venerdì 2 marzo 2012

Oil for money

Cari Amici,
subito dopo la seconda guerra mondiale Stati Uniti e Arabia Saudita strinsero un patto di ferro: protezione dell'Arabia dai rissosi vicini in cambio dell'impegno a trattare soltanto in dollari acquisti e vendite di petrolio. L'accordo vale anche oggi e chi in passato ha tentato di violarlo (l'Iran con Mossadeq negli anni '50, Saddam Hussein e Gheddafi più tardi) ha pagato con la vita.
Oggi l'Iran sta tentando lo stesso giuoco ed ha appena firmato un accordo con l'India: petrolio contro pagamenti in merci indiane e rupie, che poi è la stessa cosa. E pare che l'Iran stia studiando la stessa cosa con la Cina, uno dei suoi principali clienti. Teheran rischia gosso. Questa è la vera bomba atomica dei persiani, perchè rischia di scalzare il dollaro dal suo ruolo di moneta di riserva, non già il materiale fissile che sta producendo. Ecco perchè il prezzo del greggio sale nonostante i segnali di recessione che dovrebbero ridurlo: si teme un escalation militare nel Golfo e la speculazione ne approfitta.
Un caro saluto e un buon fine settimana

Gianfranco

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