venerdì 29 luglio 2011

L'inamovibile


Cari Amici,



dobbiamo proprio rassegnarci, il Cavaliere non ha alcuna intenzione di abbandonare l'incarico. Invano si muovono politici, imprenditori, sindacati, opinionisti, lui resta fermo al suo posto, tutto va bene, il governo durerà sino a fine legislatura, Amen.

 Oggi iniziano le ferie estive. Faccio a tutti i migliori auguri di buone vacanze. Io resterò qui a far la guardia al bidone, continuerò a tediarvi con le mie noiose riflessioni, questo mi fa sentire più vicini a voi.



Un caro saluto e buone vacanze

                                                                                 Gianfranco


deutsche Doppelgaenger


ari Amici,



ormai è certo, la Germania non ci ama, anzi teme per il nostro default e ci syt lentamente lasciando al nostro destino /per altro del tutto meritato). Le banche tedesche vendono i BTP italiani che hanno in portafoglio, la banca centrale tedesca sta comprando i CDS (credit default swaps) una sorta di polizza assicurativa contro il rischio di un nostro default, il tutto mentre la signora Merkel dice che la nostra manovra va nella direzione giusta ma che biksogna fare di più. Come dire, della doppiezza tedesca non bisogna fidarsi, ormai sono diventati più infidi di noi.



Un caro saluto



                               Gianfranco

 


mercoledì 27 luglio 2011

Due di agosto..


Cari Amici,



quando da giovane disponevo di una folta chioma andavo dal parrucchiere ai primi di ogni mese. Ricordo che  l'anziano barbiere di Corso Garibaldi 117 esponeva per il 2 agosto un fiocco rosso nel negozio e distribuiva ai clienti calendari profumati con foto di donnine discinte. 'Per forsa - diceva - incò l'è la festa di pirla'.   Sic......

Mi sovviene questo evento perchè , leggo dalle agenzie, il 2 agosto 2011 può essere il giorno di Armageddon degli Stati Uniti. Rimane poco tempo per evitare il default. Nessuno crede che possa avvenire, per questo potrebbe succedere. Se il Congresso non troverà una soluzione al debito pubblico, che ha superato il tetto massimo stabilito per legge di 14.300 miliardi di dollari, gli Stati Uniti dovranno tagliare la spesa pubblica corrente. Pensioni, scuola, ospedali. Obama è sempre più teso. Vede lo spettro del default sul debito e l'abbassamento del rating con effetti a cascata su tutta l'economia mondiale.

Insomma, la banda dei Pirla si appresta a festeggiare in forze e con fanfare  il proprio compleanno, a spese del prossimo.



Un caro saluto



                         Gianfranco


Lato B...


ari Amici,



mi dicono che Giuseppe Rotelli, il patron delle cliniche milanesi che si è offerto di entrare di recente con il suo gruppo ospedaliero San Donato (il cui fiore all'occhiello è la casa di Cura Madonnina) in sostegno del San Raffaele, non abbia nè i mezzi finanziari e neppure le forze fisiche per un simile impegno. Rotelli già si è esposto per comprare le cliniche vendute da Salvatore Ligresti, alla canna del gas per il trend negativo del settore immobiliare. In più si agita per comprare quote di giornali, dal Corriere della Sera al Tempo.  Insomma, chi dà i soldi a Rotelli? Forse  il Cavaliere che si dice suo amico, oppure siamo di fronte all'ennesimo furbetto del quartierino che, parafrasando il loro epigono Stefano Ricucci, fa il frocio con il lato B degli altri?



un caro saluto



                             Gianfranco

 


martedì 26 luglio 2011

la strana coppia


Cari Amici,



dall'ex fascista e  ora leghista Borghezio  ci si può attendere di tutto, anche l'elogio dell'assassino di massa di Oslo. Mi meraviglia invece il fatto che a riprenderlo e a rimproverarlo pubblicamente sia stato il dentista di Bergamo nonchè ministro leghista Calderoli, sì, proprio quello che per aver mostrato in pubblico una maglietta con immagini blasfeme di Maometto ha provocato ben 11 morti tra i libici che assalivano per protesta il consolato italiano di Bengasi.

Proprio vero, Dio li fa e poi li accompagna



un caro saluto



                             Gianfranco


Red Oak di Sesto S. Giovanni


Cari Amici,



è arrivata Mani Pulite anche per il PD? Scoppia la Quercia Rossa non di Madera ma della periferia milanese.? Gli amici di Penati mi giurano che non avrebbero mai sospettato il suo coinvolgimento in tangenti e buste, ma i riscontri giudiziari sono molto pesanti. Lui si dice sicuro e sereno, comunque tacerà, come ha fatto prima di lui il compagno Greganti.

Sono invece preoccupati i vertici delle coop rosse, qui l'ansia si taglia con il coltello.



Un caro saluto



                     Gianfranco


sabato 23 luglio 2011

Italia-USA


Cari Amici,



È stagione di crisi del debito pubblico. L’Italia è stata oggetto, e rimane a rischio, di attacchi speculativi per il proprio debito pubblico enorme, il 120 per cento del PIL. Negli Stati Uniti, è sempre più prossima la possibilità di uno sforamento del tetto del debito pubblico.

In realtà, le due crisi sono molto differenti. La speculazione sui titoli del debito pubblico italiano (come quella che ha colpito nei giorni scorsi il BTP) è una cosa molto seria, che potrebbe portare perfino alla impossibilità per lo Stato italiano di ottenere soldi in prestito e quindi al default, cioè all’incapacità di ripagare u propri debiti. L'Italia non può torchiare valuta per ripagare i debiti con carta svalutata.  Nel caso degli Stati Uniti invece questo timore non esiste. Washington  non ha difficoltà a farsi prestare denaro, emette titoli e lki cede alle banche in cambio din contanti che ottengono dalla Federal Reserve che onora puntualmente gli impegni. Essendo il dollaro una moneta di riserva presente nei forzieri di mezzo monod, la Fed ne torchia quanti ne vuole. . La difficoltà è contabile: al tesoro Usa non è legalmente consentito emettere obbligazioni sopra un tetto massimo, fissato per ora a 14.300 miliardi di dollari. È questo limite che si è prossimi a sforare. Ma se il Tesoro Usa decidesse di superare il tetto ed emettere obbligazioni, i mercati non avrebbero problemi a comprare le obbligazioni a un prezzo ragionevole. Quindi la “crisi” Usa è un fenomeno puramente legal-contabile.



Se dunque il superamento del tetto del debito USA è una “finta crisi”, perché i giornali ne parlano tanto? La ragione è di posizionamento politico. I repubblicani vogliono accreditarsi come il partito della probità fiscale e usano il loro potere di bloccare l’innalzamento del tetto per mettere in imbarazzo l’amministrazione, che è  democratica, e perciò ha una base più favorevole all’aumento della spesa pubblica.

Quindi suani di fronte ad una crisi politica. In casi di default (temporaneo)  degli States ci saranno downgrading da parte delle agenzie di rating del debito pubblico USa, il dollaro si indebolirà ma non credo che Cina, Giappone e Paesi arabi venderanno le loro riserve in divisa americana.   Tutto resterà come prima.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                                     Gianfranco





 


venerdì 22 luglio 2011

Sunset....


Cari Amici,



Tremonti al tramonto? Parrebbe di sì. Sino ad oggi il ministro si è salvato dalle ostilità dentro e fuori il suo partito per la minaccia implicita nelle sue dichiarazioni: Se salto io salta l'euro. Oggi, dopo l'accordo di Bruxelles per salvare la Grecia (non facciamoci illusioni, la soluzione alla greca vale anche per gli altri Piigs quando si presenterà la necessità) la posizione di Tremonti perde credibilità, ora sono intervenuti i poteri forti europei per gestire situazioni che potrebbero sfuggire di mano a personaggi ricattabili.



Un cordiale saluto e un buon fine settimana



                        Gianfranco


giovedì 21 luglio 2011

Marshall


Cari Amici,



un accordo è stato raggiunto tra i Grandi dell'Europa per salvare la Grecia ( e poi Irlanda, Spagna, Portogallo e Italia). Lo chiamano il nuovo Piano Marshall, l'equivalente del progetto americano per ricostruire l'Europa del dopoguerra e salvarla dal comunismo.

Il programma di salvataggio della Grecia è una «soluzione eccezionale» che prevede l'intervento del settore finanziario «su base volontaria» per scambio di bond, 'rollover' e 'buyback'. Così la bozza di accordo sottoposta ai leader Eurozona. Si prevede anche l'intervento del Fondo salva-stati (Efsf) per «finanziare la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie attraverso prestiti governativi» anche nei paesi che non sono sotto salvataggio e per agire «nel mercato secondario».

Cosa significa tutto questo? Che la Banca Centrale Europea e i suoi assimilati, vedi il Fondo salva Stati,  nonchè le banche e altre istituzioni private compreranno i bond dei paesi indebitati le cui scadenze potranno essere prolungate, e variate, e gli interessi dei bond ridotti. In soldoni, la BCE farà inflazione, metterà in circolazione montagne di nuovi soldi  per pagare i debiti dei Pigs e per non far crollare il castello dell'euro. Pagheranno tutti gli europei per salvare i 100 milioni di mediterranei spendaccioni.

Saranno d'accordo tedeschi, olandesi, francesi e gli altri popoli seri dell'UE? Oppure si andrà incontro a gravi tensioni politiche? Riusciranno Sarkozy e la Merkel a sopravvivere in termini di potere politico?

Il rialzo dell'euro e quello delle Borse rivelano l'interesse dei mercati per questa soluzione, ma non sempre mercati e paesi vanno d'accordo.



Un caro saluto



       Gianfranco

 


mercoledì 20 luglio 2011

E se domani...


Cari Amici,



il rimbalzo del gatto morto ha colpito ancora, complici gli stress test positivi per le banche italiane nonchè la speranza che se ci sarà la buona volontà da parte di tutti, una soluzione ai problemi della Grecia potrebbe essere trovata domani quando è previsto a Bruxelles un vertice tra i leader della zona euro per discutere del secondo pacchetto di aiuti ad Atene.



Secondo il presidente della Commissione Barroso, il risultato minimo del vertice di domani deve essere quello di fornire assicurazioni sulla sostenibilità delle finanze pubbliche greche. In caso di un fallimento del vertice, per controversie varie tra governi, UE, banche e altri compartecipi, fa intendere Barroso, ci sarebbero conseguenze pesanti a livello mondiale.



"Non dobbiamo farci illusioni: la situazione è molto grave. Serve una risposta, altrimenti ci saranno conseguenze negative in tutti gli angoli dell'Europa, e non solo".



Di qui il rialzo di ieri di Milano: la speculazione ribassista sulle banche e su alcune blue chip si è ricoperta nell'eventualità che dall'incontro di Bruxelles emergano fatti positivi. In caso contrario dopodomani riparte la giostra negativa, Come al solito.



Un caro saluto



                                    Gianfranco


martedì 19 luglio 2011

Deutschland vs Italien, Griechenland, Spanien usw


Cari Amici,



ecco cosa pensano i tedeschi di noi del sud Europa, greci, italiani, spagnoli e portoghesi: 'Il cancelliere tedesco, Angela Merkel, dovrebbe esercitare pressioni per far uscire, temporaneamente, la Grecia dall'Euro'. Lo sostiene, in un'intervista al giornale tedesco Handelsblatt Frank Schaeffler, dell'Fdp, uno dei partiti di coalizione della maggioranza che sostiene il governo Merkel.''La ristrutturazione greca - prosegue Schaeffler - dovrebbe essere combinata con l'offerta di lasciare temporaneamente l'Eurozona per permettere alla loro valuta di svalutarsi. Questa e' l'unica e ragionevole strada per far tornare velocemente l'economia competitiva'. Schaeffler si e' detto inoltre completamente d'accordo con l'ex capo economista della Bce, Ormar Issing, il quale ha dichiarato ieri che permettere alla Grecia di restare nell'Euro dopo la ristrutturazione del debito 'sarebbe l'araldo della fine della moneta unica'. Questo il succo della lunga telegonata tra Obama e la Merhel sul debuto pubblico dei Piigs.

Meglio uscire, Raus, oppure 'fo di ball', direbbe Bossi. Solo che questa volta usciamo tutti, anche i padani, salve le spaccature dell'ultimo momento.





Un caro saluto

                    Gianfranco





 


Chi sta neglio?


Cari Amici,



chi sta peggio in questo momento nel mondo? SI parla di crisi in casa nostra ma guardiamoci intorno. e consoliamoci Sta neglio ill Giappone con un rapporto debito-pil del 230 per cento e i guasti da terremoto tutti da quantificare? Sta meglio

l'Unione Europea, dove metà dei paesi soffre di eccessivo debito? Troviamo non solo i Piigs in questa situazione ma anche Gran Bretagna e Belgio, mentre le banche dei paesi sani /Germania, Francia e Olanda/ subirebbero non pochi danni se saltasse il sistema Piigs.

Oppure stanno meglio gli Stati Uniti, dove la soglia di debito pubblico che Washington sta per sfondare – pari a 14.300 miliardi di dollari – vale il 99,3% del Prodotto interno lordo del paese. Il deficit corrente è il 10% del Pil. Un livello allarmante, mai raggiunto dalla seconda guerra mondiale, pari ai  Piigs. Entro agosto il paese potrebbe dichiarare default, se la Camera non approva l'aumen to del tetto del debito pubblico,

Nello stallo può succedere che tutti gli uffici dell’Amministrazione federale vengano chiusi per mancanza di risorse, proprio come accadde per alcune settimane nel 1995 o come da qualche giorno nel Minnesota.

Oppure sta meglio la Cina, le cui riserve sono per lo più in dollari e yen giappponesi e teme i possibili default dei suoi debitori, la crisi dei paesi UE e l'eventuale innalzamento delle barriere commerciali?.

Insomma, sta per chiudersi la stagione del debito facile, i nodi vengono al pettine, e a noi non resta che scioglierli, a nostre spese. Ma consoliamoci



un caro saluto

                                                                          Gianfranco


lunedì 18 luglio 2011

Manovra


Cari Amici,



i mercati bocciano la manovra, si dice adesso a scambi chiusi. Troppo modesta, lenta, tarda, di scarsi effetti, insufficiente nei modi e nei tempi. Così Piazza Affari ha perso 91 miliardi, più o meno l'importo della manovra arrotondata per eccesso. Che succede ora? Da mesi ribadisco che il Berlusca mollerà lo scranno soltanto sotto la pressione della crisi finanziaria, crisi che lascerà l'Italia in ginocchio ma almeno liberata da incompetenti e corrotti.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                     Gianfranco

 


domenica 17 luglio 2011

Italia - Germania


Cari Amici,



quando ero corrispondente in Germania mi venne citato il seguente proverbio, atto a chiarire i rapporti tra italiani e tedeschi: i tedeschi amano gli italianim ma non li rispettano. Gli italiani rispettano i tedeschi, ma non li amano.

  Questo detto mi torna utile per chiarire i presupposti delle dichiarazoni rilasciati da un professore di economia, Hans Peter Burghof a proposito dei recenti attacchi speculativi al Btp Egli sostiene: "Il comportamento  del mercato e' assolutamente ragionevole" e per una serie di motivi giustificati.L'Italia non e' affatto innocente per quanto riguarda il suo declino". In poche parole si merita quello che e' accaduto sui mercati. anche per il  il silenzio dei media. Quotidiani e televisioni nazionali non dedicano spazio sufficiente alla crisi. E' un segnale allarmante, significa che il paese preferisce "restare separato dalla realta'" e non affrontare seriamente i suoi problemi: una strategia perdente e pericolosa, perche' ritarda le azioni necessarie a risolvere i problemi economici piu' gravi (primo fra tutti l'altissimo debito pubblico) e porta i mercati a colpire l'Italia.



L'economista, infatti, non e' d'accordo con l'approccio di molti politici che sembrano convinti che i mercati finanziari prendano le decisioni in modo emotivo e reagiscano in preda al panico. I mercati finanziari sono invece molto attenti alle cifre e non si lasciano tranquillizzare dagli annunci populisti e propagandisti dei governi.



Il ministro Giulio Tremonti, che ormai e' sempre piu' isolato nella maggioranza e dovrebbe dimettersi seduta stante per lo scandalo che ha colpito il suo consulente numero uno Mario Milanese, "sarebbe in grado di garantire credibilita' alla politica economica italiana, ma sono le "chiacchiere imprudenti" di Silvio Berlusconi a scatenare le reazioni del mercato, in particolare quando mette in discussione i richiami all'austerita' del suo stesso ministro.



Il ragionamento che il mercato fa e' molto semplice e sensato. Che l'Italia e' molto indebitata si sapeva anche prima, ma ora gli investitori si sono resi conto che un investimento nel Paese e' sempre meno sicuro. Pertanto la colpiscono scommettendo su un peggioramento della situazione. E questo non perche' si lascino guidare dal panico o dalla fame di profitti, ma perche' conti alla mano, "colpire l'Italia e' una cosa ragionevole".



In sostanza, i tedeschi manifestano nei nostri confronti lo stesso atteggiamento che hanno avuto per la Grecia e per i Pigs in genere, pagate per la vostra insipienza e non sperate in un nostro aiuto..



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                       Gianfranco





 


sabato 16 luglio 2011

cadute, cadutine e cadutelle


Cari Amici,



vecchio proverbio napoletano (me lo diceva mio suocero quando mi preoccupavo per le cadute dei miei bambinbi: 'cadute cadutine crescono li mambine, cadute cadutelle muoiono li vecchiarelle' Proprio così: giovedì sono caduto in bicicletta, ho sbattuto il capo perdendo i sensi e mi hanno portato all'ospedale di La Spezia per trauma cranico e commozione cerebrale. Dopo Tac e lastre varie oggi mi hanno dimesso, pare non sia successo nulla di grave, a parte la perdita di memoria del fatto, non ricordo nulla dell'incidente, il come, il dove, il quando.

Passiamo a cose più serie, oggi disponiamo di quanche dato sulla crisi:  gli attacchi dei mercati all'Italia e l'aumento di un quarto di punto all'1,5% dei tassi Bce comporteranno un sovraccarico per il bilancio pubblico di 2,462 miliardi di euro annui. Lo calcolano Adusbef e Federconsumatori, sottolineando tuttavia che a pesare di piu' sui conti italiani non e' la speculazione sui titoli di Stato ma bensi' il rialzo dei tassi deciso dall'Eurotower. Ben più salati saranno i conti che dovremo pagare per ticket di visite e medicine.



Un caro saluto e un buo fine settimana



                  Gianfranco





 


giovedì 14 luglio 2011

Settimo Cavalleggeri..


Cari Amici,



allora, se ieri ci siamo salvati dal precipizio (in avvio di seduta Piazza Affari perdeva il 5 per cento) lo dobbiamo alla Banca Centrale Europea che ha iniziato ad acquistare i nostri Btp sul mercato aperto. La speculazione ribassista li vendeva senza trovare chi li acquistasse e la Borsa si adeguava temendo il peggio.  Ad un certo momento è intervenuta la BCE (arrivano i nostri, come avviene nei film western), che ha un fondo di 500 miliardi di euro per questo scopo, e ha acquistato chi dice 30, chi 40, chi 50 miliardi di Btp. Di colpo la speculazione ha capito che l'ostacolo era troppo forte, almeno al momento, si è ritirata e ha ripreso ad acquistare quello che aveva venduto in precedenza sia in Borsa che sul Btp (in gergo tecnico, si è ricoperta).  Tutto bene dunque? Dipende. Una cosa  è certa: da ieri siamo nelle mani della BCE , e non a caso il governatori Draghi ha preso posizione, in merito che forte di questo intervento potrà condizionare a suo piacere la politica economica e finanziaria del paese. 

Così  la manovra verrà approvata quanto prima e con agggravi per i ceti tartassati e tartassabili. L'Italia si è salvata dal default, per ora, ma si è legata mani e piedi ai banchieri di Francoforte che non sono un'organizzazione benefica e hanno già iniziato a chiedere il conto per l'appoggio prestato. Con gli interessi.



Un caro saluto





 


mercoledì 13 luglio 2011

Canadair


Cari Amici,



questa mattina sono stato svegliato da un rombo di potenti motori. Era scoppiato un incendio nella vallata di Levanto e due Canadair stavano tentando di spegnerlo. Ho seguito, affascinato, le operazioni di questi aerei in presa diretta: planavano sul mare di fronte a casa mia come goffi uccellacci e altrettanto goffamente si riempivano il ventre d'acqua. Poi il rombo dei motori saliva alle stelle mentre prendevano quota e andavano a scaricare l'acqua nell'entroterra.

Mi sono chiesto: che fare per spegnere con altrettanta rapidità ed efficienza l'incendio finanziario che sta bruciando il nostro paese?

Si parla di una patrimoniale che colpirebbe i più ricchi, di accertamenti fiscali più stringenti, di tasse ad hoc sui beni di consumo che stridono con il trend del paese, di tagli ai costi della politica. Nella finanziaria in corso d'opera appare ben poco di tutto questo, sono pannicelli caldi (per altro dolorosi per chi li subisce) che verranno bruciati per il solo rialzo dei tassi di interesse.

Mi raccontava l'amico Michel che in Francia chi non riesce a dimostrare con prove documentate i movimenti sui propri conti correnti (redditi da lavoro, vendita di cespiti patrimoniali e titoli) viene tassato duramente. Proprio come non accade da noi.



un caro saluto



                                     Gianfranco

 


martedì 12 luglio 2011

Tarantella bonds


Cari Amici,



la crisi finanziaria sta accentuando le magagne della costruzione europea, che ha creato una moneta comune come cappello che copre un caos in materia di ordinamenti politici, regole fiscali, scelte industriali. In occasione della crisi greca e di quelle successive l'UE ha dimostrato grande fragilità e questo non ha sorpreso chi guarda al processo di unificazione dell'Europa con occhio disincantato.



    In pratica l'euro fu varato con la speranza di fare le scarpe al dollaro come moneta emessa dalla potenza dominante, l'America.. Quali gli effetti  dell'eurosu noi comuni mortali europei ? Sull'inflazione non ci sono dubbi, poi notiamo il prevalere degli interessi dei paesi più forti a scapito di quelli deboli (Germania e Grecia, ad esempio). Infine la paralisi in tema di politica estera.

  Ecco perchè ritengo che la crisi dei nostrani 'tarantella bonds' (dopo i tango bonds e i sirtaki bonds) potrebbe essere l'occasione per rivedere alla base i criteri istituzionali dell'euro. Non tutto il male viene per nuocere.



Un caro saluto



                                       Gianfranco



n.b.    il dead cat bounce è arrivato, evviva


lunedì 11 luglio 2011

Dead Cat Bounce



Cari Amici,




L'Italia non incorrerà mai nell'insolvenza sovrana perché è un Paese benestante e chiaramente in grado di rimborsare il debito in scadenza.



Lo afferma il consigliere esecutivo Bce Lorenzo Bini Smaghi a margine di un convegno milanese. E allora, se così fosse, perchè la Borsa perde il 7 per cento in due sedute, perchè le riunioni si susseguono a Bruxelles e a Francoforte, perchè il famigerato spread con il bund è arrivato a quota 300?  Proprio non capisco questi banchieri  centrali, vivono al di sopra della realtà e non si calano nel contesto effettivo.

Risaliranno le Borse, forse si, ma si tratterà del famigerato rimbalzo del gatto morto (dead cat bounce) poi si tornerà a scendere sino aquando il quadro non si sarà stabilizzato. Ormai siamo entrati nella tempesta e bisogna ballare.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                                                                      Gianfranco


Consob

Cari Amici,



tanto tuonò che piovve. Leggo dalle agenzie:



Scatta l'obbligo della Consob di comunicazione delle operazioni di vendita allo scoperto al di sopra di una soglia significativa

.

Mi scappa da ridere: chi vuole vendere allo scoperto lo può fare in mille modi, aggirando le disposizioni varate in fretta e furia stasera dalla Consob. Lo spe3ulatore vende put, vende gli indici, vende derivati, i marcati hanno mille strumenti per andare al ribasso. Anzi, più si abbozzano queste ridicole misure di resistenza, più si mostra debolezza. Ricordo che a Wall Street si impedirono le vendite soltanto dopo l'11 settembre, e neppure per molto tempo. Insomma, vedremo domani.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                                                                Gianfranco

sabato 9 luglio 2011

Il Bramino


Cari Amici,



tocca Giulio e muori. Questo l'aut aut che la speculazione invia al governo italiano. Tremonti è la garanzia dei mercati, farlo saltare per rivalità politiche o per eventi di cronaca nera significa che il governo perde ogni credibilità in materia di gestione della finanza pubblica. Lo abbiamo visto ieri. 

Teniamoci allora Giulio e le sue bizze. Ma anche con il bramino Giulio sarà difficile fermare la speculazione che ormai ha annusato il sangue e non sembra disposta a mollare la preda tanto facilmente.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                        Gianfranco


venerdì 8 luglio 2011

Modigliani


Cari Amici,



trent'anni, fa durante un viaggio negli States,  chiesi all'economista Franco Modigliani di avanzare previsioni sul futuro dell'Italia. Mi disse: Vedo il mio paese in declino, politico ed economico, ma con ritmi così lenti che voi non ve ne accorgerete. Scivolerete in un limbo da quale sarà difficile risalire.

Ebbene, proprio quanto sta succedendo. Il Limbo politico  lo abbiamo sotto gli occhi, come pure quello economico, mentre il disfacimento sociale avanza a grandi passi. Eppure non ci muoviamo, restriamo quasi impassibili di fronte a questa deriva di 'cretini' corrotti e incapaci. Come se ne esce? Con un grande colpo di reni una volta che questi politici da strapazzo si saranno fatti da parte.

Un caro saluto e un buon fine settimana



                            Gianfranco



n.b.  gratta gratta, Milanese è venuto a galla, Berlusconi si diverte, beato lui.

 


giovedì 7 luglio 2011

Emma


Cari Amici,



la speculazione è partita al ribasso sull'Italia e sui Pigs in genere. Per quanto riguarda l'Italia, mi dice una mia autorevole fonte, fino a pochi giorni fa il Paese ha tratto vantaggio dal dubbio: ce la farà a no Roma a gestire il debito pubblico ormai vicino aI 2.000 miliardi? I mercati hanno atteso le decisioni del governo sulla manovra prima di iniziare le loro attività speculative. Cosa è emerso dalla manovra? Nessuna decisione immediata, fatti concreti solo tra due anni. In pratica, i mercati hanno visto soltanto la ricerca del consenso da parte della classe politica al potere e la fuga da ogni responsabilità del momento. Proprio lo stesso comportamento che l'Unione Europea attua nei confronti della Grecia: si tira a campare e si spera nella sorte. Ecco allora arrivare le note negative delle agenzie di rating, la perdita di valore dei nostri titoli (con aumento dello spread sul bund), il crollo della Borsa e dei titoli bancari, la corsa all'oro e il generale clima di sfiducia. Si è messo in moto il circuito negativo dal quale si esce soltanto con gravi sacrifici.



Da mesi arrivano indicazioni in questa direzione, ma ben pochi le hanno raccolte. E ora la signora Emma ci dice: 'Attenzione, qui si fa la fine della Grecia'.



Un caro saluto



                     Gianfranco 

 


mercoledì 6 luglio 2011

IOR

Cari Amici,



La chiesa ortodossa greca sarebbe pronta a cedere parte del suo vasto patrimonio immobiliare per aiutare il paese a contrastare la grave crisi economica. Lo ha reso noto il ministro delle Finanze ellenico, Evangelos Venizelos, al termine di un colloquio con il l'arcivescovo Ieronymos II, massima autorita' spirituale della nazione.

Chissà se il Vaticano sarà pronto ad allargare i cordoni della Borsa in caso di dissesto del nostro Paese? A giudicare da quanto avvenuto in passato direi proprio di no.



Un caro saluto



                                                                          Gianfranco

Michel


ari Amici,





oggi ho incontrato Michel, un finanziere francese che ha sposato un'italiana e viene ogni anno nel nostro paese per le vacanze. Essendo la moglie di Trieste, Michel parla un italiano con accento veneto che fa sbellicare da ridere.

Con lui si è parlato di banche e di finanza. Lui sostiene che la Grecia è fallita perchè le banche europee non accetteranno il piano di salvatagfgio attualmente in discussione ad Atene, Bruxelles, Francoforte e Washington. Francesi e tedeschi  attendono il default, il problema non è se ma quando, dice Michel. E io gli credo.

Michel mni ha anche detto che l'ira della signora Merkel contro Standard and Poors', Fitche Moody's è del tutto motivata, ma ha aggiunto che le iloro ndicazioni  non vanno prese alla leggera. Il meccanismo che regola il mercato è il seguente:



. le agenzie di rationg abbassano le valutazioni dei titoli di un paese



- gli investitori istituzionali (banche, assicurazionbi, fondi di investimento) vendono i titoli dei paei interessati



- i prezzi di questi titoli scenbdono e ne aumenta il re3b dimento



- il paese interessato che emette nuovi titoli deve aqumentare il tasso di interesse in linea con il mercato



- più salgo i rendimenti dei nuovi titoli, più sale il peso del debito



- più sale ilk peso del debito, più il paese va in crisi



e così sino al fallimento.



Un caro saluto



                                         Gianfranco



n.b. messaggio per i Munsciat: mi hanno detto che a Monza esiste la casa del nano nella quale nel medio evo abitava il nano di corte dei Visconti, La casa sarebbe larga un metro e alta dieci. E' vero? Attendo conferme


lunedì 4 luglio 2011

No Tav


Cari Amici,



400 feriti tra forze dell'ordine e manifestanti sono un bilancio pesante anche per una giornata di ordinaria follia come quella avvenuta ieri in Val di Susa. Conoscete la mia posizione: si tratta di un'opera inutile, soldi getatti al vento e al crimine organizzato che opera dietro copertura per le imprese appaltatrici dei lavori. I costi? Ricordiamo che per leopere della Tav Milano Napoli il costo finale è risultato superiore di tre volte rispetto ai preventivi: si chiamano adeguamenti in corso d'opera. Il Paese puù permettersi questi sprechi?



Un caro saluto e un buon avvio di  settimana



                              Gianfranco


Hollywood


Cari Amici,



oggi ho visto in TV un film, Green Zone, ambientato nell'ultima guerra degli americani in Irak. Sorpresa: per la prima volta Hollywood ammette che la questione delle armi di distruzione di massa era una bufala, un falso storico che portò gli americani ad impadronirsi di Bagdad e a cacciare Saddam. Insomma, il grande pubblico americano viene informato per la prima volta attravewrso gli schermi che il governo mentì e che le vere ragioni della guerra non erano le armi chimiche di Saddam.Ma questa non è che una parte della storia. Nel film non si fanno i nomi dei buguardi e nemmeno i motivi di tali menzogne, non si fa riferimento alla lobby petrolifera-militare rappresentata da Bush, Rumsfeld e Cheney.



Sopratutto non si dice nel film che la guerra contro Saddam non fu soltanto il tentativo degli Stati Uniti di appropriarsi del petrolio irakeno ma anche quello di dimostrare ai potenziali concorrenti per la supremazia mondiale (Europa, Cina, Russia) che i poliziotti del mondo erano ancora loro e che l'11 settembre non aveva minato  la loro capacità aggressiva. La fine dell'avventura irakena dimostra che l'impero americano volge ormai al declino, come ormai al declino è la grande avventura del cinema hollywoodiano.



un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                    Gianfranco


domenica 3 luglio 2011

Istat


Cari Amici,



dati ufficiali: un giovane su tre sotto trent'anni  è senza lavoro. Aggiungiamo che almeno la metà di quanti lavorano è sottoposta a contratti a tempo determinato, e poi vi sono quelli che hanno rinunciato a cercare un impiego e vivono nell'inedia. Si può ben capire come l'insicurezza e la frustrazione siano gli elementi propri di questa generazione.

Di chi è la colpa? Dei giovani che non hanno voglia di lavorare e preferiscono oziare o delinquere? Di quanti hanno scelto studi classici senza sbocchi invece di intraprendere studi tecnici (il vecchio avviamento al lavoro, scuole professionali e commerciali, istituti tecnici)? 

  La colpa è nostra, della nostra generazione che tutta presa dai propri egoismi non ha saputo pianificare il futuro, non ha programmato numeri chiusi per alcune facoltà umanistiche, non ha spinto i giovani verso studi tenici, non ha sponsorizzati sbocchi verso l'artigianato, l'agricoltura, i servizi, non ha varato salari d'ingresso per i giovani.

Sono monotono? Dico sempre le stesse cose? Vedo sempre nero? Forse, ma il problema dei giovani senza lavoro mi angustia, soprattutto mi angustia la scarsa attenzione che viene dedicata a questa piaga. La destra pensa solo a galleggiare e sopravvivere, agli imprenditori delocalizzare va benissimo, mentre ubriacata dall'antiberlusconismo e sorda alle istanze sociali la sinistra è incapace di varare idee e progetti. Così il disagio giovanile resta confinato alle aride cifre dell'Istat.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                    Gianfranco


venerdì 1 luglio 2011

L'ortolano


Cari Amici,



vecchio proverbio tarantino: gira, gira, gira, il cetriolo sempre in culo all'ortolano va.



Scusate la volgarità, ma era tanto tempo che attendevo di togliermi questo sassolino dalla scarpa. Il caso Enac porta nel mirino della giustizia un personaggio, Massimo D'Alema, al quale io attribuisco gran parte dei guasti nei quali si trova oggi il nostro paese. Fu lui a metà degli anni '90 a stringere un accordo scellerato in base al quale la sinistra al governo realizzava le privatizzazioni senza che Berlusconi si opponesse. In cambio Berlusconi ottenne che non passasse alcun provvedimento di legge in materia di conflitto di interessi. Anche l'uscita della Lega dalla coalizione di centro sinistra e il suo passaggio nelle file di Forza Italia sono da attribuirsi ad errori strategici di Baffino

Personalmente non sopporto la sua arroganza, la sua sicumera, l'assoluta certezza di essere sempre nel giusto.

Finalmente il cetriolo è arrivato per D'Alema: prima sparirà di scena, meglio sarà per il paese.





Un caro saluto e un buon fine settimana



                                     Gianfranco

 


Due caffè


Cari Amici,



da tempo in TV e con altri mezzi ci vengono proposte immagini di bambini sofferenti, denutriti, con messaggi che ricalcano più o meno questa linea:



'Per il prezzo di un paio di caffè al giorno potete salvare la vita di un bambino di questi paesi sfortunati'.



Mi sembra il colmo dell'ipocrisia umana. Il vero messaggio che ci viene proposto con queste immagini è invece: 'Per un paio di caffè al giorno potete continuare a vivere la vostra vita piacevole e ignara, non sentirete alcun complesso di colpa e vi sentirete bene per aver partecipato alla lotta contro la sofferenza'.

Il problema è assai più complesso, credo: l'intenzione può essere ammirevole, ma è male indirizzata, si vuole rimediare al male che ci circonda ma in effetti in questo modo non si curano le cause del male, semplicemente lo si prolunga. Meglio poco che nulla, è vero, ma nessuno ci spiega la realtà dei fatti.



Un caro saluto e un buon fine settimana.



                         Gianfranco



nb: per Strauss Khan varrebbe la pena di chiedere informazioni al Deuxieme Buro, i servizi segreti francesi.





 


Tobin


Cari Amici,



primo banco di prova per Mario Draghi: il parlamento europeo ha dato il via all'introduzione della Tobin Tax, una tassa sulle transazioni finanziarie speculative, quali cambi, derivati, e altre amenità. N e abbiamo già parlato su questo blog. Se applicata, la Tobin Tax renderebbe almeno 100 miliardi di euro (sono stime prudenziali) a danno di speculatori grandi e piccoli, dagli Stati agli hedge funds.

In due anni con i proventi di questa tassa si risanerebbero i bilanci della Grecia, in 9 anni quelli dell'Italia. L'attuale presidente della BCE Trichet ha già detto no, il successore Draghi propende per la stessa idea, sulla stessa posizione inglesi e americani, favorevoli gli altri europei.

Come motivo di rifiuto della Tobin Tax, l' applicazione della tassa solo in alcune aree geografiche rischierebbe di favorire lo spostamento dei capitali verso quelle piazze finanziarie che non la applicano. E' la tesi di Draghi: senza un intervento su scala globale della nuova tassa, i rischi potrebbero superare i benefici.



Rispunta in Draghi l'eredità intellettuale di Goldman Sachs, il principe della speculazione internazionale, presso la quale ha lavorato per anni?



Un caro saluto



                                   Gianfranco