mercoledì 30 dicembre 2009

Cari Amici


   mi permetto di disturbarvi prima della fine dell'anno per segnalarvi un avvenimento che getta nuove ombre sul panorama finanziario internazionale. La vigilia di Natale, quando in Occidente si pensa alle festività, ai regali, alla famiglia, insomma, quando poco contano le cose che ci turbano tutto l'anno, e i media sono disattenti oppure a ranghi ridotti, ebbene, proprio il 24 dicembre il Tesoro degli Stati Uniti ha preso una decisione che accresce i dubbi di quanti ritengono che la crisi globale non sia finita e che il peggio non sia alle spalle. In sostanza, il Tesoro ha deciso che il tetto di 400 miliardi di dollari stabilito per coprire le possibili perdite di  Freddie Mac e Fanny Mae, le due organizzazioni che hanno erogato il 45 per cento circa di tutti i mutui immobiliari in circolazione negli States, non è più sufficiente. Pertanto tdal nuovo anno tutte le potenziali perdite sui mutui verranno coperte dallo Stato, quindi dai contribuenti americani. Il Tesoro non ha fornito cifre, si sa soltanto che i mutui erogati da Freddie Mac e Fannie Mae sono pari a  5.000 miliardi di dollari (circa il 50 per cento del Pil Usa di un anno). Complice la festività, la notizia è stata ignorata da tutti: giornali, agenzie di rating, osservatori economici, analistri finanziari, persino dai mercati.


   Se per disavventura il mercato immobiliare Usa non dovesse riprendersi ( e non vi sono segni positivi in questo contesto) allora si aprirebbe una nuova voragine nei conti dei due enti controllati dal Tesoro. Dunque, una nuova falla nell'economia americana e nuovi guasti per chi possiede in giro per il mondo obbligazioni strutturate (come quelle della Lehman Brothers).  Al di là di questo fevento specifico, di per se grave, dai fatti emerge che cifre vere sulla portata della crisi non sono ancora state fornite. Chi sa non dice  nulla, chi non sa blatera, come al solito.


     Stay tuned...e tanti, tanti auguri per il 2010.


 


                                Gianfranco 

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