domenica 19 giugno 2011

Anita


Cari Amici,



leggo dalle agenzie a proposito dell'ultima manifestazione degli indignados di Madrid:



'Su cartelli e striscioni a Madrid tanti i messaggi di ribellione a una crisi provocata da banchieri e governi 'a loro sottomessi', e gli appelli a una 'rivoluzione all'islandese: "Questa crisi non è la nostra, non la paghiamo", "Non siamo merci nelle mani di politici e banchieri", "Dormivamo e ci siamo svegliati!", "Non resteremo muti anche se fate i sordi!".  "Le banche e i governi che hanno favorito questa situazione devono sapere che non siamo d'accordo con le misure e i giri di vite che sono stati decisi, e che siamo determinati a manifestarci" ha chiarito la piattaforma 'Spanishrevolution' indicando l'Islanda dei cittadini che per referendum si sono opposti ai 'diktat delle banche' come l'esempio da seguire.



Mia nipotina Anita nasce tra due mesi, si trova  con un debito di 31.000 euro sulle spalle e dovrà portarlo addosso per sempre. E' colpa sua, si è indebitata lei, oppure i suoi genitori? Non credo, il debito lo hanno fatto i nonni, la mia generazione (nel mio caso specifico posso citare i finanziameenti pubblici alla stampa che vanno avanti da decenni e che hanno consentito agli editori di pagare lauti stipendi). Noi abbiamo  spolpato il paese e ora vorremmo uscire di scena (per cause anagrafiche) senza pagare il conto. Vi sembra giusto?



Un caro saluto e un buon avvio di settimaana





                                                                                                           Gianfranco


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