Cari Amici,
secondo Ezio Mauro, il direttore di Repubblica, Silvio Berlusconi intende far cadere il governo quanto prima grazie alla maggioranza parlamentare di cui ancora dispone insieme alla Lega, anch'essa disponibile. E anche Bersani, mi dicono, non sarebbe ostile ad un capitombolo di Monti. Tutto questo per evitare la riforma del sistema elettorale, che così com'è va bene a tutti. Le motivazioni del voto contrario sono le solite: crisi, disoccupazione, tasse, etc etc. Se così fosse il Natale sarebbe veramente nero.
Spero che Ezio Mauro si sbagli, ma non ne sono così sicuro: il Cavaliere è terrorizzato dai sondaggi elettorali e i suoi scherani pure. E scalpitano.
Un caro saluto
Gianfranco
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mercoledì 14 novembre 2012
Ecce crisi...
martedì 1 maggio 2012
Potere
Cari Amici,
il potere logora chi non ce l'ha. Umberto Bossi, memore di questo antico motto di Giulio Andreotti, non sa rinunciare alla sua dose di droga e si ricandida alla guida della Lega. Meschino, ancora non ha capito che gli dei accecano il potente prima di farlo cadere. E il suo sarà un tonfo fragoroso.
Un caro saluto
Gianfranco
il potere logora chi non ce l'ha. Umberto Bossi, memore di questo antico motto di Giulio Andreotti, non sa rinunciare alla sua dose di droga e si ricandida alla guida della Lega. Meschino, ancora non ha capito che gli dei accecano il potente prima di farlo cadere. E il suo sarà un tonfo fragoroso.
Un caro saluto
Gianfranco
mercoledì 11 aprile 2012
Polverone
Cari Amici,
questa storia della Lega travolta dagli scandali famigliari non mi convince. Potrei sbagliarmi, ma secondo me si tratta di un grande polverone, che finirà nel nulla, sollevato da chi vuol coprire le vere colpe della gestione Bossi all'interno della Lega.
Pensateci bene: cosa sono pochi milioni di euro rispetto alla cifra (si parla di 70 miliardi di lire) che la gestione Bossi avrebbe ricevuto dal Cavaliere verso il 2000? A quell'epoca, ricordo, la Lega versava in gravi difficoltà finanziarie: non venivano pagati gli stipendi dei collaboratori, lo stabile di via Bellerio era stato ipotecato, come pure la tipografia che stampava la Padania. Sul movimento gravava l'ombra del fallimento economico.
Questi fatti sono stati ricordati di recente da una giornalista di Radio Padania, Rosanna Sapori, la quale ha detto che Bossi cedette al Cavaliere tutto della Lega, persino il logo storico, legandosi mani e piedi a Berlusconi e consentendogli di stare al potere per dieci anni. Se questo fosse vero le colpe di Bossi sarebbero ben più gravi dei fondi pubblici destinati alla famiglia. Bossi avrebbe consentito a Berlusconi di addormentare l'elettorato per 10 anni di fronte alle difficoltà del Paese.
E non è poco.
Un caro saluto
Gianfranco
questa storia della Lega travolta dagli scandali famigliari non mi convince. Potrei sbagliarmi, ma secondo me si tratta di un grande polverone, che finirà nel nulla, sollevato da chi vuol coprire le vere colpe della gestione Bossi all'interno della Lega.
Pensateci bene: cosa sono pochi milioni di euro rispetto alla cifra (si parla di 70 miliardi di lire) che la gestione Bossi avrebbe ricevuto dal Cavaliere verso il 2000? A quell'epoca, ricordo, la Lega versava in gravi difficoltà finanziarie: non venivano pagati gli stipendi dei collaboratori, lo stabile di via Bellerio era stato ipotecato, come pure la tipografia che stampava la Padania. Sul movimento gravava l'ombra del fallimento economico.
Questi fatti sono stati ricordati di recente da una giornalista di Radio Padania, Rosanna Sapori, la quale ha detto che Bossi cedette al Cavaliere tutto della Lega, persino il logo storico, legandosi mani e piedi a Berlusconi e consentendogli di stare al potere per dieci anni. Se questo fosse vero le colpe di Bossi sarebbero ben più gravi dei fondi pubblici destinati alla famiglia. Bossi avrebbe consentito a Berlusconi di addormentare l'elettorato per 10 anni di fronte alle difficoltà del Paese.
E non è poco.
Un caro saluto
Gianfranco
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