martedì 13 marzo 2012

Un punto

Cari Amici,
a Bruxelles la Spagna, che vanta un tasso di disoccupazione giovanile del 40 per cento, ha fatto la voce grossa  e ha ottenuto dalla UE la possibilità di non rispettare gli accordi sul rapporto deficit/pil per il 2012. Invece di un deficit del 4,4 per cento imposto dalla UE per quest'anno (in calo dal 5,8) previsto) potrà fermarsi al 5,3 per cento. Noccioline, direte. Mica tanto.
Se l'Italia disponesse di un punto di Pil, cioè lo sconto concesso alla  Spagna, pari a 16 miliardi di euro, potrebbe creare di colpo 800.000 nuovi posti di lavoro al costo di 20.000 euro l'uno. Avremmo più inflazione ma 800.000 disoccupati in meno. Quanti drammi famigliari, quante frustrazioni, quanti disagi sociali in un punto di Pil. Meditiamo.
Un caro saluto

Gianfranco

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