Cari Amici,
una decina di anni fa nel corso di un viaggio in Tunisia arrivai ad un'oasi nel sud del paese. Quattro case, un pò di orti e palme, una moschea e una marea di bambini, maschi e femmine, che nel momento in cui attraversavo il paese stavano uscendo di scuola. 'Questi ce li ritroviamo tutti in Italia - pensai - qui non ci sono abbastanza risorse per mantenerli tutti'. Era una profezia più che scontata che mi torna in mente ora che vedo i barconi carichi di tunisini arrivare a Lampedusa.
Che fare? Non sarebbe stato forse meglio inviare venti anni fa in Tunisia tonnellate di contraccettivi meccanici e chimici per controllare le nascite, educando contemporaneamente i giovani a gestire la propria sessualità senza maternità indesiderate? Il controllo delle nascite è ancora tabù presso il mondo islamico. Forse qui in Occidente dovremmo preoccuparcene con maggiore attenzione: la crescita demografica senza controlli non è più soltanto un problema del Magreb, ma di tutta l'Europa.
Un caro saluto
Gianfranco
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