mercoledì 22 febbraio 2012

Tel chi el Prina

Cari Amici,
chissà perchè, ma i ministri delle finanze del  nostro tempo (dall'americano Geithner al tedesco Schaeuble, dal greco Venizelos al nostro Passera) mi fanno riemergere i ricordi scolastici di un loro lontano predecessore, il lombardo Giuseppe Prina.
Era costui il ministro delle finanze del Regno d'Italia di napolenica memoria. Prina era famoso per il suo rigore intellettuale e integrità personale ma anche per la sua raffinata capacità nel trovare nuovi balzelli da infliggere ai milanesi. Tirò troppo la corda il Prina, esacerbò gli animi dei tartassati che alla fine si vendicarono: nel 1814 venne defenestrato dai suoi uffici di Via Manzoni, a Milano e linciato a colpi d'ombrello in Piazza della Scala. L'ha faa la fin del Prina, era un vecchio detto popolare ora scomparso per indicare i malcapitati giustiziati a furor di popolo. Spero proprio di sbagliarmi, ma ogni volta che passo da Via Prina, a due passi da casa mia, questo pensiero mi tormenta la mente. Non penso ad una defenestrazione violenta e brutale, ma ad un allontanamento politico, ad una gogna mediatica e un duro giudizio della storia.
Mi sbaglio?
Un caro saluto

Gianfranco

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