Cari Amici,
Cari Amici,
la cura che i banchieri impongono alla Grecia indebitata non è altro che un deja vu di lunga data. Vediamo perchè. Atene deve vendere porti e aeroporti, banche, telecomunicazioni, ferrovie, insomma, tutto quello che ha di meglio per soddisfare i voraci banchieri. Atene cederà questi beni ai soliti noti, ricchi greci e stranieri. E poi?
E poi vi ricordate le nostre privatizzazioni? Lo Stato Italia ha venduto quasi tutto negli anni '90: telecomunicazioni, banche, energia (Enel ed Eni), aziende manifatturiere e dei servizi. Eppure i debiti sono sempre lì, non calano ma tendono a salire.
E allora, perchè Atene deve vendere sotto la spada di Damocle della crisi quando nulla cambierà sotto l'aspetto dei debiti? La Grecia si impoverisce, perde i suoi pezzi più pregiati ma rimane ugualmente oppressa. NE vale la pena?
Un caro saluto
Gianfranco
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