Cari Amici,
nelle ultime tornate elettorali di Milano ( be sono cinque) la sinistra ha presentato candidati moderati (persino un ex prefetto) per attirare il voto dei bempensanti del centro. Ed è sempre andata male. Questa volta il candidato Pisapia è stato scelto dalla base nelle primarie nonostante le sue origini rifondarole. Domanda: Milano è città estremista, avventurista, poco propensa ad una guida garantista e democratica? Non credo. A mio giudizio, che viene confortato da alcuni esponenti del Comitato pro Pisapia, la gestione Moratti e in genere il comportamento dei partiti a livello nazionale hanno talmente irritato i milanesi che pur di sbarazzarsene hanno scelto un candidato della base, non importa quale, purchè scelto al di fuori della partitocrazia. Lo stesso vale per Grillini e per De Magistris.
A Roma i partiti dovrebbero meditare non poco su questa realtà. E dovrebbero pensarcii i leghisti, per decidere da che parte stare,
Un caro saluto
Gianfran
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