venerdì 2 dicembre 2011

REED


Cari Amici,



i titoli dei media di questi tempi sui dieci giorni importanti per la salvezza dell'euro mi richiamanp alla mente un libro letto in gioventù, dal titolo 'I dieci giorni che sconvolsero il mondo', ovvero la cronaca di John Reed della presa del potere da parte dei bolscevichi nel 1917 a San Pietroburgo.

Allora si trattò di un evento epocale, che nel bene e nel male segnè la storia del mondo per circa 70 anni. Ora invece gli europei comunitari sono chiamati a decidere in breve tempo sul futuro di un progetto monetario, l'euro, mal concepito e mal realizzato. Nulla di decisivo dunque, se non la riprova che la globalizzazione finanziaria imposta dal liberismo senza freni porta solo crisi e danni.

Che succederà dunque entro pochi giorni? La cancelliera Merkel non vuole sentire parlare di eurobonds e di ruoli diversi della Bce, lo ha detto questa mattina al Bundestag. Questo equivale all'addio all'euro, addio che può avvenire in diversi modi ma con due  criteri di fondo: o sarà una fuga disordinata, e traumatica (per cui l'euforia dei mercati di questi giorni appare davvero come il rimbalzo del gatto morto) oppure in forma ordinata, del tipo ogni due mesi un paese esce dal sistema e consente agli altri di valutarne gli effetti. Staremo a vedere: se i politici prenderanno tempo sino all'anno nuovo verranno bocciati sonoramente dalla speculazione. Del resto, da luglio ad oggi che hanno fatto in Europa? Dando l'ennesima prova di incapacità hanno nominato tre membri del gruppo Bilderbeg, una sorta di Spectre della grande finanza, ai vertici di BCE, Italia e Grecia., e poco più.  Dio salvi l'Europa.



Un caro saluto e un buon fine settimana



                    Gianfranco


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