lunedì 31 gennaio 2011
India good bye
stanno per finire le mie vacanze invernali. Tra breve rientro. Cosa trovero', a parte il freddo e la neve?
Poco mi sembra cambiato in Italia, a parte gli scandali sessuali che riguardamo il nostro premier, scandali che vengono persino ripresi dalla stampa indiana, per cui gli italiani vengono un po. presi in giro, ma non piu' di tanto.
Seguo invece le notizie dall'Egittp. che sollevamo parecchi timori. Sto leggendo un libro di Parag Khanna, dal titolo ;I tre imperi'. un'analisi geopolitica del mondo da parte di uno storico indiano che ha studiato in occidente.
Ebbene, Khanna sosteneva gia' due anni fa che il Paese arabo sarebbe esploso per le contraddizioni interne e per la forte crescita demografica che crea legioni di giovani disoccupati. Khanna sostiene che invece di una guerra civile come e' stato in ALgeria dall'Egitto ci si deve attendere una rivoluzione del tipo iraniano ma si augura che inevece dei fratelli mussulmani siano i giovani arabi, un gruppo di cui ha parlato anche Wikileaks. a prendere il controllo della situazione,
Ce lo auguriamo tutti
Un caro saluto e un arrivederci a presto
Gianfranco
domenica 23 gennaio 2011
India
sono due anni che manco dall'India e devo ammettere che i cambiamenti sono sostanziosi. Lo sporco è sempre lo stesso, gli indiani gettano a terra e ovunbque capèiti i loro rifiuti. In compenso il traffico aumentato in modo pazzesco, sono quasi scomparse le vecchie automobili per lasciare posto a fuoristrada e berline, i puzzolenti tuk tuk (le Ape dellaq Piaggio) a due tempi hanno fatto laergo a nuovi tuk tuk a quattro tempi o diesel meno inquinanti. I giovani vestono meglio, tutti con uno o due cellulari, le donne mostrano un maggior livello di emancipazioner I prezzi sono aumentati a dismisura, una camera d'albergo dignitosa costa 3 volte quanto due anni fa, e siamo abbastanza prossimi ai livelli occidentali. Insomma, il benessere sembra dietro l'angolo. Permangono però i difetti del passato, soprattutto le caste. Mi diceva un compagno di viaggio che attualmente esitono in India almeno 3.000 caste (più che altro sono corporazioni, o categorie sociali ben distinte) e poi vi sono i Dahlit, o paria, i senza casta. Ebbene, nel paese in cui trascorro il mio tempo a presiedere il consiglio comunale è stato eletto un Dahlitg, il quale nelle riunioni non può prendere la parola se non al termine dei lavori, non può sedere sui banchi dell'assemblea ma deve stare accovacciato per terra. Però è il presidente, e senza la sua 'spregevole' firma non passa nulla. Ecco, questa è una delle contraddizioni che frena il progresso, però a mio giudizio qualcosa si muove. Cercherò di essere piuù esaustrivo nelle pèrossime missive.
Un caro saluto Namaste
Gianfranco
martedì 18 gennaio 2011
Lista
vi ricordate la storia che vi ho raccontato mesi fa di quel mio amico che compare nella lista dei clienti della HSBC che sta comparendo pezzo per pezzo in Italia?=
Sì, quel signore con il conto mo 9110 che diceva di essere preoccupato per quello che stava accadendo? EDbbene, ora sono in Sri Lanka e non riesco a contattarlo però spero sia più sereno e non di umoire cosìnero come nei mesi scorsi.
Domani vado in India, nel Kerala e spero di trovare tempo migliore di quello sperimentato in Sri Lanka.
Una caro saluto e un arrivederci. Vi lascio alle vostre vicende berlusconiane che tanto vi indignano, lo so, ma che non scuotono più di tanto la coscienza degli italiani. Forse questo governo ce lo meritiamo?
Gianfranco
domenica 16 gennaio 2011
Rothschild e altri
nel cuore dello Sri Lanka ho visto un'enorme piantagione di tò e legname di proprietà dei Rothschild di Londra. Vue erano anche altre grandi tenute possedute da gruppi finanziari internazionali di cui non conosco l'identità, La produzione di queste piantagioni viene esportata in tutto il mondo.
Salòario medio dei lavoratori (per lo più donne che raccolgono le foglioline di te un a ad una su per i ripidi pendii delle montagne: 100 rupie all'ora. Un dollaro vale 110 rupie, quindi la paga di otto ore di lavoro è di sette dollari al giorno.
Per darvi qualche raffronto. una corsa in autobus costa 10 rupie, un litro di gasolio 86, una coca da 330cc 100 rupie. Una casa decorosa di due lòocali 8.000 rupie di affitto al mese.
Insomma, con 7 dollari al giorno si vive, ma è dura.
Un caro saluto
Gianfranco
martedì 11 gennaio 2011
Pioggia
Cari Amici,
vi scrivo dallo Sri Lanka centrale, una zona affascinante con vegetazione subtropicale, gente ospitale, tanta cultura, cibo squisito. Però piove, piove, siamo in pieno monsone invernale (ed io onestamente non sapevo che esistesse il monsone invernale).Così i nonnetti italiani venuti a prendere il sole per sc aldare le fredde ossa prendono tanta acqua. Vebbeh, non turtte le ciambelle riescono con il buco.
Nello Sri Lanka convivono quattro religioni, il buddismo (65 per cento dei 20 milioni di abitanti), l'induismo, 20
l'islamismo, 10, e il cristianesimo,5 (frazionato in cinque correnti). Ebben, tutti sembrano convivere bene nonostante questa differenza di culto. Forse anche perchè i tamil del nord, che erano induisti, sono stati decisamente ridmensionati.
Per ora non so dirvi atro. Vi posso consigliare se intendete visitare questo paese, di fermarvi a Galle, l'antica capitale olandese, e soggiornare nella costa meridionale. Colombo è bruttissima e assolutamente da evitare.
Un caro saluto e un arrivederci a presto
Gianfranco
Gianfrancoi
venerdì 7 gennaio 2011
Scuola
Cari Amici,
questa mattina all'improvviso mi sono ricordato di un vecchio motivo che noi alunni delle elementari cantavamo l'ultimo giorno di scuola. L'occasione è stata un articolo relativo ad un film della Lettizzetto che fa la professoressa. Eccovi il testo, in meneghino
Inco l'è l'ultim dì
douman l'è la partensa
ciao maestra tencia
a scola ghe vegni pu
l'è oura de fa cour
maester e diretur
e se l'è minga se
bidel e cartoulè
ciciara ammo un cicin
te tiri adrè un cadin
ciciara ammo un touchel
te diri adrè un basel
e via di quest passo.
Morale, a noi la scuola non piaceva. Alcuni miei compagni di scuola, ragazzini di strada della Paolo Sarpi, appena possibile andavano a lavorare come apprendisti e garzoni, ovviamente in nero, nei piccoli laboratori e nei negozi della zona. Altri tempi, direte. Speriamo non ritonino, ma con la disoccupazione giovanile pari al 20 per cento, forse quei tempi appaiono come un bel ricordo.
Un caro saluto
Gianfranco
Spy story
Cari Amici,
esplode il caso dello spionaggio industriale alla Renault. Una cosa non è ancora chiara: a chi sono state girate le 'dritte' sull'auto elettrica? In sostanza, chi ha beneficiato delle informazioni tecniche? Concorrenti, è certo, ma quali? Europei (Volkswagen, Peugeot, Fiat), americani (Ford, GM), cinesi o giapponesi?
I francesi lo sanno, ma preferiscono tacere. Questo fa pensare che le informazioni siano state girate agli americani, che hanno più di una ragione per ribattere. Qualche anno fa negli States, ad esempio, è scoppiata la storia dei francesi che esaminavano i cestini con gli scarti dei ricercatori della Silicon Valley. Se si trattasse di un gruppo europeo Parigi avrebbe alzato la voce senza alcuna remora, anche se si fosse trattato di Volkwagen. Insomma, la denuncia di Renault sembra più un invito a chi sta per ora nell'ombra di interrompere le attività di spionaggio che una dura reazione. Probabilmente la storia è assai più complessa di quanto appare.
Un caro saluto e un buon fine settimana.
Gianfranco
mercoledì 5 gennaio 2011
Epifania
epifania tutte le feste le porta via. Ancora un fine settimana di calma e poi il paese ripartirà con le attività di tutti i giorni. Salvo per chi chi scrive, che venerdì porta per un mese le sue fredde ossa al caldo sole dell'India meridionale. Ma state certi che continuerò ugualmente a rompervi le scatole perchè l'albergo che mi ospita offre gratuitamente il servizio di wi-fi. Sarò sempre in contatto con la realtà italiana anche se con un fuso orario in anticipo di 4 ore e mezza.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana e di anno. Che il Signore vi conservi la salute e il posto di lavoro, perchè di questi tempi le sorprese non mancano.
Ancora un caro saluto
Gianfranco
martedì 4 gennaio 2011
Battisti = Baraldini
Cari Amici,
sul caso Battisti sto dalla parte della legge italiana, che ha condannato il latitante per alcuni omicidi uno dei quali, l'orefice milanese Torreggiani, ho seguito con attenzione. Aveva ragione quel diplomatico brasiliano che sotto la protezione dell'anonimato, disse: 'Con i fascisti al governo in Italia è difficile che Brasilia conceda l'estradizione'. Probabilmente dopo la fase attuale di attrito si arriverà ad un compromesso tra i due paesi n materia di terrorismo, come già avvenne per il caso di Silvia Baraldini di tanti anni fa. Non so se vi ricordate, la Baraldini fu condannata a 43 negli States per aver partecipato ad un complotto che non fece vittime. Invano l'Italia chiese l'estradizione che fu sempre negata.
Poi avvenne la sciagura del Cermis, i caccia americani di Aviano tagliarono i fili della teleferica, 20 morti e una richiesta danni di 150 milioni di dollari. Le vittime, per lo più sciatori esteri, non ebbero i soldi, l'Italia non ebbe giustizia. In compenso ci rimandarono la Baraldini, malata di cancro. E il caso si chiuse, una moribonda che non aveva ucciso in cambio di 20 morti. Come si chiuderà con Battisti? Ci daranno 4 Cacà a prezzi di saldo?
.
Un caro saluto
Gianfranco
Vespa
da motocisclista inveterato quale sono da oltre 50 anni questa notizia mi ha molto preoccupato:
Nell'intero 2010 le immatricolazioni di motocicli in iTALIA sono ammontate a 307.045 unità, con un decremento del -24,2% rispetto al 3009. . Il comparto dello scooter con 213.456 unità registra un -27,7%; meno sensibile la discesa delle moto con 93.589 pezzi pari al -14,5%.
Che succede? Gli scooter e i mezzi a due ruote più economici non si vendono, mentre tengono le moto di grossa cilindrata. Insomma, chi ha i soldi continua ad acquistare le grosse BMW da 17,000 euro, le Ducati, Harley, Triumph e i mostri giapponesi. I poveri cristi fanno riparare i loro catorci, finchè durano.
Un caro saluto
Gianfranco
lunedì 3 gennaio 2011
Bugs
Umberto Bossi denuncia di aver trovato cimici, bugs appunto, nei suoi uffici. Non allude a chi potrebbe avercele piazzate, i servizi certamente, ma quali servizi e per conto di chi? Pubblici o privati come quella Polis d'Istinto di Tavaroli? Quelli dei Caramba, delle Fiamme Gialle, del Comtrospionaggio civile o militare? E, soprattutto, cui prodest, a chi giova raccogliere informazioni sulla vita privata di Bossi?
Non certo alla sinistra, e nemmeno ai Casini, Fini e Rutelli. Penso si tratti di una faida interna alla maggioranza, divisa tra linea di rigore di Tremonti e Lega e òa linea della spesa che mal soffre le redini tirate. Bugs: una prassi non certo nuova nel nostro sistema politico.
Un caro saluto
Gianfranco
n,b, Fiat: i dati sulle immatricolazioni auto nel 2010 confermano la mia tesi. Gli Agnelli vogliono lasciare l'auto e si apprestano a scaricare le loro azioni Fiat Auto sul mercato nei prossimi mkesi scambiandole con quelle della Industrial.
Fiat
Cari Amici,
primo giorno di quotazioni di Fiat Industrial dopo lo split dal vecchio titolo Fiat. Da una parte l'auto, dall'altra camion, trattori e macchine utensili. Oggi prezzi piatti, complice anche l'atmosfera semi festiva, ma in futuro non sarà così. Gli investitori che hanno fiducia in Sergio Marchionne punteranno sul settore auto, quelli legati al vecchio gruppo dirigente degli Agnelli preferiranno Fiat Industrial. In sostanza, credo, l'auto se ne andrà per conto proprio verso l'estero seguendo le scelte internazionali in Brasile e negli States. Vedremo tra un anno chi avrà fatto la scelta giusta (personalmente comprerei le Industrial).
Un caro saluto e un buon avvio d'anno
Gianfranco
domenica 2 gennaio 2011
Attali....
Cari Amici,
se volete saperne qualcosa di più sul problema che di questi tempi attanaglia le economie occidentali, vale a dire il debito pubblico, consiglio di leggere un libro di Jacques Attali che ho acquistato pochi giorni fa: 'Come finirà, l'ultima chance del debito pubblico', Fazi Editore.
Una lettura istruttiva: Attali esamina le origini del debito pubblico nella storia e spiega come si può uscire. Tenete comunque presenti due affermazioni fondamentali che io condivido: il debito pubblico di uno Stato verrà sempre saldato dalle generazioni successive a quelle che lo hanno creato. E poi, vi sono otto soluzioni per uscire dai troppi debiti, soluzioni che passano per lo più attraverso l'inflazione. Ecco perchè ora salgono i prezzi di oro, argento e metalli preziosi. Spaventati da quanto avviene e avverrà sui mercato finanziari i risparmiatori di tutto il mondo comprano oro, non si fidano più neppure del mattone. Mentre i giovani, innocenti sono le vittime principali di questa situazione. E potrebbero esserlo ancora di più se, presi da improvvisa follia, si cercasse una soluzione drastica quale la guerra.
Un caro saluto, un buon anno e un buon avvio di settimana
Gianfranco