Visualizzazione post con etichetta Unicredit. Mostra tutti i post
Visualizzazione post con etichetta Unicredit. Mostra tutti i post

mercoledì 3 aprile 2013

Camera di Commercio

Cari Amici,
oggi è la volta dei Marzotto, cui viene contestata un'evasione per 72 milioni di euro, ieri Mediolanum per 340 milioni, tre giorni fa Dolce e Gabbana per una cifra simile, e poi Intesa, Unicredit, Caltagirone, Aleotti (patron della Menarini Farmaceutica, n.d.r.), Agnelli... il tutto per miliardi. Insomma, per combattere gli evasori non sono necessarie indagini speciali, basta andare alla Camera di Commercio: i soliti noti sono tutti lì.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 13 marzo 2013

Tenaglia

Cari Amici,
mi dicono che il Cavaliere sia estremamente irritato, e non solo per i procedimenti giudiziari. La sua ira trae origine dal fatto che Mediolanum, il braccio armato del Caimano, è stata messa nell'incapacità di fare danni.
In passato, nel corso di crisi politiche e finanziarie, Mediolanum si distingueva per manovre finanziarie al ribasso su Borsa, Btp, euro e spread, operazioni ispirate da soffiate che arrivavano dall'inquilino di palazzo Chigi. Ora non è più così. Le grandi banche Unicredit e Intesa non sono più con lui e si muovono sui mercati in direzione opposta: quando lui vende loro comprano e viceversa, così Mediolanum, stretta in una tenaglia fortissima, non fa più soldi grazie al panico dei mercati.
Se non verrà in suo aiuto la speculazione estera, questa volta il Cavaliere sarà immobilizzato.
In attesa della spallata finale.
Un caro saluto

Gianfranco

mercoledì 17 ottobre 2012

La Bestia - 2

Cari Amici,
'stop feeding the beast', non nutriamo più la bestia. È la parola d'ordine che circola tra quanti sono stanchi dello strapotere bancario e delle multinazionali e vogliono ricorrere al boicottaggio, il mezzo più efficace per battere La Bestia.

Noi finanziamo indirettamente il sistema quando compriamo prodotti a basso prezzo 'made in China'  attraverso canali commerciali in mano ai soliti noti. Oppure quando parcheggiamo i nostri soldi presso le grandi banche nazionali (Intesa, Unicredit, Mps) oppure presso le filiali di grandi banche estere, le stesse che hanno pompato soldi dalla Banca Centrale Europea per risanare i propri conti, soldi tutti pagati dal sudore dei contribuenti continentali. Così facendo noi, inconsciamente e tacitamente, aiutiamo il potere costituito a rafforzare il sistema.

Il solo metodo per fermare questa macchina da guerra è il boicottaggio, sostengono i movimenti alternativi, vale a dire: non comprare più prodotti cinesi, togliere i soldi dalle banche, trovare nuovi metodi produttivi e commerciali. Tutto bene, dico io, ma quando si scende sul terreno pratico, allora sorgono i primi dubbi. Quali sono gli obiettivi della Bestia, è la prima domanda che sorge? Non pagare per gli errori commessi, vedi il caso delle banche, scaricandone i costi sulla collettività. Fare quattrini sfruttando le miserie altrui, è il caso del 'Made in China'. Sin qui la logica della Bestia è chiara. Non credo invece a piani segreti per modificare l'attuale ordine mondiale, in fine dei conti a chi già governa il sistema va bene così com'è.
Un caro saluto

Gianfranco

lunedì 28 maggio 2012

Faccia di bronzo

Cari Amici,
ho seguito con attenzione l'intervista di Alessandro Profumo su Rai 3. Un'intervista in ginocchio, perchè la conduttrice, Lucia Annunziata, ha sorvolato su un fatto importante che risale allo scorso anno.
L'istituto di Piazza Cordusio, cui i PM hanno sequestrato 250 milioni di euro, avrebbe evaso imposte in alcune operazioni con la banca britannica Barclays. Unicredit depositava in un conto di Barclays del denaro, ma gli interessi su questo conto erano tassati solo al 5 per cento mentre sarebbero dovuti essere ben più alti.
Allora, mi chiedo, perchè dare spazio a un grande evasore che, oltretutto, essendo genovese, ha impilato una serie di belinate (che la Grecia sia fallita lo dicono da anni i grandi speculatori)?
Mah, a volte faccia di bronzo è un complimento.
Un caro saluto e un buon avvio di settimana

Gianfranco