venerdì 9 novembre 2012

Dum Romae loquitur...

Cari Amici,
nel giro di un paio di mesi l'orizzonte politico finanziario europeo, che sembrava essersi rasserenato dopo la decisione della Corte Costituzionale tedesca di garantire la presenza della Germania nel fondo salvastati, si è rannuvolato. Recessione, disoccupazione, moti sociali in Grecia e Spagna, sordi contrasti all'interno dell'Europa tra i paladini dell'austerità a quelli dello sviluppo, hanno minato il clima di cooperazione e fiducia nato alla fine dell'estate.
Così le Borse hanno preso a scendere, l'euro si è indebolito, lo spread è tornato a salire, mentre sullo sfondo la questione greca non è per nulla risolta, anzi. Forse i tedeschi, alle prese anche loro con la recessione, si stanno rendendo conto che l'austerità non paga. Oppure pensano, finalmente, che non si può uscire indenni da una crisi che incendia gli Stati vicini; nessuno può chiamarsi fuori.
Credo però che passerà ancora qualche mese prima che a Berlino adottino decisioni contrarie alla linea politica perseguita sino ad oggi. Prima ci saranno le elezioni. Morale: dum Romae loquitur, Saguntum perit, dicevano i romani.
Accadrà anche oggi?
Un caro saluto e un buon fine settimana
                                                                               
Gianfranco

Nessun commento:

Posta un commento

Stai per commentare il mio articolo, grazie. Ricorda che i commenti sono moderati e il tuo sarà pubblicato soltanto dopo l'approvazione. Gianfranco