lunedì 1 novembre 2010

Obama


Cari Amici,



       negli States si va alle elezioni di mid-term che riguardano il rinnnovo del Congresso, di un terzo del Senato e di 37 governatori su 50. Se i democratici dovessero perdere il controllo della Camera, come fanno prevedere i sondaggi, si arriverebbe ad una situazione in Italia non concepibile: ai vertici un presidente democratico, Obama, alla Camera i repubblicani. Uno stallo, insomma, che gli inglesi definiscono 'gridlock', equivalente alla paralisi perchè ogni legge proposta dalla  Presidenza o dal Congresso troverebbe l'opposizione della controparte.



  Personalmente sono favorevole ad Obama, data anche la modesta statura politica degli oppositori e spero in un suo recupero dell'ultima ora. Ma l'opposizione, che non esita a bollare Obama come il presidente degli USSA (United Socialist States of America) per i suoi interventi sull'economia gode di forti appoggi presso il profondo Sud e i ceti più colpiti dalla crisi, oltre che quelli abbienti e meno tassati. Insomma, un confronto tra progresso e conservatorismo, tra giovani e meno giovani, tra interventisti e lobbisti. Purtroppo il destino degli europei subirà gli effetti di qquesta contesa transatlantica.



 Un caro saluto e tanti auguri per i vostri Santi



                   Gianfranco



nb:  duman l'è el dì di mort. E mi stamatina dall'offellè u cumprà el pan di mort, quel bel marun cun la farina bianca. L'è propri bun.

 


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