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domenica 24 marzo 2013

Drôle de guerre

Cari Amici,
un recente sondaggio effettuato da Morgan Stanley presso grandi investitori italiani afferma che solo il 25 per cento di questi money maker valuta la possibilità che si torni a votare entro breve tempo, diciamo a settembre, quasi in contemporanea con le elezioni in Germania. Da come vanno le consultazioni di Bersani e dalle prese di posizione dei politici italiani credo (e non sono il solo a crederlo) che questa possibilità sia superiore al 70 per cento. Vedremo chi ha ragione.

Per ora i mercati restano calmi, sempre che il caso Cipro non scoppi più fragorosamente del previsto. La situazione mi ricorda la 'guerre de drole' combattuta tra tedeschi e francesi nell'autunno-inverno a cavallo tra il 1939 e il 1940: battaglie a colpi di altoparlanti e volantinaggi dal cielo per fiaccare il morale del nemico, e poco più. Poi arrivò il maggio del 1940.

Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

mercoledì 20 marzo 2013

Ronzio

Cari Amici,
se fate silenzio e prestate attenzione ai rumori di fondo vi accorgerete di uno strano ronzio che pervade l'etere: sono le teste fini dell'Ue e del Fmi che stanno pensando disperatamente a come uscire dal ginepraio di Cipro nel quale si sono ficcate. Il loro è un esperimento: se a Cipro passasse il prelievo forzoso sui depositi bancari, voluto dalla solita Troika, perchè non appplicare lo stesso metodo anche negli altri paesi indebitati? Attenzione, la Troika non propone ufficialmente la manovra: è il governo di Nicosia che viene spinto con ricatti e pressioni di ogni genere ad adottarla. Per ora siamo in fase di stallo. Il governo cipriota nicchia, mentre a Bruxelles, Berlino e Washington si pensa a come trovare un nuovo involucro per impacchettare la stessa merce. 
Chi vincerà?
Un caro saluto

Gianfranco

Singapore

Cari Amici,

«Ogni settimana nella baia di Singapore viene a galla un cadavere. Non si può prevederne l'identità, ma state certi che emergerà». Coniato negli anni '90, all'epoca della crisi del Bath (la moneta thailandese,  n.d.r.), questo detto finanziario ritorna di moda ai giorni nostri per ricordare che non si sa ancora quanti scheletri vi siano negli armadi della finanza mondiale ma si sa per certo che prima o poi si manifesteranno.

Chi pensava sino a qualche giorno fa che Cipro potesse costituire un trauma per l'euro e i paesi indebitati in genere? Nessuno, eppure il cadavere è emerso e adesso bisogna risolvere il caso.
Ci dicono che il caso Cipro rappresenta una situazione che non coinvolgerà il sistema, eppure nelle sue medesime condizioni ci sono Slovenia, Ungheria e i ben noti Piigs. Insomma, i banchieri centrali dovranno stare bene attenti nei prossimi mesi.
Un caro saluto

Gianfranco