mercoledì 30 giugno 2010

Errore

Cari Amici,


     Leggo:


"Come liberarmi dalla colpa


se le fibre del mio essere sono fibre d'errore.


Io fui, sono, dovrò ancora esistere,


non ha termine il ciclo delle mie vite.


Quando la mia anima abbandonerà la temporanea dimora


questa mia vita vedrà disperdersi gli elementi che la compongono:


or riuniti verranno dispersi e raccolti


come chicchi vuoti e leggeri".


Da Toukaram, guru indiano del terzo secolo avanti Cristo, il Salmo del Pellegrino.


Scusate le divagazione, ma ogni tanto anche lo spirito vuole la sua parte. Chissà se il Berlusca riconosce che le fibre del suo essere sono fibre d'errore


Un caro saluto


                                    Gianfranco


 

martedì 29 giugno 2010

Inadeguatezza

Cari Amici,


  giusto un giorno per valutare le conclusioni del vertice di Toronto e poi la speculazione ha ripreso fiato penalizzando Borse ed euro. Causa ufficiale: giovedì scadono gli interventi della BCE per le operazioni di finanziamento alle banche e questa scadenza suscita non poche perplessità. Causa ufficiosa: dopo l'ultimo downgrading della Grecia da parte di Fitch molti investitori istituzionali dovranno sbarazzarsi dei titoli sovrani greci in portafoglio (che oggi sono valutati quanto la spazzatura)  si temono dunque ripercussioni sul mercato del reddito fisso. Causa reale (a mio giudizio): l'incapacità, l'inadeguatezza della classe politica mondiale di trovare soluzioni all'altezza della situazione. Incapacità emersa palesemente per l'ennesima volta nell'ultimo summit. Act now or pay later, avevo scritto. I vertici mondiali non si sono mossi e ora la speculazione si presenta all'incasso.


Un caro saluto

                                                                    Gianfranco


n.b. i 7 anni dati a Dell'Utri non ci autorizzano ancora a chiamare questo personaggio 'mafioso' come già avvenne per Ciancimino padre. Manca il terzo grado di giudizio, la Cassazione. Poi vedremo.


 




Far West a Bonassola

  


Cari Amici,


           ieri sono stato testimone di un episodio di violenza di strada che mi ha turbato in quanto vi assisteva anche la mia nipotina.  Ma, soprattutto, mi ha turbato l'atteggiamento dei maggiorenti di Bonassola. Ricapitoliamo: ieri sulla piazza del paese ho assistito ad un diverbio tra due negozianti. Ad un certo momento uno dei due ha estratto un coltello a serramanico con una lama da almeno 15 centimetri e ha minacciato la'avversario. Ho preso Anna e l'ho trascinata lontano da quello spettacolo di violenza.

    Premetto che Bonassola è uno dei più ricchi paesi d'Italia, per lo meno sulla base dei depositi bancari procapite. Non c'è disoccupazione e i pochi abitanti vivono di rendita, affittano appartamenti e lavorano per il turismo. Insomma un'isola felice in un arcipelago di disoccupazione. Un'unica preoccupazione, la droga, che coinvolge molti giovani del paese. Giovano che in ogni caso vivono alle spalle dei genitori benestanti e non hanno problemi di sopravvivenza

   Ebbene, da ieri i maggiorenti del paese ogni volta che mi incontrano si portano il dito alla bocca e mi fanno cenno di star zitto, di non parlare. Temono che se la storia viene resa pubblica si possa compromettere l'immagine di questa isola felice e magari ne soffra anche la stagione turistica, che quest'anno risente, ma poco, della crisi. A loro poco importa del resto.


Un caro saluto

                              Gianfranco


 

lunedì 28 giugno 2010

Ma voi ci credete?

 


Cari Amici,




               ma voi ci credete veramente che i paesi delG20 riescano a dimezzare il deficit entro 3 anni? Io non ne sono per nulla certo. Credo  che il comunicato finale del summit di Toronto abbia adottato la solita tecnica del rinvio a medio termine, tre anni, spostando in avanti la soluzione di problemi che invece richiedono scelte a brevissimo termine. Ma del resto non si poteva fare diversamente, i Grandi non potevano palesare di fronte al mondo la diversità dei loro punti di vista e delle decisioni adottate.


     Che avverrà dunque? Per un pò vi sarà calma piatta, sempre che la valanga sovrana, la massa dei debiti degli Stati (per usare la terminologia di Timothy Ash), non mostri qualche segnale di ripresa. Poi in autunno, quando l'apporto di luce diminuirà e scenderà quindi la produzione di serotonina, con conseguente peggioramento degli stati umorali, riprenderanno le danze della speculazione.

   Un buon avvio di settimana

                                  Gianfranco

 

domenica 27 giugno 2010

I banc se tuchen no...

Cari Amici

                  

                da Toronto è emersa chiara la linea finanziaria dei grandi dell'Occidente: le banche si salvano (ed eccezione di Lehman, che fu lasciata fallire, però era banca di investimenti, non commerciale) ma non si tassano. In questo momento le banche stanno facendo guadagni incredibili cavalcando nuovamente il cavallo della speculazione finanziaria, ma nessuno si azzarda a tassare i loro profitti con un'imposta straordinaria. Avviene dunque che lo Stato, quindi tutti i contribuenti, venga penalizzato dalle operazioni di salvataggio delle banche, mentre i loro profitti finiscono nelle tasche dei dirigenti, grazie ai bonus, e degli azionisti. Aveva proprio ragione Voltaire: se vedi un banchiere che si getta dalla finestra seguilo, tu non sai come andrà a finire, ma certamente avrai un guadagno.


Un caro saluto

                                               Gianfranco

sabato 26 giugno 2010

Vendesi

Cari Amici,


             ho letto questa mattina le indiscrezioni del Guardian secondo le quali la Grecia intenderebbe vendere alcune isole per fare cassa e uscire dalla ristrettezza finanziaria. Nessuno pensava che la crisi avrebbe avuto ripercussioni di tale portata, sollevando questioni di sovranità che un tempo si risolvevano con le guerre. Ci eravamo già soffermati su questo argomento, i tedeschi aspirano a Corfù, la comunità gay internazionale ambirebbe a Mikonos, e via di questo passo. E noi cosa mettiamo in vendita? Ai francesi piacerebbe l'Elba, se non altro per i ricordi napoleonici, e forse la Val d'Aosta, ai russi parte della riviera adriatica e del litorale laziale, ai tedeschi l'Alto Adige. Io proporrei di vendere la Sicilia in blocco, non perchè sia un mangiaterroni, ma perchè in questo caso il problema della Mafia lo lasceremmo ad altri.


Un caro saluto


                                                        Gianfranco

venerdì 25 giugno 2010

Non scholae, sed vitae..

Cari Amici,


          La scuola pubblica in Italia è allo sbando e a settembre il problema scoppierà in modo devastante. A Bologna gli insegnanti sono in rivolta contro il ministro Gelmini e il governo per i tagli che producono 42.000 insegnati in meno, 15.000 bidelli e assistenti in meno, fino a 33 studenti per classe. In compenso alle scuole private è stato assegnato un miliardo e mezzo di euro. Lo Stato deve finanziare la scuola pubblica, non quella privata.

  Non solo, i comuni stanno smantellando le scuole civiche. A Milano, ad esempio, non si accettano più iscrizioni per il primo anno delle superiori serali (liceo, ragioneria, istituti tecnici, scuole professionali) che sono per altro destinate alla chiusura.Per ora si salva la scuola linguistica Manzoni, che gode di un discreto prestigio e che la Moratti non si azzarda a toccare. Invece di buttare miliardi nell'Expo il sindaco Letizia Bricchetto (di Genova)  farebbe bene a prestare maggiore attenzione all'istruzione dei concittadini.

 

Un caro saluto e un buon fine settimana


           Gianfranco


n.b. chi scrive ha frequentato il civico liceo serale di Milano, e ricorda ancora la dedizione e le qualità dei suoi insegnanti.


 

giovedì 24 giugno 2010

SCHADENFREUDE...

Cari Amici,

            

                      SCHADENFRUDE, parola tedesca che significa gioia per i dolori (altrui). Non è un bel sentimento, è vero, godere del dolore degli altri è meschino e da vigliacchi. Eppure io ieri alla sconfitta dell'Italia del pallone un pò di Schadenfreude l'ho provata. Mi spiego. Se per Italia si intendono quei valori effimeri, prevalenti oggi, dell'apparire e non dell'essere, quel dare importanza a eventi vacui come una partita di calcio e una sfilata di moda, mercificare le donne, beffeggiare gli avversari, svillaneggiare i deboli, dimenticarsi dei poveri e di chi soffre, ebbene allora ieri è stata la rivincita di questa Italia di seconda categoria. Ed io ho provato piacere, non lo nego.


un caro saluto

                                 Gianfranco

Titanic

Cari Amici,


   pensavo che l'estate sarebbe trascorsa in pace, almeno per la finanza mondiale, invece vedo i segni di un ritorno massiccio della speculazione contro l'euro. I Credit Default swaps (cds) del debito greco hanno toccato i livelli di marzo, i titoli greci rendono oltre il 10 per cento, e le Borse hanno ripreso a scendere. Si tratta di un messaggio che la speculazione invia ai Grandi della Terra che si riuniscono a Toronto. Act now or pay later: Muovetevi ora, oppure pagate in seguito.

   Già adesso noi stiamo pagando la crisi in termini di aumento dei prezzi delle materie prime importate, di abbassamento del tenore di vita e di perdita di posti di lavoro. L'orchestrina suona sul ponte del Titanic e nessuno vuole accorgersi della falla che sta squarciando la nave. Stiamo allegri e attendiamo con (poca) fiducia gli eventi.


Un caro saluto

                        Gianfranco

Il lato B

Cari Amici,

                 

    visto l'esito delle elezioni sembra plausibile che Fiat marci verso il piano B, vale a dire la chiusura dell'impianto di Pomigliano, il passaggio ad un altro soggetto, sempre Fiat, e quindi la sua riapertura con i dipendenti disposti ad accettare le condizioni imposte da Sergio Marchionne. Il tutto mentre lo Stato sta a guardare, non interviene e accetta che le conquiste di tanti anni di lotte operaie vengano spazzate via nello spazio di un mattino.

  Che fare? Per ora credo non si possa fare nulla, perchè il capitale in questo momento storico può trovare soluzioni produttive più economiche quasi ovunque in giro per il mondo. Non resta che attendere che il proletariato cinese (con salari medi di 250 euro mensili) dia cenni di insofferenza e chieda aumenti salariali. Soltanto in questo caso la delocalizzazione del lavoro dall'ovest all'est potrebbe diventare onerosa e il lavoro rientrerebbe in occidente. Ma passeranno anni. E nel frattempo le nostre condizioni sociali  si deterioreranno, con tutte le conseguenze del caso, persino un  ritorno a forme violente di protesta.


Un caro saluto

                                               Gianfranco

mercoledì 23 giugno 2010

affari e politica

Cari Amici,


  già negli anni sessanta il presidente americano Dwight Eisenhower ammoniva sullo strapotere negli States della lobby esercito/aziende della difesa/big oil. Dietro l'assassinio di John Kennedy si celava con ogni probabilità un contrasto tra politica e interessi industriali. La lobby ottenne il massimo successo con i due Bush: vi ricordate la Halliburton, società di servizi petroliferi e di logistica militare  nella quale aveva i suoi quattrini il vice presidente Dick Cheney? E che dire degli interessi petroliferi dei due Bush nonchè degli intrecci con i sauditi, resi evidenti dal film di Michael Moore? Oggi dietro lo scontro tra il presidente Barak Obama e il generale Stanley Mc Christal sulla gestione della guerra in Afganistan si intravvede lo stesso disagio. A leggere la stampa americana sembra impensabile che il generale abbia effettuato un colpo di testa del tutto isolato, senza l'appoggio della ben nota lobby. Se mi trovassi nei panni di Obama comincerei a preoccuparmi.

Un caro saluto

                                    Gianfranco

Fuori gioco

 


 


Cari Amici,


''In quest'anno l'economia ha lentamente ripreso la sua corsa, ma sull'economia ancora e di nuovo incombe il rischio di un drammatico e devastante e nuovo fuorigioco della finanza''. Lo afferma il ministro dell'Economia, Giulio Tremonti, in un passaggio del suo discorso in occasione della celebrazione del 236* anniversario di fondazione della Guardia di Finanza, in corso a Roma. ''Oggi, sul mercato - spiega Tremonti -, il valore nozionale dei derivati 'Over The Counter' e' pari a circa 12 volte il valore del Pil mondiale. Esattamente come prima del crollo delle piramidi bancarie, nell'autunno del 2008. La massa della finanza e' cresciuta, e cresce ancora a dismisura e fine a se' stessa e incombe sull'economia reale, nella forma immanente e permanente tipica del rischio sistemico''.


Ma allora, perchè non tassare le attivitè finanziarie,adottando  la Tobin tax per intenderci? Vedremo se a Toronto Tremonti userà lo stesso tono di oggi.


Un caro saluto


                                               Gianfranco

lunedì 21 giugno 2010

It's all over now?

Cari Amici,


   la Borsa sale, l'euro si rafforza, passano in Europa i progetti di riduzione dei deficit e del debito pubblico. E' tornato il bel tempo sul sistema finanziario, la crisi è finita?

   I miei esperti mi dicono che è finita la prima fase della crisi, quella caratterizzata dalla presa di coscienza delle dimensioni impossibili dei debiti sovrani. Vale a dire, gli Stati del sistema euro ( e non solo loro) sono troppo indebitati e devono trovare una via d'uscita dal cul-de-sac nel quale si sono infilati.  Le misure adottate non vengono ritenute all'altezza della soluzione. Un esempio: con la manovra in fase di discussione l'Italia vuole risparmiare 25 miliardi di euro nei prossimi due anni, mentre il suo debito pubblico sotto la spinta degli interessi cresce di 7 miliardi di euro al mese. In pratica, la manovra non copre nemmeno 4 mesi di maggiori oneri.

  E poi, come viene sottolineato da parte americana, ridurre i consumi in Europa significa rallentare la crescita e senza crescita non si trovano le entrate per compensare gli interessi sui debiti. Ecco perchè prende piede l'ipotesi, per ora in punta di piedi, di una ristrutturazione del debito, applicabile all'inizio soltanto ai casi piuù disperati (Grecia e Ungheria, ad esempio). Se passa però questo principio nei due piccoli paesi europei, si spalancherà un portone a livello mondiale.

Un buon avvio di settimana, magari con un pò più di caldo


                             Gianfranco


 

domenica 20 giugno 2010

I nuovi poveri

Cari Amici,


Ieri sera sono passato per caso in Corso Vittorio Emanuele. In una nicchia del corso, distante dal flusso dei turisti, era posteggiato un camioncino dei City Angels che distribuiva generi di conforto, viveri, bevande e abiti a un piccolo gruppo di cittadini. Mi ha colpito non tanto il fatto quanto la tipologia di chi ricorreva a questa azione caritatevole. Non i soliti 'barboni', oppure extracomunitari disperati, o i punk a bestia che circolano per Milano, bensì gente dal portamento regolare, dagli abiti ancora in buono stato. Non facevano ressa intorno al furgone, non spingevano, non vociavano, non tendevaqno le mani, ma ritiravano in silenzio le offerte mostrando un grande senso di dignità. Ebbene, eccoli i nuovi poveri, quelli che non arrivano alla terza settimana, quelle che soffrono in silenzio, che non occupano stazioni, autostrade e municipi, che non danno in escandescenze ma sopportano con rassegnazione il loro destino. Mi si è stretto il cuore.


Un buon fine settimana

                              Gianfranco

venerdì 18 giugno 2010

Che stress.....

Cari AMici,

      

      per rassicurare i mercati ormai sempre più diffidenti nei confronti del sistema bancario (ormai le banche non si fidano più delle loro consorelle e non si fanno prestiti a vicenda) l'UE ha deciso di rendere pubblici gli 'stress test', una sorta di indicatore dello stato di salute delle 25 principali banche europee. Già, il nodo critico dell'attuale situazione finanziaria è costituito oltre che dal debito pubblico degli Stati europei anche dagli impegni 'incagliati' o 'sofferenti' delle grandi banche, dei quali si sa ben poco. Si sa solo che le grandi banche sono esposte per circa 2.000 miliardi di euro nei confronti di Spagna, Irlanda, Portogallo e Grecia, ma dove questi soldi siano finiti non è noto, e le banche non lo dicono. Sono andati a finanziare il boom edilizio della Spagna, ora in crisi, o le speculazioni degli armatori greci? Questo è un mistero, più o meno simile per dimensioni e condizioni a quello dei mutui subprime americani di due anni fa.

Lo stress test ha comunque i suoi limiti, si riferisce alle prime 25 banche dell'UE, ma non all'intero universo europeo. Ad esempio la Cajasur, la banca spagnola del Vaticano salvata dal governo di Madrid, non rientrava nell'universo del test, E quante altre banche si trovano nelle stesse condizioni?

Un caro saluto

                               Gianfranco

giovedì 17 giugno 2010

Torna la Tobin Tax?

Cari Amici,


 importante decisione presa oggi dal Consiglio d'Europa: ha  deliberato di proporre al prossimo G20 di Toronto una tassa sulle transazioni finanziarie. Proprio ta Tobin Tax di cui abbiamo già parlato in passato. Dovrebbe rendere circa 100 miliardi di euro allìanno da destinarsi alle fasce sociali più deboli.


  Ma è solo una proposta: a Toronto Usa e Uk si opperranno decisamente a questa mossa che penalizza la speculazionwe finanziaria annidata a New York e Londra. E c on ogni probabilità non se ne farà nulla


Un caro saluto


                                   Gianfranco

Strade sporche e case pulite

Cari Amici,


 leggo che l'Italia e' favorevole all'inserimento del debito privato all'interno dei parametri del patto di stabilita'. Lo ha detto il ministro degli Esteri, Franco Frattini. "E' fondamentale perche' il debito aggregato italiano mette l'Italia al secondo posto assoluto, mentre il debito pubblico al penultimo". In breve, quando si ridefinirà il nuovo patto di stabilità tra i paesi dell'euro si dovrà tener conto non solo del rapporto Pil-debito pubblico, ma anche del rapporto pil-risparmio privato. Gli italiano erano, e forse lo sono ancora, tra i più attenti risparmiatori del mondo. Ai bei tempi le famiglie risparmiavano sino al 20 per cento del reddito annuo e lottavamo con i giapponesi per il primato mondiale. Oggi non è più così, le famiglie accumulano di meno perchè in molti casi devono farsi caso dei bamboccioni.

  Quale lo scopo della proposta di Frattini? Come paese Italia, dice il ministro, siamo una frana per quanto riguarda il debito pubblico, ma le famiglie hanno pochi debiti e contano su un grosso risparmio. Abbiamo le strade (pubbliche) sporche, ma le case (private) sono pulite. Negli States sono sporche sia le strade che le case, coperte da montagne di debiti. Se passa questa proposta l'Italia introdurrebbe il criterio della partecipazione privata al dissesto della finanza statale. Ogni italiano si porta sulle spalle circa 30.000 euro di debito pubblico,  ma i risparmi delle famiglie sono in grado di coprire la falla. Del resto, fa capire Frattini, il debito del paese è cresciuto negli anni perchè vi sono stati interventi sociali (pensioni, sanità, istruzione, cassa integrazione, salvataggi di aziende, calamità) che hanno agevolato il benessere degli italiani.

   Ma i guasti e gli sperperi della politica chi li paga? I soliti ignoti?

un caro saluto

                                    Gianfranco 

mercoledì 16 giugno 2010

Fratelli di Stasi?

Cari Amici,


    vi ricordate il film tedesco 'La vita degli altri' sulla vicenda di quello spione della Stasi che si dissocia e collabora con la resistenza antigovernativa? Ebbene, si calcolava all'epoca che su tre cittadini della Ddr uno spiasse per conto della Stati e gli altri due erano spiati. La Stasi controllava tutti: quando studiavo a Berlino la polizia di Berlino Ovest mi disse che venivano spiati tutti gli studenti stranieri presenti in città e che quindi c'era un fascicolo anche su di me. Ne ebbi la conferma quando una  volta per sbaglio entrai in Berlino Est da un valico diverso rispetto a quello che utilizzavo di solito.

   Tutto questo per dirvi che le affermazioni di Berlusconi secondo i quali in Italia siamo tutti spiati (almeno 7,5 milioni di italiani,  dice) mi sembra un'assurdità. Saremmo sulla strada della Stasi. Lui invece non ha esitato a fare ricorso ai servizi di Tavaroli per far controllare i membri della sua famiglia, alcuni giocatori del Milan e personaggi politici. Attaccare per difendersi, ecco la sua tecnica, ormai nota da tempo.

Un caro saluto

                                  Gianfranco

martedì 15 giugno 2010

Sciur padrun dalle belle braghi bianchi..

ari Amici,

 

                 

                un sindacato diviso è sempre stato il sogno dei padroni sin da quando i lavoratori si sono dati proprie organizzazioni di difesa. Ora a Pomigliano. nello stabilimento della Fiat, si stanno giocando quelle poche conquiste ancora rimaste nelle mani dei lavoratori dopo tanti anni di lotta sociale. Se a Pomigliano la Fiom va sotto (e tutto fa pensare che così sarà) nel nome della globalizzazione il movimento sindacale italiano ritornerà indietro di decenni, sia per la difesa del posto che per la tutela dei salari e delle condizioni di lavoro. Siamo di fronte alla rivincita del padrone (scusate la terminologia vetero marxista, ma qui la si deve applicare nella sua cruda realtà) che avrà non poche ripercussioni sul fronte politico.

Un caro saluto

                               Gianfranco

bye bye Angela?

Cari Amici,


     dopo Gordon Brown oggi potrebbe essere la volta di Angela Merkel a perdere il controllo del proprio paese per le recenti vicende finanziarie.L'opposizionet parlamentare  ha già chiesto nuove elezioni a seguito del crescente malumore dei tedeschi per gli interventi a sostegno della Grecia e per le misure di austerità che il governo sta varando in linea con gli altri paesi europei. C'è una scadenza ben precisa che ci dirà se la Merkel dovrà affrontare le elezioni o meno: il 30 giugno, quando dovrà essere eletto il nuovo presidente della Bundesrepublik. Se il candidato della Merkel verrà sconfitto si arriverà alla resa dei conti all'interno della coalizione che guida il paese e la signora Merkel potrebbe essere il capro espiatorio.


Un caro saluto

                                                Gianfranco

Afganistan

Cari Amici,


   adeesso ci dicono (gli americani) che nel sottosuolo dell'Afganistan si cela un immenso giacimento di metalli preziosi o meno, litio, fverro, rame, berillio etc. Come non lo si sapesse che gli eserciti stranieri impegnati nel paese sono lì non certo per il benessere del popolo afgano ma per tutelare gli interessi dei soliti noti )un oleodotto dal centro Asia verso l'oceano indiano, il gas naturale, e adesso i metalli.


Ho letto di recente un interessante articolo su morale cristiana e globalizzazione: non c'ìè mai stata alcuna ferma presa di posizione, dichiara lo scrittore,  da parte del Vaticano nei confronti del fenomeno se non per gli aspetti più folkloristici dello stesso, quali l'esportazione della pronografia e il rilassamento dei costumi che in genere accompagnano la supremazia economica dell'Occidente. Qualcono si chiederà pure il perchè di questo silenzio, ma forse sarà troèèo tardi.


 


Un caro saluto


                                   Gianfranco

Azzurro..

Cari Amici,


vi dirò che ho provato un sottile piacere nell'apprendere dal silenzio sceso nella sala (giocavo a bridge) che l'Italia stava perdendo. Mi direte: sei anti italiano? No, sono contro i giocatorisdi calcio e la loro protervia. Ricapitoliamo: il leghista Calderoli ha detto che in tempi di crisi bisognava ridurre i compensi per la Nazionale, e si è preso pernacchie e vaffa.. un pò da tutti. I più accaniti sono stati i giocatori, Gattuso e Buffon, mi pare, che gli han detto di farsi gli affari suoi.


    Questa arroganza e protervia proprio non mi va giù. Vi ricordate del decreto spalmadebiti varato dal governo Berlusconi nel 2003, che ha consentito a parecchie squadre di serie A (Milan tra le altre) di evitare il fallimento a spese delle banche, che poi hanno scaricato le perdite sulla collettività? Si parlò all'epoca di un regalo da 500 milioni di euro fatto a squadre che avevano spese folli per acquistare giocatori. Senza questo decreto molte squadre avrebbero chiuso i battenti, parecchi giocatori avrebbero perso il posto e oggi non assisteremmo alle manifestazioni di protervia da parte di queste braccia e gambe sottratte all'agricoltura.


Un caro saluto


                                           Gianfranco


 


n.b. L'Unione europea impugnò il decreto, ma senza successo

lunedì 14 giugno 2010

Panem et circenses

Cari Amici,


 ecco la new del giorno, tralasciando lo psicodramma in crescendo che accompagna l'esordio della nazionale:




 Il livello raggiunto dal debito pubblico, 1.813 miliardi di euro a fine aqprile (30.200 euro per ogni italiano) è ''una mina vagante''. Lo dicono Elio Lannutti, presidente di Adusbef e senatore dell'Idv, e Rosario Trefiletti, presidente di Federconsumatori, che evenziano in un comunicato come il debito pubblico negli ultimi mesi sia cresciuto di 7,100 miliardi al mese.


 E' una mina vagante destinata a crescere, sia per la crisi economica prodotta dai banchieri e dagli oligarchi che difendono le loro rendite con le unghie e con i denti senza mai pagare il conto,che per le politiche economice del centro destra, che non hanno messo in campo alcuna misura per una sua riduzione'', aggiungono i due esperti. E' noto da tempo che la destra politica è spendacciona, la sinistra poi deve rimediare i guasti, anche se io credo che oggi ci sia ben poco da rimediare se non prendendo provvedimenti straordinari quali imposte patrimoniali o consolidamento.


I giornali di domani dedicheranno pagine 'ad nauseam' alle prodezze pedatorie degli azzurri e quasi nulla al problema del debito. Queta non movere, dicevano i latini, e loro non si agitano.

un buon avvio di settimana

                                                                Gianfranco


 

domenica 13 giugno 2010

Il bavaglio..

Cari Amici,

               

non sono intervenuto sino ad oggi nel dibattito riguardante il disegno di legge sulle intercettazioni perchè ho preferito prestare attenzione ad altri problemi che in questo momento assillano il paese, dalla crisi alla disoccupazione giovanile, dalle opere faraoniche inutili e dannose (tav, nucleare, ponte sullo Stretto) al debito pubblico. Da ex addetto ai lavori affermo che non è corretto pubblicare sui giornali i testi delle intercettazioni prima dell'eventuale processo (in Germania vige una censura strettissima in proposito, e non si può dire che quel paese sia retto da un sistema fascista). Lo so che con questo  modo di pensare pesto i piedi alla mia categoria, e poi io stesso in passato all'epoca di Mani Pulite ho pubblicato non poche indiscrezioni e anticipazioni giudiziarie sui vari casi grazie a magistrati e avvocati che volevano acquistare notorietà. Penso a quanti ho tolto il sonno con i miei scoop, e non tutti alla fine delle indagini sono risultati colpevoli. Ma ormai il danno era fatto

.. Ritengo però che  agli inquirenti debba essere concessa la massima autonomia nell'uso delle intercettazioni come strumento di indagine per la maggior parte dei reati, ma che l'esito delle intercettazioni debba restare coperto dal segreto istruttorio per lo meno sino all'avvio del processo. Mi direte, ma allora il caso Scajola non sarebbe scoppiato.... Ebbene, se la magistratura avesse accelerato i tempi  delle indagini, magari frazionandole in tanti procedimenti a latere per competenze territoriali e per tipologia di reato, il caso sarebbe esploso ugualmente, forse con un ritardo di sei mesi, un anno, ma Scajola si sarebbe dimesso. Vorrei una vostra opinione in proposito.


Grazie e buon avvio di settimana

                                                                                         Gianfranco




al rientro dalla Francia

Cari Amici,


     spero stiate trascorrendo un buon fine settimana. Sono rientrato ieri sera dalla Francia e ho trovato la città semideserta, segno questo che la crisi non ha distolto i milanesi dalla pratica del fine settimana fuori porta (per lo meno quelli abbienti). Ho avuto uno scambio di idee con una mia amica attiva nel settore delle forniture di servizi alle aziende. Mi ha detto che la crisi si sta accentuando perchè le aziende, piccole,medie e grandi, stanno tagliando selvaggiamente le spese nei settori della pubblicità, marketing, ricerca, e dei servizi a causa del crollo della domanda. Per di più licenziano laddove possono e danno fondo alle riserve. Spero che a settembre si avverta qualche segno di ripresa, l'indebolimento dell'euro dovrebbe agevolare l'export. Per ora tutto sembra fermo.

Una nota di colore dalla Francia: in giro per le zone turistiche di Bretagna e Loira ho visto solo vecchietti della mia generazione, in coppia o in gruppi. Sarà perchè i giovani lavorano in questi mesi dell'anno, ma gli albergatori e i ristoratori ai quali ho posto domande in proposito mi hanno detto che quest'anno non va molto bene, manca la domanda da parte delle giovani coppie in viaggio di nozze (quelle di ceto medio) che  in passato si recavano in Bretagna e ora se ne stanno a casa per problemi di budget. La crisi non risparmia nessuno.

  Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                                                                      Gianfranco


nb.  Rilevo da La Voce un articolo di Tito Boeri con le seguenti conclusioni sulla recente manovra


'Serve più che altro a dare un segnale ai mercati. Non è detto che sia credibile perché rinvia ai posteri gli aggiustamenti strutturali di spesa ed entrate. Ben poco rimarrà in vigore dopo il 2012. E chi paga davvero sono, una volta di più, i giovani'.

martedì 8 giugno 2010

Diritti e doveri

Cari Amici,


 leggo da un blog amico:


non vedo perchè debba pagare io i privilegi e le scelte sconsiderate di chi mi ha preceduto.

per privilegi intendo le baby pensioni, gli scivoli di anni, le pensioni di invalidità che oggi non sarebbero più concesse, fino ad arrivare alle pensioni d' oro acquisite a tempo di record.


TOCCHIAMO GLI INGIUSTI DIRITTI ACQUISITI !









 

       

LE PRECEDENTI 2 GENERAZIONI DI ITALIANI SARANNO RICORDATE COME LE PEGGIORI IN ASSOLUTO.


QUANDO MORIRANNO QUESTI VECCHI BASTARDI (TUTTI COMPRESO I NOSTRI GENITORI) BUTTEREMO LE LORO SPOGLIE NEL MEDITERRANEO CON DISONORE.


 


Questro affermano i giovani di oggi quando guardano a noi che ormai abbiamo fatto il nostro tempo. E' vero, purtroppo, e non è la prima volta che lo dico su questo blog, la mia generazione verrà ricordata come una delle peggiori nella storia del paese. Un unico merito: non abbiamo fatto guerre.


                         Gianfranco

Killing fields/5

Cari Amici,


 i vertici europei sostengono di non essere preoccupati per l'attuale livello di cambio tra euro e dollaro: aloro 1,19 sta bene perchè agevola le esportazioni europee. Non piace loro invece il fatto che il deprezzamento della divisa europea avvenga molto rapidamente, a volte persino a colpi dell'1-2 per cento al giorno.  I mercati, cioè la speculazione, non ama attendere molto,vuole tutto e subito. E i governi devono adeguarsi, obtorto collo.


                                            Gianfranco


 


n.b. più avanti faremo i conti di hanno guadagnato gli speculatori che si sono posizionati al ribasso dell'euro pochi mesi fa, Sono cifre incredibili.

domenica 6 giugno 2010

Il bue e l'asino

Cari Amici,


    leggo dai giornali italiani


Di Pietro è uno sciacallo che costruisce la sua fortuna politica sulle disgrazie del Paese. Parola di Pier Ferdinando Casini, leader dei8 centristi. Condivido l'opinione di Casini, ma credo che il Pieferdi debba stare molto attento a non esporsi. Suo genero , il padre di Azzurra, è  noto presso banche, carabinieri, magistrati e anche quyalche giornalista, per operare nella zona grigia per quanto riguarda l'origine dei suoi capitali. Non vorrei che imbeccato da Di Pietro qualche magistrato d'assalto aprisse un fascicolo molto imabarazzante. Ormai qui in Italia le guerre politiche si fanno a colpi di dossier.


Un caro saluto dalla verde Bretagna


                                              Gianfranco


 


n.b.   la Gran Bretagna annuncia all'improvviso lacrime e sangue, il deficit pubblico è troppo alto. Forse anche i laburisti hanno taroccato i conti?

sabato 5 giugno 2010

Ungheria

Cari Amici,


         apro il giornale questa mattina a Mont St. Michel e leggo dei fatti di Ungheria, simili a quelli della Grecia (conto taroccati dai governi che se ne sono andati e rivelazioni dei subentranti politici), e della nuova debacle dell'euro. Anche questa volta la tegola è arrivata di venerdì, proprio come i downgrading di Fitch e soci. Il venerdì pomeriggio è un'occasione ottima per colpire, l'attenzione degli operatori è minore, qualcuno pensa al fine settimana, altri hanno già abbandonato l'ufficio, nella City di Londra dopo nle 14 ci sono i pub pieni. . Che dire, la speculazione non attende che il venerdì per colpire. Poi lunedì si riparte, ma i livelli toccati venerdì scorso dall'euro, sotto quota 1,20, verranno inseriti nei diagrammi dei graficisti e saranno la base per tutte le nuove speculazioni. Se poi un membro influente del governo francese fa capire che a Parigi la parità euro-dollaro non dispiace, allora attendiamoci il si salvi chi può cioè euro-dollaro alla pari. Pagheremo più per il petrolio e per le merci importate dalla Cina e dall'India, forse esporteremo di più, ma solo i prodotti9 che le aziende europee producono all'estero. Insomma, tempi grami. E nessuno si muove


Un caro saluto


                              Gianfranco.

giovedì 3 giugno 2010

Israele=Francia

Cari Amici


questì'oggi mi trovavo a Blois, circa 150 km a sud di Parigi.Il sonnolento pomeriggio di questa cittadina sulla Loira, famosa per il Castello rinascimentale e per la Maison de laMagie in memoria di Houdini, è stato improvvisamente agiotato da un manifestazione di circa 500 persone che urlavano morte a Israele e Vibvaq Palestina: erano per lo piùgiovani donne magrebile, anche se sventgolavano vistose bandiere turche, ma c'erano anche uomino arabi e non, tutti uniti nello sdegno contro <Gerusalemme. Non swo se in questo momento nel mondo si assiste a questa furibonda levata di scusi contro Israele per i fatti di Gaza. <Mi par di capire che per Israele si tratta di un disastro mediatico di poroporzioni enormi, di un trappolone teso da Hamas nel quale Gerusalemte ha infilato testa, mani, corpo e pure il resto. Adesso sarà difficile per Gerusalemme ricostruire le tela in Medio Oriente. Speriamosoltganto cher nulla sia stato compromesso per sempre.


                                                 Gianfranco.

mercoledì 2 giugno 2010

Val di Susa e la Tav

Cari Amici,


Un'esperienza di viaggio in val di Susa: ho percorso due giorni fa l'intera valle da Torino a Bardonecchia, 70 chilometri di autostrada. Ebbene, ho contato non più di 20 Tir, l'utostrda era vuota, chilometri e chilometri senza incontrrare traffico. Allora mi sono chiesto: vogliono costruire la Tav per trasportare il nulla. Sono tutti d'accordo, PDL e PD, per un'opera faraonica che arricchirà soltanto le imprese costruttrici e qualche politico, non certo gli abitanti del posto.


Un caro saluto dalla Fran cia


                                                      Gianfranco