mercoledì 25 agosto 2010

Dossetti e Berlusconi

Cari Amici,
leggo e vedo commenti spietati sulla polemica tra Pdl e cattolici: si è arrivati a parlare di pornografia politica in merito alle posizioni di chi ha scritto che il berlusconismo ha diviso la comunità cattolica italiana.

Mi ricordo che tanti anni fa presi parte ad un convegno dell'anziano don Giuseppe Dossetti  su Tv commerciali e moralità pubblica. Mai ho avuto occasione di assistere ad attacchi così furibondi nei confronti di Berlusconi, che ancora non era entrato in politica, sul problema dell'influsso dei nuovi media sulla pubblica moralità, sulla minaccia che essi portavano ai valori fondanti della democrazia, del buon vivere, dell'uguaglianza socviale e del rispetto della Costituzione. Non si erano mossi con tanta decisione i comunisti, la sinistra in genere e nemmeno la DC, quasi che Canale 5 li avesse ammaliati tutti. Riporto questo passagio dalla biografia ufficiale di Dossetti: "Quando Berlusconi compare sulla scena politica italiana Dossetti, temendone le implicazioni anti democratiche, rientra in politica attiva. In questo ambito, che coincide anche con l'ultima fase della sua vita, Dossetti non manca di ricordare quanto siano importanti non solo i valori componenti la Costituzione ma la Costituzione stessa e tenta di difenderne strenuamente i principi fondando i Comitati per la difesa della Costituzione.".
Aveva ragione Dossetti? E perchè il Vaticano non si mosso e i cattolici italiani non si sono indignati? Perchè molti ex DC militano nel PDL? La risposta non è facile, qualcuno dovrebbe fare un esame di coscienza.
Un caro saluto

Gianfranco

1 commento:

  1. Dossetti aveva seguito bene, anche se a distanza, la vicenda della P2.
    Quando uno dei tesserati si è affacciato con prepotenza sulla scena pubblica ha cominciato a tremare per quella sua creatura: la costituzione.
    Ne sentiamo la mancanza, di uomini come lui.

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