giovedì 5 gennaio 2012

AAA

 Cari Amici,
dopo una tregua di due giorni tornano le turbolenze dei mercati. Questa volta è colpa della Francia, che stando alle indiscrezioni perderà la tripla A di almeno un paio di gradi. Verranno accusate del misfatto le agenzie di rating che nel caso della Francia, invece, eseguono alla perfezione il loro lavoro. Forse perché devono farsi perdonare gli errori commessi in passato.
La Francia va male, sia economicamente che finanziariamente, quindi deve essere degradata, e con lei va male il resto d'Europa. Ormai la strada per uscire dal caos sembra segnata: si farà inflazione. Oggi non la chiamano più così, la mascherano come  QE, alla lettera 'Quantitative easing'. In realtà si tratta di mettere sul mercato centinaia di miliardi di euro, chi dice fino a 1.500 miliardi, per costringere le banche a comprare le obbligazioni sovrane in scadenza di Italia, Spagna, Grecia e compagni. In pratica, la Bce si indebita allo 0,50 per cento con le altre banche centrali, soprattutto la Fed, e poi cede i fondi ricevuti alle 523 banche europee all'1 per cento. Queste comprano i debiti sovrani al 4-5-7 per cento e così sino a nuovi sviluppi. Nuovi debiti per pagare vecchi debiti è la musica. Anche la Germania sembra essersi piegata a questi eventi, salvi inciuci dell'ultima ora. Risultato: inflazione.
State accorti.
Un caro saluto

Gianfranco

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