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martedì 23 aprile 2013

Deja vu?

Cari Amici,
mi dicono che qualcosa di grosso sta per capitare nel mondo della finanza.

Il recente crollo dell'oro, causato da vendite allo scoperto di 500 tonnellate di metallo (il 15 per cento della produzione di un anno) da parte di una banda di speculatori, non è che l'inizio di una manovra destinata a stabilizzare l'attuale situazione.

Mi dicono anche che bisogna risalire al luglio del 2008 per ritrovare un calo dei prezzi dell'oro della stessa intensità di quello verificatosi la settimana scorsa, quasi il 20 per cento. E a ottobre dello stesso anno la Lehman fallì portando sull'orlo del collasso finanziario il mondo intero.

Che potrebbe accadere tra qualche mese?
Un caro saluto
                             
Gianfranco

giovedì 22 novembre 2012

Lo Spettro

Cari Amici,
uno spettro si aggira nei centri studi di banche, finanziarie e università di tutto il mondo occidentale. Esso si presenta sotto forma di una domanda semplice semplice: la recente crisi mondiale è stata provocata dalle banche che hanno dato soldi con estrema larghezza finanziando il boom immobiliare e restandone invischiate nel crollo, oppure sono stati i clienti delle banche a spingere per ottenere crediti nella speranza di recuperare con attività speculative quel potere d'acquisto che avevano perso negli ultimi cento anni?

La domanda non è poi così oziosa. A prima vista sembrerebbe una difesa dei poveri banchieri, che sono stati al gioco della speculazione contando sul fatto che non sarebbero falliti (qualcuno è saltato, è vero, Bear Stern, Lehmann e Merril, ma la maggior parte si è salvata). In realtà abbiamo visto negli ultimi anni restringersi il ventaglio dei redditi e dei patrimoni: la concentrazione della ricchezza in poche mani può aver generato le spinte speculative. Come dire, l'ineguaglianza uccide il capitalismo. Bhè, a questa possibilità Carlo Marx non aveva pensato.
Un caro saluto

Gianfranco

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martedì 23 ottobre 2012

Quis custodiet...

Cari Amici,
i sospetti vengono a galla e, purtroppo, si rivelano fondati.
Un documento diffuso dalla Bce dimostra come le agenzie di rating, che poi sono 3 americane mentre quella cinese conta poco, diano voti positivi agli istituti che alimentano il loro business. Dallo scandalo della Lehman Brothers alle indagini della Procura di Trani, l'inefficacia di queste società è sempre più provata.
Morale: quis custodiet custodes?
Un caro saluto

Gianfranco