giovedì 22 settembre 2011

made in Germany


Cari AMici,



oggi non tratterò di massimi sistemi, ma di cosette di casa nostra. Avete notato come la nostra classe politica ami viaggiare con macchine tedesche? Il treno del presidente del consiglio è composto da 3 Audi e un pulmino Volkswagen, Bossi si sposta in BMW, lo stesso vale per altri leghisti  e membri del PDL. Domanda: la Germania ci sta facendo un mazzo tanto perchè si rientri dal debito (giusto) e ci prende in giro per le nostre qualità mediterranee che a loro non piacciono (meno giusto). Che bell'esemoio ci viene dai politici. Una volta si diceva che per ogni grossa macchina tedesca importata si perdeva un posto di lavoro in Italia. Non potremmo rinunciare oggi ad Audi, BMW, Mercedes e Opel e ritornare alle nostre Fiat e Piaggio? Perchè siamo così esterofili? L'Italia è il terzo mercato mondiale per la BMW. NON è l'ora di cambiare abitudini?



Un caro saluto



                                         Gianfranco





n.b.  Le Borse continuano a scendere, come previsto, e anche l'euro non sta meglio. Siamo a buon punto, ma il fondo non è stato toccato, bisognerà soffrire ancora

 


1 commento:

  1. eh caro Direttore,

    è passato troppo tempo da quando le Alfa Romeo erano vetture invidiate nel mondo e le Lancia sinonimo di classe, affidabilità e comfort.

    Poi un giorno venne qualcuno a spiegarci che la sola salvezza dell'industria automobilistica nazionale sarebbe stata la concentrazione in un unico polo. Avremmo dovuto fare quello che ha fatto Vw con Audi, Seat e Skoda, ma i nostri dirigenti erano diversi, molto impegnati a laccarsi il ciuffo e poco attenti all'evoluzione del mercato in chiave globale.

    I risultati sono questi: in un mercato europeo in contrazione, chi più chi meno tutti i produttori europei acquistano qualche quota di mercato che un solo gruppo perde. Proprio quello di Torino, che non innova, non rinnova, non produce. Ma fa grandi risultati finanziari. O almeno così fanno credere.

    Da anni in casa non abbiamo più una vettura italiana, l'ultima è stata una sciagurata 164 che andò a sostituire una Volvo che ci aveva accompagnato per qualche anno e, a sua volta, aveva sostituito un'onesta Alfetta che svolse con onore il suo servizio. L'Alfa Romeo visse pochi mesi, troppo spesso ospite del servizio assistenza dove era ricoverata per guasti banali. Da allora, in casa solo tedesche.

    Non è giocando con le calandre dei modelli che si conquistano i clienti...

    Sempre tuo devotissimo.

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