martedì 28 dicembre 2010

Rai

Cari Amici,



oggi uscendo di casa ho incontrato Paolo Galimberti, presidente Rai, ex mio collega di Repubblica. Con lui sono in ottimi rapporti, e si è un pù confidato. Mi ha detto che la Rai è un casino, in preda a faide politiche, che non ci sono soldi e che se potesse tornare indietro ci penserebbe due volte prima di accettare l'incarico.

In passato la Rai ha speso cifre folli per programmi inutili, vedi quelli abbinati alla lotteria di Capodanno, ha concesso collaborazioni a destra e a manca, ha assunto come giornalisti tutti i portaborse dei politici, di ogni colore. E non solo, ad esempio io ho collaborato ad un programma per Rai 2 che veniva realizzato presso uno studio TV privato di di proprietà della figlia di Craxi.

Quello era l'andazzo dei tempi. Oggi la Rai è allineata a Mediaset, ne segue la filosofia coimmerciale, ma con limiti alla pubblicità che la seconda ignora, i programmi sono scaduti di qualità e le perdite aumentano. L'ultima risorsa rimasta è quella di far pagare il canone a chi lo evade attraverso la bolletta elettrica. Vedrete che quando verrà proposto questo provvedimento Berlusconi lo ritirerà 'a furor di popolo', dirà lui, mentre sotto sotto si fregherà le mani. Eppure sa bene il Patron che ora la pubblicità va su Sky e su Internet. Danneggiare una TV generalista significa danneggiare tutto il loro sistema.



Un caro saluto



                                   Gianfranco

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