Cari Amici,
Marchionne marcia come un treno: chiude Termini, rifa i contratti a Pomigliano, minaccia di chiudere la ex Bertone, rivede Mirafiori, entra in forze in Chrysler e fa capire che dall'Italia se ne può andare quando vuole. Da dove viene questa forza?
Una mia fonte sostiene che Marchionne ha ricevuto dal governo cinese un'offerta alla quale è difficile dire no: terreno, infrastrutture, collegamenti stradali e ferroviari per costruire un grande impianto in Cina destinato ai nuovi modelli Fiat. Non solo, la Cina è disposta ad addestrare per due anni il personale prima di inserirlo sulle linee. Infine, esenzioni fiscali sugli utili per parecchi anni. Saranno vere queste indiscrezioni? Non lo so e non lo posso verificare. Però Marchionne si comporta come se questa oferta fosse vera e cerca di spremere il più possibile l'Italia.
Si tratta di un segreto che poi così segreto non è. Lo conosce il governo, che non a caso ha parlato di possibile uscita dell'Italia dal settore auto, lo sanno i sindacati, forse lo sanno anche i concorrenti europei allarmati più che mai. Insomma, Marchionne bluffa o gioca con le carte segnate?
Un caro saluto e una buona Pasqua.
Gianfranco
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