mercoledì 31 ottobre 2012

Lavoro

Cari Amici,
leggo dalle agenzie: "a settembre in Italia il tasso di disoccupazione è salito al 10,8% Rispetto ad agosto i disoccupati sono saliti dello 0,2% e del 2% su base annua. Si tratta del livello più alto raggiunto dal gennaio 2004 (inizio serie storiche mensili) e, guardando alle serie trimestrali, è il valore più alto dal terzo trimestre 1999".
La situazione a livello europeo non è certo più rosea. Non si è arrestato, infatti, il peggioramento del mercato del lavoro nell'area euro: a settembre la disoccupazione ha raggiunto un nuovo massimo storico all'11,6%, a fronte dell'11,5% di agosto. Il numero totale dei disoccupati è cresciuto di 169 mila a quota 18 milioni 490 mila.  

In Spagna e in Grecia più di una persona su quattro è disoccupata. Per la Grecia, la percentuale di disoccupati è salita al 25,1%, un balzo record che fa conquistare al Paese la maglia nera in Ue rispetto a un anno prima, quando era al 17,8%. Anche per i giovani non va meglio: più di uno su due (55,6%) è senza lavoro.
Anche in Spagna non si ferma l'emorragia dei posti di lavoro: il tasso di disoccupazione è salito a settembre al 25,8% dal 25,5% di agosto  Un anno fa era al 22,4%. Anche per chi ha meno di 25 anni la situazione continua a essere nera: i senza lavoro sono ormai più di 1 su 2, e sono saliti dal 53,8% di agosto al 54,2% di settembre.

A questo ci portano le politiche di austerità. Quando lo capiranno i politici? Quanto manca ad un'esplosione di collera giovanile? Quanto allo scollamento (che temo possa essere violento) del tessuto socio.economico?
Un caro saluto
                                     
Gianfranco

martedì 30 ottobre 2012

Mossa

Cari Amici,
a urne chiuse, viene da dire che il successo di Grillo e il crollo del Pdl erano facilmente prevedibili.

Quello che non era prevedibile, purtroppo, è come si muoveranno nei prossimi mesi i protagonisti della vita politica nazionale. Faranno tesoro della lezione siciliana, avranno capito da che parte tira il vento e si daranno un comportamento meno criminale? Oppure manterranno la rotta di sempre e andranno incontro al naufragio?

Il fatto è che la situazione economica non è per nulla migliorata con il governo Monti. Il debito italiano nel secondo trimestre 2012 è salito a 1.982.239 milioni di euro, contro i 1.954.490 del trimestre precedente e i 1.910.024 del secondo trimestre 2011. La politica di austerity imposta dai centri finanziari per fini ideologico-politici e dalla Germania per interessi nazionali, è stata un completo e totale fallimento: le misure prese (o più spesso imposte) per ridurre il rapporto debito – Pil non hanno fatto che aumentarlo e i dati che arrivano a cascata non lasciano scampo alla verità: la Grecia è passata dal 136,9% al 150,3%, l’Irlanda dal 108,5% al 111,5 %, la Spagna dal 72,9% al 76%, il Portogallo dal dal 112% al 117,5%, mentre quello italiano è arrivato al 126,1%.
Si diano dunque una mossa, e subito.
Un caro saluto
             
Gianfranco

domenica 28 ottobre 2012

Convergenze parallele

Cari Amici,
leggo dalle agenzie: "Sono sicuro che se si vuole ripristinare la fiducia nella zona euro, i Paesi devono cedere parte della loro sovranità a livello europeo". Così il presidente della Banca centrale europea Mario Draghi in una intervista al giornale tedesco Der Spiegel, in cui ha dato ragione al ministro alle Finanze di Berlino, Wolfgang Schaeuble, sulla necessità di un supercommissario all'euro.

Per capirci, Francia e Germania sono già ai ferri corti su come affrontare la crisi, austerità o rilancio della spesa pubblica, e Draghi accentua la crisi invocando quella diminuzione della sovranità statale che i francesi da tempo vedono come fumo negli occhi. In questo caso il mantenimento dell'euro appare sempre più come quell'espressione politica dei dorotei: Convergenze parallele.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana.

Gianfranco

N.b.: da domani, a elezioni siciliane concluse, potremmo assistere al collasso dei partiti tradizionali.

                                

sabato 27 ottobre 2012

Pubblicità

Cari Amici,
ma veramente Silvio Berlusconi avrebbe accumulato all'estero centinaia di milioni di euro grazie al meccanismo della sovra-fatturazione dei film e dei serial acquistati negli States? Il meccanismo illustrato dalla sentenza precisa solo una parte del grande imbroglio, vale a dire come si è creata la provvista di fondi all'estero a disposizione di Berlusconi, ma non ha chiarito chi sono stati gli utilizzatori finali di questi quattrini.

In realtà, raccontano fonti Fininvest, questi fondi venivano in parte restituiti, in nero e all'estero, ai vertici delle società che concedevano pubblicità al gruppo. In pratica, la società 'A' dava 100 milioni di pubblicità al gruppo Fininvest, in seguito i vertici della società 'A' (una o più persone) ricevevano 10 milioni su conti esteri; in termine tecnico si chiama retrocessione delle commissioni. In realtà è una tangente. Subìvano quindi un danno il fisco italiano, perchè Fininvest aumentava indebitamente i costi, nonché la società 'A' che pagava i servizi pubblicitari più del dovuto. A tutto vantaggio di Berlusconi e dei dirigenti corrotti.

Questo spiega anche il fatto che tanti vertici aziendali in pensione si siano poi legati a doppio filo al partito politico di Berlusconi, e spiega anche come mai Publitalia abbia surclassato la concessionaria della Rai nella raccolta di pubblicità: la banda Dell'Utri offriva condizioni che il sistema pubblico non poteva dare.
Questo è il meccanismo  messo in piedi da Fininvest che ha corrotto per anni l'intero ambiente industriale e finanziario italiano. Sarà difficile riportarvi onestà e serietà.
Un caro saluto

Gianfranco

venerdì 26 ottobre 2012

Elezioni in Sicilia

Cari Amici,
mi dicono che il passo indietro (o presunto tale) di Berlusconi sia stato motivato da almeno due elementi: il primo è riconducibile alla sentenza di oggi di Milano che gli sbarra la strada verso il Colle; il secondo, dai sondaggi che arrivano dalla Sicilia, dove domenica si vota per le regionali.

Ebbene, i sondaggi rivelerebbero che il candidato di Berlusconi, Miccichè, non riuscirà a superare non solo quello del PD, ma neppure quello sponsorizzato da Alfano. Insomma Alfano, dato per spacciato insieme al Pdl, si rivela più forte del suo presidente. Non solo: i sondaggi di Berlusconi accreditano anche un forte successo di Beppe Grillo e del suo movimento. Quanto basta per il passo indietro che, a mio giudizio, non sarebbe definitivo per scelta di Berlusconi, ma lo sarà per la volontà politica degli elettori.
Un caro saluto e buon fine settimana

Gianfranco



mercoledì 24 ottobre 2012

Iri - 2

Cari Amici,
sembra di capire che in Europa si stia tornando alla presenza dello Stato nell'economia: basta con le liberalizzazioni che hanno regalato risorse ai soliti noti, ora lo Stato sovrano vuol dire la sua anche nei grandi gruppi industriali. Gli ultimi due esempi li troviamo in Russia, dove il governo ha aumentato proprio ieri la propria presenza nel settore chiave di petrolio e gas, e in Francia.
Il governo francese è pronto ad appoggiare il braccio finanziario di Peugeot Citroen con garanzie bancarie per 7 miliardi di euro in tre anni. In cambio la casa automobilistica rinuncia a versare tutti i dividendi e le stock option fino a quando durerà questa garanzia statale, come aveva chiesto il primo ministro.
L'accordo appena raggiunto prevede anche l'inserimento di un amministratore esterno nel consiglio di supervisione della società, il quale riferirà al governo sulla situazione e una riduzione del piano di tagli (8.000 lavoratori) annunciato dal costruttore automobilistico lo scorso luglio. Dunque, soldi in cambio di taglio ai dividendi, meno licenziamenti e controllo sulla gestione. Se non è una riedizione dell'Iri questa, poco ci manca.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 23 ottobre 2012

Quis custodiet...

Cari Amici,
i sospetti vengono a galla e, purtroppo, si rivelano fondati.
Un documento diffuso dalla Bce dimostra come le agenzie di rating, che poi sono 3 americane mentre quella cinese conta poco, diano voti positivi agli istituti che alimentano il loro business. Dallo scandalo della Lehman Brothers alle indagini della Procura di Trani, l'inefficacia di queste società è sempre più provata.
Morale: quis custodiet custodes?
Un caro saluto

Gianfranco

venerdì 19 ottobre 2012

Sovranità

Cari Amici,
si sta consumando lo strappo tra Germania e Francia su una questione fondamentale per il futuro dell'Europa.
La signora Merkel vuole imporre controlli sovranazionali sulle politiche economiche dei paesi euro mediante l'introduzione di organismi nuovi, commissari speciali, agenzie di credito, supervisori in base ad un  semplice principio: chi paga di più per risanare l'Europa, e la Germania lo fa, ha il diritto di controllare come spendono i paesi in crisi.
La Francia, gelosa delle proprie autonomie, non tollera alcuna intrusione comunitaria nella  sovranità nazionale. Su questo dibattito potrebbe consumarsi uno strappo tale da spingere la Germania ad uscire dall'euro. In mezzo c'è l'Italia di Mario Monti che media tra i due colossi europei, mentre l'Inghilterra, che tanti anni fa scelse la clausola 'opt out', si chiama fuori ed osserva con attenzione i problemi degli altri.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 17 ottobre 2012

IRI

Cari Amici,
vi ricordate l'Iri, l'Istituto per la Ricostruzione Industriale voluto da Mussolini che sino alla sua liquidazione - avvenuta dieci anni fa e voluta dai neoliberisti - controllava almeno il 50 per cento del sistema industriale e finanziario del Paese? Ebbene, sembra che la Francia ne voglia isitutire uno simile: infatti Parigi ha creato una banca pubblica di investimenti per stimolare la crescita. Lo ha spiegato il numero uno della francese Caisse des Dépôts (Cdc), Jean Pierre Jouyet, che è anche presidente del nuovo istituto dal nome Bpi. La banca disporrà di 30 miliardi di euro, destinati al rilancio dell'economia nazionale. Dunque I francesi non sembrano preoccupari dell'inflazione bensì pensano allo sviluppo per diminuire la disoccupazione.  E noi, che l'Iri lo abbiamo voluto 80 anni fa, che facciamo? Quasi quasi rivaluto Mussolini.
Un caro saluto

Gianfranco

La Bestia - 2

Cari Amici,
'stop feeding the beast', non nutriamo più la bestia. È la parola d'ordine che circola tra quanti sono stanchi dello strapotere bancario e delle multinazionali e vogliono ricorrere al boicottaggio, il mezzo più efficace per battere La Bestia.

Noi finanziamo indirettamente il sistema quando compriamo prodotti a basso prezzo 'made in China'  attraverso canali commerciali in mano ai soliti noti. Oppure quando parcheggiamo i nostri soldi presso le grandi banche nazionali (Intesa, Unicredit, Mps) oppure presso le filiali di grandi banche estere, le stesse che hanno pompato soldi dalla Banca Centrale Europea per risanare i propri conti, soldi tutti pagati dal sudore dei contribuenti continentali. Così facendo noi, inconsciamente e tacitamente, aiutiamo il potere costituito a rafforzare il sistema.

Il solo metodo per fermare questa macchina da guerra è il boicottaggio, sostengono i movimenti alternativi, vale a dire: non comprare più prodotti cinesi, togliere i soldi dalle banche, trovare nuovi metodi produttivi e commerciali. Tutto bene, dico io, ma quando si scende sul terreno pratico, allora sorgono i primi dubbi. Quali sono gli obiettivi della Bestia, è la prima domanda che sorge? Non pagare per gli errori commessi, vedi il caso delle banche, scaricandone i costi sulla collettività. Fare quattrini sfruttando le miserie altrui, è il caso del 'Made in China'. Sin qui la logica della Bestia è chiara. Non credo invece a piani segreti per modificare l'attuale ordine mondiale, in fine dei conti a chi già governa il sistema va bene così com'è.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 16 ottobre 2012

Boomerang


Cari Amici,
vi ricordate dei "bamboccioni"? Così il ministro Padoa Schioppa definì i giovani italiani che restano in casa fino a 33 anni (è l'età media), prima di sganciarsi dalle famiglie e mettersi in proprio.
Beh, ora il vizio italiano si sta diffondendo anche negli USA, la patria dell'indipendenza giovanile.

Stando alle ultime ricerche oggi il 30 per cento dei giovani tra 25 e 34 anni fa ritorno in famiglia dopo il college, invece di mettersi in proprio. La causa? La crisi, che taglia posti di lavoro e rende difficile l'autosostegno. E la famiglia è il rifugio.

Gli americani hanno trovato un nome per questo fenomeno sociale, lo chiamano "boomerang generation", la generazione che fa ritorno a casa come appunto il boomerang.
Non sono offensivi come gli italiani, ma assai più realistici: riconoscono la crisi e le sue conseguenze senza mortificare e disprezzare chi purtroppo la subisce.
Un caro saluto

Gianfranco

venerdì 12 ottobre 2012

Rieccola

Cari Amici,
a quanto pare siamo di nuovo alle prese con la crisi del sistema euro e dell'Europa in generale.
Sembravamo averla dimenticata dopo le parole forti di Draghi in agosto (l'euro è irreversibile), dopo la decisione della Corte Tedesca di settembre di approvare il meccanismo salvastati e dopo l'idea di creare un'unione bancaria europea sotto il controllo della Bce. L'euforia di questi fatti ha rafforzato l'euro e le Borse e ha ridotto gli spread.

Ma all'orizzonte si sono presentati nuovi guai, come era prevedibile, sotto forma dell'aggravarsi della disoccupazione a livello europeo, dell'inflazione importata dal caro materie prime e del sempre maggior divario tra Europa del nord e quella del sud. Pesa, soprattutto, l'ottusità delle classi politiche dell'Europa che pensano solo a riforme e ad austerità e non alla ripartizione dei sacrifici.
Così l'umore generale è tornato nero mentre le piazze si agitano e sale il disagio. Oggi ci si interroga sull'esistenza stessa dell'Unione Europea e sul da farsi in caso di una sua implosione. Meglio ora oppure rinviarla? A quando la vera svolta?
Un caro saluto e un buon fine settimana

 Gianfranco

mercoledì 10 ottobre 2012

Due piccioni e una fava

Cari Amici,
l'Arabia Saudita sta giocando sporco nella vicenda siriana. Non solo finanzia i ribelli, ma spinge anche i Turchi ad intervenire per farla finita con il regime siriano.
Due le motivazioni che spingono il governo saudita: dare un colpo alle minoranze sciite che guidano Damasco e ai loro sostenitori iraniani, anch'essi sciiti. E poi, con la prospettiva di un ampliarsi del conflitto, far salire il prezzo del greggio di cui è grande produttrice, portando a casa più soldi.
Due piccioni con una fava.
Un caro saluto

Gianfranco

La Bestia

Cari Amici,
qualche giorno fa il titolo Apple (quotato al Nasdaq n.d.r.) ha chiuso a quota 666 dollari. In precedenza era salito oltre quota 700, poi ha preso a scendere fermandosi appunto a 666. Due considerazioni: Apple da sola, il titolo con la maggior capitalizzazione borsistica al mondo, vale tutta la quotazione della Borsa di Milano e quindi è un vero colosso industriale e finanziario. E poi, per gli addetti della Cabala, il 666 è il numero della Bestia Immonda, Satana.

Dopo un decennio di rapido sviluppo e di grandi innovazioni tecnologiche, Apple affronta oggi tempi grami, perché i concorrenti asiatici le strappano quote di mercato negli iphone e nei tablets (grazie anche a pratiche a dir poco illegali). I suoi computer, un tempo immuni da virus, sono diventati oggetto di attacchi da parte di nuovi virus OS che spuntano come funghi riducendo il margine competitivo del software rispetto a Windows.

Certo, ci sono ancora le fila dei clienti fanatici in coda per l'ultima versione dell'iphone, ma abbiamo anche gli scioperi dei lavoratori cinesi che si suicidano non potendo rispettare i ritmi della produzione. Insomma, il fiore al'occhiello del made in Usa non splende più come un tempo, e quel 666 ha spaventato non pochi, soprattutto quelli che amano leggere la mano che scrive sui muri.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 9 ottobre 2012

Risparmi

Cari Amici,
stando alle ultime relazioni dell'Istat, sia il potere d'acquisto che i risparmi degli italiani si stanno riducendo a ritmi che non si vedevano più dal 2000.
Avviene che per effetto della disoccupazione giovanile, le famiglie - l'unico sistema sociale che ancora resista - non possano più risparmiare e, anzi, diano fondo alla loro ricchezza per mantenere i figli senza lavoro.
In conclusione, le famiglie (e il Paese con esse) si impoveriscono, non riescono più ad accumulare e per effetto dell'inflazione si vedo falcidiati risparmi e potere d'acquisto. Sono gli effetti perversi della 'stagflation' di cui si parlava tempo addietro.
Adesso ne abbiamo la prova.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 8 ottobre 2012

I quattro dell'Ave Maria

Cari Amici,
il popolo della sinistra si troverà di fronte alle primarie dovendo scegliere tra un vecchio arnese democristiano, Tabacci, due giovani arnesi di discendenza DS, Vendola e Renzi, e un medio arnese non tanto carismatico ma serio e onesto, Bersani.

Preciso che io appartengo per nascita e formazione (mio padre era un sindacalista di base della Fiom, mia madre un'insegnante di religione) al popolo della sinistra, ma onestamente oggi mi trovo in serie difficoltà. A chi dare il mio voto? Chi tra questi quattro mi offre non solo garanzie di competenza politica ma anche quella marcia in più che si rende necessaria per spostare il paese fuori dalle secche ora, non tra dieci anni?

Ragionerò male, ma tutti e quattro mi sembrano vecchi, datati, bolsi,  tesi alla conquista del potere ma poi indecisi sul come utilizzarlo. Vedremo se nei prossimi mesi spunterà qualche idea nuova, emergerà un piano ben congegnato.
Insomma, il futuro è incerto e, parafrasando Woody  Allen, nemmeno io mi sento nolto bene.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

giovedì 4 ottobre 2012

Dilemma


Cari Amici,
oggi i prezzi del petrolio e dell'oro sono saliti, ma non stracciamoci ancora le vesti, non è detto che il partito della guerra in Medio Oriente debba per forza prevalere. E non è detto che la speculazione cinica e bara possa ancora una volta far profitti.
A far pendere il giudizio degli esperti verso il rialzo delle materie prime non ci sarebbero soltanto i timori per il conflitto militare ma anche le decisioni della Bce e della Bank of England di non toccare i tassi di interessi, a livelli bassi come non mai nonostante le evidenti pressioni dell'inflazione. Chi teme per i propri risparmi si attacca ai beni rifugio come oro, argento e materie prime. Speriamo che stia prevalendo questa seconda ipotesi.
Un caro saluto
                                
Gianfranco

Medio Oriente


Cari Amici,
tutti i protagonisti della recente cronaca mediorientale - Siria, Turchia, Stati Uniti, Iran, Russia e Cina - tirano il freno per evitare che la crisi, per ora solo siriana, degeneri in tutta l'area.
Israele sta a guardare e si chiede se l'allargamento del conflitto possa costituire il classico "casus belli" per sistemare i conti con l'Iran e la sua bomba atomica.

Non posseggo più fonti in grado di aggiornarmi dal di dentro su quanto succede, però mi sono rimasti alcuni strumenti per capire dove va oggi lo "smart money" ovvero il danaro furbo, o la speculazione più scaltra e spudorata. Questi stumenti sono essenzialmente i contratti a termine del petrolio a Londra e New York. Ebbene, sino a ieri i prezzi a termine erano in netto calo poiché gli operatori temono la recessione su scala mondiale e i suoi potenziali crolli nel consumo di materie prime. È di oggi l'incidente turco-siriano, coinciso con un brusco calo dei prezzi. Che dire, la tristezza per le vittime turche e siriane potrebbe venir confortata dal fatto che lo "smart money" non prevede una guerra generalizzata in Medio Oriente che porterebbe le quotazioni ad almeno 200 dollari al barile contro i 110 attuali. Vedremo nei prossimi giorni se queste prospettive di tregua armata terranno.
Un caro saluto

Gianfranco

martedì 2 ottobre 2012

Maria

Cari Amici,
due miei compagni di infanzia si stanno spegnendo per tumori maligni e metastasi ormai diffusi in tutto il corpo. Leggo da autorevoli riviste:
"Con nuovi studi a confermarne l'efficacia, aumenta tra i ricercatori la convinzione che il cannabidiolo (Cbd) presente nella maijuana rallenti la crescita delle cellule tumorali e inibisca la formazione di cellule che nutrono i tumori, contribuendo così a combattere il cancro e le metastasi. Già note, poi, le capacità di queste sostanze di ridurre il dolore, la nausea e altri effetti correlati alla malattia e alla chemioterapia. 
Come riporta  Newsweek, già nel 2007 uno studio del California Pacific Medical Center mostrava come il cannabidiolo uccida le cellule tumorali nei pazienti con cancro al seno, distruggendo i tumori maligni e "spegnendo" il gene ID-1, una proteina che gioca un ruolo chiave nel diffondere il male alle altre cellule.
Questo gene, nei soggetti sani, è attivo solo durante lo sviluppo embrionale. Ma nei malati di tumore al seno, e di molti altri tumori maligni in stato avanzato, si è visto che questo gene è attivo e provoca le metastasi, favorendo il passaggio della malattia alle cellule sane. "Ci sono dozzine di tumori aggressivi che attivano questo gene", hanno spiegato i ricercatori, e il cannabidiolo riesce a fermarlo, presentandosi quindi come una cura potenzialmente senza precedenti: ferma il male come la chemioterapia ma, a differenza di quest'ultima, che uccide ogni genere di cellula che incontra e devasta il corpo e lo spirito dei malati, riesce a bloccare solo "quella" particolare cellula maligna".

Insomma, cosa si aspetta a sperimentare anche in Italia gli effetti positivi della Maria?
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 1 ottobre 2012

Groviera


Cari Amici,
le dichiarazioni del Ministro Fornero - secondo la quale non esisterebbero preoccupazioni per i conti Inps dopo la rivelazione del buco di 10/15 miliardi apportato all'Inps dall'Inpdap, l'ente pensionistico degli Statali - invece di rassicurare il Paese sono fonte di altri dubbi. Quanti altri buchi esistono nel nostro sistema previdenziale, sempre più simile alla groviera? 
Lo Stato non ha mai accantonato importi per le pensioni dei propri dipendenti. Ha sempre concesso loro trattamenti particolarmente favorevoli, come dimostra il fatto che vi siano 500.000 baby pensionati che costano alle casse pubbliche 5 miliardi di euro all'anno in più del dovuto.
Sono polemiche di vecchia data che ora vengono a galla con i loro guasti.
Ad andarci di mezzo sono i giovani: per pagare le pensioni lo Stato non assume.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco