giovedì 21 luglio 2011

Marshall


Cari Amici,



un accordo è stato raggiunto tra i Grandi dell'Europa per salvare la Grecia ( e poi Irlanda, Spagna, Portogallo e Italia). Lo chiamano il nuovo Piano Marshall, l'equivalente del progetto americano per ricostruire l'Europa del dopoguerra e salvarla dal comunismo.

Il programma di salvataggio della Grecia è una «soluzione eccezionale» che prevede l'intervento del settore finanziario «su base volontaria» per scambio di bond, 'rollover' e 'buyback'. Così la bozza di accordo sottoposta ai leader Eurozona. Si prevede anche l'intervento del Fondo salva-stati (Efsf) per «finanziare la ricapitalizzazione delle istituzioni finanziarie attraverso prestiti governativi» anche nei paesi che non sono sotto salvataggio e per agire «nel mercato secondario».

Cosa significa tutto questo? Che la Banca Centrale Europea e i suoi assimilati, vedi il Fondo salva Stati,  nonchè le banche e altre istituzioni private compreranno i bond dei paesi indebitati le cui scadenze potranno essere prolungate, e variate, e gli interessi dei bond ridotti. In soldoni, la BCE farà inflazione, metterà in circolazione montagne di nuovi soldi  per pagare i debiti dei Pigs e per non far crollare il castello dell'euro. Pagheranno tutti gli europei per salvare i 100 milioni di mediterranei spendaccioni.

Saranno d'accordo tedeschi, olandesi, francesi e gli altri popoli seri dell'UE? Oppure si andrà incontro a gravi tensioni politiche? Riusciranno Sarkozy e la Merkel a sopravvivere in termini di potere politico?

Il rialzo dell'euro e quello delle Borse rivelano l'interesse dei mercati per questa soluzione, ma non sempre mercati e paesi vanno d'accordo.



Un caro saluto



       Gianfranco

 


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