domenica 30 maggio 2010

Una storia di oggi/4

 


 


Vi chiederete; ma quando hai aperto il conto a Chiasso quali erano le tue intenzioni? All'inizio pensavo di poter disporre di un gruzzolo non  controllabile da mia moglie (contraria al gioco d'azzardo) per alimentare la mia passione segreta. Per un pò questa fu la ragione vera del conto estero. Poi la passione del gioco finì e a quel punto il conto restò inattivo per qualche anno, c'erano si e no 50 milioni di lire. Quei soldi oltre frontiera mi servivano anche per il mio lavoro: in Bosnia, in Medio Oriente, in America Latina non  si lavora senza bakshish, senza bustarelle, pot de vin, schmier geld, kickbacks e così via. Ne feci ampio uso senza mai mettermi in tasca una sola lira.


Un bel giorno mi chiamò il direttore della banca svizzera e dopo avermi fatto notare l'inanità del conto mi disse:'Venga a trovarmi a Chiasso, ho una proposta da farle'. La proposta era Nick, un pugliese emigrato in Svizzera, ex trader della Bache, che si specializzato in obbligazioni 'distressed' cioè fuse, sballate. Si compravano a poco, rendevano molto ma potevano anche trasformarsi in carta straccia. Nick comprava e vendeva titoli argentini, brasiliani, russi, cileni, il rischio era la sua passione, identica alla mia di fronte alla roulette. Nick aveva un solo difetto: era un fascista storico, un destro alla Storace. Una volta mi chiamò da El Alamein, mi disse che piangeva di fronte al sacrario dei caduti italiani. Io, marxista storico, lo chiamai da Santa Clara e gli dissi che piangevo di fronte al mausoleo del Che. Le telefonate finivano con serie di Vaffa c he però non intaccavano la stima reciproca. Nick manovrò bene i soldi che gli avevo affidato: in 10 anni i 5 milioni che gli avevo dato erano diventati 180, senza mai rischiare. Quando la Amro venne venduta alla HSBC Nick si mise in proprio, mi chiese di andare con lui ma io me ne rimasi dov 'ero. Sono un abitudinario.  Così persi un'occasione poer non entrare nel girone dei dannati


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venerdì 28 maggio 2010

Madrid, Atene, e dopo Roma viene..

Cari Amici,


ve li ricordate i cori fascisti degli anni '70? I neri esaltavano i colonnelli e in genere la destra che controllava Spagna e Grecia e prima poi, si auguravano i fascisti, la reazione sarebbe arrivata anche in Italia. Il coro torna alla mente per gli ultimi sviluppi  finanziari: dopo Atene ora è la volta di Madrdid ad essere declassata dalle agenzie di rating, nonostante le misure di austerità che Zapatero ha adottato. Segno evidente che per le agenzie di rating 10-20-30-60 miliardi di euro di tagli alle spese hanno ben pochi effetti su paesi indebitati, Così le Borse han perso terreno e l'euro è tornato ai minimi degli ultimi due anni. La settimana prossima non sarà facile, verranno messe alla prova le misure di austerità di cui il governo ha menato vanto, a torto dico io. A quando l'Italia?


Un buon fine settimana                               Gianfranco.

Una storia di oggi/3

 


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Wallace si presentò come un esperto di sicurezza nel campo dell'informatica. In quel momento lavorava per un azienda tedesca di grande distribuzione, credo fosse la Kaufhof, che lo aveva ingaggiato per scoprire chi dall'interno aveva trasmesso alla concorrenza l'elenco di tutti i fornitori comprese le condizioni di acquisto e di pagamento. Wallace era un ebreo polacco: nel 1939 i suoi genitori avevano abbandonato il paese perchè il clima non era dei migliori sotto l'aspetto politico e avevano deciso di imbarcarsi a Genova per gli States. E Wallace era nato proprio a Milano nel corso di questo lungo viaggio. Mi disse di aver combattuto come pilota di un F 104 nella guerra dei 6 giorni contro gli egiziani.

Ho ritrovato Wallace più volte negli anni successivi, si era sposato con un americana gamba lunga (credo una 63x18 secondo i miei standard di calzaio), abitava nei pressi di Torino e non faceva mai lo stesso lavoro: una volta si definiva consulente della Smith Kline nella caccia ad alcune aziendine del nord Italia che producevano il farmaco antiulcera Zantac in qualche sottoscala  a costi ridicoli e danneggiavano non poco gli interessi della multinazionale.Un'altra volta mi disse che lavorava per la protezione dei sistemi informatici del gruppo Fiat. Fu soltanto quando la nostra amicizia si era con solidata che mi rivelò di essere un agente della Dia (Defence Intelligence Agency, il controspionaggio militare del Pentagono. Arrotondava lo stipendio con le consulenze alle aziende private. L'ultima volta che l'ho sentito mi ha detto di essersi trasferito a Tampa, in  Florida, presso il quartier generale dell'US Army in qualità di esperto di spionaggio elettronico.

Fu Wallace in quel volo di ritorno in Europa a consigliarmi di non rientrare in Italia con quella barca di dollari per non trovarmi in difficoltà alla frontiera. 'Io ho un conto alla Amro di Chiasso, vieni con me, ti presento al direttore'. Così depositai i miei dollari a Chiasso e aprii il conto. Negli anni successivi lo integrai con qualche decina di milioni provenienti dai miei risparmi. Andavo in Svizzera almeno una volta al mese per ragioni di lavoro, la legge italiana consentiva di esportare fino a 10 milioni per viaggio. Non ho mai superato questa cifra.


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Una storia di oggi/2

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A Lugano, anzi, a Chiasso (perchè il conto lo ho aperto la prima volta in quel porto di mare che è il posto di frontiera) ci sono arrivato per aver incontrato due persone che in un modo e nell'altro hanno segnato la mia vita.

Vi parlerò prima di Marco, bello come un dio greco, di nobili lombi: il padre, di origine pavese, era stato imprenditore nel comparto delle macchine utensili e quindi Marco era figlio d'arte, almeno così lo definiva il mio amministratore delegato. Era stato mio collega di lavoro, lo avevo trovato in azienda quando fui assunto nel 1971. Marco era intelligente, preparato, ma alternava momenti di allegria e humor irresistibili a periodi di down terribili:  non apriva bocca per giorni, non ti guardava, al massimo volavano parolacce e cattiverie. Da questi down Marco usciva, e questo me lo raccontò quando entrai in confidenza con lui, grazie al gioco d'azzardo. Fu lui ad introdurmi nel mondo della roulette, portandomi a Campione e Montecarlo. Orfanelli, vicini, cavalli, manque e passe per me non significavano nulla sino a quel momento, in compagnia di Marco al tavolo verde questi numeri e queste serie acquistavano una vita propria, stimolavano la fantasia, eccitavano i sensi. Marco mi rivelò una volta che giocava d'azzardo per uscire da quel pendolo oscillante tra il dolore e la noia (mi pare fosse Schopenauer l'ideatore di questa visione della vita umana) che lo faceva star male. Non so se Marco avesse ragione, io  sono fatto di un altra pasta: ho giocato forte per alcuni anni della mia vita e poi mi sono a poco allontanato dal tavolo verde. Marco no, è rimasto legato alla sua droga ludica sino alla fine, se n'è andato a 50 anni per un tumore al cervello. Negli ultimi tempi non andava più a Campione per non incontrare gli strozzini cui doveva diverse decine di milioni.

Quando ancora giocavo forte una sera a Las Vegas ebbi una botta incredibile di lato B: uscì dall'Aladin con 31.000 dollari netti di vincita dopo aver sfruttato combinazioni impossibili di orfanelli e vicini.

Al ritorno, sull'aereo che mi portava a Zurigo, trovai al mio fianco un americano della mia stessa età, pelatissimo come Yul Brinner,che parlava perfettamente l'italiano, e credo altre sei-sette lingue. Si chiamava Wallace, fu lui a portami a Chiasso.




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Una storia di oggi..

Cari Amici,


vi giro, dopo averla sintetizzata, la storia di un signore che mi ha scritto nei giorni scorsi per sfogarsi con me sulle sue vicende private. Chiedo un vs. commento, che lui leggerà sul blog. Le vs. parole lo possono aiutare a superare un momento non brillante..


"Hai finito di fare lo sborrone, te e il tuo conto svizzero. Adesso che la Finanza ha i tuoi riferimenti, per te sono volatili per diabetici, car el me basterd". Ci vanno giù pesanti gli amici del bar dello sport di Poggio Rusco, Mantova. il mio paese natale. Già, Poggio Rusco è noto in tutta la bassa padana per essere il paese dei matti, degli scherzi feroci, delle 'tre palle cento lire, parte la bicicletta e rimane la bambola'. E io mi devo rassegnare, già mi han fatto trovare sotto casa una bandiera svizzera avvolta in articoli di giornale che riportanoi fatti della lista di Falciani.

Quel Falciani lì, poi, proprio non lo digerisco. In nomine omen, dicevano i romani, e uno che si porta l'indicazione dellaf alce addosso prima o poi qualcosa da segare, tagliare, demolire la trova. E poi, dice che l'ha fatto perchè nauseato dalla corruzione e dalle ingiustizie dell'umanità. Se gli metto le mani addosso...ag scepì el col, brot cadever..

  Detto questo, a me restano sempre da digerire i volatili per diabetici, quel maledetto conto 9110 che ho aperto alla fine degli anni 80 alla filiale di Lugano dxella Amro Bank, poi diventata Hong Kong Shangai Banking Corporation. Mica l'ho fatto per fottere l fisco. Come lavoratore dipendente ho sempre pagato le tasse fino all'ultima lira, soltanto che all'epoca facevo il rappresentante di commercio, vendevo in Europa macchine per la confezione di calze da donna e mi serviva avere soldi fuori Italia per le ragioni che poi spèiegherò.. La mia azienda ha sede a Castel Goffredo, la capitale mondiale di questo segmento dell'abbigliamento. Ho speso tutta la  vita tra gambe vere e di plastica (i manichini), tra glutei polposi e cosce magre, tra polpacci a bottiglione e caviglie iperdilatate, al punto che quando guardo una bella donna poco mi importa del volto o del seno, ma  penso alle dimensioni dello stampo in base al quale vengono prodotte le calze da lei indossate. E sono certo che quegli stampi li ho venduti io, a tutto il mondo.


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giovedì 27 maggio 2010

viaggio

Cari Amici,


  da domani trascurerò un poco il blog perchè me ne vado in vacanza con  alcuni amici in Francia. Se farò in tempo domani pubblicherò una storia che mi è stata raccontata da un amico, una storia di conti  presso una banca svizzera. Sempre se farò in tempo.


Per il resto, occhio al cambio e state calmi, meglio non muoversi di questi tempi.


Un caro saluto


                             Gianfranco

Sciopero generale?

Cari Amici,


         dopo Grecia e Spagna anche in Italia si prospetta uno sciopero generale contro le manovre di austerità. SI tratta di reazioni che, a mio giudizio, hanno l'unico obiettivo di tutelare l'immagine e il ruolo del sindacato presso la base, ma che lasciano del tutto aperta la domanda: perchè la crisi deve essere pagata  sempre e ovunque dai soliti noti? Perchè non si fa uno sciopero generale per far salire dal 12,5 al 20 per cento la ritenuta sulle rendite da capitale? Mistero.


                        Gianfranco


 


p.s. nella crisi entra in scena la Cina: è bastato che pECHINO  annunciasse un ripensamento sui suoI investimenti esteri (ridimensionare gli investimenti in euro per passare al dollaro) per far precipitare la moneta europea.  Epensare che soltanti pochi mesi fa il segretario al tesoro Usa Geheitner era andato a Pechino con il cappello in mano per chiedere ai cinesi di non vendere i titoli americani in portafoglio.Potenza della crisi.

mercoledì 26 maggio 2010

Placebo

Cari Amici,


e alla fine la montagna ha partorito il topolino.  Ma cosa sono 24 miliardi, l'importo della manovra, rispetto ai 1.800 miliardi di debito pubblico? L'1,3 per cento, una percentuale risibile. Tra un anno l'inflazione si sarà mangiato l'effetto della manovra e tutto ritornerà come prima. Risibili sono anche la manovre dello stesso genere che vengono effettuate nel resto d'Europa. Sono alla stregua di un placebo nei confronti di un paziente terminale. La riprova di questa mia convinzione sta nel fatto che l'euro è tornato a perdere terreno su dollaro e oro, in serata si trovava a 1,21..

  Con queste manovre i governo europei sperano di prendersi un anno di tempo nell'attesa di elaborare piani più credibili: ma soluzioni alternative non esistono. o l'inflazione, che passa attraverso l'acquisto dei titoli degli stati indebitati da parte della BCE, oppure il consolidamento dei debiti (leggi default). Tutto il resto non è che una pia illusione.

Tanti auguri

                                Gianfranco Modolo

martedì 25 maggio 2010

Non ci manca che la guerra

Cari Amici,


  la notizia della mobilitazione di truppe della Corea del Nord ha mandato prima ko le borse asiatiche e poi quelle europee. Sembra incredibile che in un paese dove la gente muore letteralmente di fame soffino spiriti guerreschi non già contro il proprio regime quanto verso i fratelli esterni (Corea del sud). Veramente l'umanità sta facendo di tutto per suicidarsi. Speriamo che si tratti soltanto di uno spiegamento di muscoli e non di azioni belliche vere e proprie. Non vorrei vivere in Giappone perchè i nord coreani hanno sempre sostenuto che le loro atomiche le scaglieranno su Tokyo, non disponendo di vettori in grado di colpire gli States. 'Del resto - è il loro credo - i giapponesi l'atomica la conoscono bene'.


Un caro saluto


                            Gianfranco

lunedì 24 maggio 2010

Libro

Cari Amici,


mi è stato chiesto di parlare del libro su Ambrosoli appena edito da Aragno. Sarò stringato perchè il fatrto mi crea qualche imbarazzo. Si tratta di un lavoro a più mani coordinato da Sandro Gerbi sulla figura di Giorgio Ambrosoli assassinato 31 anni fa. Il figlio Umberto ha scritto elementi biografici, il magistrato Turone ha descritto le fasi dell'inchiesta sull'omicidio, l'ex commissario Consov Bragantini ha afffrontato il problema delle cause e delle conseguenze della mala finanza in Italia. Io ho semplicemente raccontato la storia di Sindona basandomi su ricordi personali. Nulla di eccezionale, soltanto l'inquadramento della figura del banchiere siciliano al'incrocio tra finanza d'assalto di tipo americano,  mafia e Vaticano.  Spero che l'opera possa venire utilizzata per reintrodurre il senso dello Stato in un paese che lo ha perso ormai da tempo.


 Un caro saluto


                                            Gianframnco


 


n.b. Sembrail salvataggio della Cajasur venga a costare allo Stato spagn olo circa 2,7 miliardi di euro. Il povero Calvi si rivolterà nella tomba.

L'8 per mille

Cari Amici,


Il Vaticano sta per perdere in Spagna la sua credibilità bancaria, La Cajsur, fondata dallo Stato Vaticano nel 1864 a Cordoba. sta per affogare travolta dalla crisi dell'edilizia. In passato Cajasur si è infatti troppo esposta verso alcuni costruttori che sono poi usciti di scena lasciando alla banca un patrimonio immobiliare che non vuole nessuno.


 L'anno scorso Cajasur ha perso quasi 600 milioni di euro, e viaggia per i 500 milioni quest'anno. Che farà il Vaticano? L'uscita dall'avventura del Banco Ambrosiano è costata all'obolo di Pietro oltre 400 milioni di dollari dell'epoca, almeno un miliardi e mezzo di euro di oggi. Meno male che c'è l'8 per mille, che rende un miliardo di euro all'anno.

Un buon a vvio di settimana

                                 


                                                                             Gianfranco

domenica 23 maggio 2010

Quale Europa?

Cari Amici,


ho letto il fondo di Scalfari di questa mattina. Sono perfettamente d'accordo con lui sul ruolo di Giulio Tremonti nell'attuale fase economica, non condivido però una sua affermazione, laddove scrive che per uscire dalla crisi bisogna crescere. Contesto questo mantra ripetuto sino alla nausea da economisti, imprenditori, cattedratici e politici. Crescere significa aumentare l'inquinamento, depauperare l'ambiente, dilapidare le risorse della terra, aumentare il gap tra ricchi e poveri, praticare l'imperialismo economico, accentuare le guerre per la conquista dei mercati.


Credo invece, e non sono il solo a sostenerlo, che oggi bisogna decrescere trovando nuove soluzioni, quali lavorare meno lavorare tutti, più attenzione al benessere sociale e meno allo spreco privato, minor consumismo, maggiore impiego di energie rinnovabili. Il problema del debito pubblico può essere risolto con la cancellazione del passato e la partenza da zero con le dovute garanzie. Basterà chiudere un occhio sulla tutela dei propri interessi e limitare gli egoismi nazionalistici.

A questo proposito formulo mio malgrado una previsione che anche il mio ex direttore elabora ma si augura non si avveri. Scalfari sostiene che la Germania non ucciderà per la terza volta in cento anni l'Europa e non uscirà dall'area dell'euro. Purtroppo io sono convinto del contrario, alla fine prevarrà l'egoismo: lo si è visto nelle ultime elezioni tedesche nel Nord Rhein, il partito degli aiuti all'Europa è stato sconfitto

Un buon avvio di settimana

                                            Gianfranco


n.b. finalmente è uscito edito da Aragno l'ultimo libro su Giorgio Ambrosoli

Panem et circenses

Cari Amici,


  la città è assediata da orde di tifosi in nero e azzurro che strombazzano, urlano , schiamazzano , inquinano. E perchè? Perchè a 1.200 km di distanza la loro (veramente è di Moratti) squadra ha vinto una partita. Non so se ridere o piangere, queste manifestazioni di isterismo collettivo mi lasciano sempre perplesso. Mi ricordo di quando nella Costantinopoli del Medio Evo le fazioni dei verdi e degli azzurri si affrontavano alo stadio e se le davano di santa ragione soltanto perchè si identificavano in un colore mentre i bulgari prima e poi i turchi premevano ai confinti. Almeno Guelfi e Ghibellini si combattevano nel nome di una supremazia del Papa o dell'Imperatore.  Panem et circences, dicevano i romani. Oggi i circennses ci sono, il pane potrebbe anche mancare.


Scusate lo sfogo


                                        Gianfranco.

sabato 22 maggio 2010

Tremonti al tramonto?

Cari Amici,

 

la levata di scudi da parte di Berlusconi (per non parlare di Fini, che ha nel pubblico impiego la propria base elettorale) nei confronti delle misure di austerità proposte da Tremonti segnala la crescente spaccatura all'interno della compagine governativa sul che fare a proposito della crisi. Se i contrasti si accentuano rischia di franare l'asse Berlusconi-Bossi che guida il paese da 10 anni. In caso di rimpasto o politico Fini e i suoi seguaci possono essere sostituiti dai Casinisti all'interno della compagine governativa, ma con Bossi il discorso è ben diverso, sia per il peso della Lega che per la sua vitalità elettorale.

  Allora? Tremonti ha già detto che è pronto ad andarsene se la manovra non passa secondo le sue linee. Se il ministro si dimette si apre uno scenario politico con conseguenze potenzialmente devastanti per l'Italia sotto il profilo finanziario. La speculazione interpreterebbe l'evento come l'abbandono della linea austera da parte del nostro paese, assai più pericoloso degli scioperi generali in Grecia e Spagna. Speriamo in bene.


Un caro saluto

                                  Gianfranco


 

Bilancio

Cari Amici,


proviamo a fare un breve bilancio economico dell'ultima settimana? Secondole stime più prudenti le Borse mondiali hanno subito una flessione di almeno 3.000 miliardi di euro, quasi 10 volte il debito greco che ammonta a 310 miliardi. Tanto è  costata all'Occidente la posizione tedesca, oscillante tra l'intervento e il lavarsi le mani. . Se c'è troppa liquidità in circolazione e bisogna bruciarla, allora la ricetta di Berlino à certamente la migliore.

   Credete  che la politica di lacrime e sangue che Atene, Lisbona, Madrid, Roma, Dublino e anche Londra si preparano  a varare servirà a scongiurare la spaccatura dell'area euro? Saranno tante e tali le tensioni sociali ed economiche che si svilupperanno tra breve (già in Spagna si parla di sciopero generale) che alla fine questo evento, il ritorno alle valute nazionali,  verrà visto come la liberazione.

Coraggio, allora, siamo quasi a un terzo delguado.

  Un buon fine settimana

                                     Gianfranco

venerdì 21 maggio 2010

Craig Venter

Cari Amici,


sono un vecchio appassionato di fantascienza, da qualche parte conservo ancora il primo numero dei Romanzi di Urania, edizioni Mondadori, uscito nel 1952 con il titolo Le sabbie di Marte.


Ebbene, leggendo della notizia oggi in prima pagina di tutti i giornali sulla creazione della vita artificiale, mi sembra che molti dei miti della fantascienza di tanti anni fa si possano realizzare. Pensate agli androidi, esseri umani all'apparenza fisica (un processo realizzabile grazie all'ultima scoperta) ma dotati di menti artificialmente condizionate. Pensate all'immortalità, raggiungibile con  il trasferimento dei ricordi di un essere vivente sul punto di morire su banchi di memoria che verranno poi travasati in corpi giovani creati artificialmente.


Pensate anche i miti nazisti della razza ariana: tutti alti, belli, biondi, con gli occhi azzurri, una stirpe di 'Herrenmenschen' in grado di dominare il mondo con intenti non proprio pacifici.


Sono questi gli interrogativi ontologici posti da questa ultima innovazione della scienza. Saprà l'uomo gestire il progresso per il bene dell'umanità oppure, come dimostra la fissione dell'atomo, sfrutterà il genio di pochi per sterminarne molti?


            Gianfranco 




Bamboccioni

Cari Amici,


 condivido pienamente la proposta del ministro Brunetta venuta alla luce in questi giorni. Dice


 

"Meno ai genitori e più ai figli.l'Italia è piena di giovani perbene, che rischiano e che vogliono la libertà. La colpa, se hanno la libertà tarpata, è nostra, dei loro genitori".

 E' vero, non condivido alcune posizioni di Brunetta, ex socialista, ma devo ammettere che su questa proposta mi trovo d'accordo.

La mia generazione, quella dei baby boomers, lascerà dietro di se un pessimo ricordo. Abbiamo bruciato le risorse del paese con prepensionamenti dati a destra e a manca, con false pensioni di invalidità, con evasioni fiscali, con spese folli inquinate dal crimine organizzato. La classe politica della mia generazione ha sperperato il patrimonio accumulato con il boom del dopoguerra. E ai giovani, ai 'Bamboccioni,  lasciamo un debito pubblico ingestibile e ben poche prospettive di lavoro. Un unico merito: non abbiamo fatto guerre, ma il merito non è stato nostro. Scusate il 'mea culpa' ma credo che la realtà di questa situazione sia ben più grave di quella denunciata da Brunetta. 


Un buon fine settimana


                             Gianfranco




giovedì 20 maggio 2010

Retroscena

Cari Amici,


due giorni di passione sulle piazze finanziarie, che hanno bruciato almeno 400 miliardi di euro. Perchè questi crolli?

Ho raccolto per voi qualche voce nelle sale cambi di alcuni anziani operatori e ho raccolto le opinioni che vi riporto. I mercati hanno interpretato la decisione tedesca di bloccare le vendite allo scoperto su alcuni prodotti finnaziari come la dimostrazione della debolezza dell'Europa, che nelle occasioni importanti si presenta divisa e incerta.

Il perchè della decisione tedesca, e qui sta la novità rispetto a quanto già detto, starebbe nel fatto che Berlino tra breve potrebbe annunciare qualcosa di molto grave (le ipotesi si sprecano in proposito) tale da provocare ripercussioni impensabili.

Questo è quanto ho raccolto, aggiungo solo che gli umori sono tetri, ovviamente per chi sta perdendo. I ribassisti, invece, brindano.

Un caro saluto

                                                 Gianfranco

Mistero..

Cari Amici,


 In questi giorni di tempesta sono le banche al centro dell'attenzione: i loro titoli scendono a rotta di collo in Borsa e penalizzano tutto il comparto finanziario. Ma perchè proprio le banche che, teoricamente, non possono fallire. E' saltata la Leheman, ma le altre le hanno salvate tutte.


Il fatto è che non si sa bene cosa abbiano in pancia le banche, eruopee ed americane .Le banche italiane , dice la banca d'Italia, potranno non tener conto di eventuali minusvalenze derivanti da titoli di Stato emessi dai paesi UE sul calcolo del patrimonio ai fini della vigilanza. In sostanza, se hanno obbligazioni greche, portoghesi e spagnole le possono portare in bilancio ai prezzi di acquisto e non a quelli di mercato.


Ma nelle banche ci sono ancora i titolo tossici di Lehman e gli impegni sui prodotti derivati. Quante perdite? Non si sa, è questo il grande mistero che circonda il mondo del credito. E poi, come hià avvenne due anni fa, le banche cominciano a non fidarsi più delle loro sorelle, hanno timore di prestare quattrini a chi domani potrebbe non essere in grado di restiturli. Lo si deduce dai tassi in salita sul mercato dell'interbancario.


Insomma, i governi hanno speso fiumi di danaro per salvare le banche, ma ancora non si sa bene con quali risultati. E il resto dell'economia, soprattutto quella reale, soffre.


Un caro saluto


                         Gianfranco


 


 


 


 

mercoledì 19 maggio 2010

Non tutti insieme appassionatamente..

Cari Amici,


                 la decisione della Germania di proibire le vendite allo scoperto di alcuni prodotti finanziari ha avuto la reazione opposta rispetto a quella attesa. I bancari europei sono letteramente caduti, trascinando con sè il resto dei listini per un semplice motivo: l'Europa non è presentata unita, la Germania ha agito in maniera unilaterale senza consultare gli altri partner. Ci è messa anche la signora Merkel nel dire che l'euro è in crisi e che bisogna stare attenti. Musica per le orecchie degli speculatori. E ora si raccolgono  i cocci di questa iniziativa avventata.


Saluti


                              Gianfranco

A mali estremi..

Cari Amici,


                          La Germania ricorre ad un rimedio decisamente forte per bloccare la speculazione ribassista: . ieri sera la BaFin (la Consob tedesca) ha annunciato che a partire da oggi il "naked short selling", vale a dire la vendita allo scoperto, su titoli azionari, obbligazioni della zona euro e Cds sarà vietato perchè l'eccessiva speculazione potrebbe urtare la stabilità del sistema finanziario. Il divieto avrà vigore fino al 31 marzo 2011.


Per restare ai giorni nostri ricordiamo che un provvedimento analogo fu adottato per pochi mesi nel 2001 negli States dopo l'11 settembre. In quella occasione si volle impedire alla speculazione di trarre vantaggio da unfatto reale e tragico. Che succede ora? La speculazione ha un braccio legato, quello che vende, e può soltanto acquistare. Perà il divieto non riguarda l'euro, che infatti si è immeditamente indebolito.


Per gli speculatori il vietare le vendire allo scoperto non è altro che una manifestazione di debolezza da parte delle autorità europee. Per loro il problema è soltanto rinviato di dieci mesi, nel frattempo punteranno  sull'unico canale lasciato aperto, quello valutario, ma potranno ugualmente arrecare danni.


 Un caro saluto


                                      Gianfranco

martedì 18 maggio 2010

Stop and go..

Cari Amici,


     lo conosco bene il mio branco di lupi, l'ho seguito per anni e so come opera. Stop and go: dopo il go di venerdì scorso adesso lo stop di 3-4 giorni, giusto per dare l'impressione che tutto si stia sistemnando. Poi, quando le difese vengono un poco allentate e i cani da guardia ritengono che il pericolo sia lontano, parte il nuovo affondo. State certi, il peggio non è alle spalle. Sapete negli ultimi tempi, cioè da quando è stata varata la manovre di salvataggio della Grecia, quanti capitali hanno lasciato l'Europa? Circa 400 miliardi di euro, che si sono spostati sul dollaro, sull'oro e anche in parte sul franco svizzero.


I due terzi dei fondi stanziati per la Grecia se ne sono già andati. Quanto potrà durare la situazione? Ora che il primo obiettivo della speculazione è stato raggiunto (il cambio con il dollaro è arrivati a 1,22) tra breve si marcerà per il secondo, 1,15. Il prossimo 'go' è già in canna.


                    Un caro saluto


                                                            Gianfranco


n.b. avete letto Repubblica sui quarantenni rampanti della politica mondiale? Quando arriva il nostro?

lunedì 17 maggio 2010

Chi paga?

Cari Amici,


     chiamati a suddividere i costi della crisi i governanti dell'Occidente non pensano ad altro che a scaricare i costi della manovra sui soliti noti. Si parla di tagli al welfare, alle pensioni, all'assistenza, all'istruzione. Ma il capitale, quello che con le sue bizze bancarie ha provocato la crisi, sembra uscirne indenne. Leggo: 'Il Fondo monetario internazionale boccia la tassa sulle transazioni finanziarie - la cosiddetta Tobin tax - mentre si mostra possibilista sull'introduzione di un prelievo simile all'Iva per il settore finanziario, che vada a colpire profitti e remunerazioni di questo comparto'. Restando all'Italia resta al 12,5 l'imposta sulle rendite di capitale (è il 20 per cento in tutta Europa). Soltanto in Inghilterra, dove domina una colazione mista destra-centro, si parla di tassare le rendite finanziarie al 40 per cento e si studiano imposte patrimoniali straordinarie.

Non ci dovremo dunque meravigliare se i tassati e le vittime della crisi prima o poi protesteranno, spero non violentemente.

Un caro saluto

                                   Gianfranco


 

domenica 16 maggio 2010

L'Europa alla sbarra..

Cari Amici,


    domani, alla riapertura dei mercati, vedremo se la situazione di crisi dell'euro e delle Borse si accentuerà oppure se la speculazione e si prenderà una pausa in attesa di eventi.

    Resta comunque una considerazione: la crisi della Grecia a in genere degli altri paesi europei indebitati dimostra come si sia modificata nel tempo l'idea dell'Europa unita (o almeno come la concepivano i sei paesi fondatori). Alle origini si pensava che l'Europa unita avrebbe evitato nuove guerre fratricide e avrebbe portato il benessere a tutti, soprattutto alle classi più modeste.Oggi l'Europa vuole imporre sulle classi più povere e su quelle medie programi di austerità e provvedimenti restrittivi (quelli del Fondo Monetario) che hanno già dimostrato la loro inefficacia in Argentina, Cile e altri Paesi del Terzo Mondo.


    In questo frangente il potere decisionale in materia di economia viene trasferito dai Parlamenti e governi nazionali alla burocrazia europea e alla Banca Centra Europea. Il branco di lupi che ha attaccato l’euro indurrà Eurolandia a ridurre gli investimenti sociali, a conservare i privilegi di quanti praticano costantemente l'evasione fiscale, a costringere gli Stati a porre in vendita i cespiti rimasti, acqua, demani pubblici, aziende a capitale pubblico, terre e altre risorse comuni che finiranno sotto il controllo dei soliti noti europei e multinazionali.


No, penso proprio che queste non fossero le intenzioni dei padri dell'Europa.


un buon avvio di settimana

                                                                                         Gianfranco

 

sabato 15 maggio 2010

E' credibile?

Cari Amici,


                vi ricordate le immagini televisive di Silvio Berlusconi (si torna agli anni '90) quando alzava le mani a palme larghe, se ne stava zitto per 10 secondi, poi sentenziava di fronte alle telecamere: 'In questi 10 secondi sono passati 100 milionji da una mano all'altra, cioè sono diventato più ricco di 100 milioni graziie alle mmi9e attività'.


  Ora Berlusconi ci propone una dieta dimagrante per rispettare le volontà dell'Europa e  del Fondo Monetario: 25 miliardi di euro sono le stime, ma potrebbero anche salire. E' credibile il leader delPDL? Con quale faccia può invitare gli italiani s tringere la cinghia quando i giornali e le TV non fanno altro che riferire delle sue ville, delle sue ricchezze, persino del suo mausoleo che si è fatto costruire ad Arcore? Come si può dimenticare i supoi inviti a spendere, a vedere il mondo tutto rosa?


Un caro saluto


                                         Gianfranco

venerdì 14 maggio 2010

Killing fields/5

Cari Amici,


                         non è per nulla finita la crisi, anzi. Ora colpisce l'euro, le perdite di Borsa sono marginali (si fa per dire) rispetto al crollo della moneta europea che in due giorni cede il 2 per cento, una cifra incredibile sopratutto perchè si tratta di una divisa cardine dell'ordine finanziario mondiale. Come diceva il mio banchiere italo-inglese, 1,22 nel cambio euro-dollaro è soltanto il primo obiettivo della sepculazione rinassista, poi si va a 1,15 e quindi a 1,10.


Euro debole significa inflazione, perchè pagheremo più care le importazioni di petrolio e altre materie prime. Già si avvertono i primi segni. Aggiungiamo il calo dei consumi per effetto dei tagli alla spesa pubblica. Inflazione e ristagno: una coppia di elementi negativi altrimenti nota come 'Stagflation'. Dio ce ne scampi.


Un buon fine settimana


                                                                  Gianfranco

La Grandeur..

Cari Amici,


     l'euro rotola, rotola, e la caduta assomiglia sempre di più a una frana. Questa mattina il ribasso è stato accentuato dalle voci secondo le quali la Francia sarebbe pronta ad abbandonare la moneta unica se l'Europa non adottasse atteggiamenti più concordi nell'affontare il problema dei paesi debitori. Al di là di questo atteggiamento critico nei confronti della Germania (che sul caso Grecia ha tentennato non  poco) c 'è il fatto, per altro poco noto, che la Francia è esposta per oltre 500 miliardi di euro nei confronti dell'Italia (tra investimenti diretti in titoloi di stato e prestiti bancari), circa il 20 per cento del Pil francese. Se l'Italia va in crisi, sono guai anche per Parigi.


   Ah, la Grandeur a l'italienne


 un caro saluto                                                               Gianfranco


n.b.  Se hanno rubato, mi indigno e li punisco, dice il Berlusca. Ebbene, da che pulpito viene la predica. Cominci lui a dimettersi e poi se ne parla.

giovedì 13 maggio 2010

Giro di vite

Cari Amici,


  di questi giorni in Europa non si sente parlare d'altro che di tagli. strette, lacrime e sangue, Da oggi anche in Italia. Leggo:


Le quattro regioni italiane che hanno i conti sanitari in dissesto dovranno aumentare le tasse locali se non riusciranno a risanare i bilanci. È quanto ha comunicato il governo ai presidenti di Lazio, Campania, Molise e Calabria nel corso di una riunione questa mattina a Palazzo Chigi. Almeno per ora restano fuori dalla stretta del governo Sicilia e Abruzzo, che hanno conti in disordine ma vanno avanti con i piani di rientro.


Andremo dunque ad un aumento delle tasse nelle regioni spendaccione oppure si andrà incontro ad una gestione più virtuosa?


A gentile richiesta dei mercati che sopportano sempre meno i disavanzi, i governi colpiranno imprese, cose e persone. Fu così anche nel 1936 e nel 1937, proprio per questo si ricadde in una pesante recessione. I governi hanno studiato l’esperienza del 1937 e cercheranno di non usare una mano troppo pesante.  Speriamo.


  In ogni caso è finito il mantra del Berlusca: non metteremo le mani nelle tasche degli italiani. Le mani no, ma le idrovore per prosciugare ogni forma di liquidità, queste sì le metteranno,


                            Gianfranco

Con i Casinisti?

Cari Amici,


   sembra di capire che ci si sta avviando a passi veloci verso un rimpasto governartivo.l'occasione potrebbe essere la pubblicazioni d indiscrezioni giudiziarie su qualche ministro implicato in vario modo in prebende illecite. Due le linee del rimpasto: fuori i seguaci di Fini, dentro i Casinisti. Da tempo l'azzurro Pier Ferdinando morde il freno per rientrare tra quelli che contano. Con lui il Piacione, cui la distanza dalle leve del governo crea non poche delusioni. Sarà questa la manovra? Per comprendere quanto sta accadendo basterà tenere d'occhio il Giornaledi Feltri. Lui ha fatto fuori Scajola, seguendo le direttive della proprietà,  lui detterà la line anche nelle prossime settimane. 


    Il rimpasto non servirà a molto. I gregari caduti in disgrazia potranno sempre rimprovevrare al Capo di non aver fatto altro che seguire il suo esempio:il potere per il tornaconto personale, non per governare il Paese.  Qualcuno ne dovrà rendere conto, prima o poi.


            Un caro saluto


                                                         Gianfranco

mercoledì 12 maggio 2010

Outing 1

Cari Amici,


  Pannella ha fatto outing. Era per altro noto presso tutte le redazioni politiche dei giornali italiani che Marco fosse Bisex, ando coio coio, per dirla in dialetto romanesco..


E dei 4-5 bei giovani passati per le sue lenzuola il piuù famoso era il Piacione, cresciuto sotto la sua ala sin da quando militava nel partito radicale


 

Outing 2

Scusate sono stato interrotto


  dicevo del Piacione che insieme a Casini, Fini, Montezemolo, Di Pietro e qualche transfuga di PDL e PD dovrebbe formare il governo di unità nazionale, leggi emergenza, per portare l'Italia fuori dalla crisi.


Mah, Il Piacione non mi ha mai convinto per le sue idee politiche, sa benissimo mettersi al vento, sia politicamente che sessualmente. Auguri


                                                                                     Gianfranco

Federalismo

Cari Amici,


     leggo da alcune agenzie specializzate questa nota che mi pare di attualità nella settimana in cui prendono consistenza alcuni aspetti fondamentali del federalismo, vale a dire il trasferimento di alcuni cespiti patrimoniali dallo Stato alle regioni.


  "Sul mercato dei Cds (Credit Default Swap) dove si negoziano i premi assicurativi per proteggersi dall'insolvenza degli emittenti di obbligazioni, la Regione Sicilia scavalca il Portogallo e si porta al 9* posto tra i debitori piu' rischiosi. Per assicurare 10 milioni di debito della regione Sicilia bisogna pagare un premio annuo di 260 mila euro, per il Portogallo 254 mila. Nella top ten del rischio di insolvenza, il paese piu' rischioso e' il Venezuela (975 mila euro), poi Argentina (937 mila), Pakistan (694 mila), Grecia (578 mila), Ucraina (563 mila), Dubai (444 mila)Lettonia (340 mila), Iraq (336 mila), Regione Sicilia (260 mila), Portogallo (240 mila). La Sicilia e' l'unico emittente territoriale nella top ten del rischio del debito sovrano. Il premio assicurativo sulla Irlanda e' 180 mila euro, sulla Spagna 172 mila euro, sull'Italia 155 mila".


 Morale: se la Sicilia farà default, cioè non sarà in grado di onorare i propri debiti, chi pagherà? Lo Stato italiano in ogni caso, sia direttamente sia indirettamente. Indirettamente  perchè la Sicilia si venderà i cespiti appena ricevuti, gli stessi cespiti che sono stati sottratti al patrimonio nazionale. In pratica,  si ripete per il caso Sicilia=Italia quanto avviene per Grecia/Unione Europea: sino a quando le formiche de lnord pagheranno per le cicale mediterranee?


                                    Gianfranco


 


n.b. Gordon Brown R.I.P. come si era anticipato. A quando Angela Merkel?

martedì 11 maggio 2010

Inflazione?

Cari Amici,


                              Cari Amici,


  Quando uno stato sovrano accumula un livello molto elevato di debito, gli investitori cominciano a temere che esso non sia “sostenibile”, cioè che lo Stato non riuscirà a restituire capitale e interessi  In questo caso, essi chiedono tassi di interesse maggiori per acquistare nuovo debito pubblico, poiché vogliono essere compensati per il rischio di insolvenza. Ciò in realtà aggrava il pericolo di insolvenza, perché appesantisce i conti pubblici, per cui alla fine arriva il momento in cui non c’è più un tasso di interesse capace di compensarli del rischio : allora essi smettono di sottoscrivere il debito pubblico. Questa è la crisi che stiamo vivendo, e ha solo due esiti possibili, che fra l’altro non si escludono tra loro:


  1) l’insolvenza da parte dello stato indebitato, con conseguente ristrutturazione del debito (come ha fatto l’Argentina);


  2) la “monetizzazione” del debito, che viene acquistato dalla banca centrale immettendo moneta nell’economia e quindi causando inflazione e deprezzamento del tasso di cambio.


Appunto, questo è quanto sta facendo la Banca Centrale Europea acquistando i titoli tossici di Grecia, Spagna e Portogallo. L'inflazione dell'euro colpirà tutti, risparmiosi e scialacquatori. Non è detto che i primi subiscano perchè, 'nel loro piccolo, anche le formiche si incazzano.

 Un caro saluto

                                           Gianfranco

lunedì 10 maggio 2010

Non è finita

Cari Amici,


    non è finita purtroppo. Come dicevo questa mattina, per valutare la portata degli eventi di questo fine settimana e la giornata appena trascorsa (grande euforia delle Borse) bisogna osservare l'andamento del cambio euro dollaro. Ebbene, dopo un rialzo iniziale il cambio è tornato sui livelli di giovedì scorso, segno questo che la speculazione dura, quella che non molla, ha deciso di proseguire le sue manovre contro l'euro e contro i paesi indebitati.


A questo proposito vorrei riportare questo giudizio apparso oggi sulle agenzie: '''In prospettiva economica  il debito pubblico rappresenta la maggiore incognita per il presente e per il futuro. Alcune generazioni di italiani, attuali e a venire, pagheranno questo pesante scotto''.


    Parola della CEI, Conferenza Episcopale IItaliana, che espone il problema del debito pubblico con insolita chiarezza.


 Un caro saluto


                                                 Gianfranco

Un lunedì da leoni

Cari Amici,


      questa volta non ho visto giusto, e mi scuso con voi. Pensavo che il piano di salvataggio dell'euro e dei paesi indebitati fosse di soli 200 miliardi di euro, una cifra risibile. Invece l'UE ne ha approvato uno da 600 miliardi, in linea con quanto avevo indicato la settimana scorsa citando i dati del TARP americano. Nella notte a Bruxelles l'UE ha avuto un'impennata di orgoglio e nonostante l'opposizione di Londra ha varato un progetto di salvataggio degno di questo nome.


    Tutto finito dunque, la crisi è rientrata, la speculazione è stata battuta? E' troppo presto pere dirlo. L'unico elemento di valutazione in questo momento di euforia è dato dal cambio euro-dollaro. Se tornerà a quota 1,50 (livello dal quale hanno presi avvio le manovre speculative) allora il peggio sarà passato, almeno per un anno. Se resterà intorno a 1,30 o tornerà a ascendere, allora dovremo prepararci  a nuovi tempi grami.


Un buon avvio di settimana


                                                                     Gianfranco

domenica 9 maggio 2010

Angela Merkel R.I.P.

Cari Amici,


  gli exit poll dicono che la Merkel ha perso le elezioni nel Nord Rhein nonchè la maggioranza nel Bundesrat. Come era prevedibile, i tedeschi hanno punito il governo che presta soldi alle cicale mediterranee. Dopo ii diniego inglese di ieri agli interventi europei e il voto tedesco, cosa pensate che succederà domani sui mercati? E  che ne sarà dell'euro? Killing Fields/5?


Un buon avvio di settimana


                                                           Gianfranco


 

I furbetti del Quartierone..

Cari Amici,


     Il Berlusca l'ha proprio pensata bene quando ha dichiaratoa Bruxelles che i bond della Grecia che sono messi in vendita dagli investitori (che temeno di non rivedere più i loro quattrini) devono essere acquistati dalla Banca Centrale Europea. Se questa prassi venisse adottata si scaricherebbe sui conti di tutti gli europei i guasti della Grecia. Berlusconi, ov viamente, pensava non tanto ad Atene  quanto all'Italia che con i suoi 1,800 miliardi di debito pubblico è la vera spada di Damocle sull'Europa e sull'euro.


   Si capisce dunque la reazione stizzita a dir poco, e di sconcerto da parte degli altri paesi eurpei e della BCE in primo luogo. Se passasse questo principio Berlusconi avrebbe l'eterna riconoscenza di noi italiani che scaricheremmo sull'Europa tutto il guasto degli ultimi 30 anni, corruzione, crimine organizzato, evasione fiscale, etc. etc . etc. Il Berlusca riesce a rendere abbelinati noi italiani, ma forse con gli europei sarà un pò più dura. O almeno, lo si spera.


Buon avvio di settimana


                                                               Gianfranco

Ore decisive..

Cari Amici,

   week end di passione per i responsabili europei chiamati a decidere il da farsi dopo i forti attacchi all'euro e alle borse dell'ultima settimana. Week end di passione anche  per la speculazione che si sta preparando alla spallata finale.

  Qualche numero per meglio chiarire la situazione: 110 miliardi di euro stanziati per la Grecia, 65 miliardi per contrastare la speculazione, più la disponibilità (tutta da verificare) della BCE ad acquistare i bond dei paesi sotto tiro. Bastano? Secondo le stime di alcuni esperti ce ne vogliono almeno 600 miliardi, che è poi la stessa cifra del Tarp americano, l'intervento finanziario dell'amministrazione Obama di  di 750 miliardi di dollari per salvare le banche americane e l'Aig.

   Ricordiamo che ogni giorni sui mercati dei cambi si muovono per soli fini speculativi (quindi non dovuti a scambi commerciali) almeno 4.000 miliardi di dollari (dati della Banca Internazionale dei Regolamenti) al 2007, oggi certamente prossimi ai 5.000, contro i 200-220 che il fronte europeo può mettere in campo in tre anni per salvare la Grecia. Data la sproporzione delle forze  lo spiegamento di miliardi dell'Europa è semplicemente risibile. C'è una sola barriera contro gli assalti dei mercati: rendere non convertibili i capitali speculativi, come ha fatto la Malesia anni addietro. Una decisione impensabile per l'Europa, legata mani e piedi agli States.

   Ritengo che la settimana prossima sia decisiva per le sorti dell'euro e della costruzione europea in generale. La speeculazione ha trovato dove mordere, la preda reagisce in maniera non coordinata e per proclami che lasciano il tempo che trovano. Tanti auguri.

                                     

                                    Gianfranco

venerdì 7 maggio 2010

Che vergogna..

Cari Amici,


                             che brutto spettacolo alla Camera: Tremonti spiega gli ultimi eventi finanziari. Colpisce l'assenza dei membri del Parlamento: appena 85, si legge, Agli altri non interessa sapere da fonte certamente qualificata cosa sta succedendo dietro i morti di Atene, i tumulti in Grecia, i crack delle Borse, la fibrillazione dell'euro, le affannose consultaziuoni dei leader mondiali per trovare una soluzione alle difficoltà del momento.


Ma di che si occupano i nostri parlamentari, quelli del partito di governo e quelli dell'opposizione? Non hanno capito che questa non è la solita crisi di Borsa, non è la bolla tecnoiogica e nemmeno quella dei subprime? Non hanno capito che per effetto di questa crisi potrebbe crollare il castello politico e finanziario dell'Unione Europea con conseguenze del tutto imprevedibili? Mah, saranno persi in altre vicende certamente più importanti. Mi sovviene quanto sostenevano gli antichi greci: gli dei accecano gli uomini prima di dannarli.


Un buon fine settimana


                                                                                   Gianfranco

Killing Fields/4

Cari Amici,


    


             rischio proprio di essere monotono., ma all'orizzonte non vedo novità positive. Per rasserenare gli animi Moody's ha detto che le banche italiane sono meno esposte delle altre nei confronti della Grecia, ma non ha escluso la loro 'esposizione'.  Sappiamo che le più esposte sono le banche francesi , le tedesche e le inglesi, ma non conosciamo quale sia l'impegni delle nostre  verso la Grecia. Anche Corrado Passera, AD del gruppo Intesa che qualcosa in merito dovrebbe sapere, si è ben guardato dal rivelare cifre. E ricordiamoci che le banche greche sono tecnicamente fallite, si reggono soltanto perchè sono sostenute dalle cilleghe internazionali. Senza l'aiuto esterno avremmegià visto la corsa agli sportelli.


  Avete fatto caso che quando si verificano dei crolli emergono strani guasti tecnici che in qualche modo frenano la tendenza negativa? L'esperienza mi dice che si tratta di espedienti adottati dai responsabili per evitare il cosiddetto 'meltdown' ovvero il collasso da panico. E lunedì si ricomincia, con la novità dell'esito elettorale in Germania.


Un buon fine settimana


                                                                               Gianfranco

Gordon Brown R.I.P.

Cari AMici,


                          i laburisti vanno sotto, Gordon Brown esce di scena, il Parlamento appeso sarà l'angoscia politica degli inglesi nei prossimi mesi. Hanno votato contro i laburisti quanti non hanno condiviso le scelte di politica estera volute dal governo di Blair e Brown (sostanzialmente gli impegni militari in Irak e Afganistan)  e le politiche economiche 'liberistiche' che hanno depauperato ancor di più il tessuto industriale del paese.. Anche qui gli elettori hanno votato con i piedi e hanno scelto il male minore.


  Prosegue la tempesta perfetta sulle piazze finanziarie dell'Occidente.Il calo del dollaro, ormai vicino a 1,22 contro dollaro, non promette nulla di buono. , al di là di qualche rilmbalzo del gatto morto che non commuove più di tanto. E domenica si vota in Germania: sarà la cartina di tornasole di come i tedeschi e in genere gli europei virtuosi valutano il caso Grecia. 


  Un caro saluto e un buon fine settimana


                                                                                             Gianfranco

giovedì 6 maggio 2010

Killing fields/3

Cari Amici,


                    Un'altra giornata trionfale per la speculazione, che macina guadagni sulla pelle degli investitori che si lasciano prendere dal panico e vendono. Il fatto che l'euro perda terreno è una manna per le aziende europee che aumentano le proprie esportazioni, mentre il crollo delle Borse riduce i risparmi degli investitori onesti. Sino a quando potrà durare questa situazione? Non credo per molto, prima o poi verranno introdotti meccanismi per impedire le vendite allo scoperto.


Resta pur sempre il malessere di fondo provocato dal caso Grecia e dal contagio a Portogallo e Spagna.  E ora viene alla ribalta anche la situazione italiana: Tremonti e altri da bravi pompieri gettano acqua sui primi fuochi. Vedremo alle prossime aste di BTP se saranno riusciti nel loro intento di allontanare il possibile downgrading delle agenzie internazionalu sul nostro debito e sulle nostre banche.


Un caro saluto                                                            Gianfranco

Cari Amici,  


                           Moody's viene allo scoperto e dice che anche le banche italiane potrebbero avere  problemi per la crisi finanziaria della Grecia. Secondo i dati ufficiale le banche europee sono esposte per circa 350 miliardi nei confronti della Grecia e almeno 35 miliardi sarebbero di pertinenza degli istituti nostrani. E proprio le banche sono il tallone di Achille di tutta la vicenda.


  Nella sua intervista su Repubblica l'economista Roubini lascia capire che tra breve in Grecia potrebbe verificarsi la corsa agli sportelli, vale a dire l'insolvenza delle bancheche non hanno più liquidità  e le code dei clienti che chiedono  il ritiro dei propri quattrini. Esattamente come avvenne  in Argentina dieci anni fa. Varrebbe la pena di tenere qualche migliaio di euro sotto il cuscino, non si sa mai.


Un'ultima annotazione per comprendere come il contagio si stia diffondendo.Dopo il Portogallo, la Spagna.  Ieri il governo spagnolo ha collocato bond a 5 anni per 2,345 miliardi di euro a un tasso medio del 3,532%. Un  tasso  più alto di quello del 2,81% registrato del marzo scorso. Gli investitori prestano danaro ai Piigis, ma a tassi più elevati: vale il principio,maggiore il rischio, più alti i rendimenti.


Tanti auguri


                                                            Gianfranco 

Il pesce puzza dalla testa..

Cari Amici,


  non meravigliamoci di quanto succede nel rapporto tra giustizia e membri del governo. Con un premier di quel tipo, indagato per tutto e su tutto, chiunque lo frequenti si sente autorizzato a fare di tgutto e di più. Dovrebbe essere l'unto del popolo ad andarsene con dignità, finchè è in tempo. Fini e Bossi hanno iniziato a prendere le distanze, il primo per il ben noto dissenso, il secondo perchè ha in mente qualcosa che contrasta con le visioni di Berlusconi ha poco da spartire: credo che il Senatur pensi ad un break up dell'Italia secondo quanto ha scritto ieri l'Economist per effetto della crisi finanziaria. Berlusconi, nella sua visione, è troppo vecchio e stanco per gestire questo delicato passaggio


   E proprio la crisi sarà il catalizzatore di questa visione del Senatur.  l'euro a 1,27, le Borse che perdono terreno, l'oro che sale, il timore del contagio che non viene arginato con decise prese di posizione da parte dei responsabili, tutto gioca in favore di un grosso ribaltone. Mi viene il sospetto che, nonostante le dichiarazioni ufficiali,  la classe politica dell'Occidente sappia perfettamente quanto sta succedendo, la crisi finanziaria è stata progettata da governi e grande speculazione per ragioni che non sono ancora emerse. Qualcuno l'ha progettata, altri la subiscono non riuscendo ad opporsi. Quando il disegno sarà chairito, l'ordine economico dell'Occidente sarà diverso da quello attuale.


Un caro saluto                                                                      Gianfranco


 

mercoledì 5 maggio 2010

Le prime vittime

Cari Amici,


dopo i 200 miliardi di euro bruciati dalle Borse (ma di questo potremmo anche non preoccuparci) ora arrivano purtroppo le prime vittime, i tre di Atene che poco c'entravano con gli eventi finanziari. Hanno soltanto avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato e sono morte per mano di terroristi, non di gente che scioperava per non ritornare indietro di trent'anni in termini di benessere e tenore di vita. Si sta ripetendo la stessaserie di eventi che ha caratterizzato la crisi argentina.


Ma ieri gli ambienti finanziari sono stati condizionati anche da un'altra notizia negativa: i bot portoghesi sono stati assegnati al 3 per cento, contro un tasso precedente dell'1.  Ciò significa che il contagio si è ormai esteso dalla Grecia al Portogallo. Ancora debole l'euro a 1,28, manca poco a quel 1,22 previsto dal banchiere italo.inglese. Nulla di buono dunque, crescono le tensioni finanziarie e quelle politiche. Speriamo nella saggezza e nel buon senso di tutti, governanti e governati.


                                Gianfranco 

Replica?

Cari Amici,


                  dopo i 140 miliardi bruciati ieri dalle borse avremo oggi un'altra giornata di passione? L'avvio di questa mattina sembra confermare l'ipotesi ma non si escludono mutamenti di rotta nel pomeriggio, quando aprirà i battenti New York. Il quadro di fondo resta lo stesso: euro debole, borse deboli, incertezze su Grecia, Spagna e Portogallo. E l'oro che continua a salire, ormai a 1.200 dollari per oncia: è il classico bene rifugio cui si ricorre per timore di inflazione, svalutazioni etc. Non siamo al panico, però basterebbe poco, penso a un downgrading del debito spagnolo, a notizie sulle esposizioni reali delle banche europee verso la Grecia, e si scatenerebbe nuovamente la rissa. 


                                             GIANFRANCO


 


N.B. Hamas non ha più soldi per pagare gli stipendi ai suoi militanti a Gaza. L'uomo disperato è disposto a tutto, non avendo più nulla da perdere. 

martedì 4 maggio 2010

Killing fields.../2

Cari Amici,


                        una'ltra giornata da killing fields, con la speculazione (ora ribassista) che imperversa. Si teme che tra breve anche la Spagna venga declassata e  che i tumulti di piazza della Grecia spingano Atene a rifiutare le condizioni capestro imposte da IFM e EU. Così le Borse e l'euro crollano, e non si riesce a vedere il fondo. Per ora vince la speculazione, domani se sa no..


 


stay tuned


                                            Gianfranco


 

L'Abbelinato..

Cari Amici,


   l'abbelinato, ovvero Claudio Scajola, si è dimesso. Il colpo di grazia ad una posizione non più sostenibile lo ha inferto il Giornale di Vittorio Feltri, che questa matgtina auspicava le sue dimissioni se non altro per il criterio della congruità: come si può acquistare un appartamento di 1,7 milioni per soli 600.000. 'Forse  sono un pò abbelinato  (termine ligure equivalente  più o meno  a  pirla in milanese - era la sua difesa - ma credevo che i prezzi delle case a Roma fossero più bassi di quelli della Liguria'. Scajola ha capito che Berlusconi lo mollava mandandogli il segnale per mezzo di Feltri e se ne è andato.


   Esce di scena Scajola, di lui restano però le propaggini nucleari e altre amenità che sarà difficile digerire.


Un caro saluto


                                                   Gianfranco


 


n.b. dollaro a 1,31 e Borsa a picco. Come si prevedeva

lunedì 3 maggio 2010

Non è successo nulla...anzi, no

Cari Amici,


        i mercati, cioè la speculazione, hanno bocciato il piano di salvataggio della Grecia. Anzi, l'euro si è indebolito ancor di più contro il dollaro. Sul fronte opposto è aumentata la resistenza dei greci, che delle misure economicamente repressive non non ne vogliono proprio sapere.


    Insomma. un mezzo disastro per i vertici europei che si trovano ad affrontare le prima e vera crisi dell'euro. C'e soltanto da sperare in un colpo di mano da parte dei parlamenti nazionali europei che devono ratificare le decisioni presi dai Governi. Una bocciatura parlamentare eviterebbe ulteriori figuracce.


 Tanti auguri


                                            Gianfranco


          


 

Delusione?

Cari Amici,


      come prervedevo la speculazione non si è lasciata imprewssionare più di tanto dalle decisioni prese nel fine settimana per il salvataggio della Grecia (110 miliardi di euro, non 140 come ho scritto ieri, chiedo scusa per l'imprecisione ma ho fatto confuzione tra euro e dollari): borse deboli e un ero altrettanto debole sono i segnali che qualcosa non funziona nel piano di salvataggio della Grecia.


  La spegazione è semplice: le misure di auteritàc he tene dovràù prendere pèerrispettare gli accordi  faranno contrarre l'economia greca, che non potrà pertanto pagare debiti ed interessi. E' lo stesso caso dell'Argentina. Il problema è soltanto rinviato, ragiona la speculazione, non risolto. Di qui la debolezza dei mercati.


Un buon avvio di settimana


                                                           Gianfranco


 


n.b. Scaiola, ovvero la faxccia di bronzo al cubo.

domenica 2 maggio 2010

Salvataggio?

Cari Amici,


                          allora l l'Europa e il Fondo Monetario Internazionale hanno deciso di salvare la Grecia mettendo a disposizione 140 miliardi in tre anni. Domani vedremo le reazioni dei mercati. Se prevarrà l'idea che il salvataggio funzionerà vedremo forti rimbalzi dell'euro a 1,35 contro dollaro e delle Borse europee.


  Se invece non si avranno reazioni marcate, vorrà dire che lla speculazione è convinta del contrario: la crisi della Grecia non è affatto finita, soltanto rinviata. Dopo le elezioni tedesche di domenica prossima lq giostra ripartirà. Allora,. una settimana di tregua e poi la giostra riparte.


Un buon avvio di settimana


                                                          Gianfranco