martedì 30 aprile 2013

Teste fini

Cari Amici
c'è grande attesa per la riunione della Bce di giovedì che potrebbe decidere un calo dei tassi dallo 0,75 allo 0,50 per cento. Io credo che la manovra, se mai dovesse realizzarsi superando l'opposizione tedesca, non rilancerà l'economia e non farà scendere la disoccupazione. La leva monetaria è rozza, frena e accelera la macchina economica ma non la dirige. Ci vogliono teste fini con idee ben risapute per programmare i prossimi mesi, decisamente duri.
E all'orizzonte teste fini non ne vedo.
Un caro saluto
                           
Gianfranco

venerdì 26 aprile 2013

Pena

Cari Amici,
Frau Merkel dice che stando all'economia tedesca i tassi dovrebbero salire.
Ma i principali Paesi europei in crisi (Francia, Italia e Spagna) chiedono invece un calo dei tassi per creare investimenti e lavoro. In sostanza, ci vorrebbero due monete in Europa, una per la quale abbassare i tassi e una per rialzarli.
Ma l'euro è uno solo e, ormai, è una coperta troppo corta che copre ben poco.
Nel frattempo, Frau Merkel dice di provare pena per Mario Draghi e per il suo compito.
Ma che cosa prova la Cancelliera per i milioni di disoccupati sempre più imbufaliti che affollano le strade d'Europa?
Un caro saluto e un buon fine settimana

Gianfranco

mercoledì 24 aprile 2013

Tengo famiglia

Cari Amici,
a metà degli anni '70 in Italia l'allora capo del governo, Francesco Cossiga, e quello dell'opposizione, Enrico Berlinguer, erano parenti, per l'esattezza primi cugini. Avevano studiato entrambi nello stesso liceo classico di Sassari e avevano amici comuni; avevano anche interessi comuni. Eppure tra le due parti vi è sempre stato il massimo rispetto nonché - abbiamo visto - una rigida distanza in materia di istituzioni. Oggi la storia si ripete: il candidato premier del Pd, Enrico Letta, è il nipote di Gianni Letta, rappresentante del Pdl e intimo di Berlusconi.
La storia si ripeterà? Gli interessi in campo resteranno nettamente  divisi? Speriamo di sì.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 23 aprile 2013

Deja vu?

Cari Amici,
mi dicono che qualcosa di grosso sta per capitare nel mondo della finanza.

Il recente crollo dell'oro, causato da vendite allo scoperto di 500 tonnellate di metallo (il 15 per cento della produzione di un anno) da parte di una banda di speculatori, non è che l'inizio di una manovra destinata a stabilizzare l'attuale situazione.

Mi dicono anche che bisogna risalire al luglio del 2008 per ritrovare un calo dei prezzi dell'oro della stessa intensità di quello verificatosi la settimana scorsa, quasi il 20 per cento. E a ottobre dello stesso anno la Lehman fallì portando sull'orlo del collasso finanziario il mondo intero.

Che potrebbe accadere tra qualche mese?
Un caro saluto
                             
Gianfranco

Soros

Cari Amici,
qualche giorno fa il sito della Reuters ha pubblicato per errore il coccodrillo di George Soros. Si tratta di un pezzo che viene preparato e tenuto in archivio pronto per essere pubblicato subito dopo la morte della persona indicata. Pubblicarlo prima, come fatto dalla Reuters, viene comunque considerato estremamente sgradevole e offensivo, lasciando perdere ogni considerazione di carattere augurale.

Nel coccodrillo, immediatamente ritirato, si dice che Soros è stato un finanziere di grande successo e di attività predatoria, che per anni paradossalmente ha tuonato contro il capitalismo d'assalto grazie al quale egli si è creato enormi fortune. Di Soros si scrive del suo ruolo nel provocare la crisi della sterlina del 1992, della lira nel 1995 e delle valute asiatiche nel 1997 e di come ha saputo mascherare le sue rapine con attività filatropiche. Nulla si dice, invece, del suo passato di collaborazione con il potere nazista e della sua abilità di insider trading.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana
                             
Gianfranco

giovedì 18 aprile 2013

Lasciateci in pace

Cari Amici,
si mettano d'accordo  questi vertici finanziari mondiali, non ci tengano sulle spine con dichiarazioni contrastanti che generano incertezze e timori.

Ieri, ad esempio, il direttore del Fondo Monetario Internazionale, la francese Christine Lagarde, ha detto che il peggio è alle spalle, basta solo agevolare la crescita all'interno degli stati più deboli. Tutto bene dunque? No. Ci sarà ancora crisi per almeno dieci anni.

Ad affermarlo è il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann al Wall Street Journal, una previsione che si aggiunge ad un'altra affermazione, quella che una soluzione duratura al problema dell'Eurozona si può ottenere solo una volta che i politici smetteranno di fare leva sulla Banca Centrale Europea per dirigersi verso revisioni strutturali di vasta portata. Insomma si mettano d'accordo.

Oppure non parlino più e ci lascino in pace.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 15 aprile 2013

Lo strappo

Cari Amici,
ormai nel PD siamo arrivati agli insulti, non ancora alle mani, come avvenuto nella Lega, comunque nel 'Renzi è un miserabile' pronunciato da Anna Finocchiaro si avverte la tensione che divide i rottamatori e i rottamati all'interno del PD.
Che avverrà ora? Si va alla scissione?  E a chi andranno i voti del grillini una volta consumato lo strappo? Ai rottamatori, con un asse Renzi, Grillo e parte del Pdl, oppure ai rottamati con Vendola?
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 10 aprile 2013

Borse

Cari Amici,
chi si fida più dei mercati?
Nei giorni in cui l'Ue dice che in Europa sussiste il rischio del contagio Italia e dopo i dati di ieri sul calo del reddito delle famiglie, la Borsa di Milano consegue uno dei migliori risultati dell'anno. Sono gli ultimi fuochi prima del tradizionale collasso primaverile oppure siamo di fronte ad un rialzo stabile?
Propendo per la prima ipotesi: le condizioni  di fondo dell'Italia e di tutti gli altri paesi non sono per nulla cambiate negli ultimi mesi, anzi, le Borse di Wall Street, Tokyo e Londra vivono della liquidità messa un circolo dalle banche centrali e non per le buone prospettive economiche. Insomma, questa sembra essere l'ultima raffica prima della crisi estiva.
Potrei anche sbagliarmi ma non ne sono persuaso.
Un caro saluto.
                                                     
Gianfranco

domenica 7 aprile 2013

Dollaro

Cari Amici,
leggo da alcuni siti di finanza - e apprendo da alcune mie fonti - che si avvicina la resa dei conti per il dollaro, il cui cambio con le altre valute potrebbe drasticamente ridimensionarsi a seguito del forte deficit interno e con l'estero; lo dimostrerebbero le manovre speculative contro l'oro e l'argento, che la settimana scorsa hanno perso quota su iniziativa delle grandi banche commerciali legate alla Federal Reserve. L'aumento del prezzo di queste materie prime indurrebbe gli investitori ad abbandonare dollaro e i titoli denominati in dollari.
Non credo che il crollo del dollaro avverrà a breve, ma il fatto che l'euro non perda forza nonostante le difficoltà dei Piigs non depone in favore della moneta americana. Certo è che qualcosa di grosso bolle in pentola.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

venerdì 5 aprile 2013

Percentuale

Cari Amici
secondo uno studio commissionato da una grande società statunitense di risparmio gestito, le probabilità che l'Italia esca dall'euro non vanno oltre il 10 per cento. Eppure le forze politiche italiane che puntano verso questa soluzione sono due: il Pdl di Berlusconi e il Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo. E non è detto che, di fronte al deterioramento del quadro sociale ed economico, anche una parte del Pd non si orienti verso il ripensamento della politica di austerità seguita sino ad oggi. Insomma, sulla linea del rigore resta soltanto Mario Monti, uscito sconfittodalle ultime elezioni.
Un caro saluto e un buon fine settimana.

Gianfranco

mercoledì 3 aprile 2013

Camera di Commercio

Cari Amici,
oggi è la volta dei Marzotto, cui viene contestata un'evasione per 72 milioni di euro, ieri Mediolanum per 340 milioni, tre giorni fa Dolce e Gabbana per una cifra simile, e poi Intesa, Unicredit, Caltagirone, Aleotti (patron della Menarini Farmaceutica, n.d.r.), Agnelli... il tutto per miliardi. Insomma, per combattere gli evasori non sono necessarie indagini speciali, basta andare alla Camera di Commercio: i soliti noti sono tutti lì.
Un caro saluto

Gianfranco