lunedì 31 ottobre 2011

The big Pig and the cold fusion


Cari Amici,



scusate il post precedente sulla fusione fredda, ma la notizia mi ha veramente colpito perchè l'idea di energia non inquinante a basso costo e in quantità illimitata risolverebbe gran parte dei problemi del mondo.

Oggi però ci si attendeva la reazione dei mercati ai progetti annunciati dal Cavaliere per salvare l'Italia. Ebbene, una frana. E peggio sarà nei prossimi giorni. Perchè, e lo dico da sempre, siamo noi il Big Pig, in grande Porco, siamo noi quelli inquadrati dalla speculazione mondiale per far saltare l'euro. Ora si dice che se Berlusconi se ne andasse l'Italia si salvarebbe. Non ci credo, non perchè sia berlusconiano ma perchè ritengo che ormai i giochi siano fatti. Lo scenario è chiaro: dopo gravi tensioni arrivano gli esperti del Fondo Monetario che impongono all'Italia le stesse misure che hanno portato al disastro l'Argentina, la Grecia e in genere tutti i paesi che a loro si sono affidati. Sempre che la fusione fredda, ideata in Italia, non ci salvi dal baratro



Un caro saluto

                               Gianfranco


Fredda

Cari Amici,



oggi parliamo di qualkosa che esula da politica, economia e finanza, anche se poi in effetti le racchiude tutti e tre.



Leggo da alcuni siti specializzati: Il test del prototipo di E-Cat da 1 MW inventato da Andrea Rossi è andato a buon fine. Leggendo il lungo report di Daniele Passerini, unico blogger ad essere accettato come spettatore del test, ma soprattutto i resoconti fatti su NyTekniK e PESN, si capisce come l’E-Cat sia riuscito a produrre 2,635 kWh durante le 5 ore di funzionamento auto sufficiente, generando dunque una potenza media di circa 470 kW.



Insomma, stando all'esperimento di ieri, cui nessuno ha dato rilievo, la fusione fredda funziona e può generare energiia all'infinito a costi accessib ili. Di fatto, questo significa la fine dalla schiavitù del petroli, del carbone dell'atomo inquinante,

Sarà un sogno, ma io ci credo anche se una novità del genere compromette equilibri geopolitici che funzionano da decenni basati all'alleanza tra petrolieri, militari e componenti politiche non  certo democratiche.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                             Gianfranco



p.s.per sapwerne di più cliccate su Google : fusione fredda bologna rossi



domenica 30 ottobre 2011

Mussolini


Cari Amici,



è partita la campagna contro l'euro da parte dei media vicini al Cavaliere: oggi il Giornale riporta in un  lungo servizio tutti i guai che l'introduzione dell'euro ha arrecato alle famiglie italiane, guai traducibili in sostanziale impoverimento e perdita del lavoro. Tutto giusto, tutto vero, nel 2000 con due milioni di lire si viveva, oggi con 1.000 euro si stenta a sopravvivere.

Ma ci si chiede: chi ha tratto vantaggio da questo salasso? La risposta è semplice: l'industria, la distribuzione, i servizi e i professionisti, che hanno aumentato i prezzi e le tariffe senza trovare alcuna resistenza da parte del governo. Guarda caso, si tratta proprio delle categorie economiche, i furbetti del quarftierino, che costituiscono il bacino elettorale del Cavaliere. E come hanno reagito i tartassati? Dando fondo ai risparmi e riducendo i consumi. Ora che il guaio è fatto viene data la colpa allo strumento, l'euro, mentre restano nell'ombra le mani che lo hanno gestito a loro esclusivo vantaggio.

Questa tardiva reazione mi ricorda gli ultimi mesi del regime di Mussolini, che con la Repubblica di Salò volle ritornare al socialismo corporativo che aveva nutrito le sue prime convinzioni politiche. Accadde troppo tardi nel 1944-1945, accade troppo tardi anche oggi.



Un caro saluto



                             Gianfranco


sabato 29 ottobre 2011

messaggio subliminare


Cari Amici,





ora al Cavaliere l'euro non piace. Forse non gli è  mai piaciuto, ma si è sempre trattenuto dal dirlo. Oggi ha perso ogni pudore e lo rivela. E' una gaffe quella delo Cavaliere, come sottolinea Repubblica, oppure è una manifestazione di tedio per i guai che deve affrontare il governo a causa degli attacchi all'euro?



Come voi forse sapete, sono sempre stato contrario all'euro e in questo caso mi trovo sullo stesso fronte del Cavaliere. Ma il messaggio che questo signore manda all'opinione pubblica è diverso rispetto a quelle manifestate dagli oppositori tradizionali dell'euro. 'La moneta europea, dice il Cavaliere, è un errore storico, quindi preparatevi ad assistere alla sua scomparsa. Io vi ho avvisati, e tengo a precisare che non ho nessuna responsabilità di questo errore, chiedetelo a Prodi'. Quale il messaggio susliminate sottostante? Forse che il Cavaliere ha saputo (come me e altri, del resto) che Germania e Francia si stanno preparando in gran segreto al ritorno alle monete tradizionali e prevede che anche l'Italia si adeguerà. Occhio dunque alle esternazioni del Cavaliere, potrebbero essere fondate.



Un  caro saluto eun buon fine settiman



                              Gianfranco


venerdì 28 ottobre 2011

Quiete...


Cari Amici,



'passata è la tempesta, odo augelli far festa..' Così Leopardi ne La quiete dopo la tempesta. Purtroppo la bufera non è passata, è ancora lì a sovrastarci dopo che al Bundestag  si sono levate le grida 'vergognati' contro la Cancelliera Merkel rea di aver preso a Bruxelles decisioni di finanza europea senza aver prima consultato il Parlamento. Così tutto torna in discussione, lo spread torna a 400 e si inizia a vedere (ma non ci credo molto) qualche crepa nelle fila del Pdl. Siamo alla vigilia di una notte dei lunghi coltelli? Speriamo, purchè la farsa sia breve.



Un caro saluto e un buon ponte autunnale



                                             Gianfranco


giovedì 27 ottobre 2011

Caproni


Cari Amici



ora tocca agli statali e anche gli angeli si muovono. Dopo aver per anni snobbato la Cgil per gli scioperi, allinenandosi di fatto alle posizioni del governo, ora il segretario della Uil Luigi Angeletti proclama lo sciopero di categoria dei dipendenti pubblici per il 28 ottobre dopo le disposizioni della Lettera che prevedono tagli del personale anche nel settore pubblico.  Che credeva Angeletti, di sfuggire lui e la sua Uil al ridimensionamento dei lavoratori dipendenti? Non ha visto quel che succede agli statali greci? Mi ricordo di quella vecchia favola di Esopo dei caproni rinchiusi in un recinto. Il lupo arriva e tutti fanno finta di non vederlo: 'Me non mi tocca, te non ti tocca, stiamo tutti calmi'. Alla fine il lupo uno alla volta se li mangia tutti.



Un caro saluto



                                              Gianfranco

 


Fondo


Cari Amici,



leggo dalle agenzie che a Bruxelles si sarebbe deciso di aumentare il Fondo salvastati da 250 miliardi disponibili (erano 450, ma 200 se ne sono andati per la Grecia e per altri aiuti) a circa 1.000 grazie all'effetto 'leva' di cui vi avevo parlato in precedenza. In Pratica, il Fondo funzionerà cone una finanziaria, emetterà nuovi titoli in cambio della disponibilità in portafoglio (250 miliardi) fino a tre volte il loro valore. Con questi soldi, in pratica debiri, si pagherebbero i debiti dei Piigs. Questa è la strada dell'inflazione, che piace ai francesi perchè si fanno salvare le loro banche, ma troverà forti resistenze pressi i tedeschi cui non piace sentir parlare di inflazione.

Quanto all'Italia, i commenti degli analisti internazionali sono molto dubbiosi sulla capacità del nostro paese di far fronte agli impegni nei tempi prestabiliti. In ogni caso, saranno i ceti più deboli pagare le conseguenze di una crisi non voluta da loro. I lavoratori della Fincantieri sono avvisati, i licenziamenti fioccheranno e non li fermerà nessuno



Un caro saluto



                                     Gianfranco


mercoledì 26 ottobre 2011

Cicisbeo


Cari Amici,



non capisco la reazione dei leghisti di fronte al fatto che il presidente della Camera Gianfranco Fini abbia denunciato a Ballarò quanto indigna molti italiani, e cioè che in Italia, grazie a leggi folli degli anni '70, vi siano circa 500.000 baby pensionati, andati in pensione al di sotto dei 40 anni con 10 anni sei mesi e un giorno di contributi (soprattutto donne con prole). Tra questi vi è anche la moglie di Bossi. Di qui la reazione di Reguzzoni, il bel cicisbeo di casa Bossi. Va detto che questi privilegiati costano 7 miliardi di euro all'anno, sono per lo più di ceto medio, ne conosco personalmente alcune che con la pensione si pagano il personale di servizio oppure i viaggi. Non è ingiusto parlare di questo argomento, è ingiusto che a questo scandalo non si ponga rimedio.



Un caro saluto



                                   Gianfranco


martedì 25 ottobre 2011

Incartati


Cari Amici,



il governo, meglio ancora il Paese, si è incartato, non ce fa ad uscire dall'angolo nel quale lo sta mettendo la Lega sul problema delle pensioni. Ma il Cavaliere non pensa ad altro, non pensa a patrimoniali, a tagli alle strutture della spesa pubblica e nemmeno a provvedimenti antievasione. Nella visione del Cavaliere il futuro del Paese, sembra di capire, dipende soltanto dalle restrizioni pensionistiche e dai  condoni all'evasione del canone Rai. Come si presenterà domani Berlusconi a Bruxelles, solleverà ancora i risolini sarcastici di Sarkozy e della Merkel, questa volta più che giustificati da quanto l'Italia metterà sul piatto?

Nave senza nocchiero in gran tempesta, diceva Dante riferendosi all'Italia dei suoi tempi, quanto mai attuali. Salvi miracoli dell'ultimo momento da domani pomeriggio dovremo veramente allacciarsi le cinture.



Un caro saluto



                            Gianfranco


lunedì 24 ottobre 2011

La Frana


Cari Amici,



La Lega non ci sta, non vuole la riforma delle pensioni. Il Consiglio dei ministri si è concluso con un nulla di fatto. Che succederà dopo che Berlusconi si presenterà a mani vuote a Bruxelles dopo domani? Una crisi di governo e un ministerio tecnico guidato da Mario Monti sarebbe la scelta ottimale. Una chiusura a testuggine del PDL e della Lega arroccati sulle loro posizioni di maggioranza parlamentare sarebbe la scelta peggiore. Una frana.

Tra le due soluzioni poche sono le variamti le varianti, mentre sullo sfondo si assisterà  al crollo dell'euro e della finanza europea in genere. Ci va bene? Vi sta bene?



Un caro saluto

                            Gianfranco


Avventurismo


Cari Amici,



nell'opporsi alla riforma delle pensioni richiesta da Bruxelles la Lega rischia molto. Potrebbe trattarsi di un rischio calcolato, è vero, ma potrebbe anche trattarsi di avventurismo bello e buono. Se Berlusconi torna a Bruxelles mercoledì a mani vuote (come facevano presagire i sorrisi di Merkel e Sarkozy nella conferenza stampa) allora, come prima reazione, la BCE non compra più i nostri BTP, lo spread va alle stelle e si apre il panico  a livello globale.

Rischio calcolato di Bossi? Forse. In caso di collasso finanziario dell'euro potrebbe realizzarsi quella spaccatura tra Roma e il Nord tale da determinare una separazione de facto tra le due Italie, il Sud con Grecia e Spagna, il Nord legato a Germania, Austria e Olanda. Se la mossa non riesce si va allo sfascio assoluto.

Come potete vedere, la differenza tra avventurismo e rischio calcolato è ridottissima, forse equivale ad uno stato d'animo.



Un caro saluto e un buon avvio di una settimana decisiva.



                     Gianfranco


domenica 23 ottobre 2011

Pannicelli


Cari Amici,



dalle nebbie di Bruxelles emerge per ora un solo dato certo, al di là della messa in mora dell'Italia: le banche europee hanno bisogno  nei prossimi sei mesi di 108 miliardi di euro per rafforzarsi e far fronte alle difficoltà del momento. Mi sembra il classico pannicello caldo che non risolve nulla. Si parla di un periodo da 6 a 9 mesi, non si dice da dove verranno i soldi (dagli azionisti privati, dallo Stato, dalla Bce) che sono tanti, quasi 210.000 miliardi di lire, non si dice quale delle 37 principali banche europee ne trarrà vantaggio.

Ma il vero problemaq è il tempo. Il sistema può crollare nel giro di poche settimane causa le ristrettezze del credito, con le banche che non si fidano di dare soldi ad altre banche. In più pochi danno fiducia agli stress test sulle banche appena effettuati, e nessuno aveva posto in dubbio la solidità di Dexia, crollata nel volgere di pochi giorni.

Spero che a Bruxelles si decida ben altro nel volgere dei prossimi tre giorni.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                          Gianfranco



nb.  Ormai lo sanno tutti in Europa: 'Bestiaq, che figura de pirla'


Gambe corte


Cari Amici,



allora, Berlusconi ha parlato a lungo in privato con la Signora Merkel, come lui ha detto alla stampa italiana, oppure si sono visti soltanto all'incontro ufficiale, come lasciano intendere fonti della Cancelleria alludendo agli irripetibili commenti del Cavaliere sulle modeste attrattive fisiche della Cancelliera? Propendo per la versione tedesca, Isomma , le bugie hanno le gambe corte, Berlusconi può farla franca in Italia dove tutto gli viene perdonato, ma non nel resto del mondo, dove ormai viene considerato un guitto.

. E, parafrasando il comico Boldi, mi verrebbe da dire a proposito  della performance europea di Berlusconi a Bruxelles in questi giorni: 'Bestia, che figura de pirla...'



 Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                    Giaqfranco


Gambe corte


Cari Amici,



allora, Berlusconi ha parlato a lungo in privato con la Signora Merkel, come lui ha detto alla stampa italiana, oppure si sono visti soltanto all'incontro ufficiale, come lasciano intendere fonti della Cancelleria alludendo agli irripetibili commenti del Cavaliere sulle modeste attrattive fisiche della Cancelliera? Propendo per la versione tedesca, Isomma , le bugie hanno le gambe corte, Berlusconi può farla franca in Italia dove tutto gli viene perdonato, ma non nel resto del mondo, dove ormai viene considerato un guitto.

. E, parafrasando il comico Boldi, mi verrebbe da dire a proposito  della performance europea di Berlusconi a Bruxelles in questi giorni: 'Bestia, che figura de pirla...'



 Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                    Giaqfranco


venerdì 21 ottobre 2011

Passione


Cari Amici,



week end di passione per l'Europa? Forse. Forse una decisione verrà presa domeica, forse mercoledì, forse ai primi di novembre, forse mai.

Oggetto del contendere: il Fondo salvastati, che dispone di 440 miliardi nominali e di 300 effettivi, e il suo utilizzo. La Francia vorrebbe che il Fondo venisse impiegato per salvare le banche europee (soprattutto quelle francesi) impiombate da obbligazioni dei paesi in  crisi, i Piigs, per 500 miliardi. Poichè 300 miliardi non bastano, Parigi vorrebbe che tale somma venisse aumentata a 1.000 miliardi (chi dice 2.000). E chi è pronto a questi esborso? I cinesi, gli americani, Babbo Natale? Noi europei, dice Sarkozy,  con un benonoto strumento finanziario,  all'effetto leva. Grazie ai 300 miliardi disponibili il Fondo emetterà eurobonds pari a 3-4 volte l'importo esistente, con cui acquistare Btp, Bonos, Sirtaki bonds, etc. In pratica, il Fondo diventa una sorta di banca che crea carta, quindi debiti, per pagare altri debiti.

Questa manovra genera inflazione, e ovviamente non piace ai tedeschi  che hanno ancora i ricordi di Weimar. Oltretutto, in base agli accordi sull'euro, la Germania non può utilizzare lo strumento della leva, prima deve cambiare   la propria  cosrituzione. Berlino dovrebbe modificare con un referendum il trattato di ammissione all'euro, una soluzione che non ha nessuna chance di riuscita in Germania di questi tempi.

Berlino propone che il Fondo salvastati diventi una sorta di polizza di assicurazione, in grado di coprire il 20 per cento dell'ìimporto dei titoli di nuova emissione da parte dei Piigs. In sostanza, chi acquista Btp italiani di nuova emissione avrà la garanzia di rivedere almeno il 20 per cento del valore. Già, e quelli già in circolazione,quando usciranno i nuovi,  perderanno almeno il 30 pedr cento del loro valore, un disastro.

Questo il dilemma, di non facile soluzione. Ecco perchè come via d'uscita Parigi e Berlino starebbero stampando marchi e franchi per uscire dall'euro in mancanza di un accordo.  Siamo davvedro alla frutta.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                             Gianfranco


giovedì 20 ottobre 2011

Gheddafi


Cari Amici,



Gheddafi se ne è andato, la guerra è finita. Speriamo solo che ora non si proceda ad epurazioni e a vendette contro la fazione perdente. 

Ho una piccola indiscrezione da darvi sulle partecipazioni che la Libia di heddafi aveva acquistato in Italia negli anni scorsi. Si tratta di una quota robusta di Unicredit, del 7 per cento di Juventus, di quote minori di Finmeccanica, Eni e altro. Il tutto per un valore di parecchie centinaia di milioni di euro.

Ebbene, vi sono alcuni italiani che hanno preso contatto con i vertici del CNT  per creare un fondo di investimento (probabilmente si chiamerà Lybfund) che raccoglierà tutte queste quote e poi ne cederà l'80 per cento ai francesi mentre per se si terrà il 20 per cento. In sostanza, Parigi si appresta a raccogliere il dividendo del proprio interventismo in Libia.



Un caro saluto



                               Gianfranco


mercoledì 19 ottobre 2011

ad horas


Cari Amici,



leggo dalle agenzie che il passaggio delle consegne da Trichet a Draghi a Francoforte è stato l'occasione per un vertice d'emergenza con un faccia a faccia tra il presidente francese Nicolas Sarkozy e la cancelliera tedesca Angela Merkel. Un incontro reso urgente dal precipitare della crisi. I due dovranno trovare una intesa, sul debito europeo, da portare al vertice tra i leader europei di domenica prossima.

 Insomma, nel mondo si viaggia ad horas per affrontare la crisi mentre in Italia Berlusconi prende tempo per le misure economiche, le vuole rinviare al 2013, a dopo le elezioni, Pura follia.



Un caro saluto



                          Gianfranco


Sarkozy


Cari Amici,



questa mattina quasi non credevo ai miei occhi quando ho letto sui giornali le dichiarazioni del Cavaliere: 'Non ci sono soldi per lo sviluppo'. In tal modo Berlusconi contraddice tutti, Bce, Europa, Fondo Monetario, Stati Uniti, nonchè i suoi stessi colleghi imprenditori che chiedono la patrimoniale pur di rilanciare il paese. Il Cavaliere è via di testa, mi dice un suo collaboratore, non riesce a valutare la situazione, spera nel,lo stellone d'Italia per uscire dai guai.

. Si dice che Sarkozy, che teme un downgrading della Francia prima delle elezioni, abbia deciso di attaccare pesantemente l'Italia nel summit di fine settimana denunciando le carenze politiche del nostro Paese i cui dirigenti voglion scaricare sull'Europa la propria inettitudine. Sarebbe la terza volta in poco tempo (lettera della BCE, Obama che omette di citare l'Italia per la guerra in Libia e ora Sarkozy) che veniamo degradati sulla scena mondiale. Dobbiamo sperare in un  attacco francese perchà il nostro governo trovi un minimo d'orgoglio, oppure nello sfilacciamento della Lega. Se salta Bossi frana il castello, per il bene del Paese.



Un caro saluto



                           Gianfranco


martedì 18 ottobre 2011

Piani nobili...


Cari Amici,



dopo l'Italia la Francia? Sembrerebbe di sì. Moody's minaccia di togliere il rating a tripla A di Parigi entro tre mesi se il piano di salvataggio europeo per le banche e i paesi membri in difficoltà dovesse avere costi troppo alti. Le banche francesi sono esposte per 500 miliardi di euro verso i Piigs. Se questi saltano le banche francesi andranno in crisi e dovranno essere salvate. Da chi? Chi mette i 250 miliardi di euro necessari per la manovra? Il governo francese, come sostengono i tedeschi, Il Fondo Salvastati come desidera Parigi? Questo il dilemma in cui si dibatte la politica europea. Il contagio greco, dunque, sta arrivano ai piani nobili dell'Europa e per fermarlo si attendono decisioni rapide. Purtroppo, come abbiamo detto 'Dum Romae loquitur...' Sempre che Parigi e Berlino non abbiano già deciso di ritornare al franco e al marco e lasciare gliu altri con un euro inflazionato, secondo le indiscrezioni riportate la settimana scorsa. In questo caso la questione 'tempo' riveste minore importanza.



Un caro saluto



                             Gianfranco


lunedì 17 ottobre 2011

Gli otto giorni


Cari Amici,



quando ero giovane i rapporti di lavoro venivano risolti con la tipica frase: dare gli otto giorni. Il padrone, o la padrona, li dava al dipendente quando voleva interrompere la collaborazione, e viceversa.

Ieri a Cannes il G20 ha dato all'Europa i classici 'otto giorni' per uscire dai dubbi: entro domenica prossima, in occasione del vertice UE, dovete annunciare piani in grado di risolvere la crisi dei debiti sovrani. Un insolito ultimatum del G20 accompagnato dalle indiscrezioni inglesi di un fantomatico intervento dei cinesi che sarebbero pronti a salvare l'Europa in cambio di non si sa quali misteriose garanzie.

Non credo alle promesse cinesi, come non credo al fatto che l'UE progetti piani comuni entro 8 giorni. I primi a mettere le mani avanti sono  i tedeschi, dicendo che non ce la faranno a rispettare i tempi. e che si dovrà aspettare per lo meno l'inizio del nuovo anno.  La signora Merkel ufficialmente appoggia l'euro, in privato potrebbe sganciarsi dalla costruzione monetaria ottenendo in cambio il sostegno politico interno e la'appoggio delle sinistre, secondo le quali le politiche di austerità favoriscono la destra e in genere la speculazione a scapito delle classi meno abbienti.

Insomma, Berlino prende tempo, e i giochi si allungano all'insegna del dubbio,  il terreno più fertile per la speculazione.



Un caro saluto



                        Gianfranco

 


Cerchio magico


Cari Amici,



ho apprezzato questa mattina le parole del ministro degli interni Maroni il quale, a proposito dei fatti di Roma, ha dichiarato che di fronte alla violenza e al terrorismo bisogna restare uniti. Sono d'accordo con lui, ma lui deve mettersi d'accordo con il suo capo, quel tal Bossi il quale parla a più non posso di secessione. Si mettano d'accordo i leghisti, o uniti o divisi. Ma parlino non una sole voce, per favore.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                                        Gianfranco





n.b. a proposito di Lega e di cerchio magico, mi dicono che la carriera rapida del bel Reguzzoni, capogruppo dei leghisti alla Camera sia dovuta alle grazie (donate e ricevute) della moglie del Capo, la siciliana Manuela che pare sia in questo momento l'anima forte del movimento del Nord. Cherchez la femme...

 


domenica 16 ottobre 2011

Bandiere


Cari Amici,



vi ricordate del saggio di Paul Fukushima: 'La fine della storia' apparso agli inizi degli anni '90? La tesi del saggio era la seguente: crollato il muro di Berlino e dissoltasi l'Urss era mancato il grande scontro ideologico tra liberismo e marxismo, con la vittoria del primo. Era dunque finita la storia degli ultimni 150 anni. caratterizzata dalla lotta tra economnia libera e quella pianificata, e tutto ripartiva da zero. Cosa ci troviamo a distanza di 20 anni di liberismo sfrenato, di finanza selvaggia (pensate a swaps, Cds, hedge funds, fondi tossici) , privatizzazioni,  globalizzazione,  mancanza di dibattito politico, rincoglionimenti televisivo e  riflusso nel privato? Aggiungiamo la concentrazione della ricchezza in mani sempre più ridotte, la crescita della distanza tra poveri e ricchi, la compressione del ceto medio produttivo.

Basta leggere i giornali per capire che la protesta degli indignati di tutto il mondo rappresenta la prima reazione di base agli eccessi liberistici su scala internazionale. Una protesta che per ora non ha colori politici, poche sono le bandiere rosse della sinistra e quelle nere anarchiche che sventolano nei cortei, ma abbastanza forte per dire al signor Fukushima che la storia non è affatto morta e che, come sosteneva il Vico, essa si ripete, anche se con altre bandiere.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                             Gianfranco


sabato 15 ottobre 2011

Bye Bye Euro


Cari Amici,



vi riporto questa notizia che ho appreso da un importante sito di finanza internazionale. Prendetela per come ve la vendo, non sono in grado di verificarla, potrebbe trattarsi di una bufala ma anche di una spiegazione di quanto sta succedendo.

In breve, nonostante i continui proclami di sostegno e di fiducia nell'euro, Berlino e Parigi starebbero stampando in gran segreto marchi e franchi per sostituire in casa propria l'euro quando la situazione dei Piigs si sarà fatta insostenibile. In pratica, non saranno greci, spagnoli e italiani ad abbandonare la moneta unica per il default finanziario, quanto tedeschi, francesi e olandesi a lasciare l'euro perchè troppo zavorrato dai debiti.

In sostanza, se tutto questo è vero prepariamoci a tempi grami, o con la nuova lira o con un euro inflazionato



Un caro saluto e un buon fine settimana



                          Gianfranco

 


venerdì 14 ottobre 2011

Siamo seri...


Cari Amici,



come previsto, il Cavaliere è uscito anche questa volta dalle secche parlamentari. Sono rimasti delusi quanti pensavano che la banda Scajola-Pisanu avrebbe creato guasti in aula. Così non è stato.

 Le prossime insidie? Il decreto per il rilancio economico che verrà votato a scrutinio segreto. Se non passerà ci sarà l'ennesimo ricorso alla fiducia. Che dire, la situazione è grave, ma non seria.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                          Gianfranco


giovedì 13 ottobre 2011

Tarocco......


Cari Amici,



                                   

L'Italia come la Grecia e non solo perchè perché potrebbe essere il prossimo Paese sull'orlo del naufragio. L'Italia - accusa apertamente un editoriale del Wall Street Journal - potrebbe aver truccato i conti per entrare nell'euro. "Ci sono tutte le ragioni per ritenere - scrive Alen Mattich - che il governo italiano sia stato aggressivo almeno quanto gli altri Paesi europei nel mascherare lo stato delle proprie finanze in modo da ottenere l'ingresso nell'area della moneta unica".

LO ha fatto la Grecia ponendo anni fa tra gli attivi di bilancio i futuri incassi delle lotterie di Stato e gli incassi degli aeroporti greci. L'Italia potrebbe aver fatto altrettanto, con un tarocco di Stato. Se così fosse di questo sconcio sarebbero responsabili sia il governo in carica, che ha coperto il misfatto,  che quello di Romano Prodi, che pur di entrare in Europa potrebbe aver ordito l'inganno undici anni fa.



Un caro saluto



                                   Gianfranco

 


Arrotini


Cari Amici,



credo che quanti stanno affilando i coltelli per pugnalare il Cavaliere debbano riporre le armi. Salvo sorprese dell'ultima ora il Cavaliere sopravviverà anche a questo voto di fiducia, i dissenzienti di Scajola e Pisanu non si sono ancora organizzati e preferiscono muoversi nel segreto dell'urna, mentre la fiducia richiede il voto nominale aperto. Sarà il decreto per il rilancio il vero trappolone di questo governo, sotto pressione per gli eventi economici. Ho sempre sostenuto che il Cavaliere cadrà per fatti  finanziari, il tempo è quesi maturo, ma il croillo non avverrà domani.



Un caro saluto



                               Gianfranco


mercoledì 12 ottobre 2011

Il mattone


Cari Amici,



fonti bancarie mi riferiscono che alcune banche del nord hanno di fatto bloccato sia i crediti all'edilizia che i mutui fondiari. Questo significa che nè i costruttori potranno ricevere fondi per nuove iniziative o per poter portare a termine i lavori iniziati e che nè i clienti potranno ottenere dalle banche i mutui per acquistare immobili. In sostanza le banche, pur avendo liquidità, preferiscono non rischiare e tenersi i soldi al sicuro.

Les Batiments, diceva qualche tempo fa Berlusconi quando sperava che con il mattone si sarebbe fatta ripartire l'Italia. Ora tutto si sta arrestando, mentre a Sagunto...



Un caro saluto


Sagunto


Cari Amici,



lo abbiamo studiato in prima media, vi ricordate? 'Dum Romae loquitur, Saguntum perit'. Mentre a Roma si parla, Sagunto cade. La storia si ripete dunque,.A Bruxelles, a Berlino, a Francoforte e a Parigi si parla, mentre il mondo dell'economia reale annaspa. la Slovacchia si rifiuta di sborsare i 7 miliardi di sua competenza per il Fondo Salvastati, dice che per effetto del contributo i suoi conti sballerebbero. Parigi e Berlino litigano su come salvare le banche, ricche di liquidità ma appesantite dalle loro riserve in debiti sovrani; Parigi vorrebbe che intervenisse il Fondo Salvastati, forse per mascherare la debolezza dei suoi istituti, esposti per 500 miliardi con i debiti dei Pigs, scaricando sull'Europa l'avventatezza dei banchieri francesi. Berlino dice che ogni Stati deve provvedere alla salvezza delle proprie banche, dimenticandosi del caso Irlanda. Washington afferma di essere danneggiata dalle incertezze europee, il resto del mondo ci guarda come appestati. Ma nessuno si muove.

E a Roma? Stendiamo un  velo pietoso, qui neppure si parla, si balbetta. I nostri politici badano al tornaconto personale e poco si curano del bene comune.



Un caro saluto



                             Gianfranco


martedì 11 ottobre 2011

Alle spalle......


Cari Amici,



le Borse salgono, lo spread tra btp e bund scende, l'euro si rafforza, il prezzo dell'oro cala. Forse abbiamo il peggio alle spalle? Non credo. Mi diceva l'altra sera un caro amico dirigente della Lega delle Cooperative che la crisi è drammatica, le aziende di servizi e anche industriali crollano una dopo l'altra per mancanza di ordini e anche perchè le banche hanno tirato il freno concedendo soldi solo ha chi ne ha già di propri, mentre li prestano a tassi da usura alle piccole e medie imprese, quando li danno.

Del resto il presidente della Bce Trichet proprio oggi afferma che la crisi non è finita e che bisogna fare presto per evitare sorpfrese. In Italia non si è an cora deciso su chi far ricadere gli oneri della manovra: ora si parla, oltre che di condoni di vario genere, anche  di minipatrimoniale e di prelievi straordinari sui baby pensionati, quelli andati in pensione sotto i 40-50 anni che succhiano da decenni un latte che non si sono guadagnati. Credo che proprio sul voto di fiducia che accompagnerà il decreto per l'economia si potrà assistere a qualche ribaltone elettorale. Berlusconi lo ha capito e cercherà di evitare trappole. Ma non gli sarà facile.



Un caro saluto



                               Gianfranco

 


lunedì 10 ottobre 2011

Tu quoque, Brute...


Cari Amici,



chi sarà il pugnalatore di Cesare nel segreto dell'urna alle Idi di ottobre? Alfano, che sbraita sulla inevitable permanenza del Cavaliere ai vertici del governo ma sotto sotto tratta sul dopo Berlusconi? Bossi, che vede sfarinarsi il suo partito e, nel timore di essere scavalcato da Maroni, pensa ad un accordo con i ribelli per  salvare la baracca? Formigoni, che con l'appoggio del Vaticano è pronto a barattare il tradimento per un salvacondotto contro le insidie del San Raffaele?

Non penso che saranno davvero Scajola e Pisanu gli alfieri della manovra. Questi sono le classiche truppe cammellate che poi lasciano il passo ai poteri forti, a chi si prenderà la dirigenza della destra italiana per salvare il paese, se ancora farà in tempo. In ogni caso, è questione di giorni, forse prima del G20 di Nizza.



Un caro saluto

                                                                                        Gianfranco



n.b. accordo sulle banche europee, dicono Merkel e Sarkozy dopo il vertice di Berlino. Ma quale accordo, e chi metterà i soldi? Mistero

 


domenica 9 ottobre 2011

La farfalla


Cari Amici,



 vi ricordate del famoso principio legato alla interdipendenza degli effetti: se una farfalla batte le ali in Australia c'è tempesta a Londra?

Ebbene, eccolo trasposto in chiave attuale: il transfuga 'farfalla', ma non solo questo, Scilipoti sostiene il governo del Cavaliere "a prescindere". Il governo resiste nei numeri e frana nella credibilità. La bassa credibilità di un paese debitore come l'Italia mina la solidità dell'euro. Un euro sfiduciato dai mercati può portare alla fine della moneta unica. La fine della moneta unica destabilizza il sistema dei cambi e scatena una spinta recessiva devastante. L'America cade in un profondo stato di recessione. Così Obama crolla nei sondaggi. Il nuovo presidente degli Stati Uniti è un esponente del tea party, con quel che ne deriva in termini di aggressività verso i poveri americani e arabi.

Sarà un puro esercizio logico, ma non vi trovate un pizzico di verità?



Un caro saluto



                                     Gianfranco

 


Fonduta Europea


Cari Amici,



a Berlino si sta discutendo di quanto accadrà alle banche europee dopo il default della Grecia, che viene dato per scontato tra ottobre e novembre. Già è saltata Dexia (Francia, Belgio e Lussemburgo) imbottita di obbligazioni greche e italiane, e il suo salvataggio mette a dura prova i nervi dell'Europa.

Le banche europee perderanno tra i 180 e 200 miliardi di euro per effetto del fallimento greco. Come salvarle? Due le tesi sul tappeto. La prima, sostenuta dai francesi, prevede che le banche vengano salvate dal Fondo europeo di stabilizzazione monetaria il cui capitale è stato appena portato a 440 miliardi con il contributo di tutti gli Stati europei. La seconda, proposta dai tedeschi: le banche vengono salvate dagli stati di appartenenza, di fatto sono  nazionalizzate, e poi riportate sul mercato in tempi migliori.

Resta il fatto che la consistenza del Fondo europeo può bastare appena per il caso Grecia, se poi arrivano Irlanda, Portogallo, Spagna e Italia si va al 'si salvi chi può'. In ogni caso, siamo arrivati al passo decisivo per testare la tenuta della solidarietà europea oppured per assistere al prevalere degli egoismi nazionali.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana



                      Gianfranco


venerdì 7 ottobre 2011

Arnesi


Cari Amici,



Quali saranno le linee del previsto decreto per lo sviluppo che verrò annunciato il 20 ottobre? Dove si prenderanno i soldi? Dalle tasche di chi li ha (vedi patrimoniale), da chi non li ha (aumenti delle imposte indirette), dai condoni, che pochi vogliono, oppure dal nulla, sarà un piano a costo zero che non rilancerà il paese? Credo proprio che questa sarò la soluzione.  il Cavaliere non vuole toccare nulla sino al 2013 per garantirsi la rielezione o il passaggio al Quirinale. Intanto il paese frana, non illudiamoci del rialzo delle Borse. I mercati pensano che il fondo salvastati dell'UE e la Bce faranno il loro dovere, ma non credo proprio.

In previsione di questi eventi nel Pdl si stanno affilando i coltelli, lo fanno Scajola, si, quello della casa al Colosseo pagata da altri, e Beppe Pisanu,  due vecchi arnesi democristiani che si appoggiano ad un altro arnese ex DC, Casini. Moriremo democristiani? Beh, almeno quelli sapevano stare meglio a tavola, quando uscivano da un pranzo ufficiale non mancavano le posate d'argento.

Un caro saluto e un buon fine settimana



                   Gianfranco

 


giovedì 6 ottobre 2011

Forza Gnocca


Cari Amici,



oggi la BCE doveva ridurre i tassi, ma a Francoforte è prevalsa la paura per l'inflazione e così non è stato, i tassi sono rimasti invariati. La decisione avrà ripercussione per i paesi indebitati, e anche per l'Italia. Sempre più in crisi di liquidità anche perché zeppe di titoli di Stato svalutati dalla crisi e di prestiti concessi ad imprese immobiliari in crisi, le banche italiane aumentano i tassi alla clientela per tagliare gli impieghi. La stretta creditizia su impresa e famiglia rischia di trascinare il paese in una nuova recessione.

Dobbiamo però stare tranquilli. Perchè Tremonti dichiara di aver messo i " conti in sicurezza "  Non è la prima volta che lo dice. Come altre volte non tiene conto degli effetti che le sue fragili e pasticciate manovre hanno sull'economia. Se nel 2012 entrassimo in recessione, i conti non sarebbero affatto sotto controllo. Bene dunque attivarsi al più presto per scongiurare questo pericolo. Ma Berlusconi pensa a Forza Gnocca, il suo nuovo partito, e di rilanci non si vede nemmeno l'ombra.



Un caro saluto



                             Gianfranco

 


mercoledì 5 ottobre 2011

Ouch.... che botta/2


Cari Amici,



non so se avere letto oggi sul Corriere della Lista Falciani, contenente i nomi dei 7.000 esportatori italiani di capitali presso la HSBC di Ginevra: ebbene, un tribunale italiano l'ha ritenuta  prova non valida ai fini di incastrare i clienti della banca, perchè ottenuta illecitamente, essendo la lista frutto di un furto perpetrato dal Falciani presso i comupter della Hsbc.

Il Tribunale ha ordinato che il documento deve essere distrutto e  che non ne deve essere fatto alcun uso.

Due anni fa un mio caro amico si trovò incastrato nella vicenda e ne ebbe molto a patire. Il 9 febbraio scrissi un post su questo argomento dal titolo



OUCH... CHE BOTTA



scusatemi, ma ve ne ripropongo il testo



Ho pensato e ripensato parecchio a questa vicenda, dalla quale emerge un dato innegabile: lo Stato di diritto, quello che emana leggi per quidare e tutelare e punire i cittadini, nel caso Falciani utilizza i proventi di un furto (Falciani ha rubato i dati della banca svizzera e poi li ha girati, o venduti, ai francesi, che a loro volta li hanno passati agli italiani) per tutelare i propri interessi. In sostanza lo Stato italiano commette un reato penale, la ricettazione, reato previsto dall'articolo 648 del codice penale e punibile con carcere e multa. Con la lista Falciani  lo Stato di diritto diventa complice di un ladro per perseguire l'illecito amministrativo di un proprio cittadino. Ho ragione, ho torto? In ogni caso: Quis custodiet custodes? 

Credo che su questo aspetto della vicenda Falciani in futuro ne vedremo delle belle, non tanto in Italia, la patria del diritto, bensì in altri paesi dove i cittadini godono di differenti garanzie.







Gianfranco


Moody's


Cari Amici,



scusate se ieri non ho commentato le decisioni di Moody's nei confronti dell'Italia. II fatto è che in occasione di  quella di Standard and Poor's di tre settimane fa  scrissi che ormai l'Italia era entrata nel girone infernale fatto di downgrading a raffica, aumento dello spread con il bund, frenetiche oscillazioni della Borsa, difficoltà delle banche italiane nel reperire liquidità, manovre economiche e quant'altro. Pertanto la decisione di Moody's non saròà l'ultima, prima o poi arriverà anche quella di Fitch.



L'esempio della Grecia dimostra che le manovre che tagliano la spesa sia pubblica che privata non  servono. Più tagli equivalgono a minore attività economica, quindi meno tasse, quindi aumento del debito, quindi crescenti difficoltà finanziarie del paese e dei suoi cittadini meno abbienti. Ma pochi ascoltano.



Un caro saluto

                          Gianfranco

 


Meredith


Cari Amici,



 dopo la conclusione del caso Meredith sale l'onda di discredito nei confronti della magistratura. Ce la stanno mettendo tutta il segretario del Pdl ALfano, la mente fina di Berlusconi Giuliano Ferrara, e altri che ora mi sfuggono. Lo scopo del discredito è chiaro: mettere in dubbio le capacità di giudizio della magistratura, che se ha sbagliato per Meredith sbaglia certamente anche per Berlusconi. E poi, in Italia la magistratura non paga per i danno che compie.

A questa strumentalizzazione non ci sto, so che i magistrati sono imperfetti come tutti gli altri uomini, ma trovo pretestuosa e ingiusta questa polemica. Così con questa polemica si copre lo scandalo di Barletta, le operaie pagate in nero 4 euro l'ora da un'azienda fantasma per lavorare in edifici fatiscenti a livello subumano.



Un caro saluto



                                   Gianfranco


lunedì 3 ottobre 2011

La Lega va....


Cari Amici,



la Lega va, la Lega va...va a sfarinarsi. A leggere il sito della Padania le proteste dei leghisti sono a dir poco furibonde dopo i voti del partito contro gli arresti di Milanese e Romano. E Maroni si è fatto portavoce di questo dissenso. Sia per opporsi a Bossi e alla sua linea politica tutta schiacciata sul Cavaliere sia per evitare un  deflusso elettorale di proporzioni bibliche. Si vedrà nelle prossime tornate elettorali del Carroccio se prevarranno i bossiano o i maroniani. Propenso per una resa dei conti che vedrà prevalere Maroni, Bossi è ormai vecchio, logoro e ricattabile.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana.



                            Gianfranco



 



 





 


domenica 2 ottobre 2011

Pissed off


Cari Amici,



dopo gli indignados spagnoli e i furiosi greci, adesso arrivano i 'pissed off' (volgare, alla lettera pisciati fuori, cioè incazzati) americani. Ne hanno arrestati 700 in una volta sola, più di tutti i greci e gli spagnoli. Questo perchè, a mio giudizio, negli States quando si parla di no profit e di occupare Wall Street si sente odore di comunismo e la reazione è violenta. Però il virus della reazione giovanile contro i guasti del capitalismo selvaggio è arrivato anche negli States e credo si sia soltanto all'inzio di una stagione di giuste reazioni giovanili di fronte a quanti in nome del profitto hanno tolto loro il futuro.



Un caro saluto e un buon avvio di settimana.



                                 Gianfranco