giovedì 2 dicembre 2010

Mafia ueber Alles


Cari Amici,



leggo dai giornali sulle preoccupazioni degli Usa per i rapporti mafiosi Italia Russia in materia di energia e il ruolo di Putin, Berlusconi, Gazprom, Enel ed Eni in questo giro d'affari. Preoccupazioni ben fondate, direi. La chiave di volta nell'intreccio tra affari e politica si chiama Bruno Mentasti Granelli, l' ex patron delle acque minerali San Pellegrino, ex socio della Fininvest nella pay-tv Telepiù e partner in affari dei russi di Gazprom con la Central Energy. La Central Energy di Vienna (Centrex) è la chiave per capire come funziona il sistema.Il 33% è dei Mentasti, il 25% delle sussidiarie tedesche di Gazprom. Il resto è di Centrex Europe (per l' 80% di Gazprom e per il 20% di un fondo della famiglia Nowikovsky). Ma voi lo vedete il Mentasti ex San Pellegrino che si agita con sicurezza motu proprio tra colossi dell'energia? Lui è la marionetta di Berlusconi, con il quale esiste un sodalizio d'affari di lunga durata.

In sostanza, Gazprom vende il gas russo ad Enel ed Eni attraverso la Centrex, che trattiene a Vienna una percentuale di intermediazione, che poi viene ripartita tra i soci ufficiali ed occulti. Lo stesso meccanismo avviene per il gas algerino che guarda caso arriva in Italia non direttamente da Algeria bensì dalla Tunisia. Anche qui si ferma una provvigione indebita negoziata all'epoca di Bettino Craxi.

  E meno male che Berlusconi dice che in queste trattative con Putin ha a cuore soltanto gli interessi dell'Italia. Putin guida uno stato mafioso, dice l'ambasciatore americano a Mosca, Berlusconi ha per consigliere un mafioso, Dell'Utri, già condannato due volte. Tra compari ci si intende, evidentemente. In quanto agli Usa, esistono prove di rapporti tra Washington e mafia, dalla seconda guerra mondiale in poi, per finire all'assassinio di Kennedy e ai tentativi per eliminare Fidel Castro. Tutto il mondo è paese.



Un caro saluto



                         Gianfranco


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