martedì 9 agosto 2011

Karl Marx


Cari Amici,



ancora panic selling su Borse e petrolio, che torna a prezzi più ragionevoli in linea con l'andamento dell'economia dell'occidente.

Poichè ribasso chiama ribasso il trend negativo di alcuni segmenti di mercato (Borse, materie prime e obbligazioni) continuerà sino a quando non arriveranno dai governi chiari provvedimenti in grado di stabilizzare la situazione. Avevo previsto quanto sta succedendo, avevo  indicato i sintomi della tempesta perfetta che sconvolge il mondo della finanza, ma francamente sono stupito dalla rapidità con la quale ciò sta avvenendo. Un solo esempio: un accreditato osservatorio finanziario prevedeva a giugno che il Dax, l'indice della Borsa di Francoforte, sarebbe sceso da 7.600 a 5.800 pergennaio. Ebbene, a metà agosto siamo già a 5.600.LO stesso vale p'er tutti gli altri indici di Borsa. Idem per l'oro: previsto stabile a 1.500 dollari, oggi ne vale oltre 1.700. Sono gli effetti della globalizzazione della finanza. Non escludo che si possa arrivare alla chiusura dei mercati oppure a provvedimenti che blocchino le vendite, è già successo all'epoca del settembre 2001. Ma, francamente, sono anch'io perplesso, la complessità ed ampiezza degli eventi mi lascia senza idee.

Da buon marxista dovrei dire che se la sono meritata, ma non penso tanto al sistema capitalista in affanno quanto alle conseguenze che ricadranno sui più deboli.



Un caro saluto



                       Gianfranco

 


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