sabato 11 febbraio 2012

Se ci sei, batti un colpo

Cari Amici,
la storia si ripete ma gli uomini, purtroppo, non fanno tesoro degli errori del passato.

Nel 1916 a Zimmerwald, in Svizzera, i capi dei partiti socialisti dei paesi belligeranti si riunirono per trovare una soluzione "proletaria" alla guerra in corso. L'accordo non fu raggiunto per rivalità nazionali, così i proletari europei continuarono a massacrarsi nelle trincee e alla fine della guerra emersero la rivoluzione bolscevica e il nazismo, cioè le premesse della seconda guerra mondiale. Che avviene ora?
Il turbocapitalismo finanziario e la delocalizzazione industriale in Asia stanno distruggendo le economie dell'Europa nonchè il benessere sociale che gli europei si sono conquistati in passato.
Lo smantellamento del welfare (un modello, un sogno per il resto del mondo) parte dagli anelli deboli del sistema - Grecia, Portogallo, i Piigs in genere - ma prima o poi toccherà a tutti, non illudiamoci, anche i lavoratori tedeschi saranno travolti.
Ma a sinistra, come già avvenne nel 1916, si parla, si parla, si parla, senza che nessuno reagisca: nessun grande partito progressista europeo appoggia i greci, nessuno chiede politiche diverse dall'austerità. Si parla di debiti da ripagare con il rigore e di sacrifici, non di soluzioni alternative. Non solo, i partiti di sinistra, dal Pd al tedesco SPd e i laburisti inglesi, sono per lo più complici dell'azione, subiscono le decisioni dei poteri forti, banche, industria, lobbies di ogni genere. E intanto guadagna spazio la destra estrema. Proprio come avvenne negli anni Trenta.
Insomma, dove sta la sinistra europea? Se ci sei, batti un colpo prima che sia troppo tardi.
Un caro saluto e un buon fine settimana

Gianfranco

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