta di come in Danimarca siano in funzione inceneritori di nuovo modello assai efficienti: grazie alla taglia ridotta rispetto a quelli presenti in Italia e a dozzine di filtri che assorbono di tutto.  Grazie alla combinazione taglia ridotta/filtri questi impianti riescono a produrre meno diossina di quella generata da 20 barbecue. E ce ne sono in costruzione almeno 30 in Danimarca e altri ancora in Germania.


 C'è da fidarsi dei danesi, all'avanguardia nell'ecologia e nella produzione di energia pulita rinnovabile grazie alle turbine a vento? Oppure siamo di fronte ad un'ennesima bufala?


                                                                                             Gianfranco 

martedì 13 aprile 2010

se 30.000 vi sembran pochi..

Cari Amic i,


                              Sale ancora il debito pubblico italiano: a febbraio si è attestato a quota 1.795,066 miliardi di euro, contro i 1.788,134 di gennaio. Lo scrive Bankitalia nel Supplemento al Bollettino statistico dedicato alla finanza pubblica. Era di 1.550.000 miliardi appena 3 anni fa.


                   Facciamo due conti: in Italia ci sono 60 milioni di abitanti. Dunque, ognuno di noi, neonato, pensionato, lavoratore, disoccupato, nullatenente, milionario, si porta sulle spalle un debito di 30.000 euro. Ma a chi li dobbiamo questi soldi? A noi stessi ovviamente, perchè lo Stato siamo noi. E come abbiamo creato questo debito che pesa come un macigno sulle nuove generazioni? Con gli sprechi della classe politca,  l'evasione fiscale dei ceti abbienti e produttivi, con  gli interventi di welfare a capocchia, gestiti con criteri clientelari e non con il raziocinio, con le opere pubbliche dissanguanti, con lo strapotere del crimine organizzato che succhia risorse dal Paese. Insomma il nostro debito è lo specchio dell'Italia del malaffare e dei furbetti del quartierino degli ultimi 30 anni. Sopravviveremo?


Un caso saluto                                                                           Gianfranco

per Strada.../2

Cari Amici,


   dopo quanto ho letto e visto in TV non posso che rinnovare la mia stima e solidarietà nei confronti di Gino Strada e di Emergency. Condivido anche la sua posizione nei confronti dell'assoluta uguaglianza tra chi sgozza i nemici guardandoli negli occhi e chi li uccide in forma asettica premendo un pulsante che fa partire un missile da 10.000 metri di altezza e disintegra un autobus carico di civili innocenti.


      Noi occidentali tentiamo di rimuovere l'evento 'morte' dalla nostra esistenza in ogni modo: uccidiamo da lontano, il più lontano possibile, ghettizziamo i vecchi e li lasciamo morire da soli negli ospedali, pensiamo che la morte, quella che arriva portata sia dalla guerra che dalle malattie, sia un problema degli 'altri' e non nostro. La 'tanatologia' viene trascurata, ignorata, eppure non è sempre stato così. Scriveva il poeta inglese John Lyly nel 1500: 'Amici, non affliggetevi  di fronte alla morte: state per partire per la più meravigliosa avventura che essere vivente abbia mai conosciuto'.


 Un caro saluto


                                             Gianfranco

lunedì 12 aprile 2010

Islanda insegna..i

Cari Amici,


                          Un rapporto di ben 2,300 pagine commissionato dal governo islandesei n carica  per capire le cause del crack bancario del 2008 e le sue conseguenze devastanti  sul paese ha stabilito che le colpe vanno addebitate al precedente governo e agli organismi di conhtrollo finanziario che non hanno vigilato a doveree e non hanno impedito il surriscaldamewnto della finanza locale. Il rapporto evidenzia una lunga serie di errori compiuti dal potere legislativo e da quelli politico ed economico, errori che hanno portato al collasso bancario. I


Sin qui gli eventi  islandesi. Il grave  è che il sistema bancario dell'isola, in stato fallimentare, deve restituire 5 miliardi di dollari ad investitori inglesi e olandesi, Gli islandesi non ne vogliono sapere, sostengono che non hanno colpa degli errori commessi dai loro ex amministratori, che forse hanno sbagliato perchè sollecitati da pressioni esterne.  E' lo stesso caso della Grecia: il governo conservatore ha fatto finanza allegra e ha taroccato i conti pubblici pur di restare a galla. Ora il governo socialista di Papandreu deve affrontare una rigida politica di ristrettezze. Chi deve pagare?


                        Gianfranco


p.s. Letto su un blog di amici:  ma non ce l'abbiamo anche noi un Tupolev?

per Strada

Cari Amici,


   conosco Gino Strada da parecchio tempo, anche se non in profondità. Ci accomuna una militanza politica giovanile orientata a sinistra, il volontariato (da lui espletato ai massimi livelli) e la passione per il bridge. Ora Strada e la sua organizzazione Emergency sono coinvolti in un caso che, qualora fosse accertata la conistenza, andrebbe contro la dirittura morale del medico italiano  che ha sempre offerto il proprio aiuto senza compromessi di sorta con le fazioni in lotta.


   Segnalo una cosa sola: la notizia del presunto complotto è stata riportata dal Times di Londra,  del gruppo Murdoch, l'imprenditore mediatico accanito avversario di Berlusconi per la concorrenza Sky-Mediaset. Ebbene, qualche mese fa The Times scrisse che gli italiani avevano fatto accordi segreti con i Talebani: soldi in cambio di tregua. Ci vollero i sei italiani morti di Kabul per far capire che così non era, ma la stampa inglese ci marciò per parecchio tempo. Ora il caso sembra ripetersi, e infatti il portavoce di Helmand ha dichiarato  che il giornale inglese ha frainteso le sue dichiarazioni.  Un altro esempio di cattiva informazione al servizio di interessi economici?


                                                                         Gianfranco

Carità pelosa...

Cari Amici,


                  un buon avvio di settimana a tutti. Come avrete visto dai giornali, finalmente l'Europa ha varato un piano di assistenza alla Grecia, 30 miliardi di euro messi a disposizione se Atene ne farà richiesta. Non al 3,5 per cento, il tasso in vigore nell'Ue, ma al 5 per cento. Il messaggio che viene da Bruxelles è chiaro: noi l'aiuto lo diamo, ma chiediamo alla Grecia di fare la sua parte, deve ridurre le spese, tagliare gli interventi sociali, pensioni, welfare, assistenza e quant'altro.  Insomma, una carità pelosa....Atene non ha risposto, sta valutando il da farsi, spera di poter collocare i propri bonds (almeno 40 miliardi di euro entro i prossimi 3mesi) sul mercato libero a tassi più convenienti. Mi sembra una pia illusione.


  Infatgti i merc ati finanziari hanno accolto con scetticismo quanto è avvenuto, l'euro non si è rafforzato più di tanto, si sono ricoperte le posizionji speculative più deboli, quelle forti resistono.


Ancora un buon avvio di settimanas


                                                                           Gianfranco

venerdì 9 aprile 2010

Fait accomplì/2

Cari Amici,


                ormai la stampa econonica anglosassone non esita a paragonare la situazione finanziaria della Grecia a quella dell'Argentina del 2001, sottolineando le evidenti analogie tra i due paesi: forte debito, sfiducia sempre più diffusa sulle capacità di ripagarlo, continui downgrading da parte delle società di valutazione (oggi è stata la volta di Fitch), fughe di capitali che dalla Grec ia e in genere dall'Europa vanno sul dollaro, attacchi speculativi, tensioni politiche. In sostanza, la Grecia rischia di restare sola, proprio come rimase so,a l'Argentina nove anni fa. Ora corre voce che nel corso del fine settimana verranno elaborati accordi per evitare il default di Atene. Se interviene il  Fondo Monetario, come vuole la Germania, la Grecia cadrà in una spirale di crisi economica, tensioni sociali e disoccupazione che renderà la situazione ancor più insostenibile di quantio lo sia oggi. Speriamo in bene e incrociamo le dita.


  Ancora buon fine settimana


                                                          Gianfranco

Le mille bolle...

Cari Amici,

        

             leggo su Repubblica di oggi l'intervista di Jacques Attali sui guasti del mondo. Non condivido tutto di quello che dice, ma su una sua affermazione sono d'accordo: la crisi non è finita, il ristagno economico persiste e non si trovano forme di crescita innovative, in grado cioè di produrre ricchezza e posti di lavoro senza inquinare e depauperare l'ambiente.


                                  Soprattutto, in questi due anni non sono stati adottati a livello universale controlli per evitare il ripetersi di nuove bolle speculative. E possiamo starne certi, con tutta la liquidità che le banche centrali hanno messo in circolazione per evitare il collasso del sistema creditizio, per salvare colossi in crisi e per rilanciare l'economia, le bolle sono in agguato dietro l'angolo.

  Auguro a tutto un buon fine settimana all'insegna del bel tempo

                                                                                                                                Gianfranco

giovedì 8 aprile 2010

Sogno di mezza estate?

Cari Amici,


    Giulio Tremonti smentisce, ma i boatos della Camera si intensificano: a giugno si rende necessaria una manovrina da 5 miliardi, altrimenti lo Stato deve tagliare alcune prestazioni, tra cui il finanziamento delle missioni militari all'estero. La crisi, che continua nonostante le esultanze de 'Il Giornale' per i dati americani, potrebbe aver ridotto i gettiti del fisco, per cui i conti andrebbero verificati.

   E' certo invece che continua a calare il reddito disponibile della famiglie italiane. - 2,8 per cento nell'ultimo trimestre del 2009, mentre la spesa delle famiglie si è ridotta dell'1,9 per cento. Ciò significa che le famiglie, ovviamente quelle poco abbienti,hanno ridimensionato  dell'uno per cento ill loro patrimonio pur di assicurarsi un  livello decoroso di vita. E se passa la manovra di giugno, su chi si abbatterà?

                   un caro saluto

                                            Gianfranco

dura lex..

Cari Amici


     ho perso il conto delle leggi 'ad personam' che Silvio Berlusconi ha fatto approvare (o ha tentato di farlo) nel corso della sua lunga carriera politica. 14-15, forse di più, dal falso in bilancio ai vari lodi Schifani, Alfano, etc.  Ora però il premier va al nocciolo del problema, sta varando un assalto alla magistratura proponendone una vistosa riforma: separazione delle carriere con nascita di una pubblica accusa che potrà contare sul fatto sulla eliminazione dell'obbligo dell'azione penale in presenza di un reato, e poi la creazione di due consigli superiori (csm): uno togato (formato da giudici di carriera) e uno politico composto di membri scelti dall'esecutivo, quindi dal potere politico.

   Non sta a me giudicare se quanto Berlusconi sta proponendo sia giusto o meno (anche se un'idea ben precisa me la sono fatta). Credo comunque che in questa fase debbano essere respinti tutti i tentativi e le pressioni che verranno dalla magistratura per evitare la riforma. Credo che il Parlamento debba essere sovrano e libero di decidere dopo un dibattito che deve aver luogo entro le aule parlamentari e presso l'opinione pubblica, non nei consessi giudiziari. Scusate, non voglio spezzare una lancia in favore di Berlusconi, Bossi, Alfano e la loro cricca paramafiosa, bensì sostenere che quando si tratta di legiferare, di promulgare nuove leggi, gli altri poteri dello Stato non devono interferire nella fase legislativa anche se le nuove disposizioni hanno lo scopo di ridurne l'autorità e il prestigio.

   Se poi con le prossime elezioni avremo una nuova maggioranza, questa potrà modificare la riforma della giustizia e ritornare agli ordinamenti del passato, nulla lo impedisce. Qualcuno potrebbe ribattere che Adolf Hitler conquistò il potere con il voto del popolo e poi si sa come è finita. E' vero, anche i 24 parlamentari condannati in forma definitiva, tre gradi di giudizio,  e presenti  nei due rami del nostro Parlamento sono stati eletti dal popolo;  spero comunque che oggi esistano vaccini tali da prevenire il ritorno del totalitarismo.

   Un caro saluto

                                  Gianfranco 


 


p.s.  vorrei sentire la Vs opinione in proposito, grazie

mercoledì 7 aprile 2010

il dottor Stranamore

Cari Amici




  sono nato il 6 agosto e ho sempre considerato questa data il giorno


più nefasto nella storia dell'umanità: 80.000 abitanti di Hiroshima


trasformati in cenere in un secondo, altre decine di migliaia morti in


seguito per radiazioni. La mia generazione è sempre vissuta con


l'incubo dell'olocausto nucleare, della fine del mondo  che ti arriva


addosso in un attimo, neppure te ne rendi conto.  Ricordo che


nell'ottobre del 1962, all'epoca della crisi cubana, il gruppo missili


di cui facevo parte restò in allarme rosso per una settimana spostando


le rampe con i missili da teatro (con testate due volte più potenti di


quella di Hiroshima) verso la soglia di Gorizia, da dove dovevano


arrivare i carri armati sovietici. E le tensioni per il muro di


Berlino, che sfociavano regolarmente in spostamenti di rampe su e giù


per l'Europa. Ricordo le intimidazioni del boss sovietico Kruschiov,


quando sosteneva che gli aranceti della bella Sicilia nascondevanoi i


missili americani, per cui la Trinacria era nel mirino dei sovietici.


E ricordo la guerra dello Yom Kippur del 1973 quando, in una fase


avversa per Israele, gli F 104 con la stella di Davide erano pronti a


decollare verso Damasco, Bagdad e il Cairo con il loro carico


nucleare, e in Europa si temeva che Mosca avrebbe reagito  con


ritorsioni sulle capitali del Vecchio Continente, tanto non erano le


bombe che mancavano.




   Insomma, di occasioni per una guerra nucleare ce ne sono state


tante negli ultimi 60 anni e meno male  che dall'una e dall'altra parte


si è sempre manifestata la volontà di evitare la catastrofe.




   La Bomba mi ha  affascinato. Sono stato a Los Alamos e ho


visitato i laboratori Livermore, dove è nato il primpo congegno nucloeare. Ho


letto dozzine di libri sull'argomento, sugli apprendisti stregoni che


hanno creato la bomba dall'una e dall'altra parte, su chi ha fermato


la corsa dei nazisti all'arma assoluta e su chi nel dopoguerra ne ha


favorito la proliferazione.




     Ora si è arrivati ad un accordo tra i due ex avversari che


riducono i propri arsenali. Oddio, ce ne sono ancora in giro troppe,


basterebbero per far sparire la specie umana dalla faccia della terra.




Ma resto fiducioso, alla fine prevarrà la buona volontà. Sara vero?




  un caro saluto e scusate lo sproloquio




                                                                                          Gianfranco


 




La giungla della lavagna

Cari Amici,

              leggo dai giornali inglesi che il ministero dell'educazione ha autorizzato gli insegnanti a ricorrere alla forza fisica qualora gli allievi litighino tra di loro, si rifiutino di abbandonare l'aula se invitati a farlo oppure disurbino eventi sportivi. Si tratta di un tentativo di abbattere il mito secondo il quale gli insegnati non devono neppure sfiorare gli scolari. I docenti possono dunque intervenire con la forza anche senza il consenso dei genitori  che pertanto da oggi avranno difficoltà nel portare in giudizio con l'accusa di violenza sui minori i docenti maneschi.

         Visto il recente andazzo delle scuole inglesi e americane, presso alcune delle quali sono stati installati metal detectors per evitare l'ingresso di pistole e coltelli, consiglierei ai docenti e alle docenti inglesi di frequentare corsi di arti marziali e di indossare giubbotti antiproiettili onde proteggersi da  imprevedibili reazioni  da parte di scolari indisciplinati. Lascio a voi considerazioni sul provvedimento, che a mio giudizio non contribuirà a rasserenare il senso di violenza che pervade la gioventù moderna.

   un caro saluto

                                                                                                               Gianfranco




martedì 6 aprile 2010

Castelli......in aria

Cari Amici,

              devo ammettere che le ultime elezioni mi hanno riservato un'unica soddisfazione, la trombatura dell'ex ministro di grazia e giustizia Castelli nella corsa per la carica di sindaco a Lecco. Soddisfazione perchè il tracotante e burbanzoso Castelli ha sempre sbeffeggiato gli avversari politici sostenendo che lui sapeva come conquistare i voti sul campo ( e così non è stato). E poi i detenuti del carcere di Bollate mi dicevano (quando frequentavo il penitenziario ) che Castelli aveva interessi in una società che utilizzava i detenuti come forza lavoro a basso costo. Non so se questa diceria fosse vera, so però che Castelli e famiglia si fecero una vacanza all'Asinara nei locali della polizia penitenziaria dimenticandosi di saldare il conto. Conto che poi fu saldato quando qualcuno  sollevo il caso. Insomma,anche i leghisti soffrono di amnesia, e si prendono le trombate della vita.

                 un caro saluto

                                               Gianfranco

Occhio al cambio..../4

Cari Amici,


      passata la Pasqua la speculazione ha ripreso a cavalcare i propri temi: giù i titoli obbligazionari della Grecia (quelli emessi in dollari qualche giorno fa rendono ora il 7,15 per cento, contro il 6,4 di prima di Pasqua, segno che le banche che li hanno sottoscritti in fase di emissione se ne stanno sbarazzando perchè hanno paura, non sanno se lo Stato greco li onorerà alla scadenza), l'euro si indebolisce (1,3380 contro dollaro), le Borse salgono moderatamente come pure le materie prime. Intanto corrono le voci di fughe di capitali dalla Grecia alla volta del dollaro. Insomma, Grecia, Portogallo e Islanda sono gli ammalati dlel'Europa e la speculazione ci marcia alla grande. LA prudenza è d'obbligo; come recita un vecchio adagio di Borsa, aprile è ul mese più crudele per i mercati, le sorprese negative potrebbero essere dietro l'angolo.


     Buon avvio di settimana


                                                              Gianfranco

Che tristezza..

Cari Amici,

               un caro amico, Daniele, mi ha raccontato le sue impressioni sullo svolgimento della  recente campagna elettorale. Ex Pci, ora PD, iscritto insieme ad altri 530 in una storica sezione ex PCI di Milano, Daniele  si lamenta per lo scarso impegno della sinistra nella recente campagna elettorale. Di 530 membri della sua sezione solo 15 si impegnano in attività di partito, dai comizi all'incollare i manifesti, ai gazebo, ai volantinaggi, ai presidi urbani. E questi 15 sono tutti oltre i sessanta perchè, a differenza dei leghisti, i giovani democratici non fanno politica. E non solo i PD, quelli di Rifondazione non avevano i propri scrutatori in quasi nessuna delle sezioni milanesi. In pratica, dopo i 15 non c'è nessuno

   Ecco le carenze della sinistra, secondo Daniele, ex dirigente di una nota casa editrice: poche idee e confuse, perdita progressiva di contatto tra i vertici e la base, scarsa se non misera partecipazione dei giovani alle attività sul campo, assoluta indifferenza nei confronti del dibattito quando questo esula da problemi locali per allargarsi verso temi più ampi. In sostanza, ci si mobilita se mi aprono una discarica sotto casa, non mi sfiora il dubbio se la discarica sia il metodo migliore per eliminare i rifiuti o se invece non sarebbero più economici e validi  la raccolta differenziata e  il riciclaggio. Un quadro sconsolante.

     Un buon avvio di settimana

 

                                                  Gianfranco

sabato 3 aprile 2010

il ventaglio e la mosca bianca

Cari Amici,


                   buona Pasqua e una riflessione sui giornali di oggi. Leggo delle retribuzioni dei nostri top manager, milioni di euro, che poi sono miliardi di lire, pagati a Tronchetti, Passera, Profumo, Cordero di Montezemolo, Marchionne etc. Il ventaglio salarile si è certamente allargato negli ultimi anni anche da noi, non siamo ancora ai livelli degli americani ma siamo sulla strada buona. Ma è poi questa la strada buona?  Quando iniziai a lavorare, l'AD della mia società, la Cucirini Cantoni Coats, prendeva circa 15 volte quanto guadagnavo io, impiegato d'ordine categoria 3/B.  Diciamo che il ventario salariale variava da 1 a 20, dietro di me c'erano le operaie dello stabilimento di Acquacalda, proprio mal pagate. . Ma quella era una multinazionale, con criteri diversi rispetto a quanto in vigore in Italia. E oggi?


Oggi nessuno dice nulla, nessuno protesta, nessuno si indigna per questa umiliazione dei lavoratori di base, che però stanno bene attenti a manifestare il loro dissenso per timore di ritorsioni e di delocalizzazioni.  Ecco, queste sono le conseguenze dell'affermarsi nel mondo e in Italia del capitalismo di stile anglosassone, che  ha creato tali divergenze. Molto meglio era a mio giudizio il capitalismo  renano (o giapponese) che impegnava i manager alla moderazione e alla solidarietà sociale. Di questi in Italia ne ho conosciuto uno solo, Giancarlo Lombardi, che in caso di crisi preferiva ridurre i dividendi della sua azienda e tagliare gli stipendi dei manager piuttosdto che licenziare gli operai. Una mosca bianca.


   ancora Buona Pasqua


                                                          Gianfranco


 

venerdì 2 aprile 2010

Il Calice

Cari Amici,


            'Padre, se vuoi allontana da me questo calice. Ma sia fatta la Tua volontà'. Ecco, della tragedia umana e divina che è poi l'essenza della religione cristiana (morte e resurrezione del Cristo per salvare l'umanità) questo è il momento che da sempre mi ha colpito, la frase pronunciata nell'orto del Getsemani. Un uomo,Gesù, nel fiore degli anni e del vigore fisico e intellettuale, perde per un attimo le sue certezze e si rende conto di quanto sta per affrontare. Sono dubbi che non sembrano toccare i 'terroristi' che si imbottiscono di esplosivo e si fanno saltare in aria in mezzo mondo.


   Ma nel caso del Getsemani l'attimo di sbandamento del Cisto me lo rende ancor più umano e, lo ammetto, vicino alle mie debolezze. Auguro a tutti una buona Pasqua,  che è poi la festa del passaggio dall'inverno alla primavera, dal freddo e dal buio alla luce.


                           Gianfranco

giovedì 1 aprile 2010

Roussel Uclaf 486

Cari Amici,


 


   è esploso il caso della RU 486 la pillola che provoca l'interruzione di gravidanza. Quante sono in Italia le IVG (interruzioni volontarie di gravidanza) verificate presso le strutture pubbliche? Circa 120.000, sono le stime ufficiose per il 2009.Le interruzioni sono avvenute  per lo più nel sud e per conto di donne extracomunitarie, a riprova del fatto che il controllo delle nascite funziona benissimo presso le classi colte e abbienti.


  Altro  discorso per gli aborti clandestini, che sono feudo delle mammane e di medici poco scrupolosi.  un  mercato nero che vale milioni di euro ma di cui si sa ben poco. Ecco perchè sembrano quasi pleonastici i diktat anticostituzionali dei due neo governatori di Veneto e Piemonte: Lasciate marcire le pillole nei magazzini. Parole al vento, tanto gli aborti si fanno altoive e in ogni caso ai leghisti fa comodo che si sopprima la vita di un extracomunitario.


   Scusate il cinismo, ma speculare sul dolore e le miserie del prossimo mi tocca nel profondo. Come mi tocca nel profondo la posizione della Chiesa, che tuona contro gli aborti ma copre i preti pedofili. 'Sinite pargulos ad me venire' diceva il Cristo. Forse il suo verbo è stato travisato.


                               Gianfranco