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lunedì 19 marzo 2012

Gutta cavat...

Cari Amici,
Il Fatto Quotidiano pubblicherà un mio pezzo sul caso dei derivati, pezzo nel quale faccio i nomi dei ministri del Tesoro che hanno ricoperto l'incarico dal 1994 ad oggi. Ci sono nomi eccellenti: Ciampi, Barucci, Dini, Amato, Padoa Schioppa, Tremonti. Questi signori dovevano essere al corrente del contratto con Morgan Stanley, sempre che non siano stati presi di sorpresa da qualche iniziativa voluta dal direttore generale del Tesoro del 1994, Mario Draghi, e dal suo assistente Vittorio Grilli.
In che mani siamo finiti dunque? E nessuno dice nulla. Spero che alla fine la verità emerga.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco

domenica 18 marzo 2012

Tutto tace

Cari Amici,
i banchieri hanno provocato un buco nelle finanze italiane, ma nessuno li accusa, tutto tace. É incredibile il silenzio dei media su questa vicenda. Chi sono i responsabili impuniti, di questo saccheggio di Stato da 25 miliardi di euro?
Nel 1994 in Italia operarono due governi, sino al maggio quello di Carlo Ciampi, ministro del Tesoro  Lamberto Dini, che era stato il suo direttore generale in Bankitalia. Da giugno a dicembre abbiamo il governo Berlusconi, ministro del Tesoro Piero Barucci, banchiere, ex Ad di Credito Italiano. Governatore di Bankitalia Antonio Fazio, si, proprio lui, quello del bacio al banchiere lodigiano Fiorani.
Dunque, tre gli uomini che hanno approvato e gestito l'operazione capestro: Fazio, Dini e Barucci, con l'appoggio di Vittorio Grilli che all'epoca era responsabile delle analisi finanziarie del Tesoro. Sono terribilmente indignato.
Questi la fanno franca in un Paese dover ormai si uccide per 100 euro.
Un caro saluto

                             Gianfranco