sabato 9 gennaio 2010

PRIMI SCRICCHIOLII...

 


  Cari Amici,


                    avete letto ieri sul Corriere l'articolo di apertura dell'Economia sull'attacco di Sarkozy al supereuro? Ebbene, è la conferma di quanto affermo da anni: l'euro mostra tali e tante disfunzioni da richiederne quanto prima una revisione dei suoi meccanismi. In caso contrario si andrà alla sua sparizione e al ritorno delle divise nazionali. Non si può adottare una moneta unica quando le politiche di bilancio, quelle fiscali e le fasi congiunturali dei singoli paesi sono così distanti tra di loro.


     Facciamo un esempio. La Grecia si trova con i conti sballati perchè 5 anni fa aveva bisogno di una stretta monetaria per frenare l'inflazione interna. Ma la Germania aveva bisogno di tassi bassi per sostenere le attività economiche della ex DDR, la parte meno sviluppata del paese. Ha vinto la Germania, ovviamente (non a caso la sede della BCE é a Francoforfte) e adesso la Grecia si trova con i conti allo sbando. In Europa si stanno così creando due schieramenti: da una parte i paesi con i conti in difficoltà e con le esportazioni penalizzate dall'euro forte (Francia, Gran Bretagna,  Grecia, Portogallo, Spagna, est europeo), dall'altra i paesi ai quali sta bene l'euro forte. Tra questi troviamo, almeno ufficialmente, l'Italia, anche se per la sua  situazione finanziaria ed economica dovrebbe trovarsi sul fronte opposto. Nei prossimi vertici europei il nodo verrà affrontato con sempre maggiore intolleranza da parte dei paesi penalizzati dall'euro forte. Non si escludono clamorose sorprese e capovolgimenti di fronte.


     Un caro saluto


                                                                  Gianfranco

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