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domenica 17 marzo 2013

Compatti

Cari Amici,
la sfuriata di Beppe Grillo contro i suoi parlamentari che hanno votato per Grasso è destinata  a lasciare il tempo che trova. Ben altri sono gli appuntamenti che i Grillini dovranno affrontare compatti nei prossimi mesi. Partiamo dall'euro: Grillo chiede un referendum nazionale in proposito e il PD e Monti si opporranno: qui bisognerà mostrare compattezza. E poi ci sono riforma elettorale, riforma costituzionale, lotta all'evasione e alla corruzione, lavoro, e non ultima la cancellazione del programma Tav. Credo sia stato giusto impedire l'elezione di Schifani, c'è un limite a tutto. Le vere prove, però, arriveranno presto.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

giovedì 19 aprile 2012

Scolapasta

Cari Amici,
«La rete idrica fa acqua da tutte le parti, tranne che dai rubinetti delle nostre case», era scritto su un volantino diffuso qualche anno fa da esasperati cittadini di Agrigento. La situazione non è cambiata, anzi: in Molise, secondo i dati raccolti in una ricerca di Cittadinanzaattiva ed Ecosistema Urbano, si registra una perdita nella rete idrica pari al 65%, in Basilicata del 58% e nel Lazio del 38%. La media nazionale è del 35%: perdiamo acqua come uno scolapasta. Gli invasi sono metà vuoti e cominciano a esserci problemi seri per l’agricoltura, in particolare in alcune aree: Emilia, Toscana e Umbria davanti a tutti, in particolare le zone appenniniche. Ma tutto il Nord è in una situazione critica che può diventare emergenza mentre, per una volta, sono le regioni meridionali a essere fuori dall’allarme.
Proposta: invece di sprecare i soldi nella Tav perchè non sistemiamo gli acquedotti scolapasta? Si crea ugualmente lavoro e si avrà un ritorno economico in termini di efficienza del Paese.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 29 febbraio 2012

No Tav

Cari Amici,
sono da sempre ostile alla Tav che ritengo uno spreco di danaro, anche se i costi si sono ridotti nel tempo: dai 25 miliardi originali della grande Tav si è scesi ad una low cost Tav di 9 miliardi, di cui tre di competenza italiana.
Ma in questo momento il discorso delle grandi opere interessa per altri motivi, e ci spieghiamo. Per le grandi opere pubbliche si deve tener  conto non solo dei benefici economici ma anche di quelli sociali e ambientali. Ad esempio, quali sarebbero i costi e i benefici, anche ambientali, di un ponte di Messina con la ferrovia che ne raddoppia i costi ma serve solo per pochi treni al giorno? E per un terzo valico Milano-Genova progettato non in funzione dei (pochi) passeggeri ma solo delle merci, cioè con standard e costi molto inferiori? Lo stesso vale per la linea alta velocità Napoli-Bari e per molte altre grandi opere, concepite evidentemente senza alcuna considerazione della scarsità delle risorse pubbliche.
In sostanza, i soldi sono pochi. Spendiamoli bene e non per la Tav.
Un caro saluto

Gianfranco