lunedì 29 novembre 2010

Much ado about nothing (molto rumore per nulla)


Cari Amici,



 delusione, ecco il sentimento che prevale, e non solo in chi scrive, per le rivelazioni di Wikileaks: dai documenti pubblicati non è uscito (per ora) nulla di più di quanto già si sapeva o si supponeva. Che l'Arabia Saudita finanziasse Bin laden era noto (attraverso il meccanismo dei versamenti per la diffusione delle scuole coraniche) come era noto che i paesi arabi del Golfo temono la bomba atomica iraniana. Che gli Usa spiassero l'Onu era altrettanto noto, come pure si sapeva di Berlusconi e dei suoi rapporti economici con Putin per gas, petrolio e TV. Come si sapeva della mafiuosità della Russia, in mano al cartello nalavitoso di San Pietroburgo, 

  Chiaramente questi rapporti sono frutto di attente letture dei giornali da parte di funzionari delle ambasciate e di pettegolezzi raccolti qua e là presso giornali e di contatti di medio livello. I veri resoconti sui rapporti tra i paesi interessati e Washington viaggiano a livello ben più alto, per ora al di fuori della portata di Assange e di altri hackers.

Mi spiace, è sfumata (almeno per ora) un'occasione  per diffondere la verità



Un caro saluto e un buon fine settimana



                       Gianfranco

 


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