lunedì 19 dicembre 2011

Ah, la France


Cari Amici,



pensavo che questa settimana non avrebbe riservato grosse sorprese sul piano finanziario. Di solito i big boss della finanza inziano le vacanze di Natale, ma quest'anno tutto viene rinviato, ci sono più rischi. Ad esempio, lo spread sale (sono le banche italiane e francesi a vendere i Btp sul mercato secondario, mentre la Bce è l'unico grande cliente ad acquistare, finchè lo potrà), le Borse vivacchiano, l'euro e  l'oro sono stabili. Ma il grosso  riachio viene dalle agenzie di rating. I rumors che si rincorrono sul mercato indicano venerdì prossimo come la data piu' probabile per un downgrade della Francia.

   Tira aria brutta per Sarkozy sin da quando giovedi' scorso, l'Insee, l'istituto nazionale di statistica, ha fatto sapere che nel trimestre corrente ilPil francese subira' un flessione dello 0,2% . Segno meno anche per primi tre mesi del 2012, quando la crescita segnera' una contrazione dello 0,1%. Anche i transalpini dunque sono alle prese con poca crescita e alto debito. Mal comune, mezzoi gaudio.



Un caro saluto e un buon avvio della settimana natalizia

                                                                                                           Gianfranco

 


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