giovedì 29 settembre 2011

Asta


Cari Amici,



l'evento economico della giernata era l'asta del Tesoro per Btp e Cct, vale a dire il contante di cui ha bisogno lo Stato per far fronte ai propri impegni economici. Gli interessi che lo Stato paghera e sui nuovi titoli hanno subito un deciso rialzo rispetto a quelli assegnati l'ultima volta per effetto dello spread con il bund, che è cresciuto, del downgrading di Standard and Poor's e in genere della sfiducia che grava sul nostro paese per l'insipienza della classe politica.

 Sul Btp a 10 anni il rendimento è salito dello 0,39 per cento al 5,86, per i Btp a 3 anni c' è stato un aumento dello 0,81 per cento, per i Cct a 15 anni l'aumento è stato dello 0,10 per cento. Siamo ben lontani dai livelli greci, dove i Bond a 2 anni rendono oltre il 50 per cento, però l'asta di ieri segnala che qui in Italia dovremo pagare di più per gli interessi e incasseremo di meno per effetto della recessione. Insomma, l'agonia sarà più lunga di quella greca, ma si andrà ugualmente al default, salve manovre straordinarie sul patrimonio..



Un caro saluto



                                           Gianfranco  



n.b. I minisztri Scajola e Bondi si sono dimessi per molto meno rispetto ai sospetti che gravano su Romanio. Ormai i politici della maggioranza fanno quadrato, E chi li smuove?

 


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