Cari Amici,
argomento di fine settimana: il dollaro che si sta rivalutando contro l'euro sui mercati dei cambi ( ha toccato 1,40 contro 1,50 di appena un mese fa). Eppure i dati che arrivano dagli States sono sconfortanti: il debito puglico americano è pari al 98,5 per cento del PIL (88 la media europea), quello privato delle famiglie arriva al 120 per cento, l''economia stenta a decollare, le spese militari aumentano, altre bolle potrebbero esplodere.
E allora, come si spiega questa forza del dollaro? Semplicemente con la debolezza dell'euro, che risente della crisi della Grecia. La questione del debito pubblico di Atene pone a rischio non solo la credibilità dell'euro ma anche la strategia monetaria e gli accordi istituzionali alla base dell'Unione Europe. In breve, se a marzo Atene si rifiuta di onorare il proprio debito e invoca clausole per congerlarlo o per uscire provvisoriamente dall'euro l'intera costruzione politica potrebbe collassare e si avrebbero fortissime ripercussioni su tutti i mercati mondiali, Alcuni operatori si stanno preparando al peggio spostando i propri capitali su una moneta tecnicamente debole, il dollaro, ma sostenuta da una forte potenza militare. Vi immaginate forse Cina e Giappone, che posseggono un buon 20 per cento del debito pubblico americano, che inviano le proprie navi da guerra nel porto di Nerw York per escutere il debito? Lo fecero una volta gli americani all'inizio del1900 nei confronti dell'Argentina, ma è un'esperienza che oggi non viene più ripetuta.
Quindi non ci resta che armarci di paziendca e attendere. Un buon fine settimana
Gianfranco
Nessun commento:
Posta un commento
Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco