giovedì 28 aprile 2011

Carry trade


Cari Amici,



una mia fonte mi ha detto che in questo periodo, tradizionalmente negativo per la finanza, i mercati sono drogati. Così invece di scendere sono condannati a salire. La droga è rappresentata dallo Tsunami giapponese. Sembra difficile trovare una relazione tra Wall Street, le Borse mondiali e la speculazione sulle materie prime e il terremoto in Giappone, eppure sembra sia così. Secondo la mia forte è ripartito alla grande il 'carry trade', vale a dire l'indebitarsi in una moneta e investire i provcenti del debito in altre valute sfruttando i diversi tassi di interesse. In pratica, il Giappone ha fatto sapere che per effetto dello tsunami dovrà mantenere per molti anni i tassi di interesse a livelli ridicoli per agevolare la ricostruzione del paese. Così la speculazione si indebita in yen allo 0,25 per cento e acquista titoli azionari e obbligazionari nel resto del mondo, oltre a dedicarsi alle incursioni su oro, petrolio e materie prime. Mercati drogati, dunque, che tali si manterranno sino a quando non interverranno elementi nuovi.  Allora saranno dolori,



Un caro saluto

                                Gianfranco


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