giovedì 6 giugno 2013

Il fronte

Cari Amici,
il Fondo Monetario Internazionale, uno dei membri della Troika (insieme a BCE e UE) prende le distanze da quanto è stato deciso in materia di austerity nei confronti dell'Europa, rompe il fronte dell'omertà e denuncia i guasti di quanto è avvenuto. Il tutto nel giorno in cui in Grecia il tasso di disoccupazione tocca il massimo storico del 26,8 per cento mentre la Germania denuncia un calo degli ordini all'industria del 3,3 per cento.

La presa di posizione dei falchi del FMI sorprende non poco, ma le sue conseguenze saranno risibili per il momento. All'interno della Troika si scateranno faide  di ogni genere, ma avranno carattere accademico e non effetti reali sull'economia. Spetterebbe ai governi nazionali prendere le redini della situazione, invece tutto resterà fermo sino alle elezioni di settembre in Germania.
Nel frattempo l'Europa andrà sempre peggio, Italia e Spagna in testa.
Un caro saluto
                        
Gianfranco

venerdì 31 maggio 2013

Bazooka

Cari Amici,
verso la metà degli anni '50 i disoccupati di Beirut, per lo più addetti all'edilizia, attaccarono a colpi di bazooka la banca centrale libanese colpevole, a loro giudizio, di tenere i tassi troppo alti e di impedire il rilancio dell'economia. In breve, i lavoratori capivano che in quel momento il nemico di classe non era il datore di lavoro, bensì la struttura tecnica che presiede il controllo della moneta.
Le dimostrazioni di oggi a Francoforte contro la Bce e la sua politica di austerity non sono altro che il ripetersi dei fatti di Beirut di tanti anni. Qui in Europa non è fatto ricorso al bazooka, ma i senza lavoro sono decisamente arrabbiati.
Un caro saluto e un buon fine settimana.
            
Gianfranco

mercoledì 22 maggio 2013

Tertium non datur

Cari Amici,
le Borse salgono e con ogni probabilità continueranno a salire, perché all'orizzonte si intravedono soltanto manovre inflattive (tanta liquidità in ogni parte del mondo) e nessun freno monetario. Anche l'Ue sembra orientata verso questa direzione che verrà attuata non tramite la stampa di nuova moneta (la Germania si opporrebbe) ma attraverso un calo dei tassi di interesse. Le autorità sperano che grazie al rialzo delle Borse dovuto al danaro facile una parte di questa euforia finanziaria si trasferisca all'economia reale. Sarà vero? Non lo credo.
L'economia reale continua a peggiorare, mentre la disoccupazione giovanile nei Piigs è perfino superiore ai livelli della grande Depressione.
Che succederà allora? Gli esperti calcolano che se i Piigs vogliono recuperare i livelli di competitività che hanno perso nei confronti della Germania in termini di costo del lavoro, devono ridurre i salari del 40 per cento. E provvedimenti in tal senso renderanno in Italia, Spagna, Grecia e anche Francia le tensioni sociali insostenibili. L'alternativa: si spacca l'euro. Tertium non datur...
Un caro saluto
                          
Gianfranco

domenica 19 maggio 2013

Squinzi

Cari Amici,
«L'euro è un vero fattore di coesione per l'Europa. Uscire dall'euro per l'Italia vorrebbe dire una decrescita del Pil nell'ordine del 25-30 per cento, cioè tornare indietro come livelli di vita nel nostro Paese di 25 o 30 anni». Lo ha detto oggi a Torino il presidente di Confindustria, Giorgio Squinzi. Scusate, ma per quanto riguarda livello di occupazione, consumi, investimenti industriali, produzione ed export, istruzione, disagio sociale, pressione fiscale, disuguaglianze tra ricchi e poveri non stiamo peggio di venti o trenta anni fa? Non sarà che i difensori dell'euro stanno facendo del terrorismo economico?
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
                                                                                  
Gianfranco

sabato 18 maggio 2013

Moscovici

Cari Amici,
la Banca del Giappone compra il debito statale prima della sua scadenza naturale e mette in circolo miliardi di yen che svalutano la moneta ma rilanciano export ed economia. Identico il comportamento di Federal Reserve, Bank of England e banca centrale svizzera.

Adesso anche in Europa qualcosa si muove, si legga l'intervista di Pierre Moscovici al Corriere di oggi. Si torna a parlare di eurobond, ovvero quei titoli europei che andrebbero a sostituire i debiti dei singoli stati europei. Eurobond che la Bce potrebbe poi acquistare come fanno le altre banche centrali per mettere capitali freschi in circolo e rilanciare l'economia. Si tratta di progetti ragionevoli, il cui obiettivo è dare lavoro ai giovani e svalutare con l'inflazione i patrimoni dei vecchi europei.
Non illudiamoci, per quattro mesi, sino alle elezioni tedesche tutto resterà fermo. Poi si vedrà.
Un caro saluto e buona fine di settimana
                                                                           
Gianfranco

mercoledì 15 maggio 2013

Aspirapolvere

Cari Amici,
"La crisi ha acuito rapidamente le diseguaglianze di reddito nei Paesi Ocse tra il 2008 e il 2010, aumentando le distanze economiche a un ritmo molto più elevato rispetto ai dodici anni precedenti". E' quanto emerge dal rapporto presentato dall'organizzazione internazionale con sede a Parigi, che avverte che potrebbero arrivare "ulteriori tagli alla spesa pubblica e al welfare in genere". Sin qui i dispacci delle agenzie.

Insomma, la crisi funziona come un gigantesco aspirapolvere che succhia ricchezze dalla base e le trasferisce ai piani alti della piramide economica. E bravi quelli dell'Ocse che, come al solito, arrivano sempre 'Due': noi di questo trasferimento di ricchezza non ce ne eravamo accorti.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 14 maggio 2013

Congiuntura

Cari Amici,
riporto qui di seguito (in inglese, scusate la mia pigrizia) 16 indicatori economici in base ai quali alcuni economisti d'oltreoceano ritengono che la grande recessione mondiale di questo secolo sia già iniziata partendo proprio dall'Europa. Eccoli.

The following are 16 signs that the next Great Depression has already started in Europe...


#1 The unemployment rate in France has surged to 10.6 percent, and the number of jobless claims in that country recently set a new all-time record.

#2 Unemployment in the eurozone as a whole is sitting at an all-time record of 12 percent.

#3 Two years ago, Portugal's unemployment rate was about 12 percent. Today, it is about 17 percent.

#4 The unemployment rate in Spain has set a new all-time record of 27 percent. Even during the Great Depression of the 1930s the United States never had unemployment that high.

#5 The unemployment rate among those under the age of 25 in Spain is an astounding 57.2 percent.

#6 The unemployment rate in Greece has set a new all-time record of 27.2 percent. Even during the Great Depression of the 1930s the United States never had unemployment that high.

#7 The unemployment rate among those under the age of 25 in Greece is a whopping 59.3 percent.

#8 French car sales in March were 16 percent lower than they were one year earlier.

#9 German car sales in March were 17 percent lower than they were one year earlier.

#10 In the Netherlands, consumer debt is now up to about 250 percent of available income.

#11 Industrial production in Italy has fallen by an astounding 25 percent over the past five years.

#12 The number of Spanish firms filing for bankruptcy is 45 percent higher than it was a year ago.

#13 Since 2007, the value of non-performing loans in Europe has increased by 150 percent.

#14 Bank withdrawals in Cyprus during the month of March were double what they were in February even though the banks were closed for half the month.

#15 Due to an absolutely crippling housing crash, there are approximately 3 million vacant homes in Spain today.

#16 Things have gotten so bad in Spain that entire apartment buildings are being overwhelmed by squatters...

Questi dunque i dati ufficiali in base ai quali si prevede il peggio nei prossimi mesi. So che i numeri sono certi, non so se l'esito sarà quello previsto dagli esperti, vale a dire depressione, protezionismo commerciale, disoccupazione, fine del welfare. Escludo le guerre, spero che la ragione illumini le menti di chi ci comanda.

Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 8 maggio 2013

Harakiri

Cari Amici,
Beppe Grillo è stato criticato duramente dalla sinistra perchè invece di aggregarsi al PD ed eliminare politicamente Berlusconi ha preferito isolarsi e restare in attesa del crollo del sistema partitico. Ha fatto bene? Ha fatto male? La proposta delle nomine alla presidenza delle commissioni parlamentari, che vede riemergere personaggi squalificati come Cicchitto, Nitto Palma e Formigoni, vecchi arnesi del sistema come la Finocchiaro e persino lo stesso Belzebù in persona, Berlusconi, sembra dare ragione alla strategia di Grillo: i partiti tradizionali non sanno rinnovarsi e stanno commettendo un suicidio politico dietro l'altro.
Alla fine imploderanno e saranno i Cinque Stelle ad impadronirsi di un un paese esasperato e stremato.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 30 aprile 2013

Teste fini

Cari Amici
c'è grande attesa per la riunione della Bce di giovedì che potrebbe decidere un calo dei tassi dallo 0,75 allo 0,50 per cento. Io credo che la manovra, se mai dovesse realizzarsi superando l'opposizione tedesca, non rilancerà l'economia e non farà scendere la disoccupazione. La leva monetaria è rozza, frena e accelera la macchina economica ma non la dirige. Ci vogliono teste fini con idee ben risapute per programmare i prossimi mesi, decisamente duri.
E all'orizzonte teste fini non ne vedo.
Un caro saluto
                           
Gianfranco

venerdì 26 aprile 2013

Pena

Cari Amici,
Frau Merkel dice che stando all'economia tedesca i tassi dovrebbero salire.
Ma i principali Paesi europei in crisi (Francia, Italia e Spagna) chiedono invece un calo dei tassi per creare investimenti e lavoro. In sostanza, ci vorrebbero due monete in Europa, una per la quale abbassare i tassi e una per rialzarli.
Ma l'euro è uno solo e, ormai, è una coperta troppo corta che copre ben poco.
Nel frattempo, Frau Merkel dice di provare pena per Mario Draghi e per il suo compito.
Ma che cosa prova la Cancelliera per i milioni di disoccupati sempre più imbufaliti che affollano le strade d'Europa?
Un caro saluto e un buon fine settimana

Gianfranco

mercoledì 24 aprile 2013

Tengo famiglia

Cari Amici,
a metà degli anni '70 in Italia l'allora capo del governo, Francesco Cossiga, e quello dell'opposizione, Enrico Berlinguer, erano parenti, per l'esattezza primi cugini. Avevano studiato entrambi nello stesso liceo classico di Sassari e avevano amici comuni; avevano anche interessi comuni. Eppure tra le due parti vi è sempre stato il massimo rispetto nonché - abbiamo visto - una rigida distanza in materia di istituzioni. Oggi la storia si ripete: il candidato premier del Pd, Enrico Letta, è il nipote di Gianni Letta, rappresentante del Pdl e intimo di Berlusconi.
La storia si ripeterà? Gli interessi in campo resteranno nettamente  divisi? Speriamo di sì.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 23 aprile 2013

Deja vu?

Cari Amici,
mi dicono che qualcosa di grosso sta per capitare nel mondo della finanza.

Il recente crollo dell'oro, causato da vendite allo scoperto di 500 tonnellate di metallo (il 15 per cento della produzione di un anno) da parte di una banda di speculatori, non è che l'inizio di una manovra destinata a stabilizzare l'attuale situazione.

Mi dicono anche che bisogna risalire al luglio del 2008 per ritrovare un calo dei prezzi dell'oro della stessa intensità di quello verificatosi la settimana scorsa, quasi il 20 per cento. E a ottobre dello stesso anno la Lehman fallì portando sull'orlo del collasso finanziario il mondo intero.

Che potrebbe accadere tra qualche mese?
Un caro saluto
                             
Gianfranco

Soros

Cari Amici,
qualche giorno fa il sito della Reuters ha pubblicato per errore il coccodrillo di George Soros. Si tratta di un pezzo che viene preparato e tenuto in archivio pronto per essere pubblicato subito dopo la morte della persona indicata. Pubblicarlo prima, come fatto dalla Reuters, viene comunque considerato estremamente sgradevole e offensivo, lasciando perdere ogni considerazione di carattere augurale.

Nel coccodrillo, immediatamente ritirato, si dice che Soros è stato un finanziere di grande successo e di attività predatoria, che per anni paradossalmente ha tuonato contro il capitalismo d'assalto grazie al quale egli si è creato enormi fortune. Di Soros si scrive del suo ruolo nel provocare la crisi della sterlina del 1992, della lira nel 1995 e delle valute asiatiche nel 1997 e di come ha saputo mascherare le sue rapine con attività filatropiche. Nulla si dice, invece, del suo passato di collaborazione con il potere nazista e della sua abilità di insider trading.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
                             
Gianfranco

giovedì 18 aprile 2013

Lasciateci in pace

Cari Amici,
si mettano d'accordo  questi vertici finanziari mondiali, non ci tengano sulle spine con dichiarazioni contrastanti che generano incertezze e timori.

Ieri, ad esempio, il direttore del Fondo Monetario Internazionale, la francese Christine Lagarde, ha detto che il peggio è alle spalle, basta solo agevolare la crescita all'interno degli stati più deboli. Tutto bene dunque? No. Ci sarà ancora crisi per almeno dieci anni.

Ad affermarlo è il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann al Wall Street Journal, una previsione che si aggiunge ad un'altra affermazione, quella che una soluzione duratura al problema dell'Eurozona si può ottenere solo una volta che i politici smetteranno di fare leva sulla Banca Centrale Europea per dirigersi verso revisioni strutturali di vasta portata. Insomma si mettano d'accordo.

Oppure non parlino più e ci lascino in pace.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 15 aprile 2013

Lo strappo

Cari Amici,
ormai nel PD siamo arrivati agli insulti, non ancora alle mani, come avvenuto nella Lega, comunque nel 'Renzi è un miserabile' pronunciato da Anna Finocchiaro si avverte la tensione che divide i rottamatori e i rottamati all'interno del PD.
Che avverrà ora? Si va alla scissione?  E a chi andranno i voti del grillini una volta consumato lo strappo? Ai rottamatori, con un asse Renzi, Grillo e parte del Pdl, oppure ai rottamati con Vendola?
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 10 aprile 2013

Borse

Cari Amici,
chi si fida più dei mercati?
Nei giorni in cui l'Ue dice che in Europa sussiste il rischio del contagio Italia e dopo i dati di ieri sul calo del reddito delle famiglie, la Borsa di Milano consegue uno dei migliori risultati dell'anno. Sono gli ultimi fuochi prima del tradizionale collasso primaverile oppure siamo di fronte ad un rialzo stabile?
Propendo per la prima ipotesi: le condizioni  di fondo dell'Italia e di tutti gli altri paesi non sono per nulla cambiate negli ultimi mesi, anzi, le Borse di Wall Street, Tokyo e Londra vivono della liquidità messa un circolo dalle banche centrali e non per le buone prospettive economiche. Insomma, questa sembra essere l'ultima raffica prima della crisi estiva.
Potrei anche sbagliarmi ma non ne sono persuaso.
Un caro saluto.
                                                     
Gianfranco

domenica 7 aprile 2013

Dollaro

Cari Amici,
leggo da alcuni siti di finanza - e apprendo da alcune mie fonti - che si avvicina la resa dei conti per il dollaro, il cui cambio con le altre valute potrebbe drasticamente ridimensionarsi a seguito del forte deficit interno e con l'estero; lo dimostrerebbero le manovre speculative contro l'oro e l'argento, che la settimana scorsa hanno perso quota su iniziativa delle grandi banche commerciali legate alla Federal Reserve. L'aumento del prezzo di queste materie prime indurrebbe gli investitori ad abbandonare dollaro e i titoli denominati in dollari.
Non credo che il crollo del dollaro avverrà a breve, ma il fatto che l'euro non perda forza nonostante le difficoltà dei Piigs non depone in favore della moneta americana. Certo è che qualcosa di grosso bolle in pentola.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

venerdì 5 aprile 2013

Percentuale

Cari Amici
secondo uno studio commissionato da una grande società statunitense di risparmio gestito, le probabilità che l'Italia esca dall'euro non vanno oltre il 10 per cento. Eppure le forze politiche italiane che puntano verso questa soluzione sono due: il Pdl di Berlusconi e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. E non è detto che, di fronte al deterioramento del quadro sociale ed economico, anche una parte del Pd non si orienti verso il ripensamento della politica di austerità seguita sino ad oggi. Insomma, sulla linea del rigore resta soltanto Mario Monti, uscito sconfittodalle ultime elezioni.
Un caro saluto e un buon fine settimana.

Gianfranco

mercoledì 3 aprile 2013

Camera di Commercio

Cari Amici,
oggi è la volta dei Marzotto, cui viene contestata un'evasione per 72 milioni di euro, ieri Mediolanum per 340 milioni, tre giorni fa Dolce e Gabbana per una cifra simile, e poi Intesa, Unicredit, Caltagirone, Aleotti (patron della Menarini Farmaceutica, n.d.r.), Agnelli... il tutto per miliardi. Insomma, per combattere gli evasori non sono necessarie indagini speciali, basta andare alla Camera di Commercio: i soliti noti sono tutti lì.
Un caro saluto

Gianfranco

domenica 31 marzo 2013

Golpe?

Cari Amici,
la destra e alcuni esponenti della sinistra paragonano la decisione di Napolitano di mantenere in vita il moribondo governo Monti ad un golpe. E anche i grillini, che sino a qualche giorno fa non escludevano la soluzione 'olandese', ora dicono che al tavolo dei saggi non siederanno mai. Vedremo come reagiranno i mercati a questa soluzione estratta dal cilindro all'ultimo momento.
Non vorrei sbagliarmi, ma non vi saranno grossi sconvolgimenti. Meglio un governo debole ad un caos istituzionale. E poi i governi deboli sono quelli che durano più a lungo.
Un caro saluto e buona Pasqua.

Gianfranco

mercoledì 27 marzo 2013

Dopo la tregua

Cari Amici,
avevo scritto, dopo le elezioni, che i mercati concedevano una tregua di due settimane al nostro sistema politico e poi, in mancanza di soluzioni, avrebbero ripreso a colpirci in maniera decisa e mirata. Era facile prevedere il periodo di tregua, ma ora che la pressione è iniziata è assai più difficile quando e come finirà.
La speculazione punta a far soldi, è vero, però nel caso dell'Italia vorrà farne tanti (puntando ad esempio all'uscita del nostro paese dall'euro) oppure si limiterà a obiettivi più modesti?
Non so che dire, però si è messo in moto un meccanismo che potrebbe rivelarsi esiziale per il nostro paese. Speriamo in bene.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 26 marzo 2013

Edilizia

Cari Amici,
leggo da siti solitamente bene informati che In Italia si crede che l’edilizia sia la chiave dello sviluppo. Ma lo stock di alloggi invenduti continua ad aumentare: lo si può stimare in 340mila abitazioni attualmente finite ma invendute. 
Domanda, vogliamo fare come la Spagna, che si è affloscita per le difficoltà delle banche invischiate con l'edilizia?
Un caro saluto

Gianfranco 

domenica 24 marzo 2013

Drôle de guerre

Cari Amici,
un recente sondaggio effettuato da Morgan Stanley presso grandi investitori italiani afferma che solo il 25 per cento di questi money maker valuta la possibilità che si torni a votare entro breve tempo, diciamo a settembre, quasi in contemporanea con le elezioni in Germania. Da come vanno le consultazioni di Bersani e dalle prese di posizione dei politici italiani credo (e non sono il solo a crederlo) che questa possibilità sia superiore al 70 per cento. Vedremo chi ha ragione.

Per ora i mercati restano calmi, sempre che il caso Cipro non scoppi più fragorosamente del previsto. La situazione mi ricorda la 'guerre de drole' combattuta tra tedeschi e francesi nell'autunno-inverno a cavallo tra il 1939 e il 1940: battaglie a colpi di altoparlanti e volantinaggi dal cielo per fiaccare il morale del nemico, e poco più. Poi arrivò il maggio del 1940.

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 20 marzo 2013

Ronzio

Cari Amici,
se fate silenzio e prestate attenzione ai rumori di fondo vi accorgerete di uno strano ronzio che pervade l'etere: sono le teste fini dell'Ue e del Fmi che stanno pensando disperatamente a come uscire dal ginepraio di Cipro nel quale si sono ficcate. Il loro è un esperimento: se a Cipro passasse il prelievo forzoso sui depositi bancari, voluto dalla solita Troika, perchè non appplicare lo stesso metodo anche negli altri paesi indebitati? Attenzione, la Troika non propone ufficialmente la manovra: è il governo di Nicosia che viene spinto con ricatti e pressioni di ogni genere ad adottarla. Per ora siamo in fase di stallo. Il governo cipriota nicchia, mentre a Bruxelles, Berlino e Washington si pensa a come trovare un nuovo involucro per impacchettare la stessa merce. 
Chi vincerà?
Un caro saluto

Gianfranco

Singapore

Cari Amici,

«Ogni settimana nella baia di Singapore viene a galla un cadavere. Non si può prevederne l'identità, ma state certi che emergerà». Coniato negli anni '90, all'epoca della crisi del Bath (la moneta thailandese,  n.d.r.), questo detto finanziario ritorna di moda ai giorni nostri per ricordare che non si sa ancora quanti scheletri vi siano negli armadi della finanza mondiale ma si sa per certo che prima o poi si manifesteranno.

Chi pensava sino a qualche giorno fa che Cipro potesse costituire un trauma per l'euro e i paesi indebitati in genere? Nessuno, eppure il cadavere è emerso e adesso bisogna risolvere il caso.
Ci dicono che il caso Cipro rappresenta una situazione che non coinvolgerà il sistema, eppure nelle sue medesime condizioni ci sono Slovenia, Ungheria e i ben noti Piigs. Insomma, i banchieri centrali dovranno stare bene attenti nei prossimi mesi.
Un caro saluto

Gianfranco

domenica 17 marzo 2013

Compatti

Cari Amici,
la sfuriata di Beppe Grillo contro i suoi parlamentari che hanno votato per Grasso è destinata  a lasciare il tempo che trova. Ben altri sono gli appuntamenti che i Grillini dovranno affrontare compatti nei prossimi mesi. Partiamo dall'euro: Grillo chiede un referendum nazionale in proposito e il PD e Monti si opporranno: qui bisognerà mostrare compattezza. E poi ci sono riforma elettorale, riforma costituzionale, lotta all'evasione e alla corruzione, lavoro, e non ultima la cancellazione del programma Tav. Credo sia stato giusto impedire l'elezione di Schifani, c'è un limite a tutto. Le vere prove, però, arriveranno presto.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

venerdì 15 marzo 2013

Ad Horas

Cari Amici,
fonti bene informate mi dicono che va a giorni, se non 'ad horas', il mandato di arresto per il Cavaliere da parte della Procura di Napoli e il capo di imputazione sarebbe tale da non richiedere l'autorizzazione del Parlamento. Non a caso il Pdl è in totale fibrillazione, mentre il PD afferma di non volersi opporre all'arresto. E intanto Grillo fa il pesce in barile: il tempo lavora per lui.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 13 marzo 2013

Tenaglia

Cari Amici,
mi dicono che il Cavaliere sia estremamente irritato, e non solo per i procedimenti giudiziari. La sua ira trae origine dal fatto che Mediolanum, il braccio armato del Caimano, è stata messa nell'incapacità di fare danni.
In passato, nel corso di crisi politiche e finanziarie, Mediolanum si distingueva per manovre finanziarie al ribasso su Borsa, Btp, euro e spread, operazioni ispirate da soffiate che arrivavano dall'inquilino di palazzo Chigi. Ora non è più così. Le grandi banche Unicredit e Intesa non sono più con lui e si muovono sui mercati in direzione opposta: quando lui vende loro comprano e viceversa, così Mediolanum, stretta in una tenaglia fortissima, non fa più soldi grazie al panico dei mercati.
Se non verrà in suo aiuto la speculazione estera, questa volta il Cavaliere sarà immobilizzato.
In attesa della spallata finale.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 11 marzo 2013

Profezia

Cari Amici,
fonti qualificate del settore finanziario mi dicono di prestare attenione al vecchio detto di Borsa: "Sell in May and go away" ovvero vendi a maggio e stai fuori dal mercato almeno, di solito, fino ad agosto. Quest'anno il fenomeno potrebbe ripetersi ma per una serie di elementi concatenanti il calo dei listini potrebbe oscillare tra il 40 e il 50 per cento. Un collasso, insomma che riporterebbe gli indici di Borsa ai livelli di 4 anni fa, subito dopo il crack della Lehman's brothers.
Follie, direte, che riguardano il mercato americano chiaramente gonfiato dalle iniezioni di liquidità della Federal Reserve. Sarà, però io riporto ugualmente questa profezia. Ne riparleremo a maggio.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 6 marzo 2013

Telecom

Cari Amici,
tempi magri in Borsa per Telecom Italia, anni addietro una star del nostro listino e oggi un titolo che non tiene la media del mercato.
Telecom può ben sintetizzare la parabola delle nostre grandi aziende ex pubbliche: cedute ai privati sono state spolpate e poi lasciate cadere. Pensate che nel 1997, governavano Prodi e D'Alema, il pacco più importante di Telecom venne piazzato in Borsa a 10.908 lire (pari a 5,63 euro, n.d.r.). Oggi, dopo 15 anni di gestioni private - dagli Agnelli a Colaninno/Gnutti, a Tronchetti Provera - l'azienda vale 0,58, sì avete capito bene, 0,58 euro: in questo periodo Telecom Italia, cresciuta con i soldi degli italiani, ha perso quasi il 90 per cento del proprio valore, nonchè la leadership tecnologica in Italia e all'estero (è stata la prima azienda ad introdurre nel mondo la teleselezione) e tutto il patrimonio immobiliare.

Questi gli effetti del liberalismo sfrenato.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 5 marzo 2013

Wall Street

Cari Amici,
i valori delle azioni delle società quotate a Wall Street hanno beneficiato dei bassi tassi di interesse portati dalle misure di stimolo della Fed. Lo ha detto il presidente e ceo di Berkshire Hathaway, Warren Buffett, in un'intervista su Cnbc.
Secondo Buffett non c'è dubbio: i prezzi dei titoli sarebbero più bassi in quanto i tassi sono essenzialmente uguali a zero. Il magnate della finanza statunitense, inoltre, ritiene che molti gestori di fondi venderanno le proprie partecipazioni quando cesserà il pompaggio di moneta nell'economia da parte della Fed. "Sarà un giorno molto interessante" quando questo accadrà, ha aggiunto.

Commento: Wall Street è gonfiata dalla liquidità messa in circolo dalla Fed. Lo dice uno che in materia di finanza non ha quasi mai sbagliato un colpo. Prima o poi la bolla si sgonfia, meglio andarsene ora. Più chiari di così...
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 4 marzo 2013

La tregua

Cari Amici,
sui mercati azionari e valutari si dice che la grande speculazione ha concesso all'Italia una tregua di un paio di settimane dalla fine delle elezioni; se la situazione politica non uscità dallo stallo nella quale è entrata, allora partiranno le vere manovre al ribasso su Borse ed euro e sul rialzo dello spread il cui fine potrebbe essere anche la frantumazione del sistema monetario europeo. In sostanza, i ribassi di questi giorni non sarebbero che l'antipasto di una mazzata finanziaria che sconvolgerebbe la vita di tutti noi.
Non so se queste voci abbiano fondamento, so però che in Europa cresce il partito ostile alla politica dell'austerity e, implicitamente, all'euro. L'attesa sarà breve, tra una decina di giorni, dopo l'insediamento del nuovo Parlamento, potremmo già vedere gli avvoltoi all'opera.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 27 febbraio 2013

Lubiana

Cari Amici,
leggo di scioperi, proteste e crisi finanziarie che avvengono in Slovenia. E penso ai veneti che hanno esportato capitali presso le banche di quel paese che ora si trova sull'orlo del baratro, proprio come Grecia, Italia, Spagna, Cipro, Irlanda e Portogallo.

A Lubiana comanda una maggioranza di destra che, come suo solito, si trova impelagata in scandali economici, corruzione e malaffare. Che faranno allora i nostri connazionali? Riporteranno i soldi in Italia? Difficile, penso che se ne andranno in Germania, in Austria o forse persino oltreoceano.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 26 febbraio 2013

Dopo...

Cari Amici,
i sondaggi pre-elettorali dei grandi investitori internazionali, da me riportati la settimana scorsa, non erano poi così sballati: i loro esperti non avevano previsto il calo finale del PD, primo per un soffio, il forte recupero del Cavaliere e la tenuta della lista Monti, sopra l'8 per cento. In compenso vedo Ambrosoli perdente nelle regionali Lombarde, proprio come mi era stato detto.

Tutto questo provoca la possibile ingovernabilità del paese, come era stato previsto. Speriamo che le batoste finanziarie che arriveranno in questi giorni convincano la classe politica a trovare un accordo, chiamatelo grande coalizione, governo di salute pubblica, governissimo, etc, per risolvere la situazione e fare la riforma elettorale. Ma subito, prima che la slavina Grillo travolga tutti.
Un caro saluto

Gianfranco

giovedì 21 febbraio 2013

Guerra delle Valute - 2

Cari Amici,
qualche giorno ho accennato fa alla guerra delle valute al vertice del G20 di Mosca. Ufficialmente si parlava di crescita, in realtà si discuteva delle svalutazioni competitive che Stati Uniti, Giappone, Regno Unito e Svizzera praticano per difendere le rispettive esportazioni. Ora arriva la prima conferma di quanto si sosteneva: in America la Federal Reserve potrebbe bloccare il programma di creazione di nuova liquidità (circa 85 miliardi di dollari al mese). Risultato: il dollaro si rafforza mentre le Borse, che per crescere hanno bisogno di liquidità, scendono.
Intanto, qualcuno si rende conto che stampare moneta crea inflazione e pensa di muoversi in direzione opposta. In Italia le perdite di Borsa sono maggiori rispetto al resto del mondo perché si sta innescando la scommessa elettorale che prevede una situazione ingovernabile dopo il voto.
Un caro saluto
                         
Gianfranco

mercoledì 20 febbraio 2013

Scommessa

Cari Amici,
posso azzardare un pronostico elettorale sulla base dei sondaggi che circolano tra gli addetti ai lavori?
Non sono sondaggi di parte bensì di verifiche sul campo pagate da quegli investitori italiani ed esteri che, come al solito, in questi ultimi tre giorni faranno le scommesse finanziarie puntando con i derivati e con altri strumenti  sull'esito elettorale. La vittoria di Bersani e di Monti li spinge a puntare al rialzo del sistema Italia, una situazione di incertezza li invita invece a scommettere al ribasso.
Ecco le previsioni:

PD/SEL                                         30-32 per cento
MOVIMENTO 5 STELLE           20-22 per cento
PDL/LEGA                                   18-20 per cento
PRO MONTI                                    6-8  per cento
RIVOLUZIONE CIVILE                2-3  per cento
FARE - GIANNINO                        1,5  per cento

Queste previsioni, che sono note anche ai politici, spiegherebbero il perchè dei tentativi di ravvicinamento di Pd e Pro Monti al Movimento 5 Stelle e la disperazione del PDL che invece di sorpassare verrebbe sorpassato.
In ogni caso, il quadro politico che uscirà dalle elezioni non sarà per nulla chiaro, soprattutto per quale sarà la composizione del Senato. Nuove elezioni a ottobre? Se così fosse gli investitori si muoverebbero in deciso ribasso. Auguri
Un caro saluto

Gianfranco

venerdì 15 febbraio 2013

Guerra di monete, o della svalutazione competitiva

Cari Amici,
di che si parla in questi giorni al summit del G20 a Mosca? Di ripresa economica, come fanno intendere i commenti ufficiali o, in realtà, di una guerra delle valute che sta coinvolgendo le cancellerie di tutto il mondo? Ma di quest'ultima, ovviamente.
Stati Uniti e Giappone perseguono - chi da sempre come gli USA, chi da pochi mesi come il Giappone - il deprezzamento della propria valuta come strumento per rendere più competitive le proprie merci e alzare il prezzo di quelle degli altri. Sciocchezze direte. Non tanto.
Pensate che in pochi mesi lo yen si è svalutato del 25 per cento contro l'euro e i produttori di macchine, prodotti elettronici e hi-tech made in Japan battono ormai quelli europei. Il Venezuela, ricco di petrolio, ha fatto capire che non ci sta a questi gioco al massacro e ha svalutato la propria moneta del 46 per cento. La Svizzera si è messa a stampare franchi come non mai per impedire alla propria moneta di scendere al di sotto di quota 1,20 contro euro.
La sola Banca centrale impreparata a questo compito è la Bce, che non può stampare moneta. L'Europa è quindi un gigante disarmato che si muoverà soltanto quando le imprese tedesche andranno in crisi a causa di un euro troppo forte. Ci vorrà tempo, però. Prepariamoci a soffrire.
Un caro saluto e un buon fine settimana

Gianfranco

giovedì 14 febbraio 2013

Serpente

Cari Amici,
la festa del Capodanno in Cina ha segnato la fine dell'anno del Drago - notoriamente un segno fortunato per le sorti del mondo - e l'arrivo di quello del Serpente che rappresenta proprio l'opposto, l'anno della 'sfiga'.
I maghi del sud est asiatico si stanno profondendo in vaticini e previsioni di ogni genere: chi vede persino una breve guerra nel mese di maggio tra Cina e Giappone per il possesso di quattro isolotti sperduti nell'Oceano (ma con interessanti campi petroliferi nelle vicinanze), chi punta ad una guerra valutaria mondiale, chi ha dato il via il Venezuela svalutando la propria divisa del 46 per cento contro dollaro dalla sera alla mattina, chi guarda alla disintegrazione dell'euro oppure all'inflazione selvaggia provocata dalle Banche Centrali che stanno stampando valuta a tutto spiano. Insomma ce n'è per tutti i gusti.
Non a caso, il crack di Borsa del 1929 e l'11 settembre sono capitati nell'anno del Serpente. Sono fandonie come quella della fine del mondo attribuita ai Maya? Forse sì, lo spero. Ci mancavano gli oroscopari di Chiaravalle per guastare gli umori già depressi per la nostra crisi.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 13 febbraio 2013

Il lavoro

Cari Amici,
dopo la pausa indiana oggi ho ripreso l'attività di volontariato in qualità di insegnante di italiano presso studenti extracomunitari. La classe affidatami è formata da 18 maschi e una sola donna. Prevalgono i cittadini di Egitto, Marocco, Bangladesh, e poi Cina Filippine e Sud America. Volete una misura della crisi che ci sta colpendo? Ebbene, ben 16 studenti su 19, per lo più giovani, non hanno lavoro o lo hanno perso oppure non riescono a trovarlo. Restano in Italia perché sperano di inserirsi prima o poi nelle attività produttive. Qualcuno, in passato impiegato nell'edilizia, sopravvive oggi lavorando come avventizio nei mercati rionali. Oggi ho detto loro di avere fiducia nell'esito delle prossime elezioni, cui non parteciperanno. Ho detto loro che una vittoria delle sinistre potrebbe rilanciare il lavoro nel nostro paese. Lo spero veramente, sia per i miei allievi stranieri che per i giovani italiani.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 11 febbraio 2013

Soglio

Cari Amici,
mi racconta una mia fonte che la decisione del Papa Benedetto XVI di dimettersi è stata provocata, tra le altre cose (la leucemia e gli scandali finanziari) dalla costante tensione che il Papa tedesco ha dovuto subire per ridimensionare il ruolo che la burocrazia papalina di origine polacca aveva assunto con papa Woytila.
Il Pontefice polacco, mi dice la fonte (un prelato che ha vissuto per sei anni in Vaticano e ora si trova nella Confederazione Elvetica), ha operato con grandi meriti sul fronte internazionale, si veda il crollo del sistema sovietico, ma ha dato al clero polacco un peso fortissimo all'interno della nomenclatura vaticana. In pratica, i 30 milioni di cattolici polacchi valevano nelle scelte di politica interna sino a Papa Benedetto più dei 60 milioni di italiani, 60 milioni di francesi, 120 di messicani, 200 di brasiliani, 500 milioni di africani e così via.
Allontanare questa burocrazia polacca non è stato facile per il Papa tedesco che ha dovuto subire una forte resistenza e colpi bassi di ogni genere (anche una minaccia di morte) che alla lunga ne hanno minato la capacità di reagire. Questo mi dice la fonte. Non esprimo giudizi, da marxista estraneo alle lotte del potere ecclesiastico riporto con onestà quanto mi è stato riferito.
Un caro saluto

Gianfranco

venerdì 8 febbraio 2013

Lombardia

Cari Amici,
sono stato ad una riunione dei sostenitori di Umberto Ambrosoli impegnato nella corsa ai vertici della Lombardia. Ebbene, al di là delle frasi di circostanza, l'umore non era dei migliori.
Maroni viene dato in vantaggio di parecchi punti rispetto al rivale che ottiene successi soltanto a Milano e a Bergamo. Per di più, al candidato della sinistra vengono rimproverate la scarsa aggressività delle sue argomentazioni e la poca presenza nei settori vitali della Regione quali la piccola impresa, l'artigianato e il commercio. Insomma, speriamo in un colpo di coda nelle ultime battute, ma per ora la sconfitta di Ambrosoli sembra probabile.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 6 febbraio 2013

Landini

Cari Amici,
un pò sballato dal fuso, il manager Fiat seduto al mio fianco in classe business del volo Dubai-Milano di domenica scorsa (scusate, non viaggio in business ma a seguito   di un overbooking della classe economica mi hanno gratificato con questo privilegio) si lasciava andare a confidenze aziendali di tutto rispetto: « Vede, Landini ha ragione, noi non investiamo più in Italia, puntiamo da tempo sui grandi mercati mondiali come Cina, America, e anche l'India, e puntiamo sulla fascia alta di questi mercati, con marchi prestigiosi come Ferrari, Maserati, Alfa e Chrysler ». Il manager, un ingegnere piemontese grande e grosso, tornava in Italia dopo un viaggio di otto giorni presso lo stabilimento Tata a 200 chilometri a est di Mumbay e non lesinava particolari: « Qui in India vendiamo 75.000 vetture all'anno dei modelli Punto e Linea (una Punto modificata e allungata nella parte posteriore, n.d.r.) realizzati grazie alla collaborazione con Tata. Ma ad aprile resterà in piedi solo l'accordo industriale con Tata, quello commerciale avrà fine, quindi pensiamo di spalancare le porte dell'India a Chrysler, vedi il marchio Jeep, e alla nostra gamma alta. In India ci sono circa 300 milioni di consumatori 'affluenti' e noi puntiamo su quelli. Abbiamo un gruppo di 1.500 ingegneri italiani, americani, indiani e presi a noleggio da consulenti privati che stanno studiando i problemi della guida a destra, che comporta implicazioni meccaniche di rilievo. Appena avremo risolto il caso punteremo in forze sul mercato  più grande del mondo » E L'Italia, mi permetto di chiedergli sottovoce? « Ha ragione Landini, ma non possiamo agire diversamente» ha risposto.
Un caro saluto
                           
Gianfranco

martedì 29 gennaio 2013

Repubblica

Cari Amici,
un'altra meditazione di un ventilato pomeriggio indiano (uno degli ultimi, domenica rientro).
Nel dialogo 'Repubblica' di Platone che sto leggendo in questi giorni, ad un certo punto Socrate, che del dialogo è il protagonista, si chiede: "come garantirci che chi detiene posizioni di potere politico lo faccia non per il proprio danaro ma per una questione d'onore?" 
Questa domanda se la ponevano già 2.500 anni fa e ce la poniamo ancor oggi noi italiani vessati da una classe politica corrotta e insensibile.
Quale risposta dava Socrate a questa domanda? Ecco le sue indicazioni: l'affidamento del potere politico ai re filosofi, l'abolizione del matrimonio, della famiglia e della proprietà privata, l'instaurazione di comitati per la scelta dei migliori cui affidare le cariche pubbliche.
Non meravigliamoci pertanto se di fronte a queste 'provocazioni' Socrate sia stato condannato a bere la cicuta, un rompiscatole come lui la classe politica dell'epoca non poteva permetterselo, meglio toglierselo subito d'attorno e impedirgli di pensare. Era un comunista ante litteram anche Socrate? A scuola non me lo hanno mai detto, ho dovuto leggere Platone per conoscere la vera profondità del suo pensiero.
Un caro saluto

Gianfranco


domenica 27 gennaio 2013

Goldfinger

Cari Amici,
sta per scoppiare lo scandalo finanziario del secolo.
Sembra che le riserve auree degli Stati Uniti (8.200 tonnellate custodite a Fort Knox, n.d.r.) non esistano più, nel senso che negli ultimi 50 anni i governi americani se le sono vendute senza dir niente ad alcuno.
Dal 1972 non vengono effettuati controlli e le innumerevoli interpellanze parlamentari non hanno avuto successo. A Fort Knox si troverebbero barre di tungsteno ricoperte d'oro che si presentano di ugual peso e colore rispetto all'oro, ma sono ben altra cosa in termini di valore, tanto è vero che di recente qualcuna ha fatto capolino a Singapore ed è stata subito mascherata.
Il fatto è che i tedeschi, che hanno grosse partite d'oro depositate negli States, hanno deciso di vederci chiaro e hanno chiesto di riportare il loro oro in patria. Lo scandalo sta montando da qualche giorno: domani, alla riapertura dei mercati, vedremo cosa succederà. Non escludo grossi contraccolpi.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 16 gennaio 2013

Il Comunista

Cari Amici,
riflessioni quasi oziose di un pomeriggio sotto il cielo dell'India.
Vi siete mai chiesti come mai, negli ultimi 20 anni, in Italia il potere politico si trovi quasi sempre nelle mani di persone uscite dal mondo dell'economia? Elenco Dini, Ciampi, Prodi, Berlusconi, Monti, Tremonti; solo D'Alema ha interrotto la sequenza del potere economico su quello politico. Queste sono a mio giudizio le conseguenze del ruolo che l'economia svolge nei confronti di quelle che una volta erano chiamate "scienze sociali".
In pratica ci si attende qui da noi, ma non solo, che chiunque gestisca qualcosa di importante, vedi la politica, debba avere una base culturale economica o per lo meno dimestichezza con i suoi prìncipi liberali. Non c'è che dire, questi sono i guasti del liberismo sfrenato degli ultimi trent'anni che in Italia non ha trovato alcun freno.
In base al liberismo, gli uomini non sono che attori egoisti decisi a calcolare come ottenere il massimo vantaggio in ogni situazione, il massimo profitto o il massimo piacere e la felicità con il minor sacrificio. Insomma, ogni atto della nostra vita quotidiana è un investimento che non lascia spazio a morale, compassione, reciprocità, solidarietà, giustizia. Non sono d'accordo con questa visione del mondo.
Direte: sei un utopista, un illuso, un visionario, peggio ancora, un comunista. Ebbene, se comunismo vuol dire credere in questi valori come priorità di vita, allora sono comunista, e sono fiero di esserlo.
Un caro saluto
                            
Gianfranco

martedì 8 gennaio 2013

La nuova Patria

Cari Amici,
sul volo Milano-Dubai ho fatto conoscenza con un giovane architetto italiano di Torino che per mancanza di lavoro ha dovuto trasferirsi in Australia. «Laggiù il lavoro non te lo tirano dietro - mi ha detto - però alla fine mi sono inserito nel giro giusto. Mi occupo di interiors e di ristrutturazioni, potrei fare di più però per ora mi accontento. Il mio sogno resta quello di trasferirmi in America: se il mercato immobiliare si riprende quello è il vero paradiso degli architetti». Considera l'Italia ancora come la sua patria, gli ho chiesto? Mi ha detto: «No, ormai me ne sono separato per sempre».
Nel volo successivo, Dubai-Trivandrum, sedeva accanto a me un indiano che ho scoperto parlava bene l'italiano. Vive in Italia da 15 anni, fa il gelataio e lavora presso un negozio di Piazza Udine. Tornava in patria nel mese di ferie. Gli ho chiesto: «Si trova bene in Italia?» Mi ha detto «Sì, e la considero la mia nuova patria. Quanto prima ci porterò la famiglia».
Morale: esportiamo architetti e importiamo gelatai. Che futuro prevedete per il nostro paese?
Un caro saluto e un buon anno

Gianfranco