mercoledì 15 febbraio 2012

Caccia al privato

Cari Amici,
il caso Grecia (ancora, direte, ma questo è il leit motiv del momento) è a un bivio. I ritardi dell'UE nel garantire i 140 miliardi promessi dipendono, oltre che dalle ambiguità politiche di Atene, anche  dall'esito delle trattative in corso tra la Grecia e i creditori privati (per lo più  Hedge fund, investitori istituzionali, ma anche privati) sul consolidamento del debiti esistenti, circa 100 miliardi di euro. Atene chiede uno sconto del 70 per cento: i 30 miliardi rimasti saranno sostituiti con obbligazioni a breve termine al 3,5 per cento ma senza alcuna garanzia. Se la Grecia fallisce anche questi titoli diventano carta straccia, e la perdita dei privati sale al 100 per cento.
Ora, se i creditori non sono concordi nell'accettare queste condizioni ricattatorie e capestro (per intenderci, la tanto biasimata Argentina rimborsa il 35 per cento del debito consolidato nel 2001) e minacciano di ricorrere ad azioni legali, fallisce la trattativa che dovrebbe chiudersi tra qualche giorno. In questo caso l'UE non manda soldi e la Grecia fallisce.
Riassumendo, le sorti della Grecia, dei Piigs e dell'euro sono nella mani di incauti speculatori e investitori. Ce lo siamo meritato?
Un caro saluto

Gianfranco

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