Cari Amici
oggi alla riunione della Commissione Cultura di Bollate si sono presentati tre vigili urbani della zona Corvetto (due uomini e una donna) per esporre il loro problema. Operano in una zona difficile, alla periferia sud di Milano, e vogliono prevenire che in una scuola locale, quella di avviamento professionale di p.le Rosa, si creino situazioni insostenibili. In particolare, essi fanno riferimento ad una classe di una quindicina di allievi, di età compresa tra i 14 e i 18 anni, che manifestano tendenze a dir poco violente. Si tratta di giovani che da tempo vengono seguiti da 'tutor' durante gran parte della giornata ma con scarsi risultati, sembra. Cosa hanno chiesto i tre vigili? In sostanza l'appoggio del carcere, delle sue strutture e dei suoi volontari per prevenire la nascita di vuovi violenti, destinati a diventare prima o poi reclusi. Si ipotizzano una visita di questa classe al carcere (ma Bollate è una prigione a 5 stelle, San Vittore renderebbe meglio l'idea) nonchè incontri ravvicinati tra i ragazzi e alcuni detenuti anziani, con scambio di opinioni. Inutile sottolineare che si tratta di un'iniziativa spontanea dei tre vigili, nessuno coordina, il sindaco Letizia Bricchetto in Moratti pensa alle marce per la sicurezza della città ma poi sul campo, quando i proclami non servono e occorre l'azione diretta, si trovano soltanto i volontari. Come al solito.
Il Direttore