giovedì 31 marzo 2011

I soliti noti

Cari Amici,



ricevo e trasmetto, senza commenti:




Emendamento alla Camera n. 1707: "Niente obbligo di arresto per chi verrà sorpreso a compiere violenze sessuali di LIEVE ENTITA' verso minori".



I firmatari della legge: Gasparri(PdL), Bricolo(Lega), Quagliariello (PdL),Centaro (PdL), Berselli (PdL), Mazzatorta (Lega), Divina (Lega).



Fate girare.



Un caro saluto

                                                                                             Gianfranco


mercoledì 30 marzo 2011

Casciaball....


Cari Amici,



ancora non lo hanno capito in molti che Berlusconi venderebbe frigoriferi al Polo Nord e anticoncezionali in un convento. Non lo hanno capito gli abitanti di Lampedusa, ma lo hanno capito quelli di l'Aquila. Parole, parole, parole in libertà quelle pronunciate oggi dal premier sull'isola del Mediterraneo. Ho sentito da più parti pronunciare la parola 'Vergogna'. Credo non vada aggiunto altro.



Un caro saluto



                          Gianfranco


Energia verde

Cari Amici,



vi segnalo questo articolo del Corriere. Se il brevetto trovasse applicazioni industriasli e commerciali avremmo risolto il problema deell'energia senza ricorrere all'atomo o inquinare maggiormente con i combustibili fossili. Spericamo che i petrolieri e i fautori del nucleare non ci mettano lo wampino.



Una foglia artificiale che riscalda un intero appartamento. Alcuni studiosi l'hanno già definita «il Santo Graal della scienza» e affermano che grazie al suo ulteriore sviluppo ogni casa del futuro potrebbe riuscire a produrre autonomamente l'energia elettrica di cui ha bisogno. Questa cella solare, sviluppata da un gruppo di ricerca del Massachusetts Institute of Technology (Mit) guidato dal professor Daniel Nocera e presentata al 241esimo meeting nazionale dell'American Chemical Society ad Anaheim, in California, è grande più o meno quanto una carta da poker e riproduce il processo di fotosintesi clorofilliana delle piante trasformando la luce del sole e l'acqua in energia. Ma con una sostanziale differenza: l'energia prodotta dalla foglia artificiale è 10 volte superiore a quella creata dalla fotosintesi naturale.



Con quattro litri di acqua al giorno e una foglia artificiale si produce tanta energia quanto basta per le necessità di una casa occidentale, con riscaldamento, condiziona,mento e usi domestici compresi. Addio al petrolio, alle guerre per il petrolio, ai pericoli dell'atomo



Un caro saluto

                                                    Gianfranco

Resa ndei conti


Cari Amici,



che succede alle banche italiane? E' bastato che Ubi e Popolare Milano annunciassero un aumento di capitale per scatenare il panico in Borsa e provocare un'ondata di ribassi. La ragione è evidente: di fronte ai nuovi stress test che verranno varati tra breve (e, si spera, assai più seri di quelli dello scorso anno) le banche si ricapitalizzano, cercano mezzi freschi per coprire i buchi di bilancio che solo loro conoscono, dai titoli 'marci' della Lehman ai distressed bonds dei paesi europei appena declassati (Irlanda, Portogallo e  Grecia) per finire alle obbligazioni che hanno come sottostante chissà quali diavolerie finanziarie escogitate a Wall Street.

  E' chiaro che nelle banche europee si trovano i guasti maggiori del sistema finanziario continentale e anche mondiale. Le banche francesi, ad esempio, hanno in portafoglio un terzo del debito pubblico spagnolo,  che vale sempre meno per effetto del classamento.

  Forse siamo vicini alla resa dei conti, quelli veri.



Un caro saluto



                                Gianfranco

  


martedì 29 marzo 2011

Lampedusa


Cari Amici,



una decina di anni fa nel corso di un viaggio in Tunisia arrivai ad un'oasi nel sud del paese. Quattro case, un pò di orti e palme, una moschea e una marea di bambini, maschi e femmine, che nel momento in cui attraversavo il paese stavano uscendo di scuola. 'Questi ce li ritroviamo tutti in Italia - pensai - qui non ci sono abbastanza risorse per mantenerli tutti'. Era una profezia più che scontata che mi torna in mente ora che vedo i barconi carichi di tunisini arrivare  a Lampedusa.

  Che fare? Non  sarebbe stato forse meglio inviare venti anni fa in Tunisia tonnellate di contraccettivi meccanici e chimici per controllare le nascite, educando contemporaneamente i giovani a gestire la propria sessualità senza maternità indesiderate? Il controllo delle nascite è ancora tabù presso il mondo islamico. Forse qui in Occidente dovremmo preoccuparcene con maggiore attenzione: la crescita demografica senza controlli non è più soltanto un problema del Magreb, ma di tutta l'Europa.

Un caro saluto

                             Gianfranco


lunedì 28 marzo 2011

Viulenzaaaaa..


Cari Amici,



avete notato le immagini televisive di quanti si ribellano nei paesi arabi, dalla Tunisia alla Libia, all'Egitto, all'Iran, allo Yemen, alla Siria? Sono tutte uguali. Non sono disperati mal vestiti quelli che manifestano per le strade, non hanno l'aspetto del Lumpenproletariat, del proletariato straccione e affamato di marxiana memoria. Però dai loro volti, dai loro gesti, dalle loro grida emerge una violenza irrefrenabile, c'è una carica di aggressività che intimorisce e preoccupa. Dove si scaricherà l'odio covato per anni contro regimi corrotti e oppressivi? All'interno, in conflitti religiosi ed etnici, oppure, come io temo, verso l'esterno?

Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                    Gianfranco


domenica 27 marzo 2011

Angela, e cinque...


Cari Amici,



arriva la quinta sconfitta elettorale per Angela Merjel, battuta nel Baden Wuerttenbrg dalla coalizione rosso verde dei socialisti e degli ecologisti. A differenza di quanto accaduto in passato, questa volta la signora Merkel non ha eccessive colpe per quanto è successo. In Germania si è votato sotto l'emergenza nucleare. Angela ha capito da che parte andava l'elettorato e proprio negli ultimi giorni ha patrocinato l'uscita della Germania dal nucleare, ma ormai era troppo tardi, nel Baden Wuerttenberg i verdi hanno stravinto e con il 25 per cento dei voti sono diventati un partito di massa.

Che succederà ora? Assistereno ad un indebolimento della Merkel nel suo partito, alla sua messa sotto accusa per le sconfitte elettorali: prima o poi qualcuno ne chiederà la testa.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                     Gianfranco

 


sabato 26 marzo 2011

La Ferrari


Cari Amici



un mio carissimo amico lavora in Ferrari. Ieri mi ha detto che da qualche tempo circola in azienda la seguente barzelletta, che vi riporto pari pari. Scusate,è una new entry, ma ogni tanto bisogna pur sorridere.

Dunque, Luca Montezemolo ottiene il permessi di testare sulle autostrade pubbliche un prototipo di Ferrrari dalle prestazioni incredibili. Di notte, con il traffico ridotto, Luca spinge la vettura al massimo, arriva a 320, 330, 350 km ora. Dietro di lui il vuoto.

Ad un certo momento, però, si accorge di una luce alle sue spalle che si fa sempre più sotto, lo tallona, chiede strada. Meravigliato Luca accosta e viene superato da una biga, sì, una biga, il carro degli antichi romani, guidata dall'amico e rivale Silvio Berlusconi. Silvio lo saluta e mentre lo supera gli fa cenno di fermarsi alla prima piazzuola. Lì i due si incontrano e parlano dei rispettivi mezzi. 'Sai - dice Silvio - questa biga fotonica me l'ha procurata l'ultimo acquisto della scuderia, il Genio della Lampada di Aladino, che adesso lavora per me ed esaudisce i miei desideri'. 'Mavvà -risponde Luca - mi stai prendendo in giro'.' Niente affatto, anzi se non ci credi, ti autorizzo ad esprimere un desiderio al mio genio. Però stai attento - consiglia Berlusconi -il Genio è stato troppo tempo nella bottiglia, è diventato un pò confuso e un pò sordo. Sii chiaro'.

'Va bene - risponde Luca - farò una richiesta semplicissima, un miliardo di euro qui sul cofano della mia Ferrari. Genio, ha capito bene?' 'Certo, amico del mio padrone - risponde il Genio - sarai soddisfatto'. Il Genio alza le mani in alto, pronuncia la formula e dal cielo un enorme biliardo cade sul cofano della Ferrari, appiattendola.'Un miliardo, un miliardo di euro . singhozza Luca  disperato - e invece mi mandi un biliardo. E adesso io che dico in Ferrari? Chi crederà a questa storia?'

E Silvio per consolarlo. 'Luca, te lo avevo detto che il Genio è un pò sordo e rimbambito. Pensa un pò a me: ma tu credi veramente che io, il Papi, il re del bunga bunga, con i miei precedenti, gli abbia davvero chiesto una strabiga fotonica?'



Un caro saluto



                                Gianfranco

 


venerdì 25 marzo 2011

Il male minore


Cari Amici,



come un malefico vaso di Pandora la centrale nucleare di Fukushima continua a rovesciare veleni. Non passa giorno senza che i reattori riservino nuove sorprese, per lo più negative. Ormai si sta creando il vuoto per 20-30 chilometri intorno alla centrale, mentre il mare diventa radioattivo.  Credo che il governo giapponese non dica tutta la verità, ma questo è comprensibile, per non sollevare il panico. Ora si parla di portare il livello di gravità dell'incidente da 5 a 6, ove 6 sta per Cernobyl. A questo dunque siamo arrivati: a Fukuskima ci sono 3-4 reattori con il nocciolo fuso, con le piscine di stoccaggio del materiale fissile fuori controllo e chissà con quante altre conseguenze prossime venture. Pochi i suggerimenti da dare al nostro paese: consumare meno energia a tutti i livelli e puntare sulle fonti rinnovabili.

 E ancora, quel simpatico vecchietto di Warren Buffett, il miliardario americano che ne ha sbagliate poche nella sua vita, dice che l'euro potrebbe implodere e creare notevoli disagi all'Europa. Facciamo gesti scaramantici, buttiamo un poco di sale dietro la spalla sinistra, solleviamo le corna verso il cielo con la mano destra e gettiamole verso la terrà con la sinistra, ripetiamo mantra augurali. Insomma, scacciamo il malocchio. Però, e concludo, meglio la crisi dell'euro che lo spettro di Fukushima.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                                   Gianfranco

 


Transit Bondi


Cari Amici,



Bondi se ne va, ma nel lasciare l'incarico di governo sostiene: 9Resterò fedele a Silvio e lavorerò con lui'. Nel fisico e nel modo di parlare e di ragionare, un pò untuoso e quasi mai diretto, Bondi mi ha sempre ricordato Palla di Sego, la prostituta francese protagonista di un racconto di Guy de Maupassant, ambientato nel 1870. Stesso fisico, stesso modo di parlare, stesso ruolo. Ora l'ex comunista se ne va, si è sentito tradito dal suo stesso partito dominato dai caimani.

 Sic transit..



Un caro saluto e un buon fine di settimana



                                Gianfranco


mercoledì 23 marzo 2011

Il vento dell'ovest

Cari Amici,





la notizia che farà scalpore sui mercati arriva a tarda sera:



Il Parlamento portoghese ha bocciato  con il voto convergente di tutti i partiti di opposizione, di destra e di sinistra, la manovra antideficit concordata con Bruxelles dal governo minoritario del premier socialista José Socrates, che si è dimesso. La crisi di governo portoghese arriva proprio alla vigilia di un importante vertice per la stabilizzazione della zona euro.

Il governo portoghese è la prima vittima della crisi dell'euro. Non sono caduti infatti i governi greco, irlandese, spagnolo, che hanno accettato i dikat di Bruxelles e Francoforte, mentre è sotto pressione quello tedesco anche se per ragioni opposte a quelle dei Pigs.

Che accadrà adesso? In Portogallo si andrà a votare quanto prima ma nell'attesa la speculazione tornerà ad accanirsi sui paesi con forti passivi. In somma, la crisi doveva venire dal sud dell'Europa, invece ci ritroviamo in balia del vento dell'ovest.



Un caro saluto



                                                                       Gianfranco

De profundis......


Cari Amici,



credo proprio che la nuova avventura nucleare italiana stia intonando il 'de profundis'. Ora arriva la moratoria di un anno sulle decisioni da prendere in materia di avvio delle nuove centrali e sui siti. In un anno può succedere di tutto. E' di oggi la notizia che l'acqua di Tokyo è radioattiva ed è sconsigliata ai lattanti. Di questo passo in Giappone dovranno importare acqua dalla Cina o dalla Corea. Insomma, un aggravarsi continuo della situazione i cui esiti finali sono ancora imprevedibili. Però l'opinione pubblica mondiale, e anche quella italiana, rimane scossa da questi eventi e non li dimenticherà tanto facilmente. Ribadisco che sono contrario al nucleare sia per la possibilità di catastrofi che per la economicità delle centrali atmiche: costano troppo. Meglio il sole, il vento, la geotermia, le maree e le biomasse.

Un caro saluto

                                       Gianfranco


martedì 22 marzo 2011

il Gioiellino


Cari Amici,



il gioellino Parmalat si è ripreso dalla crisi finanziaria nella quale l'avevano gettata il duo Tanzi-Tonna nonchè la banda banchieri Bassotti, e ora fa gola ai francesi di Lactalis. Da tempo la Francia punta per l'espansione all'estero della propria produzione agricola in Europa su due settori vitali: grande distribuzione e prodotti alimentari. GS prima e Parmalat ora rientrano in quest'ottica. Ormai il made in Italy alimentare fa capo a gruppi esteri: Unilever, Nestlè e i francesi hanno acquistato marchi prestigiosi come Motta, Alemagna, Perugina, Buitoni e oggi sembra essere la volta di Parmalat, mentre nella grande distribuzione si salvano soltanto  Coop, Esselunga e il Gruppo Brunelli (Ipermercato e Oviesse). Il made in Italy alimentare non sembra comunque destinato al tracollo: chi si immaginava qualche anno fa che Bauli, Balocco e Majna avrebbero preso il posto in termini produttivi e di quota di mercato dei classici Motta e Alemagna, mentre in altri comparti alimentari (vini, pasta e inmsaccati, ad esempio) il made in Italy conquista posizioni all'estero. Direi dunque che non è corretto fare battaglie ostruzionistiche contro l'arrivo degli stranieri in comparti non fondamentali come l'alimentare, dove qui da noi nuovi protagonisti emergono in continuazione. Diverso è il discorso per la tecnologia, l'auto, i computer, la chimica fine, le reti telematiche, le telecomunicazioni. Qui la battaglia per la sopravvivenza degli interessi nazionali l'abbiamo persa da anni per colpa di una classe imprenditoriale inetta e speculatrice.

Un caro saluto

                                                                         Gianfranco

                        





 


lunedì 21 marzo 2011

Dubbi


Cari Amici,



adesso vengono i dubbi. Questa guerra contro Gheddafi è giusta? Che diritto hanno i più forti di distruggere le città e la ricchezza di un paese minore sia pur guidato da un dittatore? Meglio tardi che mai, è vero, ma ormai i guasti sono stati fatti sotto la spinta della fretta. Adesso pare che la crisi scoppi tra gli aggressori sul ruolo di chi dovrebbe guidare l'iniziativa militare. La Nato, gli Usa, i francesi, l'Onu?

  Sono noti i motivi per cui francesi e inglesi hanno spinto il pedale della guerra, sul perchè gli americani si impegnino ma non più di tanto (tre guerre contro gli arabi sono tante per chi vuole riacquistare credibilità nell'Islam), sul perchè Russia e Germania traccheggino, sul perchè l'Italia non sappia come muoversi. E' bene che arrivino i dubbi e i ripensamenti prima di fare nuovi disastri. Ma era stato previsto che l'Europa si sarebbe presentata divisa all'appuntamento con la Libia. Non vorrei che dopo tanti tira e molla siano gli Stati Uniti ad intervenire a loro modo, ben più pesantemente dei giorni scorsi, per risolvere le lacerazioni politiche dell'Occidente.

Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                    Gianfranco     

 


domenica 20 marzo 2011

Bluff o Golpe?


Cari Amici,



leggo che l'esercito libico chiede il cessate il fuoco da stasera. E gheddafi e i suoi figli? O si tratta di un bluff oppure di un golpe di palazzo. Vistisi persi i militari hanno preso in mano le redini del paese, eliminato (fisicamente o legalmente) il dittatore e sono pronti a trattare. In questo caso la guerra sarebbe finita e dopo le trattative di pace si potrebnbe arrivare alla spaetizione della Libia, cirenaica e Tripolitania.

Un caro saluto



                                             G ianfranco


E quattro...


Cari Amici,



la signora Merkel ha subito la quarta sconfitta consecutiva nelle elezioni regionali tedesche. Se perderà anche le prossime nel Baden Wuertenberg allora potremmo assistere ad eventi imprevedibili sul fronte europeo. Dico questo perchè ai tedeschi poco interessa di quanto la signora ANgela si comporta sulla scena mondiale, sul suo ruolo di non interventista nel conflitto libico. Gli elettori tedeschi badano alle decisioni di Berlino in materia di euro, di interventi in favore dei paesi indebitati, del rispetto dei parametri di Maastricht. Insomma attendiamoci delle novità.

Un caro e triste saluto e un buon avvio di settimana



                           Gianfranco

 


sabato 19 marzo 2011

Guerra


Cari Amici,



la guerra è iniziata, come previsto, e gli americani la fanno a modo loro, come previsto. 112 missili del tipo cruise lanciati in pochi minuti da navi americane e inglesi equivalgono ad una valanga di fuoco che distrugge tutto, che colpisce indiscriminatamente obiettivi civili e militari, che terrorizza con il rumore dei razzi a bassa quota, che paralizza e annichilisce ogni resistenza.

  A la guerre comme a la guerre, dicono i francesi. Gheddafi sarà una canaglia, ma il popolo libico si merita questo inferno? Sono domande retoriche purtroppo. Ora la parola è passata alle armi,e chi ha più forza picchia più duro.

Un caro ma triste saluto

                                Gianfranco

 


venerdì 18 marzo 2011

Bye Bye Gheddafi

Cari Amici,



il cinismo di cui danno prova gli occidentali emerge anche questa volta al suo massimo livello. Sino a quando gli insorti bengasini avanzavano verso Tripoli non si sono mossi, adesso che Gheddafi sta riconquistando il paese intervengo con gli arei per fermare il massacro dei civili, dicono. La risoluzione dell'Onu è ancora fresca di penna, nel momento in cui scrivo (l'una di venerdì) i jet  francesi, inglesi e americani stanno scaldando i motori e tra qualche ora inizierà il tiro al bersaglio.

Poi si vedrà. Sarkozy vuoile eliminare il libico a tutti i costi, dopo che quest'ultimo ha minacciato di mostrare i conti dei finanziamenti elettorali dati da Tripo al presidente francese.

Ah, la Grandeur..

un CARO DSALUTO E UN BUON FINE SETTIMANA

                                                                                               Viva L'Italia

                                                  Gianfranco

giovedì 17 marzo 2011

Fallout economico


Cari Amici,



il Giappone si è infilato in una trappola dalla quale sarà molto difificle uscire, quella del nucleare. Vediamo. Già ora si indaga in Italia sui prodotti alimentari provenienti dal Sol Levante, in realtà poca cosa per noi. Ma in futuro comprereste un'automobile made in Japan, magari un pò radioattiva? Oppure un televisore, un computer, insomma un prodotto assemblato in un'area sottoposta a radiazioni?

Le multinazionali giapponesi, è vero hanno impianti produttivi in mezzo mondo. In Italia, ad esempio, Honda assembla le proprie moto ad Atessa, ma voi in futuro compreste una moto Honda il cui motore o gran parte della componentistica proviene dall'Estremo Oriente?

  E poi, ci penseranno i concorrenti americani, cinesi ed europei a mettere in guardia i loro consumatori contro i rischi del caso ed assestare così un duro colpo ai Japs. Insomma, vedo nero per il sistema Giappone, più si protrae nel tempo l'effetto nucleare meno appeal avrà il made in Japan nel mondo.



Un caro saluto e Viva l'Italia

                                                                                         Gianfranco

       


mercoledì 16 marzo 2011

La catena


Cari Amici,



che succede sulle piazze finanziarie mondiali? Perche questi crolli a ripetizione? Semplice, è entrata in  funzione la catena. Gli ultimi sconquassi partono dal terremoto in Giappone di appena pochi giorni fa, ma subito la temibile catena si è messa in movimento, con crollo delle Borse, dei prezzi delle obbligazione  e la  fuga verso la liquidità e i beni meno rischiosi. Il meccanismo della catena è il seguente: le compagnie di assicurazione e le banche giapponesi, che hanno acquistato in passato grandi quantità di titoli degli stati europei e degli USA per i buoni rendimenti (in Giappone il danaro te lo tirano dietro a costo zero) ora dovranno vendere questi titoli per far fronte alle loro esigenze interne. Così si assiste ad un movimento di capitali in uscita dall'ovest e diretto verso l'est.

Si indeboliscono i bond europei e di conseguenza le Borse, poichè si teme che prima o poi sarà la volta dei titoli azionari in possesso dei giapponesi a subire lo stesso trattamento (ricordo, ad esempio,  che le Enel erano un boccone preferito dei fondi pensione del Sol Levante). Oggi abbiamo assistito in Occidente a vendite dettate dal panico, la classica ressa all'uscita che lascerà perdite in ogni settore.

Ma la distruzione di ricchezza cui si assiste produrrà anche recessione, proprio nel momento in cui si parla di una timida ripresa. State prudenti e Viva l'Italia.



Un caro saluto a tutti, anche a chi domani non festeggerà i 150 anni del nostro paese.



                             Gianfranco


martedì 15 marzo 2011

Atomo


Cari Amici,



ricordo quella piovosa primavera del 1986 quando esplose il reattore di Chernobyl. 'Compagni, l'atomo è buono' era la parola d'ordine del governo sovietico, e si costruivano centrali nucleari quasi sotto casa. Abbiamo visto cosa è successo.

Oggi, sotto l'effetto degli eventi giapponesi, i governi europei si affrettano a rivedere i loro progetti per il nucleare. Non a caso Ferrara, che è nuclearista convinto, ieri sera ha detto: 'Non facciamoci prendere dal panico, restiamo tranquilli e pensiamo a che fare in futuro quando l'emergenza sarà passata'.

Credo questa sia anche la linea del governo otaliano i cui progetti per il cucleare sono destinati a subire una decisa battuta d'arresto se non la fine.

Sono antinuclearista convinto, sia per motivi ecologici che per ragioni economiche: il nucleare costa tanto e costerà ancora di più in futuro. Per di più la crisi economica ha ridotto i consumi di energia nel nostro paese, e penso che un 'adeguata campagna di informazione potrebbe eliminare gli sprechi e renderci ancora di più autosufficienti senza ricorrere all'atomo.

Un caro saluto

                                  Gianfranco

 


lunedì 14 marzo 2011

Bigoncio


Cari Amici,



e così da stasera rivedremo in TV Giuliano Ferrara, che a 3.000 euro per puntata sulle reti nazionali (pagate quindi dal canone dei contribuenti italiani) sparerà a zero contro i nemici di Berlusconi: magistrati, giornalisti troppo curiosi, avversari politici di destra e di sinistra. Conosciamo bene la vis polemica di Ferrara e sappiamo che solleverà ammirazione e sdegno, come sua abitudine.

Di Ferrara posso ricordare un'intervista di qualche anno fa nella quale si definiva 'er meio figo del bigoncio' e nella quale ammetteva pure di essere stato al soldo della CIA alla quale vendeva informazioni e retroscena della classe politica italiana a 250 dollari a botta. Non so se per questo caso specifico (Cia) si sia trattato di una boutade o di una provocazione da parte di Ferrara, l'uomo è scaltro e potrebbe anche essersi inventato  questo particolare (assai scabroso per un ex comunista) per dimostrare al mondo che lui non ha paura di nessuno e che gli scheletri nell'armadio se li toglie a suo piacimento. Mi chiedo: se Berlusconi ricorre a questi personaggi per rifarsi l'immagine, o per distruggere quella dei suoi avversari, quali guasti ancora ci attendono?

Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                              Gianfranco


domenica 13 marzo 2011

Palazzo Marino


Cari Amici,



ce la farà Pisapia a prevalere nella corsa a Palazzo Marino? Ieri sera un amico che fa parte del comitato di sostegno a Pisapia mi ha detto che le probabilità dell'avvocato di sinistra sono in salita e che ormai si collocano al 50 per cento. Intorno al candidato del PD si stanno coagulando elementi di varia estrazione politica: ex repubblicani, ex liberali, ex socialisti, uomini di destra che vengono accolti dal comitato per fornire a Pisapia connotazioni più moderate rispetto all'immagine originale di rifondarolo e sinistrorso. Queste forze nuove sono ostili alla Moratti e pur di mandare a casa lei e la sua gestione affaristica di Milano sono disposti a votare per Pisapia.

Lo scandalo 'casa' ha colpito entrambi i candidati e quindi non dovrebbe spostare troppi voti dall'una o dall'altra parte. Vi terrà informati sugli sviluppi.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                    Gianfranco


venerdì 11 marzo 2011

Tsunami


Cari Amici,



qualche volta ci dimentichiamo, nella nostra presunzione di essere i signori delìuniverso, che esiste anche la natura, con le sue forze, le sue dinamiche, le sue crisi, che variano dalle eruzioni dei vulcani dell'Islanda ai terremoti del Pacifico, con relativi tsunami. Questi eventi catastrofici ci mostrano i limiti dell'umana natura. Dovremmo riflettere più spesso su quanti ci circonda, anche quando non capitano sciagure come l'attuale, per non essere accecati dalle nostre sciocche presunzioni.

Un caro saluto e un buon fine settimana

                                             Gianfranco


giovedì 10 marzo 2011

Deja vu..


Cari Amici,



tanti anni fa, all'epoca della crisi jugoslava, fu la Germania a rompere il fronte europeo riconoscendo per prima (insieme al Vaticano) la sovranità della Slovenia e poi della Croazia. Fu l'avvio della dissoluzione della Jugoslavia e l'inizio della guerra civile. Oggi è la Francia a rompere il fronte europeo minacciando di riconoscere i ribelli libici e dicendosi pronta ad intervenire militarmente a Tripoli per cacciare Gheddafi.

   Conclusione: anche in questo caso l'Europa si presenta divisa ad un importante appuntamento. Alla fine prevarranno gli americani con la logica del cow boy, prima spara e poi chiedi.

Un caro saluto

                                  Gianfranco

 

 


mercoledì 9 marzo 2011

Concimare3..


Cari Amici,



scusatemi per la mancanza di interventi nella giornata odierna, ma sono al mare come nonno a tempo pieno e oggi ho effettuato una delle operazioni fondamentali del mio giardino: ho potato viti e agrumi e ho concimato. Lupino in grani per limoni e aranci, granulato composto per le viti. E poi la composta organica, quella dai rifiuti domestici e dall'erba,  per il prato. Insomma, oggi ho lavorato per la natura, con un cielo terso e un mare calmo, e non ho pensato al blog. Scusatemi ancora.

Un caro saluto

                         Gianfranco


martedì 8 marzo 2011

Mad Dog


Cari Amici.



la crisi libica si sta orientando verso la soluzione militare esterna: la Nato interverrà dal cielo, come già avvenuto nella crisi della ex Yugoslavia, verranno distrutte le infrastrutture libiche, salvo quelle petrolifere, sino a quando Gheddafi non se ne andrà. Poi ci penseranno i vincitori a riscrivere i rapporti tra Libia e Occidente. E non è detto che le imprese italiane si ritrovino per effetto del nuovo corso, gli spazi economici che avevano.

 Ormai Gheddafi è solo, Mad Dog, il cane pazzo come lo chiamano in Occidente, è stato mollato da tutti, persino dalla Lega Araba. Questione di giorni, poi Mad Dog se ne andrà.

Un caro saluto

                               Gianfranco


lunedì 7 marzo 2011

Grecia, ancora...


Cari Amici,



tutti presi da Gheddafi, Berlusconi, Rubygate e i casi di cronaca ci eravamo dimenticati delle crisi finanziarie che agitano l'Europa. Ci ha pensato Moody's a ricordarcelo. Moody's ha tagliato il rating della Grecia di tre livelli motivando la decisione con l'aumento del rischio di un default del Paese ellenico. Il merito di credito attualmente assegnato ad Atene è ora uguale a quello attribuito a Bielorussia e Bolivia.

In  più c'è l'inflazione che si fa sentire per effetto del caro petrolio. Se la BCE alza i tassi (probabile in aprile) i paesi indebitati, tra cui al Grecia, dovranno pagare di più per servire il loro debito. Di qui il rischio di fallimento (default) della Grecia messo in evidenza da Moody's. Questo peso dovremo portarcelo sulle spalle ancora per molto tempo, almeno per 3- 4 anni.

Poi si vedrà.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                Gianfranco


domenica 6 marzo 2011

Libia

Cari Amici,



vi allego il testo di un comunicato diramato da un sito israeliano, pnso collegato al controspionaggio:



 Hundreds of US, British and French military advisers have arrived in Cyrenaica, Libya's eastern breakaway province, military sources report exclusively. This is the first time America and Europe have intervened militarily in any of the popular upheavals rolling through the Middle East since Tunisia's Jasmine Revolution in early January.  The advisers, including intelligence officers, were dropped from warships and missile boats at the coastal towns of Benghazi and Tobruk Thursday Feb. 24, for a threefold mission: To help the rebels in Cyrenaica establish government frameworks; to organize them into paramilitary units and to prepare infrastructure for the intake of foreign troops. Egyptian units are among those under consideration.



Quindi la Nato si trova in Libia ma al momento solo per organizzare i ribelli e forse per preparare l'intervento dell'esercito egiziano contro Tripoli. Una guerra per procura dunque, che deve restare il più possibile segreta sino a quando non si verificherà la mossa decisiva sul piano militare: una no fly zone cui seguirà l'arrivo degli egiziani. Ma ci vuole tempo. Tanto,a lasciarci le penne per ora sono soltanto i libici.



un caro saluto



                                Gianfranco

Trappolone


Cari Amici,



leggo che Silvio Berlusconi intende presentarsi in aula ai processi che deve affrontare nelle prossime settimane. Lo annuncia, credo a malincuore, l'avvocato Ghedini. Perchè a malincuore? Ghedini conosce bene il suo cliente, e teme il peggio, e a ragione. Ve lo immaginate Berlusconi che se ne sta zitto sul banco degli imputati mentre viene messo sotto torchio da magistrati che lui ritiene faziosi, 'comunisti', parassiti della società, inefficienti, membri di una casta che non risponde  economicamente dei propri errori? Lo vedete sottomesso nei confronti di quanti egli ritiene debbano chinare il capo di fronte all'unto del Signore, al prescelto dal popolo?

    Credo che Berlusconi reagirà secondo il suo stile, respingendo pesantemente le accuse e cercando di mettere in evidenze le lacune e le faziosità del sistema giudiziario. Di fronte a queste esplosioni di protervia  Ghedini si straccerà le vesti perchè vedrà il suo assistito farsi del male cadendo  nel trappolone che i magistrati gli apriranno sotto i piedi. Ci sarà da ridere (e da piangere), ve lo assicuro.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana

                                                                                                     Gianfranco


venerdì 4 marzo 2011

Lavoro

Cari Amici,



effetti collaterali della crisi: nel 2010 i morti sul lavoro sono calati rispetto agli anni precedenti, meno di mille. Bontà della disoccupazione,, E anche l'inquinamento è sceso, grazie sia alla recessione che ha ridotto i consumi e al vulcano islandese che ha bloccato  i voli. Non tutto il male viene per nuocere, verrebbe da dire.  Però penso ai milioni di giovani senza lavoro. ai drammi famigliari che questa situazione genera soprattutto al sud. E penso che succederà a Termini I)merese, quando svaniranno dall'oggi al domani 2.500 posti di lavoro.Bisogna ripensare un  nuovo modo di produrre e di vivere, una nuova società basata su veri valori e non sull'apparire



Un caro saluto e un b uon fine settimana



                                                             Gianfranco

giovedì 3 marzo 2011

John Keynes


Cari Amici,



i segnali sono chiari: in Occidente l'inflazione è ripartita, causa l'aumento dei prezzi del petrolio e dei prodotti alimentari che sono spinti al rialzo sia dalla domanda dei paesi emergenti che dalla speculazione. Tra breve le banche centrali prenderanno i provvedimenti del caso, cioè alzeranno i tassi di interesse. Il fatto è che nel frattempo l'occupazione non è partita, anzi, nell'Europa dei Piigs si continuano a perdere posti di lavoro. Un giovane su tre è senza lavoro.  Alzare i tassi in questa situazione equivale, in termini medici, praticare salassi ad un paziente esangue: avremo  inflazione e ristagno economico, la tanto temuta 'stagflation', come già si sperimentò in Occidente alla fine degli anni '70. 

 Che fare? Essere prudenti, come al solito. Se avete bisogno di soldi indebitatevi a tasso fisso, se avete soldi investite a tasso variabile. In ogni caso l'inflazione funziona come un enorme aspirapolvere che succhia quattrini dal basso e li concentra in alto: i poveri diventano ancora più poveri, i ricchi aumentano il loro bvenessere. Purtroppo non vedo all'orizzonte teste fini in grado di trovare soluzioni innovative, manca il Keynes degli anni '30.



Un caro saluto

                                                                                                Gianfranco

 


mercoledì 2 marzo 2011

Faccia di bronzo...


Cari Amici,



il ministro tedesco della difesa Zu Guttenberg si dimette per aver copiato una parte della propria tesi di laurea. Qui in Italia abbiamo un governo e le istituzioni che grondano di sospetti infamanti (mafia, riciclaggio, peculato, corruzione, concussione) eppure non si dimette nessuno.  Se invece di importare tecnici e badanti importassimo i politici? Forse il Paese ci guadagnerebbe.

 Li concosco bene quei due, Geronzi e Cragnotti, per i quali è stata richiesta una forte condanna per il caso Parmalat. Il primo è presidente delle Generali e tresca per far entrare Mediaset nel mondo dell'editoria, vedi Corriere della Sera. Il secondo si gode in barca in giro per il mondo i soldi guadagnati nella compravendita frenetica di aziende per conto del gruppo Ferruzzi.

Geronzi è la riprova della forza dei dossier: già condanbnato per la vicenda Italcase ed escluso da ricoprire pubblici incarichi, oggi lo ritroviamo ai vertici di una delle più grandi compagnie del mondo. Con che faccia..



un caro e sdegnato saluto

                               Gianfranco


martedì 1 marzo 2011

Bye bye Gheddafi..


Cari Amici,



Il libico se ne va: come previsto gli Stati Uniti mostrano i muscoli e gli europei lo mollano, russi e italiani buoni ultimi. Quanto tempo gli resta? Poco, qualche giorno, al massimo un mese, forse meno..

Adesso si deve parlare del dopo Gheddafi. Saranno i militari (che hanno guidato la rivolta di Bengasi) a gestire la transizione, poi verranno le elezioni. A questo proposito vorrei citare l'articolo di ieri su Repubblica del politologo francese Oliver Roy, secondo il quale l'Occidente deve guardare a quanto accade nel mondo arabo facendo cadere i presupposti del fondamentalismo. Non tutti gli arabi sono terroristi e talebani, i giovani del Cairo, Tunisi e Bengasi sono diversi, è la tesi del francese.

Sarà vero? C'è un alto margine di rischio nel dare fiducia ai ribelli? Sono diversi rispetto ai fondamentalisti? Su questo argomento si baserà il futuro delmondo arabo.



un caro saluto

                                  Gianfranco