mercoledì 21 dicembre 2011

Escamotage


Cari Amici,



questa mattina la Banca Centrale Europea ha concesso a 523 banche europee prestiti a tre anni per poco meno di 500 miliardi di euro, una somma da capogiro,  per evitare il credit cruch (stretta creditizia) e per  bloccare le vendite dei titoli di Stato dei Piigs da parte degli stessi istituti di credito alle prese con la scarsa liquidità. Le mie fonti dicono che in realtà si tratta di capitali  che la Federal Reserve degli Stati Uniti concede  alla Bce, che a sua volta li passa alle banche. europee In questo modo Draghi salva la faccia di fronte alla Germania: la sua Bce non torchia nuova moneta, non crea inflazione, si indebita in una divisa debole e lascia il compito imgrato di fabbricare carta allo schermo della Federal Reserve. Quando le banche europee restituiranno i soldi, la Bce li passerà alla Federal reserve e il cerchio sarà chiuso. Berlino tace, non protesta per l'escamotage finanziario: se la prenda con Washington per questa politica inflattiva, ma non metta sotto accusa Francoforte. I padri dell'euro e dell'ortodossia monetaria si rivoltano nelle tombe, ma da un ex banchiere d'affari ai vertici della Bce che vi aspettavate..

Tutto bene dunque? Con questa mossa  vengono alleviati i timori di quanti credono che ci siano pochi soldi per la macchina economica dell'Europa, ma non deve sfuggire il fatto che mettendo in circolazione 500 miliardi di euro in un colpo solo si crea un potenziale effetto inflattivo. E questa non è che la prima mossa, altre potrebbero seguire. I problemi del debito sovrano in mano alle banche europee vengono rinviati di almeno tre anni, sino a quando dureranno i prestiti della Bce. In conclusione: si pagano i debiti con altri debiti, si crea nuova carta nella speranza che tra qualche tempo l'economia europea si riprenda. Purtroppo oggi siamo in recessione e non ne usciremo tanto presto.



Un caro saluto

                                 Gianfranco


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