venerdì 12 ottobre 2012

Rieccola

Cari Amici,
a quanto pare siamo di nuovo alle prese con la crisi del sistema euro e dell'Europa in generale.
Sembravamo averla dimenticata dopo le parole forti di Draghi in agosto (l'euro è irreversibile), dopo la decisione della Corte Tedesca di settembre di approvare il meccanismo salvastati e dopo l'idea di creare un'unione bancaria europea sotto il controllo della Bce. L'euforia di questi fatti ha rafforzato l'euro e le Borse e ha ridotto gli spread.

Ma all'orizzonte si sono presentati nuovi guai, come era prevedibile, sotto forma dell'aggravarsi della disoccupazione a livello europeo, dell'inflazione importata dal caro materie prime e del sempre maggior divario tra Europa del nord e quella del sud. Pesa, soprattutto, l'ottusità delle classi politiche dell'Europa che pensano solo a riforme e ad austerità e non alla ripartizione dei sacrifici.
Così l'umore generale è tornato nero mentre le piazze si agitano e sale il disagio. Oggi ci si interroga sull'esistenza stessa dell'Unione Europea e sul da farsi in caso di una sua implosione. Meglio ora oppure rinviarla? A quando la vera svolta?
Un caro saluto e un buon fine settimana

 Gianfranco

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