martedì 30 novembre 2010

Chi predica bene...






Cari Amici,



  cadrà il governo sulla riforma dell'Università? La domanda non è vacua. anche oggi il governo è andato sotto due volte sugli emendamenti, e la pressione sale in tutta Italia. Gli studenti non si fidano di quanto sta approvando il Parlamento e soprattutto non si fidano di chi lo propone. E' credibile un Ministro che punta sulla scuola di qualità, sulla meritocrazia e poi, dopo essere stata espulsa per inoperosità dal consiglio comunale di Desenzale, si abbassa al punto di recarsi in Calabria, dove tutto è più facile, per prendere l'abilitazione alla professione di avvocato?



  E la sua nomina a ministro non si deve, dice un  mio amico di Desenzano che la conosce bene, alle sue grazie che attirarono il premier nel corso di una sua visita di qualche anno fa ad Arcore con il fidanzato? Non si alludeva forse a questo nel resoconto delle intercettazioni tra la Gerlmini ed una sua collega pubblicate dal quotidiano argentino Clarin e mai smentite?



Bassa pressione atmosferica, i miasmi salgono, meglio spostarsi ai piani alti.



Un caro saluto

                             Gianfranco


Pompieri


Cari Amici,



Pier Carlo Padoan, alto dirigente dell'Ocse, non vede problemi per il debito pubblico italiano "nè nel breve, nè nel lungo periodo". Gli crediamo. Però lo spread, il differenziale di rendimento tra i nostri Btp e il bund tedesco, sale a 210 punti, il massimo mai toccato negli ultimi tempi. Non siamo ai 700 punti segnati dai titoli greci al culmine della crisi del maggio scorso, ma il segnale è ugualmente preoccupante. La speculazione sta prendendo di mira il nostro debito, noi siamo il 'superpig' e le incertezze politiche non  ci aiutano, nonostante gli interventi di solerti pompieri come Padoan,  nello spegnere il fuoco che sta prendendo forza.

Sostengo da tempo che Berlusconi cadrà soltanto in presenza di una seria c risi finanziaria, proprio come quella che si sta delinenando. Solo in questo caso sarà costretto a passar la mano ad un governo tecnico simile a quello cui diede vita Ciampi nel 1992. Ma il prezzo che gli italiani dovranno pagare per liberarsi di lui sarà veramente eccessivo.

Un caro saluto e i migliori auguri

 

                                                                                                    Gianfranco

 


lunedì 29 novembre 2010

Deja vu...


Cari Amici,



Wikileaks racconta un sacco di menzogne, dice Berlusconi, non c'è nulla di vero, sono gossip di terza categoria, non leggete i giornali. Le Borse franano (ancora per qualche giorno, poi ci si stabilizza), colpa della mancanza di serotonina, dice Gianfranco, la crisi è profonda chissà quando finirà, dicono gli economisti. I conti dell'Italia sollevano qualche preoccupazione, dice l'UE, meglio tardi che mai. Gli studenti e i ricercatori vanno per tetti, lo facevano anche tanti anni, è una moda destinata a finire, dicono i benpensanti. . Napoli è sommersa dai rifiuti, datemi due settimane di tempo e tutto torna a posto, dice il premier. Mafia, camorra e 'drangheta ammazzano, ebbeh, lo hanno sempre fatto.  Insomma, tutto già visto e scontato. Ma che bel paese!



un caro saluto e un buon avvio (non fine, scusate il refuso) di settimana

                        

                                                                                                                            Gianfranco 

 


Much ado about nothing (molto rumore per nulla)


Cari Amici,



 delusione, ecco il sentimento che prevale, e non solo in chi scrive, per le rivelazioni di Wikileaks: dai documenti pubblicati non è uscito (per ora) nulla di più di quanto già si sapeva o si supponeva. Che l'Arabia Saudita finanziasse Bin laden era noto (attraverso il meccanismo dei versamenti per la diffusione delle scuole coraniche) come era noto che i paesi arabi del Golfo temono la bomba atomica iraniana. Che gli Usa spiassero l'Onu era altrettanto noto, come pure si sapeva di Berlusconi e dei suoi rapporti economici con Putin per gas, petrolio e TV. Come si sapeva della mafiuosità della Russia, in mano al cartello nalavitoso di San Pietroburgo, 

  Chiaramente questi rapporti sono frutto di attente letture dei giornali da parte di funzionari delle ambasciate e di pettegolezzi raccolti qua e là presso giornali e di contatti di medio livello. I veri resoconti sui rapporti tra i paesi interessati e Washington viaggiano a livello ben più alto, per ora al di fuori della portata di Assange e di altri hackers.

Mi spiace, è sfumata (almeno per ora) un'occasione  per diffondere la verità



Un caro saluto e un buon fine settimana



                       Gianfranco

 


domenica 28 novembre 2010

Angela



Cari Amici,



Una meta' scarsa dei tedeschi auspica l'abbandono dell'euro e il ritorno al marco. Lo rivela un sondaggio Emnid pubblicato dal settimanale 'Focus', secondo il quale il 47% dei tedeschi si dichiara favorevole all'abbandono della moneta unica, mentre il 50% vuole mantenere l'euro. I maggiori fautori del ritorno al marco (60%) si trovano nell'elettorato non legato ad alcun partito, mentre i piu' fedeli alla moneta unica sono i sostenitori dei Verdi (60%).



Allora, che farà la signoras Angela Merkel di fronte a questi segnali? C'è da considerare che in caso di nuovi aiuti a Portogallo e Spagna, e non ultima l'Italia,  crescerà la propensione dei tedeschi verso il ritorno al deutsche Mark. La pressione politica della base potrebbe far propendere le decisioni del govewrno verso soluzioni impensate.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                                                                                 Gianfranco

sabato 27 novembre 2010

giudodemoplutocratico


Cari Amici,



proprio così: negli anni del fascismo si respirava ovunque in Italia l'idea del complotto giudodemoplutocratico. Le democrazie occidentali, ispirate dai circoli sionistici e dalle lobby capitalistiche (per alcuni la stessa entità in due forme diverse) complottavano per fermare e indebolire la rivoluzione fascista. Oggi si è messo in moto lo stesso meccanismo, qualcuno in Italia e fuori complotta contro il nostro paese. Ce n'è per tutti: rifiuti di Napoli, fondi neri a Finmeccanica, crollo di Pompei, wikileaks, tutto congiura per sputtanare il paese ed avviarlo sulla strada della bancarotta finanziaria e della scomparsa dal novero delle nazioni progredite. Potenzed occulte lavorano nell'ombra contro il popolo italiano, il suo governo e le istituzioni.

  Sarà così? Mi sembra la stessa teoria cospiratoria  invocata da Berlusconi per giustificare le sue scappatelle femminili: è la mafia che gioca a mettermi in difficoltà e mi invia le minorenni sull'uscio di casa. Proprio questo confronto mi consola: oggi vengono a galla tutte insieme le carenze di questo governo e la colpa viene attribuita a congiure esterne. Lo stesso vale per la Corea del nord, che cerca nell'avventura militare la soluzione dei problemi interni, e per l'Iran. Attenzione ai colpi di coda di un regime in decomposizione..

  Un caro saluto e un buon fine settimana



Gianfranco

 


venerdì 26 novembre 2010

L'ult5imo santuario


Cari Amici,



le inchieste giudiziarie su Finmeccan ica hanno ormai colpito i vertici della finanziaria di Stato, il presidente Pierfrancesco Guarguaglini, alti dirigenti i e la moglie del presidente Marina Grossi.Ricordiamoci che Finmeccanica non è soltanto difesa, armi e contromisure elettroniche,  con Oto Melara, Elsag, >Elettrobnica  e cantieri navali, ma anche energia nucleare e trasporti con  Ansaldo, informatica (quota in Stm), aerei ed elicotteri attraverso l'Agusta etc. Insomma,il gruppo Finmeccanica è uno dei pochi superstiti poli di eccellenza dell'industria nazionale. Negli affari di Finmeccanica è sempre girato il nero: armi, aerei, treni e grosse commesse pubbliche viaggiano soltanto a colpi di stecche pagate a ministri e grossi papaveri dei paesi acquirenti.

  Nonb era mai successo però che i vertici del gruppo lavorassero in proprio. Fino a quando la società era un feudo del potere politico soldi ai vertici non ne arrivavano se non in  minima quantità. In  questo caso, invece, siamo arrivati a somme di tutto rilievo. Mancano i controlli del potere politico, è vero, ma è anche crollato il senso di responsabilità del dirigente pubblico che oggi si adegua all'andazzo generale che è quello di far soldi in spregio a ogni regola.

   Con Finmeccaqnica si sgretola l'ultimo bastione dedll'industria pubblica. Speriamo che non  ne venga disperso il patrimonio di conoscenze.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                          Gianfranco


Wikileaks


Cari Amici,



Wikileaks ha annunciato una nuova tornata di rivileazioni che coinvolgerà anche l'Italia. Se ne stanno occuoando alcuni organi si stampa tra cui New Yoek imes, Der Spiegel, Le monde e forse El pais. Chissà se usciranno da questi milioni di documenti i retroscena delle stragi di stato, del ruolo dell'Organizzazione Gladio, della Cia e dei nostri servizi nella strategia della tensione, chissà se avremo finalmente la verità su Ustica e su tutti i misteri che hanno condizionato la vita del paese. Se così fosse, evviva Wikileaks e il suo fondatore Solange, ora sotto accusa di stupro.



Un caro saluto e un buon fine settimana al freddo



                                           Gianfranco



 


giovedì 25 novembre 2010

Che fare (Lenin)?


Cari Amici,



i giovani che studiano non ci stanno, non sopportano i tagli all'istruzione  e reagiscono aggredendo le sedi della politica. Ricordiamo che la contestazione del 1968 iniziò con l'occupazione delle Università e proseguì poi all'interno delle fabbriche e nella società civile. In quale direzione si svilupperà l'odierno movimento che ancora non mostra inclinazioni politiche (di qui l'intervento di Bersani che cerca di indirizzarlo nel suo alveo) ma sembra dettato da esigenze strettamente economiche?

   La domanda non è banale: se la Gelmini ritirasse il progetto di riforma in discussione alla Camera la protesta, se fosse dettata unicamente dai soldi, potrebbe rientrare. Credo invece che negli studenti in lotta esistano altre motivazioni che li portano a manifestare. C'è l'esigenza del diritto allo studio, è vero, ma anche quella di una ragionevale certezza di un posto di lavoro, di un reddito sicuro, di poter creare una famiglia, di vivere in una società più giusta e meno condizionata dalla logica del profitto. Ecco perchè ritengo che  la protesta di oggi non sarà di breve durata, ma avrà lo scopo di modificare la condotta dell'attuale sistema politico, sia di destra che di sinistra, che ai giovani proprio ha pensato poco e male.

 Un caro saluto

                                  Gianfranco

 


mercoledì 24 novembre 2010

Meglio tardi?

Cari Amici,



La disoccupazione giovanile e' "la vera urgenza nazionale e il frutto piu' chiaro del fallimento della politica degli ultimi 15 anni", perche' ormai "stando agli ultimi dati disponibili in Italia circa il 27% dei giovani tra i 15 e i 24 anni e' disoccupato. Lo dice la Fondazione Italia Futura, Ci sta bene, lo sosteniamo da anni,.Un unico neo, presidente della Fondazione è Luca Cordero di Montezemolo, che di disoccupati ne ha creati a valanga durante la sua presidenza di Fiat e Confindustria. Ormai non c'è più pudore, ci si dimentica di quanto si è fatto appena qualche anno fa. Questi personaggi mi sembrano simili a quelle donne libanesi che in un film di qualche anno fa (credo si intitolasse Caramello) si rifacevano la plastica per recuperare la verginità. I nostri, però, non si sottopongono alla plastica, basta la parola e tutti abboccano



Un caro saluto



                   Gianfranco

martedì 23 novembre 2010

Sulla carrozzina


Cari Amici,



Nella crisi finanziaria europea 'e' in gioco l'euro'. Lo ha detto il ministro delle Finanze tedesco Schaeuble, spiegando che 'si fara' tutto il possibile per riportare la situazione sotto controllo'.

 Ho conosciuto Schaeuble tanti anni fa in Germania, allora semplice deputato che non mostrava alcun complesso di inferiorità per il suo handicap. Mi diceva, qui in Germania è facile viaggiare in carrozzina, quasi come da voi essere vegetariano, alludendo sia all'abbattimento delle barriere architettoniche in Germania che alla bontà dei primi piatti e delle pizze in Italia.

Adesso  che è diventato ministro delle finanze nutre deve reggere la croce di questa situazione di cui la Germania è nello stesso tempo la protagonista attiva (forte vantaggio dei suoi conti con l'estero  e diktat monetari in passato) e passiva (anche i tedeschi pagano per i guai dei Piigs). Intanto le Borse scendono e l'euro si indebolisce, si avvertono i segnali di una rialzo dei tassi. C'è di che stare allegri.

Un caro saluto

                            Gianfranco 

 


lunedì 22 novembre 2010

Hic sunt leones


Cari Amici



Cari Amici,



ricapitoliamo la crisi irlandese: le banche locali investono negli ultimi anni cifre colossali in avventate iniziative immobiliari. Sono aiutate dalle banche tedesche che mettono a loro disposizione oltre 100 miliardi. Scoppia la crisi, le banche irlandesi rischiano di fallire, lo Stato le nazionalizza e prende sulle sue spalle i rischiosi investimenti che valgono la metà di quanto sborsato. L''intervento di Dublino frena il crack ma non salva le banche tedesche, che temono per i loro soldi. A questo punto Angela MerkeL (che aveva detto poco fa che anche i privati debbono assumersi la loro quota di perdite) fa scattare il meccanismo di intervento, che vale appunto circa 100 miliardi compresi i sacrifici che ricadranno sugli irlandesi. Conclusione: l'EU (noi tutti, non solo i tedeschi) versa 100 miliardi all'Irlanda, che li gira alle sue banche che li passano alle banche tedesche, i veri leoni di questa storia.

Morale, con i soldi di tutti gli europei si pagano le avventatezze delle banche, irlandesi e tedesche. In passato si diceva che si socializzano le perdite e si privatizzano i profitti (dei banchieri tedeschi, ovviamente). Ha forse ragione Cantona quando dice che togliendo i rispami dalle banche si fa saltare il sistema?

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                              Gianfranco 

 


Rifondaroli


Cari Amici,



ieri ho visto in TV un servizio sul convegno degli ex di Rifondazione e del PCI a Roma: in platea un esiguo manipolo di cinquantenni e oltre che pochi anni fa valevano l'8 per cento dell'elettorato e oggi non contano nulla. Mi ha colpito l'autocritica di Diliberto (' Ci vorrà una generazione per recuperare gli errori che abbiamo commesso) e la sua analisi dell'attuale situazione politica, che io condivido. Secondo l'ex ministro di Grazia e Giustizia Berlusconi sta raccogliendo parlamentari a destra e a manca offrendo loro due milioni di euro cash e la garanzia della rielezione in un collegio sicuro. A dicembre otterrà la fiducia a Camera e Senato, schiaccerà Fini e a primavera andrà a votare da posizioni di forza, ottenendo un successo clamoroso.

Si dirà, ma 100 milioni di euro, tanto gli servono per conquistare 50  deputati, non sono tanti? Dipende. Se si pensa che con la legge ad aziendam della Mondadori ha risparmiato 164 milioni di euro di tasse, oppure che con i contratti sul gas russo guadagna in privato cifre a 8 zeri, allora i soldi saltano fuori con gli interessi.

   Bravo Diliberto, hai ancora la testa che funziona, ma non  ci potevi pensare due volte prima di logorare il governo Prodi con risse continue?



Un caro saluto e un buon inizio di settimana



                          Gianfranco

 


domenica 21 novembre 2010

Del condom ovvero del goldone (The Gold One)


Cari Amici,



un passo avanti, certo, ma la disponibilità del Pontefice che accetta l'uso del contraccettivo meccanico, o condom, soltanto in circostanze eccezionali (bah, ci piacerebbe sapere quali sono le circostanze eccezionali, troppi figli in casa, uno stupro, timore di contagi) non risolve il problema di decine di milioni di infelici che ogni anno nei paesi poveri sono destinati a morire ancora bambini di fame, sete, malattie. 

  Meglio di nulla, è vero, ma il condom (nell'italiano colloquiale goldone dall'americano The Gold One, prima marca di condom portata dalle truppe Usa in Italia nel 1943) ha un suo costo che per persone dotate di un reddito di pochi dollari al giorno non è abbordabile. Andrebbe meglio impartire l'educazione sessuale e la pianificazione famigliare ai giovani di tutto il mondo. Costerebbe di più, è vero, ma risolverebbe il problema alla radice.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                                    Gianfranco



nb: la Carfagna ha detto che la Mussolini è una vajassa. Trattasi di parola napoletana che equivale a serva, sguattera, cameriera, ma gli esperti di dialetti del sud sono incerti, potrebbe anche trattarsi della versione locale del ligure 'bagassa', questo assai noto in tutta Italia. . Insomma, uno scambio di cortesie comune nei bassi di Napoli, non nel Transatlantico di Montecitorio. Alla faccia delle pari opportunità


sabato 20 novembre 2010

Sceneggiata


Cari Amici,



  a prima vista nel caso Carfagna ci sono tutti gli ingredienti della sceneggiata napoletana. Di Napoli sono i protagonisti, dalla Carfagna a Bocchino, dalla Mussolini a Cosentino e Caldoro. Tipici di Napoli la scelta dei tempi e lo scambio di battute tra i comprimari, ugualmente propria delle sceneggiate napoletane la conclusione: la situazione à tragica ma non seria.

  E' vero: Napoli annega in un mare di rifiuti ma la sua classe politica, di qualsiasi colore, tira a campare. Tirano a campare quelli di sinistra che organizzarono due anni fa il concerto di Elton John utilizzando i fondi europei dati per risolvere i problemi strutturali della città, soldi che oggi l'UE rivuole indietro. Tirano a campare, e bene, quelli di destra che oggi vogliono gestire il business dei termovalorizzatori e spartirsi i 150 milioni di euro messi a disposizione dal governo. Napoli però vale la metà di Catania, che un anno fa ottenne 300 milioni per risolvere i guai lasciati dal sindaco nonchè chirurgo estetista di Berlusconi Umberto Scapagnini.

  Credete che la Carfagna lascerà il ministero il mese prossimo? Si comporterà come Scajola, messo con le spalle al muro dalla casa al Colosseo? Credo proprio di no. Boia chi molla, dicevano i fascisti, e oggi non molla proprio nessuno.



Un caro saluto e un buon uggioso fine settimana



                                   Gianfranco 

        


venerdì 19 novembre 2010

Non frana...


Cari Amici,



   credo proprio che Berlusconi ce la faccia a reggere e a guidare il governo fino al 2013. Perchè, vi chiederete? Perchè le emergenze finanziarie d'autunno, quelle che avrebbero spalancato la strada ad un governo tecnico (guidato da Draghi, Tremonti, scegliete voi) non si materializzano. I guai sommergono Irlanda e Portogallo ma l'Italia, il Super Pig, per ora ne è immune. Così il Cavaliere ha tutto il tempo che vuole per sostenere che non ci sono crisi in vista e che la nave va, nonchè per arruolare mercenari nelle sue file. Lo ha capito anche Fini, che di colpo o perchè teme defezioni nei suoi ranghi o perchè non vede colpi di scena finanziari ha ammorbidito i toni della polemica.

  Così ora ci attendiamo soltanto la sentenza della Consulta, prevista per il 14 dicembre, sentenza che potrebbe ostacolare i progetti di Berlusconi, il quale, come gran parte della classe politica, pensa ai propri interessi e non a quelli del Paese.



Un caro saluto e un buon fine settimana

                                            Gianfranco


giovedì 18 novembre 2010

Franti


Cari Amici,



   sorride il boss della camorra mentre lo portano via in manette. Chissà quanti ne avrà ammazzati o fatti ammazzare il bel camorrista 'O Ninno', quanti ne avrà corrotti, intimoriti, indottrinati sulla via del male, quanto avrà inquinato in Italia e nel mondo. Eppure sorride Iovine, si sente più forte degli uomini e delle loro leggi. Ricordate il libro 'Cuore' di De Amicis? C'è un episodio che meglio si adatta a commentare l'episodio di Iovine, laddove si parla del cattivo, Franti, la cui madre, incurante della presenza di molti ragazzi si getta ai piedi del direttore purchè il figlio, sospeso per otto giorni, venga riammesso alla scuola. 'Franti, tu stai uccidendo tua madre', dice il direttore al cattivo alunno. 'E quell'infame sorrise'.



Un caro salutom                               Gianfranco


mercoledì 17 novembre 2010

Uomini

Cari Amici,



   gli uomini non uccidono mai così allegramente ed efficacemente come quando lo fanno per motivi religiosi. Sembra strano trovare in un film che esalta la missione religiosa, 'Uomini di Dio'  una frase di Pascal che proprio filoreligiosa non è.

Sono rimasto piacevolmente sorpreso da questo film francese, dalla scenografia asciutta ed essenziale, che ricalca una storia vera avvenuta in Algeria nel lontano 1996. A riprova cher si possono ancora fare film belli con pochi soldi e isporan dosi alla vita di tutti i giorni. Lo consiglio.



Un caro saluto



                            Gianfranco

martedì 16 novembre 2010

SUPERPIG


Cari Amici,



   L'Irlanda non  bussa a quattrini (ufficialmente) ma le sue banche sono alla bancarotta. I vescovi portoghesi si dicono preoccupati per il loro paese. La Banca Centrale europea fa sapere che i tassi non resteranno ancora bassi per molto tempo perchè l'inflazione ha alzato la testa. E che fanno i mercati?  Si avvitano al ribasso uno dopo l'altro. Qui invece siamo impastoiati tra le smentite di Marina Berlusconi che non vuole sostituire il padre al governo, tra i tira e molla del teatrino della politica e le defezioni nel Pdl, vere o false, che iniziano a serpeggiare.

Sembra di stare sul ponte del Titanic mentre l'rRchestrina suona e la nave affonda. Perchè, lo dico ormai da tempo, noi stiamo peggio di Grecia,Portogallo, Irlanda e Spagna. Noi siamo il super PIG.



Un caro saluto

                                   Gianfranco


lunedì 15 novembre 2010

Euro

Cari Amici,

  

                     finalmente qualcuno ha avuto il coraggio di dirlo. Il ministro portoghese degli esteri ha dichiarato nel corso del fine settimana che il Portogallo potrebbe anche uscire dall'euro. A differenza dell'Irlanda, cui i vertici europei hanno offerto un salvagente finanziario di almeno 80 miliardi di euro, al Portogallo è stato soltanto ingiunto di applicare una cura da cavallo al paese e di rientrare al più presto nei paramenti di sicurezza. Vi chiederete come mai questa differenza di trattamento tra Irlanda e Portogallo: il fcatto è che in Irlanda per ragioni fiscali hanno sede  le filiali europee di parecchie miultinazionali nonchè società finanziarie di rilievo. E questo conta.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                                   Gianfranco

Segnale

Cari Amici,



  il segnale che arriva dalle elezioni primarie di Milano è chiaro: al di là del loro carisma e dei loro meriti personali, tra un candidaoi sponsorizzato dal PD e uno di estrazione rifondarola gli elettori hanno preferito quest'ultimo. In questo modo, e anche con il calo dei votanti, i milanesi di sinistra manifestano la loro disaffezione nei confronti di un partito pietrificato, come lo è il paese, senza idee innovatrici, senza ambizioni, guidato da una classe politica che bada più a conservare le posizioni acquisite che a creare nuovi spazi di coerenza sociale e politica. I vari Vendola, Renzi, Pisapia e in genere i rottamatori stanno cavalcando la protesta e mietono successi.

  'Dall'altra parte non è che la destra, sempre restando nel contesto milanese, viaggia al meglio. La decisione di Berlusconi di ricandidare la Moratti porterà il ritorno di Albertini: la destra, divisa, potrebbe anche andare incontro ad una sconfitta.



  Un caro saluto e un buon fine settimana

                                                                          Gianfranco

venerdì 12 novembre 2010

I topi


Cari Amici,



l'elefante Ferrara abbandona il Cavaliere. Lo si evince dall'articolo di fondo de 'il foglio' di oggi. Come vi avevo detto tempo addietro i giornalisti, i più tonti e servili di tutte le categorie che contano, saranno gli ultimi a lasciare Berlusconi. Prima di lui se ne erano andati gli imprenditori, poi i finiani, quindi la Chiesa per i suoi troppi scandali erotici, infine i carabinieri, venuti allo scoperto per il ruolo delle scorte alle escort (scusate il giro di parole). Gli ultimi, i più increduli, saranno Vespa e Minzolini, poi ci sarà la frana  dei politici raccogliticci che hanno trovato soldi e onori sotto le bandiere del PDL.



Un caro saluto e un buon fine settimana

                                                                                                   Gianfranco

 


Tosatura


Cari AMici,



  il termine inglese di moda sui mercati finanziari è haircut, noi la chiamiamo tosatura. Haircut viene utilizzato di questi tempi per definire i tagli che gli stati indebitati infliggono sul loro debito per evitare il fallimento. Prendiamo l'Argentina: doveva dare 100 ai propri debitori, dichiarò default nel 2001 e alla fine impose una tosatura del 70 per cento. In questo caso l'haircut fu cospicuo e ci rimisero 40.000 investitori italiani che si trovarono con pochi soldi e una montagna di carta. Oggi si parla di haircut per i titoli irlandesi: non ci sarà alcuna tosatura, dicono le fonti ufficiali, pagherà tutto l'Europa. Consiglio: se avere titoli irlandesi siate molto prudenti.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                         Gianfranco

 


Spread


Cari Amici,



 tornano ad addensarsi le nuvole sul cielo europeo. Sale al due per cento circa il differenziale dei rendimenti (spread) tra il bund tedesco a dieci anni (considerato il titolo più sicuro tra quelli in circolazione) e il nostro Btp. Sarà l'approssimarsi della crisi politica, sarà l'effetto del porno Berlusconi, ma in Europa e nel mondo si sta perdendo la fiducia nella nostra capacità di ripagare i debiti. Gli investitori ci prestano soldi però pretendono più interessi in funzione del maggior rischio che essi pensano di correre. Più interessi si pagano, meno risorse ci sono per il paese. E' un circolo vizioso dal quale è molto difficile uscire. Speriamo in chi succederà a Berlusconi.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                                          Gianfranco 


giovedì 11 novembre 2010

ad horas


Cari Amici,



  come previsto Bossi è la chiave di volta dell'attuale governo. Sì ad un governo tecnico, alla crisi pilotata e al reincarico a Berlusconi, ha detto, mai con l'Udc. No quindi all'unico partito che potrebbe sostituire Futuro e Libertà nello schieramento di governo. I giochi si chiuderanno nel fine settimana, quando Berlusconi rientrerà da Seul. Dopo di che si potrà parlare di governo 'ad horas' non più a mesi, settimane o a giorni, nonostante il desiderio del Cavaliere di restare in sella almeno fino alla sentenza della Consulta prevista per dicembre.

   La cupio dissolvi della classe politica italiana emerge in questo momenti con estrema chiarezza; via Berlusconi, ma chi, e come e quando, ne prenderà il posto?

Un caro saluto

                             Gianfranco


Palla di Burro ovvero l'ultimo giapponese


Cari Amici,



         Chissà perchè, ma ho sempre collegato il ministro Bondi a Palla di Burro, la protagonista di un racconto di Guy de Maupassant. Palla di Burro è una prostituta che l'autore ci descrive come " piccola, tutta tonda, grassoccia, ...con una pelle levigata e luminosa, un petto enorme che sporgeva sotto il vestito, ...appetitosa e desiderata... il viso era una mela rossa, ...splendidi occhi neri, ombreggiati da lunghe ciglia. ...e piena di qualità inestimabili". In fuga da Rouen occupata dai prussiani nella guerra del 1870 Palla di Burro effettua un viaggio in carrozza insieme a persone di ben altro ceto e nel corso del viaggio nascono situazioni particolari che in parte sono state riprese nel film Ombre Rosse di John Ford.

   Ora sopravviene un'altra immagine: nell'ultima puntata di Ballarò Antonio Di Pietro ha paragonato  Bondi  al soldato giapponese che dieci anni dopo la fine della guerra nel Pacifico ancora combatteva contro gli americani non sapendo come si è evoluta la situazione tra i due paesi. Entrambi i ritratti si addiconoa Bondi, sembra di capire, che si è venduto a Berlusconi come Palla di Burro ai suoi clienti e che ora lo difende a spada tratta come l'ultimo giapponese non capendo che la situazione è irreparabile. Probabilmente il Cavaliere lo scaricherà, proprio come ha già fatto con Scajola e in parte con Bertolaso: di servi sciocchi è pieno il mondo.

Un caro saluto

                              Gianfranco





 


mercoledì 10 novembre 2010

serotonina

Cari Amici,



la poca luce e la conseguente carenza di serotinina stanno producendo gli effetti previsti, i mercati scivolano a vista d'occhio e l'oro e i metalli preziosi, visti come bene rifugio, si rafforzano.. Durerà un mesetto, poi, politica permettendo, si vedrà.



Un caro saluto congiunturale

                                                          Gianfranco 

Biscione


Cari Amici,



da qualche giorno in Borsa il titolo Mediaset è bersagliato dalle vendite: oggi perde oltre il 5 per cento, ma anche nei giorni scorsi non sono mancate le correzioni. Gli analisti sono concordi nel sostenere che ci sono motivazioni politiche alla base del calo del titolo: se Berlusconi perde l'incarico si dissolverà l'ombrello  che ha protetto la società praticamente dalla nascita.

   Eppure Mediaset ha annunciato che non ridurrà il dividendo e che i conti della pubblicità tengono. Quando si dice la politica....



 Un caro saluto

                             Gianfranco



n..b.  da dove salteranno fuori i 2 miliardi di euro che mancano all'appello di Tremonti?


martedì 9 novembre 2010

Solidarietà


Cari Amici,



   ho aderito all'iniziativa del Corriere della Sera e di Sky e attraverso il cellulare ho mandato due euro per i soccorsi al Veneto. Due euro non sono molti, è vero, potrei fare di più. Ma mi sovviene delle scritte che apparivano sui muri delle città venete quando i vulcani eruttavano al sud: 'Forza Etna' si leggeva. Ora nessuno al sud ha scritto Forza Bacchiglione, o forza Brenta.



Ora non voglio stigmatizzare nessuno, Però ricordo cher i seri contrasti politici tra Grecia e Turchia si sono ammorbiditi quando entrambi i paesi sono stati colpiti a breve distanza uno dall'altro da forti terremoti che hanno fatto danni e vittime. In quella occasione si sono visti turchi aiutare greci e viceversa.

Spiace constatare che soltanto le calamità naturali sono in grado di  far ritrovare lo spirito di solidarietà umana e spero che dal dramma del Veneto possa nascere un nuovo clima di unità nazionale.



Un caro saluto

                                 Gianfranco


lunedì 8 novembre 2010

Consultazioni


Cari Amici,



     andiamo verso la crisi di governo sembra di capire dalle prese



di posizione delle varie correnti politiche. E poi, si andrà alle



elezioni come viene chiesto da Pdl e Lega, oppure il presidente



Napolitano troverà altre soluzioni? La prima, e più scontata, passa



per il rinvio alle Camere di Berlusconi per un nuovo mandato. Ma se



Berlusconi dovesse rifiutare allora si cercherebbe un nuovo



candidato. Si è fatto il nome del governatore di Bankitalia Draghi,



che però non vorrebbe bruciarsi prematuramente. Si è rifatto vivo



Mario Monti che nulla ha da perdere, come nulla da perdere ha Beppe



Pisanu, uno dei quattro cavalieri della sinistra democristiana. Non



penso ad un incarico affidato a Tremonti, troppe ostilità si è creato



a destra e a sinistra per la sua linea di rigore a senso unico.  Si



vocifera anche di Casini, che starebbe scaldando i motori. Insomma,



due tecnici e due politici: ecco l'elenco dei potenziali aspiranti a Palazzo Chigi. Non sarà un incarico facile, perchè potrebbero venire alla luce i guasti che il regime ha tenuto nascosti in questi due anni.



Con i migliori auguri di un buon avvio di settimana



                                  Gianfranco

                               


domenica 7 novembre 2010

a Laura

Cari Amici,



   il padre di Laura, un'amica assidua lettrice del blog, ci ha lasciato dopo mesi di agonia. Le sono vicino e le dico che suo padre non ci ha lasciato, credo sia ancora qui legato alla vita che ha amato tanto, a sua figlia e ai suoi interessi terreni.

  Ti sono vicino Laura, e credo lo siano gli altri amici del blog.



       Un caro saluto

                                                                Gianfranco

parole, parole, parole / 2


Cari Amici,



    Non solo paroile si sono spese a Bastia Umbra. Ho appena finito di ascoltare il discorso di Fini: chiede le dimissioni di Berlusconi, auspica una nuova agenda di programmi politici ed economici, propone un'alleanza con altri gruppi centristi (magari anche con l'opposizione per la riforma elettorale) si propone come il nuovo leader della destra moderata italiana, il Bruto che assassina Cesare per prenderne il posto.

   E' lui il killer, cui si adeguerà Bersani proponendo una mozione di sfiducia alla Camera, e  Futuro e Libertà si schiererà per la mozione qualora  Berlusconi non si sarà dimesso.

  Non vorrei essere nei panni dei pidiellini, credo che tra breve si assisterà all'evaporazione fisica di un partito che esiste soltanto grazie al collante di Berlusconi, danaro, ricatti e servilismo. 

   E  poi temo il colpo di coda del leone ferito, Berlusconi non se ne andrà tanto facilmente.

Un caro saluto e un buon fine settimana che si preannuncia ricca di sorprese.



     Gianfranco

  


parole, parole, parole


Cari Amici,



nessun traguardo ci è precluso, dice Gianfranco Fini ai suoi alla vigilia del discorso che dovrà chiarire agli italiani che accadrà a breve nel nostro sistema politico.

Già, che dirà domani Fini? Sancirà la fine del governo Berlusconi candidandosi a prenderne il posto come vertice della destra moderata nazionale?

  Difficile crederlo, non sarà lui il Bruto che uccide Cesare alle Idi di marzo. Credo che prenderà tempo, minacciando sfracelli, almeno verbalmente, ma limitandosi a poche mosse sullo scacchiere parlamentare. Fini, e con lui gli altri oppositori del Cavaliere, attende un segnale dalla Lega, una sorta di via libera per la caduta di Berlusconi, un governo tecnico e nuove elezioni. Non sarebbe la prima volta, già in passato Bossi ha cambiato di campo accusando Berlusconi di legami mafiosi, salvo poi farselo di nuovo alleato nel 2001.

  Tante parole ci attendono dunque, ma pochi fatti. Spero di sbagliarmi.

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                                                                                    Gianfranco

                     


venerdì 5 novembre 2010

Veronesi


Cari Amici,



  ho sempre stimato Umberto Veronesi come uomo e come medico. Mi sono inquietato quando Beppe Grillo lo ha chiamato in maniera irriverente Cancronesi o quando lo ha attaccato per il fatto che gruppi privati finanziano il suo centro Oncologico europeo. Però ora non piace il fatto che Veronesi  sia stato nominato dal governo presidente dell'Agenzia per la sicurezza Nucleare.



 Questo fatto rinfocola la polemica tra quanti temono per il nucleare e quanti invece non si pronunciano. Nominare un oncologo ai vertici dell'Agenzia Nucleare significa mandare ai cittadini un messaggio rassicurante (Se c'è Veronesi non si rischia il cancro dall'atomo, per cui le centrali nucleari non sono nocive) e nel contempo fuorviante: che ne sa infatti Veronesi dei tecnologie e di sicurezza nucleare? Insomma, l'ormai anziano oncologo poteva benissimo ritirarsi a battere le olive e a curare i nipotini. Ha perso un'ottima occasione per uscire di scena con  dignità.



Un caro saluto e un buon fine settimana

                                                                                        Gianfranco

 


giovedì 4 novembre 2010

Mutande comunali


Cari Amici,



  vi ricordate di Giorgio Albertini, l'ex sindaco di Milano immortalato in mutande?

  Ebbene, forse ce lo ritroveremo ancora ai vertici di Palazzo Marino. Sta trattando con Berlusconi per presentarsi come candidato alle prossime elezioni comunali. Vuole sostituire la Moratti e conta sull'appoggio della Lega e di quella parte del PDL milanese che non ha mai legato con la sindachessa. Se Berlusconi non riuscirà a far fuori la Moratti, magari trovandole un'alternativa come ministro o con un incarico di prestigio ma senza valore all'Onu, allora Albertini presenterà una propria lista e si candiderà da solo. Preferirei un sindaco di sinistra però in caso contrario meglio della Moratti e del suo comitato di affari saprà fare certamente.



Un caro saluto

                                            Gianfranco                


mercoledì 3 novembre 2010

Totò


Cari Amici,



  si sta sgretolando il mito del salvataggio di Alitalia. Mentre il presidente e azionista Colaninno sostiene che la società resterà indipendente, l'AD Sabelli afferma che dopo il 2013, quando scadrà il patto di sindacato che lega gli azionisti della cordata privata, Alitalia passerà nelle mani di Air France.

Nonostante le smentite queta è la soluzione più probabile. Ma allora, ci chiediamo, perchè lo Stato ha sborsato 2 anni fa 3 miliardi di euro per ripianare i debiti della società e consegnarla pulita ai privati quando Air France era disposta a ritirarla a costo zero per i contribuenti italiani? Perchè sprecare i soldi dello Stato in una società decotta? Soltanto per un problema di immagine del Cavaliere e di relazioni pubbliche?

Ma mi faccia il piacere, direbbe Totò...



un caro saluto

                         Gianfranco


martedì 2 novembre 2010

Tarantella


Cari Amici,



       Se le canta, se le suona, se le dice tutte Lui. Lui è Silvio Berlusconi, ovviamente, che al salone del motociclo si è vantato di aver fatto passare in Europa l'idea che lo stato di salute finanziaria di un paese non deve essere valutato soltanto per il suo debito pubblico, ma anche per la bontà del risparmio e del patrimonio dei suoi cittadini.

  Troppo facile mescolare pubblico e privato. A meno che Berlusconi non ragioni in questo modo: i cittadini italiani sottoscrivono Bot, CCT, Btp emessi dallo Stato,  quindi è tutto un giro di cassa interno. IN caso di insolvenza dello Stato saranno i cittadini italiani a subirne le conseguenze, con l'estero siamo a posto. Il discorso non fa una piega, peccato che una buona parte degli italiani non si fidi più di questo Stato e non compri i Bot.

 Stupisce la superficialità del personaggio, che con le chiacchere pensa di sistemare tutto. La realtà è un'altra: come da tradizione la destra fa debiti e poi la sinistra dovrà pagarli. Ci attende un amaro risveglio.



Un caro saluto

                               Gianfranco


lunedì 1 novembre 2010

default o dunga dunga?

Cari Amici,



 Al 31 luglio 2010 il debito pubblico,  1.850 000 miliardi di euro, pesava per  circa 30.724 euro su ogni italiano, inclusi neonati e ultracentenari, ovvero 80.327 euro per ogni occupato. Tra gennaio e luglio 2010 il debito pubblico è aumentato di 50.100.143.820 euro, più di 7 miliardi al mese, 236 milioni al giorno, quasi 10 milioni di euro all’ora, 164.112 euro al minuto. Ogni secondo, questo debito immenso è cresciuto di 2.735 euro, più di quanto guadagni una famiglia media in un mese

Da questa situazione tragica si esce in due modi: o default o bunga bunga. Propendo per il default, ma prima facciamo un pò di bunga bunga a chi dico io.



Un caro saluto e ridiamoci sopra

                                                                                          Gianfranco

Obama


Cari Amici,



       negli States si va alle elezioni di mid-term che riguardano il rinnnovo del Congresso, di un terzo del Senato e di 37 governatori su 50. Se i democratici dovessero perdere il controllo della Camera, come fanno prevedere i sondaggi, si arriverebbe ad una situazione in Italia non concepibile: ai vertici un presidente democratico, Obama, alla Camera i repubblicani. Uno stallo, insomma, che gli inglesi definiscono 'gridlock', equivalente alla paralisi perchè ogni legge proposta dalla  Presidenza o dal Congresso troverebbe l'opposizione della controparte.



  Personalmente sono favorevole ad Obama, data anche la modesta statura politica degli oppositori e spero in un suo recupero dell'ultima ora. Ma l'opposizione, che non esita a bollare Obama come il presidente degli USSA (United Socialist States of America) per i suoi interventi sull'economia gode di forti appoggi presso il profondo Sud e i ceti più colpiti dalla crisi, oltre che quelli abbienti e meno tassati. Insomma, un confronto tra progresso e conservatorismo, tra giovani e meno giovani, tra interventisti e lobbisti. Purtroppo il destino degli europei subirà gli effetti di qquesta contesa transatlantica.



 Un caro saluto e tanti auguri per i vostri Santi



                   Gianfranco



nb:  duman l'è el dì di mort. E mi stamatina dall'offellè u cumprà el pan di mort, quel bel marun cun la farina bianca. L'è propri bun.