martedì 13 luglio 2010

10 piccoli indiani=2

Cari Amici,


   Scajola, Brancher, Bertolaso, Cosentino, Verdini .... e chissà quanti altri. La compagine affaristica di Forza Italia  perde pezzi un giorno dopo l'altro. Per ora il governo tiene ma questa settimana è fitta di impegni polit6ici ed economici che potrebbero minare ancor di pià la credibilità di un governo ormai alla frutta.


     Tutto questo sembra interessare soltanto gli addetti ai lavori, perchè non si avvertono segni di disagio a livelli inferiori. Sta per rientrare la crisi di Pomigliano, che sign ifica una forte perdita dei diritt6i sindacali dei lavoratori. Nessno parla più dell' Aquila, sommersi dalla finale del Mundial.


Le acque si muovono. Mi ha sorpreso che alla cena in casa Letta fosse  presente Mario Draghi, governatore di Bankitalia. Proprio Draghi viene indicato dai boatos parlamentari come un possibile presidente di un governo delle emergenze in caso di crisi finanziaria. Ebbene, con Draghi toccheremmo il limite di ogni decenza: lui, ex socio e maxi consulente di Goldman Sachs, guida un paese sottoposto agli attacchi della speculazione finanziaria guidata proprio da Goldman. Non c'è mai limite al peggio.


 


  Un caro saluto


                                           Gianfranco


 


n.b.  Vi ricordo che la banca d'affari di Berlusconi per le grandi manovre estere era Lehman Brothers, fallita.r Quando si deice che Berlusconi porta sfiga a tutti, fuorchè a se stesso9...


 

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